Frasi su sentimentale

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema sentimentale, vita, essere, amore.

Frasi su sentimentale

Leo Buscaglia photo
Etty Hillesum photo
Giacomo Leopardi photo
Giuseppe Fava photo
Rabindranath Tagore photo
Albert Einstein photo
Ernest Hemingway photo
André Aciman photo
Adolf Hitler photo
John Ruskin photo
John Middleton Murry photo
Giuseppe Giusti photo
Albert Einstein photo
Joël Dicker photo
Oliver Goldsmith photo

“Recitare una commedia non puramente sentimentale, fu cosa pericolosissima.”

Oliver Goldsmith (1728–1774) scrittore e drammaturgo irlandese

Origine: Citato in Enrico Piceni, introduzione a Christopher Morley, Tuono a sinistra, Arnoldo Mondadori Editore, 1947.

Karl Kraus photo

“L'ironia sentimentale è un cane che ulula alla luna pisciando sulle tombe.”

Karl Kraus (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista austriaco

30 aprile 1906
Aforismi in forma di diario

Leonardo Sciascia photo
Sergio Corazzini photo

“Io non sono un poeta. | Io non sono che un piccolo fanciullo che piange. | Vedi: non ho che lagrime da offrire al Silenzio.”

Sergio Corazzini (1886–1907) poeta italiano

da Desolazione del povero poeta sentimentale, in Piccolo libro inutile

Renzo Novatore photo
Aldo Busi photo
Gianni Clerici photo
Anacleto Verrecchia photo

“Bancarotta sentimentale: aveva investito in una squinzia il capitale dei suoi affetti.”

Anacleto Verrecchia (1926–2012) filosofo italiano

Rapsodia viennese

Dacia Maraini photo
Jerome Klapka Jerome photo
Paolo Nori photo
Vladimir Vladimirovič Nabokov photo
Alberto Arbasino photo

“Con intuizione corretta, Antonioni fotografava tedio, imbecillità e incomprensioni sentimentali della società europea sottoposta all'industrializzazione forzata. Metteva sotto la lente quel disagio che i milanesi bramarono di provare nell'istante immediatamente successivo all'edificazione del primo grattacielo cittadino. Ma nel suo cinema, la pretesa letteraria si risolveva in bozzetti incongrui e programmatici. La serietà con cui agghindava i suoi improbabili personaggi, le mezze calzette elevate a paradigma del Paese, involontariamente comica. Passata la sbornia e svanito l'equivoco, in effetti, si rise.”

Alberto Arbasino (1930) scrittore, saggista e giornalista italiano

Origine: Dall'intervista di Malcom Pagani per il Fatto quotidiano; citato in Viva Arbasino! – "Si è deciso a tavolino che i nostri best-seller dovessero essere al livello del fruitore. Vendono moltissimo. Sono un prodotto da banco. Uno shampoo. Forse sono più alternativo io." http://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/viva-arbasino-si-deciso-tavolino-che-nostri-best-seller-dovessero-80875.htm, Dagospia.it, 15 luglio 2014.

Jean Baudrillard photo
Antonio Gramsci photo
John Fante photo
Nick Hornby photo
Prevale photo

“Un'intensa delusione sentimentale provoca un cambiamento caratteriale, dove la paura assume un ruolo fondamentale.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net

Otto Von Bismarck photo
Otto Von Bismarck photo

“[…] una politica sentimentale non conosce reciprocità; è una particolarità esclusivamente prussiana.”

Otto Von Bismarck (1815–1898) politico tedesco

Origine: Citato in Kissinger, p. 91.

Raniero Cantalamessa photo
Ben Affleck photo
Simone Weil photo
Graham Greene photo
Louis Aragon photo
Oscar Wilde photo

“Il sentimentale è uno che annette un valore assurdo a tutto e ignora il prezzo assegnato a qualsiasi singolo oggetto.”

Oscar Wilde (1854–1900) poeta, aforista e scrittore irlandese

Aforismi

George Orwell photo
Gabriel García Márquez photo
Gustave Flaubert photo
Jean Paul photo
Camillo Boito photo
Philippe Sollers photo
Il'ja Grigor'evič Ėrenburg photo

“Tutti i dittatori sono sentimentali.”

Il'ja Grigor'evič Ėrenburg (1891–1967) giornalista e scrittore sovietico

Origine: Citato in Enzo Biagi, Russia, Rizzoli, Milano, 1974<sup>9</sup>, p. 102.

Dylan Thomas photo
Robert Anson Heinlein photo

“Gli uomini sono più sentimentali delle donne. Questo confonde i loro pensieri.”

Robert Anson Heinlein (1907–1988) autore di fantascienza statunitense

Lazarus Long l'Immortale

Francis Scott Fitzgerald photo
Ludwig Feuerbach photo
Andy Roddick photo
Papa Giovanni Paolo II photo
Javier Marías photo
Giuseppe Rensi photo
Leonardo Sciascia photo
Francesco Compagna photo
Roberto Mattioli photo
Roberto Cotroneo photo
Carlo Levi photo
Fëdor Dostoevskij photo
Billy Corgan photo
Mario Soldati photo
Joseph L. Mankiewicz photo
Antonio Fogazzaro photo
Pasquale Bruno photo
Chuck Palahniuk photo
Nina Nikolaevna Berberova photo

“A Pietroburgo c'è Esenin, sentimentale come un pensionato e con idee ingarbugliate, ma certo un talento incontestabile.”

Nina Nikolaevna Berberova (1901–1993) scrittrice russa

Origine: Un figlio degli anni terribili. Vita di Aleksandr Blok, p. 153

Silvio Berlusconi photo
Giorgio Bassani photo

“In Hitler il popolo tedesco ha trovato riassunti, al di sopra di ogni schema tradizionale di divisioni classistiche, alcuni dei motivi essenziali da sempre ritornanti a definire il proprio carattere, la fisionomia del proprio ethos: il gusto della violenza, il misticismo «romantico», la fanatica dedizione a un ordine meccanico, disumano. Hitler sapeva trascinare il grande industriale con l'esca dell'interesse e col ricorso al mito prediletto della supremazia tedesca nel mondo; affascinava il piccolo borghese col suo estetismo pompier, con la sua oratoria accesa e volgare, pronta sempre ad offrire, di ogni problema, la soluzione più semplicistica; piaceva all'intellettuale decadente, permeato di femmineo postnicianesimo (l'intelligencija tedesca già nel 1914 era in stato fallimentare come nessun'altra in Europa), per la sua ostentata energia virile, per il suo dichiarato disprezzo di ogni indugio morale o sentimentale, per quel suo rozzo materialismo demagogico che, nonostante tutto, pretendeva considerazione «spirituale». Conquistava infine anche l'operaio, facendo leva non soltanto sul suo sciovinismo non perfettamente esorcizzato, ma porgendogli, anche, delle sue rivendicazioni sociali, un'attuazione più concretamente immediata, meno utopica e intellettualistica di quanto non gliela prospettasse il programma della rivoluzione proletaria: e fosse pure nei limiti di una umiliante, paternalistica nota di concessioni padronali. […] il nazismo non è certo la realizzazione di un genio. Hitler è effettivamente uno dei tanti […].
Parlare di tirannide perciò non persuade. Esiste una tecnica della tirannide, esposta in classiche trattazioni. Ma il nazionalsocialismo al potere non ne tiene conto per nulla, e in questo sì che è rivoluzionario. Assolutista, il nazismo raggiunge la popolarità proprio in ragione del suo prepotere. […] Il nazionalsocialismo, al contrario, non concede nessuna rivincita, sia pure formale, alle avanguardie dello Spirito. Il suo cinismo, la sua crudeltà, la sua perfidia, trovano dall'inizio tutta una orgogliosa cultura preparata a giustificarli, a farseli propri. La tirannide non presenta più il viso odioso e meschino del regime di polizia, non adopera più di soppiatto, tra impaurita e feroce, i vecchi mezzucci della sobillazione e della calunnia, ma si accampa, fanatica e violenta, con la sicurezza, l'intransigenza esclusiva di una religione messianica. […]
Sentirsi puri, non contaminati. Il popolo tedesco ha sempre reagito alle proprie crisi con un disperato, irrazionale desiderio di purezza: e la rivolta luterana – a un livello umano e ideale ben diverso, d'accordo – rappresenta forse il primo, imponente documento storico di questo impulso innato. Sorto dopo Versaglia, il nazionalsocialismo non si è tanto imposto con la violenza alle masse, quanto piuttosto le ha trovate già pronte ad accoglierlo e ad acclamarlo.”

Giorgio Bassani (1916–2000) scrittore e poeta italiano

La rivoluzione come gioco, p. 44

“La credenza in una virtualità che funzioni come sostituto dei rapporti umani è una sciocchezza di questi tempi. Noi ci affidiamo alle tecnologie telematiche anche quando ci rendiamo conto che ci stiamo forzando a farlo. Il miracolo del vedere vicino ciò che è lontano e la possibilità di una esplorazione praticamente infinita ci attraggono. La nostra pigrizia e la pubblicità convincente rendono il processo quasi automatico. Soddisfatti al massimo due sensi su cinque, costruiamo la grande illusione. Ma la vista e l'udito sono, nella nostra era, così bistrattati da aver perduto quasi completamente la capacità di differenziare, selezionare, preferire. Sono diventati due poteri maleducati e sgangherati. Chattare fa passare un po' di tempo e ci ingombra in quei pezzi di noi che sono o che lasciamo momentaneamente un po' più liberi e sensibili. […] Mi piacerebbe essere genericamente dissacratoria nei confronti della pratica della virtualità. Economia virtuale, amore virtuale, conoscenze virtuali, cultura virtuale, comunicazione virtuale, partecipazione virtuale. Devi per forza testare quale odore, quale sapore, quale consistenza abbia la persona, prima di decidere se o che ti piace. Solo dopo comparirà il livello di smaterializzazione e idealizzazione che, comunque, tutti adottano soprattutto affrontando il cosiddetto amore. Non un computer, ma il nostro cervello farà sufficiente casino per far sembrare bello ciò che non lo è, vicino ciò che non lo è, accettabile ciò che non lo è. Ma questa è un'altra storia. È la storia della libertà intellettuale e sentimentale che caratterizza la dimensione umana. Questa storia non ha, però, giustificazione di accadere prima di, e a prescindere da, olfatto, gusto e tatto.”

Mina (1940) pagina di disambiguazione di un progetto Wikimedia

da Vanity Fair, n. 48, 7 dicembre 2011
Citazioni di Mina

Emily Brontë photo
Massimo Colesanti photo
Mario Vargas Llosa photo

“L'autentico rivoluzionario è logico e freddo, non un sentimentale.”

Mario Vargas Llosa (1936) scrittore, giornalista e politico peruviano

Origine: Storia di Mayta, p. 177

Aldo Busi photo
Ugo Foscolo photo

“Lettori miei, era opinione del reverendo Lorenzo Sterne, parroco in Inghilterra, che un sorriso possa aggiungere un filo alla trama brevissima della vita, ma pare che egli inoltre sapesse che ogni lacrima insegna a' mortali una verità. Poiché assumendo il nome di Yorick, antico buffone tragico, volle con parecchi scritti, e singolarmente in questo libricciuolo, insegnarci a conoscere gli altri in noi stessi, e a sospirare ad un tempo e a sorridere meno orgogliosamente su le debolezze del prossimo. Però io lo aveva, or son più anni, tradotto per me: ed oggi io credo d'essere una volta profittato delle sue lezioni, l'ho ritradotto, quanto meno letteralmente e quanto meno arbitrariamente ho saputo, per voi.
Ma e voi, lettori, avvertite che l'autore era d'animo libero, e spirito bizzarro, ed argutissimo ingegno, segnatamente contro la vanità dei potenti, l'ipocrisia degli ecclesiastici e la servilità magistrale degli uomini letterati; pendeva anche all'amore e alla voluttà; ma voleva ad ogni parere, ed era forse, uomo dabbene e compassionevole seguace sincero dell'Evangelo, ch'egli interpretava a' fedeli. Quindi ci deride acremente, e insieme sorride con indulgente servilità; e gli occhi suoi scintillano di desiderio, par che si chinino vergognosi; e nel brio della gioia, sospira; e, mentre le sue immaginazioni prorompono tutte ad un tempo discordi e inquietissime, accendendo più che non dicono, ed usurpando frasi, voci ed ortografia, egli sa nondimeno ordinarle con l'apparente semplicità di certo stile apostolico e riposato.”

Ugo Foscolo (1778–1827) poeta italiano

Origine: Dalla prefazione di Didimo Chierico a Laurence Sterne, Viaggio sentimentale.

Benedetto Croce photo
Sabrina Ferilli photo
Mitt Romney photo

“Se due persone dello stesso sesso vogliono vivere insieme, avere una relazione sentimentale e anche adottare un bambino, a mio parere hanno il diritto di farlo. Ma chiamare tutto ciò matrimonio è una deviazione da quello è il reale significato del termine.”

Mitt Romney (1947) politico statunitense

Origine: Citato in Romney: "Sì ad adozioni per le coppie gay" http://www.repubblica.it/esteri/elezioni-usa/2012/05/11/news/elezioni_usa_romney_s_adozioni_gay-34943287/?ref=HREC1-5, laRepubblica.it, New York, 11 maggio 2012.

Dario Fo photo
Tina Aumont photo
Corrado Alvaro photo
Cristina Parodi photo

“[Su Proposta indecente] Un film sentimentale sul genere di "Love Story”

Lietta Tornabuoni (1931–2011) critica cinematografica italiana

e infatti ha già avuto gran successo negli Stati Uniti), basato su uno di quei falsi problemi prediletti dai media (e infatti ha già suscitato in America appassionate discussioni), abilmente realizzato, copiato da altri film, lanciato con una mistificazione pubblicitaria che lo presenta come "scandaloso e torrido": quindi il massimo dell'inautenticità, della manipolazione.