Frasi su mille

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema mille, essere, vita, volte.

Frasi su mille

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“Testa alta e petto avanti, anche tra mille pianti.”

Gue Pequeno (1980) rapper italiano

da Forza campione
Fastlife mixtape vol. 3

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“Ho fatto mille errori | e ne farò di peggiori.”

Fabri Fibra (1976) rapper, produttore discografico e scrittore italiano

da Un'altra chance, n. 5
Bugiardo

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“E mi son fatto rubare, forse gli anni migliori | Dalle mie paranoie, e da mille altri errori.”

Nesli (1980) rapper, beatmaker e cantautore italiano

da La Fine, n. 12

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“Chi legge vive mille vite prima di morire" disse Jojen. "Chi non legge mai, ne vive una sola.”

George R. R. Martin (1948) autore di fantascienza statunitense

I guerrieri del ghiaccio - I fuochi di Valyria - La Danza dei Draghi

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“Bottiglie di vetro rotte, strisce di argentata nere, come trasformare una serata in mille sporche sere.”

Noyz Narcos (1979) rapper, beatmaker e writer italiano

da Nel Teschio
Guilty

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“La bella vita quella che auguro ai miei amici | A chi si perde tra mille incroci. (da La bella vita”

Jovanotti (1966) cantautore, rapper e disc jockey italiano

La belle vie), n. 8
Ora

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“Pensa la cosa più semplice, | cogli la rosa più fragile e mi avrai.”

Cesare Cremonini (1980) cantautore, attore e musicista italiano

da Mille galassie, n. 6
Bagus

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“È il bagliore di alcuni attimi, è l'errore di mille secoli e per sempre è l'amore.”

Claudio Baglioni (1951) cantautore italiano

da Quei due
Sono io, l'uomo della storia accanto

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“Si fa i conti con i mille volti della paura.”

Jovanotti (1966) cantautore, rapper e disc jockey italiano

da L'elemento umano, n. 7
Ora

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“Ho più ricordi che se avessi mille anni.”

Spleen, 1996
I fiori del male

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“Volevo averti e solo allora mi riuscì, quando mi accorsi che ero lì per perderti.”

Claudio Baglioni (1951) cantautore italiano

da Mille giorni di te e di me

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“Si devono amare gli animali per essere più vicini a Dio perché ti danno tutto, senza chiedere niente. Perché contro il potere dell'uomo con le armi sono indifesi. Perché sono eterni bambini. Perché non conoscono il denaro e si consolano solamente con un posto dove rifugiarsi dal freddo. Perché si fanno capire senza proferire parola. Perché non conoscono invidia né rancore. Perché il perdono è ancora naturale in loro. Perché sanno amare con lealtà e fedeltà. Perché vivono senza avere una lussuosa dimora. Perché non comprano l'amore, semplicemente lo aspettano. Perché sono nostri compagni, eterni amici che niente potrà separare. Perché sono vivi. Per questo e altre mille cose meritano il nostro amore. Se impariamo ad amarli come meritano, saremo molto vicini a Dio.”

Madre Teresa di Calcutta (1910–1997) religiosa e beata albanese

Attribuite
Origine: Brano citato da Silvio Berlusconi in un discorso agli iscritti del suo partito e postato sulla propria pagina Facebook il 29 marzo 2014; citato in Berlusconi a caccia di nuovi consensi. «Ogni cane, un voto» http://www.iltempo.it/politica/2014/03/30/news/berlusconi-a-caccia-di-nuovi-consensi-ogni-cane-un-voto-934081/, IlTempo.it, 30 marzo 2014. Il brano è rintracciabile su internet già prima di tale data, in varie pagine web di argomento animalista, con un inizio leggermente diverso ("Perché amare gli animali? Perché ti danno tutto, senza chiedere niente", in inglese "Why Should We Love Animals? Because they give everything asking for nothing back").

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“Guardiamo una cosa mille volte; forse dovremmo guardarla un milione di volte prima di vederla per la prima volta.”

Dylan Thomas (1914–1953) poeta, scrittore e drammaturgo gallese

Lettere

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“Una storia va a puttane, sapessi andarci io.”

Claudio Baglioni (1951) cantautore italiano

da Mille giorni di te e di me

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“[Sull'atteggiamento dell'opposizione al disegno di legge volto ad introdurre la c. d. aggravante di omofobia nel codice penale italiano. ] Onestamente, dopo quasi mille giorni che il provvedimento in esame è all'ordine del giorno e dopo tanti tentativi, da parte mia, di arrivare ad una mediazione, l'impressione è quella di avere davanti un muro di gomma. Per ogni soluzione offerta alle obiezioni sollevate se ne sollevavano delle nuove. Riassumo tutti gli ostacoli che ho cercato di superare. Accantonato il reato di opinione perché bocciato, l'obiezione è diventata la nozione di orientamento sessuale. Quando questa nozione è stata espunta con la diversa formulazione proposta, cioè omofobia e transfobia, omosessualità e transessualità, l'obiezione ha riguardato la ragionevolezza della ridotta applicazione dell'aggravante alla sola omosessualità e transessualità. Superato ciò con l'estensione dell'aggravante ad altre categorie di soggetti discriminati per età, sesso, ovvero disabilità, il problema è l'esatta corrispondenza con l'articolo 19 del Trattato. Il muro di gomma ancora resiste e assume forme sempre più nuove. Una delle novità dell'ultima ora sarebbe l'esigenza di tutelare la privacy della vittima del reato, che potrebbe avere interesse a non rendere manifesta attraverso un processo la propria omosessualità o transessualità. Si dice che l'aggravante determinerebbe l'esigenza di verificare in sede processuale se la vittima sia realmente omosessuale o transessuale. Cari colleghi, ciò è abbastanza bizzarro, perché è a tutti ben chiaro che la ratio dell'aggravante è quella di punire il movente di un soggetto, che commette un reato in ragione della presunta condizione umana di un'altra persona. Con la nuova aggravante non si vuole tutelare l'omosessuale in quanto omosessuale, ma si vuole punire un soggetto che delinque solo in quanto ritiene di avere dinanzi a sé una persona diversa da lui e quindi inferiore. Che la vittima sia o non sia omosessuale o transessuale è del tutto irrilevante. Il muro di gomma ha, però, assunto forme paradossali quando in Commissione esponenti della maggioranza hanno criticato l'uso della nozione di omosessualità e transessualità ritenendo migliore quella di «orientamento sessuale», prevista dall'articolo 19 del Trattato. È un'obiezione paradossale, a parer mio, in quanto proprio la nozione di orientamento sessuale era stata oggetto della loro precedente questione pregiudiziale di costituzionalità. La mia sensazione che la maggioranza volesse procedere all'indietro invece che verso l'applicazione di un testo condiviso ha avuto qui una conferma.”

Paola Concia (1963) politica italiana

Origine: Citato in Seduta della Camera dei Deputati n. 476 di lunedì 23 maggio 2011 http://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?idLegislatura=16&sezione=assemblea&tipoDoc=pdf&idseduta=476 – XVI Legislatura – Resoconto stenografico dell'Assemblea – Discussione della proposta di legge: Soro ed altri: Norme per la tutela delle vittime di reati per motivi di omofobia e transfobia (A.C. 2802-A). Camera dei Deputati, 23 maggio 2011.

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“Due amici in silenzio a volte dicono di più che con mille parole.”

Sergio Bambarén (1960) poeta, scrittore

da Serena, traduzione di M. Marini, Sperling & Kupfer, 2001. ISBN 8820031892

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“Chiunque veda Matera non può non restarne colpito, tanto è espressiva e toccante la sua dolente bellezza.”

Carlo Levi (1902–1975) scrittore e pittore italiano

da Le mille patrie, Donzelli, 2000, p. 193

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“Non darmi la colpa | se il lavoro che fai non paga bene, | stringi i denti e sopporta.”

Fabri Fibra (1976) rapper, produttore discografico e scrittore italiano

da Mille domande, n. 4
Quorum

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“Mille violini suonati dal vento, | tutti i colori dell'arcobaleno | vanno a fermare una pioggia d'argento, | ma piove, piove | sul nostro amor!”

Domenico Modugno (1928–1994) cantautore, chitarrista e attore italiano

da Piove, 1959
Origine: Testo di Domenico Modugno e Dino Verde.

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“Or tu chi se', che vuo' sedere a scranna, | per giudicar di lungi mille miglia | con la veduta corta d'una spanna?”

Dante Alighieri (1265–1321) poeta italiano autore della Divina Commedia

XIX, 79-81
Variante: Or tu chi se', che vuo' sedere a scranna,
per giudicar di lungi mille miglia
con la veduta corta d'una spanna?

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“[Hollywood è] un posto dove ti pagano mille dollari per un bacio e cinquanta centesimi per la tua anima.”

Marilyn Monroe (1926–1962) attrice, cantante, modella e produttrice cinematografica statunitense

Origine: Marilyn, p. 98

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“Dormi sepolto in un campo di grano | non è la rosa non è il tulipano | che ti fan veglia dall'ombra dei fossi | ma sono mille papaveri rossi.”

Fabrizio De André (1940–1999) cantautore italiano

da La guerra di Piero, n. 9
Tutto Fabrizio De André

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“«Ogni notte lo uccido di nuovo» confessò Robert. «Mille morti, diecimila morti sono niente al confronto di quello che meritava.»”

George R. R. Martin (1948) autore di fantascienza statunitense

Re Robert Baratheon
su Rhaegar Targaryen
2016, p. 53
Il Trono di Spade

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“Io mi nascosi in te e poi ti nascosto, da tutto e tutti per non farmi più trovare.”

Claudio Baglioni (1951) cantautore italiano

da Mille giorni di te e di me

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“Giù come a planar tra mille girasoli | tra tutti quei colori | verso una piccola Abbazia | dove ogni giorno che vivrò |ti sposerò”

Jovanotti (1966) cantautore, rapper e disc jockey italiano

da Ti sposerò
Lorenzo 2002 – Il quinto mondo

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“Nel centro della tela, nel posto ove suole stare il ragno, Gwynplaine vide una cosa formidabile e magnifica: una donna nuda.
Non assolutamente nuda. Questa donna era vestita e vestita dalla testa ai piedi. Indossava una camicia lunghissima, come le stole d'angeli nei quadri di santi, ma così sottile che sembrava bagnata, Donde un incirca di donna nuda, più fervido e pericoloso che la nudità assoluta.
La tela d'argento trasparente era una tenda. Fermata soltanto in alto, essa poteva essere sollevata. Separava la sala di marmo, ch'era una sala da bagno, da una camera, ch'era una camera da letto. Questa camera, piccolissima, era una specie di grotta tutta specchi. Ovunque cristalli veneziani, aggiustati poliedricamente, congiunti da bacchette dorate, riflettevano il letto ch'era nel centro. Su quel letto, d'argento come la toeletta e il canapè, era sdraitata la donna. Ella dormiva.
Dormiva col capo supino. Coi piedi respingeva le coltri, come il succubo sopra al quale aleggia il sogno.
Il suo guanciale di trine era caduto a terra sul tappeto. Fra la sua nudità e lo sguardo dell'uomo, erano due ostacoli: la camicia e la tenda di velo d'argento. Due trasparenze. La camera, più alcova che camera, era illuminata lievemente dal riflesso della sala da bagno.
Forse la donna non aveva pudore, e la luce invece ne aveva ancora.
Il letto era senza colonne, né cortinaggio, né cielo, così che la donna, aprendo gli occhi, poteva vedersi riflessa mille volte nuda negli specchi che aveva sopra il capo.
Una veste da camera di magnifica seta della Cina era gettata sulla sponda del letto.
Oltre il letto, in fondo all'alcova, era forse una porta, nascosta, segnata da uno specchio piuttosto grande, sul quale eran dipinti pavoni e cigni.
Al capezzale del letto era fermato un leggio d'argento ad aste girevoli, ed a fiaccole fisse, sul quale si poteva vedere un libro aperto, che in cima alle pagine aveva questo titolo a letteroni rossi: Alcoranus Mahumedis.
Gwynplaine non scorgeva nessuna di queste cose. La donna: ecco quello che vedeva.”

1967, p. 236
L'uomo che ride

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“Napoli è una città altamente morale dove si possono cercare mille ruffiani prima di trovare una prostituta.”

Karl Kraus (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista austriaco

31 ottobre 1910
Aforismi in forma di diario

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“Sono cieco, per caso, ma prima di perdere la vista, ho guardato più di mille volte le immagini che contemplerete.”

Jean Paul Sartre (1905–1980) filosofo, scrittore, drammaturgo e critico letterario francese

Bariona o il figlio del tuono

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“Solo il silenzio come un sudario si stenderà | fra il cielo e la terra per mille secoli almeno.”

Francesco Guccini (1940) cantautore italiano

da Noi non ci saremo, n. 1
Folk beat n. 1

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“Per molti, donna, anzi per mille amanti | creata fusti, e d'angelica forma; | or par che 'n ciel si dorma, | s'un sol s'appropia quel ch'è dato a tanti.”

Michelangelo Buonarroti (1475–1564) scultore, pittore, architetto e poeta italiano del XV - XVI secolo

son. 249, vv. 1-4
Rime

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