Frasi su vivaio
pagina 4

Fiorello photo

“Viva Cuba, viva il Pampero.”

Fiorello (1960) showman, imitatore e conduttore radiofonico italiano

Citazioni dal programma radiofonico Viva Radio 2, Imitazioni e personaggi, Gianni Minà

Nesli photo
Giorgio Tosatti photo

“Basta Bierhoff a fare la differenza in questi Europei mediocri, privati di alcuni fuoriclasse da c. t. presuntuosi; un Bierhoff che Vogts non ha utilizzato neppure quando, fra squalificati e feriti, non riusciva a mettere in campo undici giocatori. C'è una sorta di nemesi, c'è una beffarda morale nel ritrovarlo nei panni del trionfatore. Dimostra quanto dico da tanto tempo: abbiamo il miglior vivaio d'Europa, bastava gestirne la ricchezza con oculatezza e buon senso per vincere. Non servono geni, non servono sofisticate ingegnerie calcistiche. Oppure Sacchi ed i suoi reggicoda vorranno farci credere che Bierhoff è un campione leggendario, che individualmente (come disse il c. t.) i nostri sono inferiori ai tedeschi e solo applicando il suo magico gioco potremmo batterli? Senza di lui l'abbiam fatto sempre. È proprio sicuro che gli attaccanti italiani (compresi quelli da lui messi all'indice) valgano meno di Klinsmann, Bierhoff, Bobic e Kuntz? Non Bestemmiamo. Crede davvero che da queste parti non ci sia gente migliore di Sammer, Reuter, Moeller, Haessler, Kohler ecc., ripudiati dai nostri club perché non riuscivano più ad emergere in un campionato duro come quello italiano? Si possono sbagliare scelte, formazioni, cambi, tattica, strategia, allenamenti ma non la corretta valutazione dei valori. L'impresa di Bierhoff, i pasticci dei ceki, l'ansimare di questa Germania orgogliosa, ma piena di vecchi, faranno capire ai trinariciuti quale irripetibile occasione abbiamo sprecato. Bastava un c. t. qualsiasi, senza l'ossessione di coltivare la propria grandezza.”

Giorgio Tosatti (1937–2007) giornalista italiano

da Bierhoff è la conferma che eravamo i migliori https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1996/luglio/02/Bierhoff_conferma_che_eravamo_migliori_co_0_9607022875.shtml, 2 luglio 1996
Dal Corriere della sera

Ippolito Nievo photo
Teobaldo Ciconi photo

“Zitto! silenzio! Chi passa là? | Passa la Ronda! Viva la Ronda! | Viva l'Italia, la libertà!”

Teobaldo Ciconi (1824–1863) giornalista, poeta e drammaturgo italiano

da La Ronda; citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 236

Will Tuttle photo
Luigi Settembrini photo
Carlo Emilio Gadda photo
Stephenie Meyer photo
Carlo Levi photo

“I signori erano tutti iscritti al Partito, anche quei pochi, come il dottor Milillo, che la pensavano diversamente, soltanto perché il Partito era il Governo, era lo Stato, era il Potere, ed essi si sentivano naturalmente partecipi di questo potere. Nessuno dei contadini, per la ragione opposta, era iscritto, come del resto non sarebbero stati iscritti a nessun altro partito politico che potesse, per avventura, esistere. Non erano fascisti, come non sarebbero stati liberali o socialisti o che so io, perché queste faccende non li riguardavano, appartenevano a un altro mondo, e non avevano senso. Che cosa avevano essi a che fare con il Governo, con il Potere, con lo Stato? Lo Stato, qualunque sia, sono «quelli di Roma», e quelli di Roma, si sa, non vogliono che noi si viva da cristiani. C'è la grandine, le frane, la siccità, la malaria, e c'è lo Stato. Sono dei mali inevitabili, ci sono sempre stati e ci saranno sempre. Ci fanno ammazzare le capre, ci portano via i mobili di casa, e adesso ci manderanno a fare la guerra. Pazienza!
Per i contadini, lo Stato è più lontano del cielo, e più maligno, perché sta sempre dall'altra parte. Non importa quali siano le sue formule politiche, la sua struttura, i suoi programmi. I contadini non li capiscono, perché è un altro linguaggio dal loro, e non c'è davvero nessuna ragione perché li vogliano capire. La sola possibile difesa, contro lo Stato e contro la propaganda, è la rassegnazione, la stessa cupa rassegnazione, senza speranza di paradiso, che curva le loro schiene sotto i mali della natura.”

1990, pp. 67-68
Cristo si è fermato a Eboli

Emilio De Marchi photo
Ippocrate di Coo photo
Giuseppe Giusti photo
Ambrose Bierce photo
Alfredo Panzini photo
Mario Praz photo
Donald Kuspit photo

“Arde viva luce in polo già lucente, | fatto volo immortale il tuo umil passo, | vivo splendor di fulgor non scarso, | dal Gange illustre all'Occidente. || Nell'imperscrutabile divina mente | fosti di grazie ricolmo, | ché al sol d'esse, incapace d'occaso, | raggi di fede riceverebbe l'Oriente.”

Juan de Tassis y Peralta (1582–1622) scrittore spagnolo

da A San Francesco Saverio
Origine: In Lorenzo Misuraca, Antologia della poesia religiosa spagnola. Con alcuni saggi di poesia ispano-americana, traduzione di Lorenzo Misuraca, Edizioni Paoline, Roma, stampa 1962, p. 74.

Gad Lerner photo
Franco Fochi photo
Dorothy Parker photo
Francesco Dall'Ongaro photo

“Tutti uniti in un sol patto, | stretti intorno alla bandiera, | griderem mattina e sera: | viva, viva i tre color!”

Francesco Dall'Ongaro (1808–1873) poeta, drammaturgo e librettista italiano

da La bandiera tricolore

Jeffrey Moussaieff Masson photo
Harry Truman photo
Lion Feuchtwanger photo
Louis-ferdinand Céline photo
Martin Scorsese photo
Felix Salten photo
Quino photo
Vladimir Vladimirovič Nabokov photo

“Ma una lingua è una cosa fisicamente viva da cui non ci si può sbarazzare cosí facilmente.”

Vladimir Vladimirovič Nabokov (1899–1977) scrittore, saggista e critico letterario russo

La vera vita di Sebastiano Knight

A. C. H. Smith photo
Benito Mussolini photo
Costanzo Preve photo
Giuseppe Genna photo
Karel Čapek photo
Antonio Angelillo photo

“Il senso di indipendenza dei gatti fa sentire più indipendente chiunque viva accanto a loro.”

Derek Tangye (1912–1996) scrittore

Origine: Citato in Aa. Vv., Antica saggezza dei gatti: aforismi felini, Edizioni del Baldo, Colognola ai Colli, 2013, p. 8. ISBN 8867210530

Sara Tommasi photo
Giovanni Segantini photo
Julia Ormond photo

“"La stanza del figlio" è uno dei film più belli che abbia visto: mi sono sentita sempre viva, in ogni attimo della proiezione.”

Julia Ormond (1965) attrice britannica

Origine: Citato in Grassi Giovanna, Liv Ullmann non tifava per «La stanza del figlio» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2001/maggio/22/Liv_Ullmann_non_tifava_per_co_0_0105225264.shtml, Corriere della Sera, 22 maggio 2001, p. 39.

Plutarco photo
Annette Curtis Klause photo
Vera Baboun photo
Tucidide photo
Albert Mockel photo

“Molti artisti contemporanei, – compreso l'autore di questo articolo – hanno subito crisi simili e confuso l'énorme con il grande, la violenza con l'energia. Ma è generalmente una follia romantica della gioventù e quella d'un tempo in cui il cuore si esalta a caso prima che il gusto abbia scelto. Il fatto strano è che essa si sia verificata in Van Lerberghe all'età di quarant'anni, come un improvviso richiamo delle forze dell'adolescenza in un'anima poco a poco rinnovata. Questo ribollire disordinato non è certo inutile ed il genio di Emile Verhaeren ha potuto trarne soprendenti capolavori. In Van Lerberghe esso si è presto contenuto e si è risolto in lirismo.
No, certo, questo nuovo stato non si è riflesso direttamente nella sua opera, ma senza dubbio è servito a darle una più viva ampiezza. Lui, Charles Van Lerberghe non somigliava più al poeta. Aveva da poco iniziato l'ammirevole Chanson d'Eve, e mi mostrò anche l'abbozzo di una commedia leggendaria in tre atti che nulla doveva allo stoicismo. Era una sorta di satira, di spirito pagano, insieme ironica e veemente. Io terminavo le ultime pagine di Clartés e lavoravo ancora ad alcune Banalités indiscrètes impertinenti e talvolta sbrigliate. Essendoci scambiati i nostri scritti, restammo stupefatti; poiché singolare era il contrasto fra il profondo accordo di tutte le nostre tendenze di artisti e la divergenza del nostro spirito. Ma la trasformazione proseguiva in Charles Van Lerberghe e a sua insaputa. A Firenze, dove vivemmo insieme per molti mesi era improvvisamente ridivenuto il sognatore di un tempo. Non lo stesso, tuttavia; era gioioso, più appassionato di ciò che la vita contiene, più lirico. E, in verità, il lirismo trionfa lungo tutti questi poemi della Chanson d'Eve, molti dei quali furono scritti in un giardino di oleandri, all'ombra della vecchia torre che corona la collina di Arcetri, mentre un immenso paesaggio mostrava in lontananza l'Arno che bagnava i palazzi fiorentini.”

Albert Mockel (1866–1945)
Oriana Fallaci photo

“Io non mi sono mai sentita tanto viva come dopo una battaglia dalla quale sono uscita viva e indenne. […] È dopo aver vinto quella sfida che ti senti così vivo. Vivo quanto non ti senti nemmeno nei momenti più ubriacanti di gioia o nei momenti più travolgenti d'amore.”

Oriana Fallaci (1929–2006) scrittrice italiana

Origine: Dall'intervista di Lucia Annunziata e Carlo Rossella del 16 dicembre 2001 riportata in Lucia Annunziata, «Accetto la morte ma la odio» http://www.lastampa.it/2006/09/16/italia/cronache/accetto-la-morte-ma-la-odio-TZC1mp36CjqB4SRyHeWESI/pagina.html, La Stampa, 16 settembre 2006.

Jack Kerouac photo
Valentina Nappi photo
Clemente Mastella photo

“Perché vi lamentate di Fede? Viva Fede. Il Cda della Rai deve stabilire delle regole per consentire a tutti di esserci. Non possono esserci oasi nelle quali ognuno fa ciò che vuole.”

Clemente Mastella (1947) politico italiano

Ansa, 5 ottobre 2007; citato in Anno Zero, Mastella: "Viva Fede" http://www.tgcom.mediaset.it/politica/articoli/articolo382256.shtml, Tgcom. mediaset. it, 5 ottobre 2007

Anastacia photo
Sergio Nazzaro photo
Albert Einstein photo
Jeanette Winterson photo
Francesco De Gregori photo

“Viva l'Italia, presa a tradimento, | l'Italia assassinata dai giornali e dal cemento.”

Francesco De Gregori (1951) cantautore italiano

da Viva l'Italia, n. 6
Viva l'Italia

Stanislao Nievo photo
Frank Lloyd Wright photo
Luca Zaia photo
Renato Guttuso photo
Giuseppe Giusti photo

“Viva le maschere | D'ogni paese.”

Giuseppe Giusti (1809–1850) poeta italiano

dal Brindisi di Girella, citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 536

Walt Whitman photo
Marco Ferrando photo
Rayden photo
Vladimir Galaktionovič Korolenko photo
Francesca Piccinini photo
Silvana De Mari photo
Ralph Waldo Emerson photo
Max Nordau photo
Umberto Saba photo

“Costei è il nero fatto carne viva | per l'alta ebbrezza nostra ed il tormento; | certo costei dal buio abbracciamento | degli uragani e della notte usciva. || Certo nata è costei, tigre lasciva, | cupa tigre dal passo ambiguo e lento, | quando, o Trinacria, te comprime il vento | d'Africa e strugge la gran vampa estiva. || Qual nome darti, o audace imperio, o muto | fascino delle chiome atre? Chi sei | tu, fatta d'ombra e fatta di velluto || come una bara? Quale a saziarti | basterà, o tigre, fra i rei, | o implacabile rea, quale a placarti?”

Giovanni Camerana (1845–1905) poeta, critico d'arte e magistrato italiano

Tenebre, in Poesie, a cura di G. Finzi, Einaudi, Torino, 1968.
Origine: Citato in A. Tocco, G. Domestico, A. Maiorano e A. Palmieri, Parole nel tempo, [Testi, contesti, generi e percorsi attraverso la letteratura italiana, 2B, La letteratura dell'Ottocento], Loffredo Editore, Napoli, p. 1269. ISBN 978887564209-9

Christian Bobin photo

“Dobbiamo nascere due volte per vivere un po', anche solo un po.”

Christian Bobin (1951) poeta, scrittore

da Più viva che mai. [Una storia d'amore dura per sempre], Edizioni San Paolo, 2010

Antonella Boralevi photo
Pablo Neruda photo
Alessandro Manzoni photo
Anthony de Mello photo

“L'acqua rimane viva e libera scorrendo. Tu rimarrai vivo e libero andando. Se non vai via da me stagnerai e morirai, e sarai contaminato.”

Anthony de Mello (1931–1987) gesuita e scrittore indiano

Un minuto di saggezza nelle grandi religioni

Gianluca Vialli photo

“[Sulla strage dell'Heysel] Qui ricordiamo le 39 vittime di Bruxelles il 29 maggio 1985 trucidate da brutale violenza. Quando onore, lealtà, rispetto cedono alla follia, è tradita ogni disciplina sportiva. Alla nostra memoria il compito di tenerla viva.”

Giovanni Arpino (1927–1987) scrittore italiano

Origine: Queste parole sono state incise poi su un cippo nella vecchia sede bianconera in piazza Crimea.
Origine: Citato in Paolo Forcolin, L' Heysel è una ferita che si riapre http://archiviostorico.gazzetta.it/2005/aprile/05/Heysel_una_ferita_che_riapre_ga_10_0504052593.shtml, Gazzetta.it, 5 aprile 2005.

Giovanni Vincenzo Gravina photo
Giovanni Segantini photo
Albert Einstein photo
Guido Piovene photo
Maurizio Sarri photo
Michel De Montaigne photo
Giovanni Verga photo