Frasi sulla gioia
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Origine: Dall'intervista di Federica Palladini, Intervista con Paola Iezzi in uscita con l'ep iLove http://www.elle.it/Showbiz/paola-iezzi-i-love-album-dj-party-guess-elle. Elle.it, 12 novembre 2014.

Origine: Il viaggio in Sicilia, p. 31
Origine: Chiose a Balzac, p. 12

Origine: Dalla mia vita, pp. 279–280

Origine: Da Incontri e occasioni, Ceschina, Milano, 1965, p. 271.
Origine: La santa liturgia, p. 22

Anima, oseresti tu adesso, p. 555
Foglie d'erba, Sussurri di morte divina

Origine: Da una lettera a Niels Bohr, 2 maggio 1920; Archivio Einstein 8-065.
Origine: Pensieri di un uomo curioso, p. 45

L'Uomo Verde: capitolo 50
La ruota del tempo. L'occhio del mondo

Signore, io non berrò più!; p. 69
Il sogno e l'avventura

“Lo spirito di tristezza viene dal diavolo, che ci invidia la gioia.”
Origine: Breviario, p. 107

Origine: Dalla lettera a Paul Ehrenfest, 18 giugno 1921; citato in Pensieri di un uomo curioso, p. 68.
Origine: Il lato umano, p. 58

Edgar Quinet
Decameron, Citazioni sul Decameron

Origine: Dall'intervista di Lilli Garrone, Monica Cirinnà, la gioia di essere vegetariana http://www.spavalda.it/monica-cirinna-la-gioia-di-essere-vegetariana/, spavalda.it, 2015.

“La bellezza del mondo ha due tagli, uno di gioia, l'altro d'angoscia, e taglia in due il cuore.”
A Room of One's Own
Una stanza tutta per sé

“Non c'è al mondo una gioia più vera e più grande che vedere una nobile anima aprirsi ad un'altra.”
26 novembre; 1998, p. 135
I dolori del giovane Werther, Libro secondo

20, 30 agosto o 6 settembre 1900; p. 73
Lettere d'amore

agosto 1896; Vergani, p. 111
Diario 1887-1910

Origine: Citato in Gianfranco Morra, Specchio dei tempi. Antologia interdisciplinare, Editrice La Scuola, 1981.

dalla lettera a Giuseppe Vaselli, novembre 1843, vol. I, n. 126, p. 386
Epistolario

Chelsea (2013-2015)
Origine: Citato in Fabio Licari, Mou, formidabili quei 2 anni «Il papà dei giocatori, l'amico degli allenatori» http://archiviostorico.gazzetta.it/2013/settembre/21/Mou_formidabili_quei_anni_papa_ga_0_20130921_3c0f7a56-2282-11e3-8fdc-6dc48438233e.shtml, La Gazzetta dello Sport, 21 settembre 2013.

Origine: Dalla lettera a Robert Shankland, 17 settembre 1953; Archivio Einstein 17-203.
Origine: Pensieri di un uomo curioso, p. 55
Origine: Il Cavallo Rosso, pp. 543-544
da Anno secondo, p. 53
Dio è nato in esilio
da Nota di diario di Lunedì 1 novembre 1965, p. 288
Diario di un contadino del Danubio

Origine: Cesare e Galileo è il titolo dell'opera teatrale di Ibsen che Slataper analizza.
Origine: Ibsen, pp. 140-141
da Stile di Galieo, vol. III, p. 217
Storia della letteratura italiana
Origine: Da La letteratura francese dal tramonto del Medioevo al Rinascimento, 1970, p. 268; citato in Agrippa d'Aubigné, Poema tragico, introduzione di Marguerite Yourcenar, traduzione, cronologia, antologia critica e note di Basilio Luoni, 1979, Rizzoli Editore, Milano, 1979, p. 42.
Origine: Da una lettera a Margot Einstein in occasione della morte del padre Albert, 26 aprile 1955; citato in Albert Einstein, Il lato umano: spunti per un ritratto (tit. or.: The Human Side), a cura di Helen Dukas e Banesh Hoffmann, traduzione di Annamaria Gilberti, Einaudi, Torino, 1980, p. 106.

Origine: Da un'intervista del 1995 al Guerin Sportivo; citato in Francesco Caremani, Le verità sull'Heysel. Cronaca di una strage annunciata, Taylor & Francis, 2003, pp. 136-137 http://books.google.it/books?id=S6ta_UvwS5IC&pg=PA135&lpg=PA136. ISBN 8887676232

Origine: Da The Reinvention of Work, p. 95; citato in Tuttle, pp. 185-186.

Roma
Origine: Citato in Antonio Pannullo, Un anno senza Paolo Salvati, "artista di strada" sempre controcorrente http://www.secoloditalia.it/2015/06/anno-paolo-salvati-artista-strada-sempre-controcorrente/, Secoloditalia.it, 24 giugno 2015.
Il Sexy Club del Cioccolato
Origine: Da Léon Bloy, mistico del dolore, Edizioni Paoline, Alba, 1958, pp. 84-86; citato in Léon Bloy, L'anima di Napoleone, introduzione e traduzione di Gennaro Auletta condotta sulla decima edizione francese, note di V. Gambi, Edizioni Paoline, Milano, 1962, p. 31.

La tregua
Variante: Ci pareva, e così era, che il nulla pieno di morte in cui da dieci giorni ci aggiravamo come astri spenti avesse trovato un suo centro solido, un nucleo di condensazione: quattro uomini armati, ma non armati contro di noi; quattro messaggeri di pace, dai visi rozzi e puerili sotto i pesanti caschi di pelo.
Non salutavano, non sorridevano; apparivano oppressi, oltre che da pietà, da un confuso ritegno, che sigillava le loro bocche, e avvinceva i loro occhi allo scenario funereo. Era la stessa vergogna a noi ben nota, quella che ci sommergeva dopo le selezioni, ed ogni volta che ci toccava assistere o sottostare a un oltraggio: la vergogna che i tedeschi non conobbero, quello che il giusto prova davanti alla colpa commessa da altrui, e gli rimorde che esista, che sia stata introdotta irrevocabilmente nel mondo delle cose che esistono, e che la sua volontà buona sia stata nulla o scarsa, e non abbia valso a difesa.
Così per noi anche l'ora della libertà suonò grave e chiusa, e ci riempì gli animi, ad un tempo, di gioia e di un doloroso senso del pudore, per cui avremmo voluto lavare le nostre coscienze e le nostre memorie della bruttura che vi giaceva: e di pena, perché sentivamo che questo non poteva avvenire, che nulla mai più sarebbe potuto avvenire di così buono e puro da cancellare il nostro passato, e che i segni dell'offesa sarebbero rimasti in noi per sempre, e nei ricordi di chi vi ha assistito, e nei luoghi ove avvenne, e nei racconti che ne avremmo fatti. Poiché, ed è questo il tremendo privilegio della nostra generazione e del mio popolo, nessuno mai ha potuto meglio di noi cogliere la natura insanabile dell'offesa, che dilaga come un contagio. E' stolto pensare che la giustizia umana la estingua. Essa è una inesauribile fonte di male: spezza il corpo e l'anima dei sommersi, li spegne e li rende abietti; risale come infamia sugli oppressori, si perpetua come odio nei superstiti; e pullula in mille modi, contro la stessa volontà di tutti, come sete di vendetta, come cedimento morale, come negazione, come stanchezza, come rinuncia.

vol. II, p. 771
La prosa d'arte antica dal VI secolo a. C. all'età della Rinascenza

Pianissimo
Origine: Da «Padre che muori tutti i giorni un poco»; citato in Luisi, p. 23.
Origine: Da Cesare Cavalleri, «Un poeta in cerca dell'anima». intervista con Caproni del 1983 http://ares.mi.it/primo-dal-nuovo-numero-di-studi-cattolici-unintervista-di-cesare-cavalleri-687.html, Studi cattolici, ottobre 1983

“L'infelicità ruba tempo alla gioia, e nella gioia si costruisce prosperità.”
L'amica geniale