Frasi su poco
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Storia del Declino e della Caduta dell'Impero Romano

The revolution does not disperse, it unites the forces to the greatest possible extent. The revolution is so grandiose, so profound, it replaces the old with the new. It is a great upheaval. The revolution, then, is not at all an ordinary undertaking. To win, the revolutionary forces must be organized thoroughly.

Origine: Da Chi non ha coraggio non se lo può dare (ma lo può raccontare per salvare tutti), Corriere della Sera, 21 giugno 2017, p. 40.
Parte seconda. XVII Roma non insorge, p. 284
Storia dell'Italia partigiana

Origine: Dall'intervista di Luigi Maria Personè, Il Bacione di Montherlant, La Gazzetta del Mezzogiorno, 7 ottobre 1972, p. 3.

Cattolici e comunisti
Variante: Per quel poco che se ne sa, la prima pallida espressione di socialismo cristiano in Italia, a prescindere dalla proposta piuttosto umanitaristica di Curci. (Capitolo primo, 2. Dai preti "plebei" a Gennaro Avolio, p. 16)

1878-1900), p. 76
La fine dei Savoia
Variante: Umberto sapeva ben poco di qualche cosa e quasi nulla di moltissime cose. (p. 76)

La tentazione di esistere
Variante: [... ] Egli fu per il suo tempo quello che lo psicanalista è per il nostro: a suo modo non denunciava anche lui « il disagio della civiltà»? (In tutte le epoche confuse e raffinate, un Freud tenta di alleggerire le anime). Più che con Socrate, è con Epicuro che la filosofia scivolò verso la terapeutica. Guarire e soprattutto guarirsi, questa era la sua ambizione: benché volesse liberare gli uomini dalla paura della morte e da quella degli dèi, provava egli stesso sia l'una che l'altra. L'atarassia di cui si fregiava non costituiva la sua esperienza ordinaria: la sua «sensibilità» era notoria. Quanto al disprezzo per le scienze, disprezzo che gli è stato in seguito rimproverato, sappiamo come sovente sia proprio dei «cuori feriti». Questo teorico della felicità era un malato: vomitava, a quanto pare, due volte al giorno. In mezzo a quali miserie doveva dibattersi per aver tanto odiato i «turbamenti dell'anima»! Quel poco di serenità che riuscì a conquistare, senza dubbio la riservò ai suoi discepoli, i quali, riconoscenti e ingenui, gli crearono una reputazione da saggio. Siccome le nostre illusioni sono ben più deboli di quelle dei suoi contemporanei, intravediamo agevolmente il rovescio del suo Giardino...

Origine: Dio non è grande: Come la religione avvelena ogni cosa, p. 24
Guida allo scrivere corretto

Origine: Da Liquidazione dell'età dell'ansia, Il Tempo, 5 marzo 1954, p. 3.

Capitolo undicesimo, pp. 200-201
Storia dello squadrismo
Origine: Modello di mitra, voce su Wikipedia.
Filippo Corridoni, agitatore nato, p. 84
Personaggi di ieri e di oggi

Moderni, 2008
Collateral

Weapons in hand, the peasants surrounded police stations and military posts, resorting to revolutionary violence because the ruling classes refused to solve the problem of the lands which they had grabbed from the poor peasants in collusion with the landlords. The ruling classes were the feudalists, the landlords and the capitalists. How could they satisfy the demands of the peasants? They couldn't. Their lies and their deceit could only help them for a time. When, after several actions, the peasants still had not recovered their lands, their discontent was transformed into anger, then class hatred, hatred arising from the class contradictions. At this stage, how could the problem be solved? There was nothing left for the peasants but to take up their scythes and axes and drive out the landlords, who had grabbed their land. From that point on, they no longer feared death, because they had nothing, and this was already like death for them.
Variante: Con le armi in pugno, i contadini circondarono le stazioni di polizia e le caserme, ricorrendo alla violenza rivoluzionaria, perché le classi dirigenti si erano rifiutate di risolvere il problema dei terreni che, in collusione con i proprietari terrieri, avevano usurpato ai poveri contadini. La classe dirigente consisteva di fautori del feudalesimo, proprietari terrieri e capitalisti. Come potevano soddisfare le richieste dei contadini? Non potevano. Le loro menzogne e i loro inganni potevano servire ad essi solo per poco. Visto che, dopo vari tentativi, i contadini non erano ancora rientrati in possesso delle loro terre, il loro malcontento si tramutò in rabbia, poi nell'odio di classe, un odio che sorgeva dalle contraddizioni di classe. A questo punto, come si poteva risolvere la questione? Ai contadini non restava nient'altro che impugnare le loro falci, le loro asce e scacciare i proprietari che si erano impossessati della loro terra. Da quel punto in poi, non temevano più la morte, poiché non avevano niente, e questo per loro era già come essere morti.
Origine: Dalla conferenza stampa al termine della partita Benevento-Sora, 11 gennaio 2004. Video https://www.youtube.com/watch?v=et13AShtsLo disponibile su Youtube.com.

At 7:30 AM on April 17, 1975, the war on Cambodia was over. It was a unique war, for no country has ever experienced such concentrated bombing. On this, perhaps the most graceful and gentle land in all of Asia, president Nixon and mister Kissinger unleashed 100,000 tons of bombs, the equivalent of five Hiroshimas. The bombing was their personal decision. Illegally and secretly, they bombed Cambodia, a neutral country, back to the Stone Age, and I mean Stone Age in its literal sense. Shortly after dawn on April 17, the bombings stopped and there was silence. Then, out of the forest, came the victors, the Khmer Rouges, whose power had grown out of all proportion to their numbers. They entered the capital Phnom Penh, a city most of them had never seen. They marched in disciplined Indian file through the long boulevards and the still traffic. They wore black and were mostly teenagers, and people cheered them, nervously, naively. After all, the bombing, the fighting, was over at last. The horror began almost immediately. Phnom Penh, a city of 2.5 million people, was forcibly emptied within an hour of their coming, the sick and wounded being dragged from their hospital beds, dying children being carried in plastic bags, the old and crippled being dumped beside the road, and all of them being marched at gunpoint into the countryside and towards a totally new society, the likes of which we have never known. The new rulers of Cambodia called 1975 "Year Zero", the dawn of an age in which there would be no families, no sentiments, no expressions of love or grief, no medicines, no hospitals, no schools, no books, no learning, no holidays, no music, no songs, no post, no money, only work and death.
Variante: Alle sette e mezzo il 17 aprile 1975, la guerra contro la Cambogia si concluse. Era una guerra particolare, poiché nessun paese aveva sofferto d'un tale bombardamento. Su questa terra, forse la più graziosa e più pacifica in tutta l'Asia, il presidente Nixon e il signor Kissinger sguanciarono centomila tonnellate di bombe, l'equivalente di cinque Hiroshima. Il bombardamento fu una loro scelta personale. Illegalmente e in segreto, bombardarono la Cambogia, un paese neutrale, fino a riportarla all'età della pietra, e intendo età della pietra nel suo senso strettamente letterale. Poco dopo l'alba, il 17 aprile 1975, i bombardamenti cessarono, e regnò il silenzio. Poi, i vittoriosi, i Khmer Rossi, il cui potere era cresciuto fuori proporzione dai loro numeri, emersero dalla foresta. Entrarono la capitale, Phnom Penh, una città che molti di loro non avevano mai visto prima. Marciarono in fila indiana disciplinata lungo i viali e il traffico immobile. Si vestivano di nero, ed erano per la maggior parte adolescenti. Il popolo li acclamò ansiosamente ed ingenuamente. Dopo tutto, i bombardamenti e le sparatorie erano finiti. Il terrore cominciò quasi immediatamente. Phnom Penh, una città di 2.5 milioni d'abitanti, fu evacuata con la foza entro un ora del loro arrivo, i malati e feriti trascinati dai loro letti d'ospedale, bambini morenti trasportati in sacchi di plastica, i vecchi e zoppi lasciati per la strada, tutti marciati sotto tiro verso la campagna e una società totalmente nuova, mai vista prima. I nuovi leader di Cambogia nominarono 17 aprile «Anno zero», l'alba di un' era in cui non ci sarebbero state famiglie, niente sentimenti, nessuna espressione d'amore o lutto, niente medicine, niente ospedali, niente scuole, niente libri, niente istruzione, niente vacanze, niente musica, niente canzoni, niente posta e niente denaro: solo fatica e morte.

Il naso, p. 135
Rashōmon e altri racconti
Origine: "Uno dei dieci alti prelati buddhisti al diretto servizio dell'imperatore", come riportato nel glossario incluso nel libro.

Origine: Da interviste a Sky e Mediaset; citato in Chiellini: «Consapevoli della nostra forza, ma senza presunzione» http://www.juventus.com/it/news/news/2017/chiellini---consapevoli-della-nostra-forza--ma-senza-presunzione-.php, Juventus.com, 26 febbraio 2017.

Volpi, 10/2009
Collateral

La performance, considerata una delle più grandi esibizioni di sempre ai Grammy, rimarrà per sempre nella storia della musica.
Origine: Da Aretha Franklin, la meravigliosa voce dell'anima http://www.ilpopoloveneto.it/notizie/musica/2017/04/22/37568-aretha-franklin-la-meravigliosa-voce-dellanima, Il Popolo Veneto.it, 22 aprile 2017.

Variante: Bokassa aveva un particolare riguardo nei confronti dell'altro sesso. Le pattuglie militari facevano chiudere locali sospetti di dare copertura alla prostituzione. Una volta, ad esempio, decise che il miglior modo per onorare la Festa della Mamma era quello di liberare tutte le detenute. E lo fece. Ma non basta. Gruppi femministi di pressione, che avevano un certo peso nella Repubblica Centrafricana, lo esortarono a porre termine alla discriminazione nei confronti delle donne. Poco dopo Bokassa firmò un decreto che minava alle basi il maschilismo nazionale: si vietava la poligamia. [... ] Sfortunatamente non su può affermare che Bokassa fosse del tutto coerente con lo spirito delle leggi che lui stesso aveva promulgato: ebbe più di settanta mogli. (p. 40)
Origine: Pagliacci e mostri, p. 40

Origine: Citata da Jerry Calà in Una vita da libidine, Sperling & Kupfer, 2016, ISBN 978-889200-6004-6

Variante: Un giorno Scopigno mi dice: siamo pochi e gli unici ad avere mercato siete tu e Gigi. Lui non si vuole muovere, e tu? Io qui ci sto benone, ma se mi date via accetto solo l'Inter. Affare fatto. Arrivano in cambio Domenghini, Gori e Poli più ottocento milioni, mica poco. E senza di me il Cagliari vince il suo primo scudetto. Io il primo con l'Inter, l'anno dopo, quando mi ero trasformato in prima punta.

E naturalmente lei pretende che io creda a questo fantasioso racconto basandomi soltanto sulla sua parola. (p. 72)
Alien<sup>3</sup>

Variante: Mai, mi sembra, è stato reso in un modo così commovente il "Padre, nelle tue mani rimetto lo spirito mio". L'implorazione degli occhi, l'abbandono delle bocche (in questi due capi di guerra! delle bocche da venir comunicate con un poco di terra e d'erba), il gesto così fraterno del cavaliere (come lo circonda bene, il suo orante!), le mani dell'inginocchiato, belle come un bel destino, tutto compone una freccia che raggiunge il segno. Infine una pittura cattolica che raggiunge il segno: elevare, edificare. L'autore ci fa grazia, questa volta della sua visione celeste. Il soprannaturale non è più evocato, qui, dai grossolani mezzi cari al Greco: quella deformazione del corpo umano che non soltanto è un'offesa per la più bella creazione di Dio, ma è contraria al dogma, secondo il quale i corpi risusciteranno nello stato della loro più grande bellezza. I due supplicanti del "Romero" sono il reale, poiché è presumibile che quelle espressioni prestate loro dal pittore, le abbiano talvolta veramente avute strettamente tali come le vediamo nel quadro; e nel tempo stesso trascendono il reale. Sono umani quanto è possibile esserlo, e nello stesso tempo portano il riflesso del divino.

Origine: Da L'antica e la nuova fede, p. 180.

L'infinito è dalla parte di Malatesta

“Samuel Adams mangiava poco, beveva poco, dormiva poco, pensava molto, affermava di più.”
Origine: Storia degli Stati Uniti, p. 121
Origine: Citato in Wimbledon: istruzioni per l'uso http://www.andreascanzi.it/?p=4194, AndreaScanzi.it, 23 giugno 2016.
Variante: Oggi lo vedo, per certi versi, non dico decaduto, ma… Molti dicono, per esempio, che i film vanno visti in originale, non doppiati. Ora, questo potrebbe anche andar bene, però dovremmo presumere che tutti conoscano le lingue, ma in Italia sappiamo benissimo che non tutti le conoscono. Allora cosa succede, che si dovrebbero mettere i sottotitoli, cosa che secondo me è negativa, perché non ti permette di guardare l'attore, le azioni, perché devi leggere. E in linea di massima, il doppiaggio sta diventando un lavoro che si deve fare alla svelta, con un certo numero di turni, di righe, quindi si è perso un po' quella caratteristica che c'era quando ero più giovane, che i film si facevano con calma, avendo la possibilità di studiare di più i caratteri, il proprio e quello degli altri attori. E infatti se vediamo dei vecchi film, sono doppiati benissimo. Oggi ci sono bravi doppiatori con una grandissima tecnica, ma secondo me poco creativi dal punto di vista artistico. Anche perché non c'è la possibilità. Perché il tempo è poco, bisogna correre, fare tutto alla svelta, e quindi il risultato è quello che è, purtroppo.

6-36-66, 12/2009
Collateral

Principles of 14th July revolution
Variante: La donna, vostra sorella, ha ottenuto la vittoria. Tra poco, condividerà con voi le responsabilità dell'amministrazione. Nello stesso modo, il contadino ha ottenuto la vittoria, e anche il capo. Precedentemente, il capo temeva per la sua vita e per la sua proprietà. Ora, il capo e l'operaio sono fratelli che lavorano insieme, che piova o ci sia il sole, per proteggere le vittorie della Repubblica irachena. Fatichano costantemente non per qualche interesse egoista di poca durata, ma nell'interesse del popolo.

Last year, I said on the same occasion that in the years that followed the Revolution, Iraq had moved decisively and comprehensively from one age to another – from the age of servitude, exploitation, poverty, backwardness and weakness to the age of freedom, justice, prosperity, progress and strength.
This is the essence of the Revolution's achievement – which is the source of our pride. The real value of this achievement is remarkably highlighted today, in this great battle which we are fighting against Iranian aggression. Iraq has achieved victory in ten months of heroic fighting against an aggressive state, whose population and size are more than three times those of Iraq, and whose military power was until recently [before the war] considered among the strongest and most modern in the world.
Iraq has achieved victory while fighting alone, without any support from a great power or an international group.
Variante: Un anno fa, ho detto nella stessa occasione che negli anni che seguirono la Rivoluzione, l'Iraq giunse decisamente e ampiamente da un'era all'altra: dall'era della schiavitù, lo sfruttamento, la povertà, l'arretratezza e la debolezza all'era della libertà, la giustizia, la prosperità, il progresso e la forza.Questa è l'essenza del trionfo della Rivoluzione, la fonte del nostro orgoglio. Il vero valore di questa vittoria è particolarmente ovvia oggi, in questa grande battaglia in cui combattiamo contro l'aggressione iraniana. Iraq ha ottenuto la vittoria in dieci mesi di combattimento eroico contro uno stato aggressivo, la cui popolazione e grandezza sono tre volte superiori a quelle dell'Iraq, e la cui potenza militare era fino a recentemente [prima della guerra] considerata fra le più potenti e moderni del mondo.Iraq ha ottenuto la vittoria mentre lottava da solo, senza alcun sostegno da parte d'una grande potenza o gruppo internazionale.
Razza Piemonte, p. 24
Badoglio

15. L'armonia raggiunta, La Toscana e Roma. L'inizio del Cinquecento, pp. 302-303
La storia dell'arte

La sfida americana

Origine: Citato in Gianluca Gasparini, La paura, il dolore e quello che ho imparato, SportWeek, nº 31 (844), 5 agosto 2017, pp. 24-29.
Capo III, p. 37
Il Piave mormorava

Origine: Citata in "Marjane Satrapi, Io «bisessuale» del fumetto", Caffè Babel (27 gennaio 2007)

Origine: Le chiavi di San Pietro, p. 135

Origine: La saggezza dei Rosacroce, p. 131

“Gli applausi sono come le costolette: molto osso e poco da mangiare.”
Origine: Mille e una greguería, Greguerías, p. 91

Citazioni tratte dai discorsi
Origine: Da una dichiarazione posando la prima pietra della fabbrica tessile indo-etiope, 30 marzo 1958; citato in Discorsi di sua maestà imperiale Haile Selassie I tradotti in italiano.

cap. 2, p. 21
Quando ero Capo della Polizia

dal Diario; Historia, p. 61
Citato in di Historia, Mensile illustrato di Storia, Anno VII – N. 66 – Milano – Maggio 1963

Lettere
Variante: Quando siamo debitori ma di poco, paghiamo. Quando siamo debitori di così tanto da sfidare il Denaro, siamo blandamente insolventi. (a Susan Gilbert Dickinson, verso il 1878, 541)

IV Galleria dei filosofi. Bruno de Finetti, ovvero il soggetto della probabilità, p. 147
Scienza come cultura

Origine: La saggezza dei Rosacroce, p. 48

25. La rivoluzione permanente, L'Ottocento, pp. 524-525
La storia dell'arte

Origine: Da un'intervista a Calcio 2000; citato in Chiara Biondini, Pruzzo: "Con l'arrivo di Viola e Liedholm, la Roma cambiò pelle" http://www.tuttomercatoweb.com/calcio2000/pruzzo-con-l-arrivo-di-viola-e-liedholm-la-roma-cambio-pelle-659158, Tuttomercatoweb.com, 19 marzo 2015.

Origine: Da un'intervista a Sky Sport; citato in Cuadrado: «Fame e grinta, così si vince» http://www.juventus.com/it/news/news/2017/cuadrado---fame-e-grinta-cos-si-vince.php, Juventus.com, 2 marzo 2017.