Frasi su ideale
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“Innanzitutto, ho una teoria ben precisa sulla lunghezza ideale di una serie, e cioè "un intervallo durante il quale i lettori possano comprare tutti i volumi!"”

Eiichirō Oda (1975) mangaka creatore del manga "One Piece"

Origine: Dall'angolo della posta dei capitoli 527-528, volume 54.

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“[La tua consolle ideale qual'è?] La classica consolle formata da 2 giradischi Technics Sl 1200 ed un mixer, però devo ammettere che mi adatto facilmente ad ogni altro tipo di consolle o attrezzatura.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: Intervista di Andrea Belfiore, Professione Dj, Viviromamagazine.com, 4 aprile 2016, pp. 64-65.

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“Gli Ideali sono il Magico Olio | con cui aiutiamo la Ruota | ma quando l'Asse Vitale gira | l'Occhio rigetta l'Olio.”

Emily Dickinson (1830–1886) scrittrice e poetessa inglese

J983 – F1016, vv. 1-4
Lettere

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“L'arte non è lo studio della realtà positiva, ma la ricerca della verità ideale.”

George Sand (1804–1876) scrittrice e drammaturga francese

da La Mare au diable

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“Non si possono isolare i fenomeni. Non si può dunque fare della fisica «astratta», come quella di Galileo. L'astrazione che trascura le complicazioni del caso concreto, reale, è completamente legittima nel mondo di Galileo: un mondo archimedeo. Essa gli permette di dedurre il caso semplice, il caso ideale, partendo dal quale è in condizione di spiegare il caso concreto e complesso. Ma Descartes non può fare che una fisica concreta. L'astrazione galileiana non lo condurrebbe al caso semplice: essa lo condurrebbe piuttosto al caso impensabile. Per fare qualcosa di analogo a ciò che fa Galileo, avrebbe dovuto prendere in esame non il caso semplice, ma il caso generale. E ciò, lo studio del movimento di un corpo all'interno di un liquido perfetto, è di gran lunga superiore ai suoi mezzi matematici. Descartes lo conferma affermando che oltrepassa le possibilità della conoscenza umana. Lo studio sperimentale è ugualmente impossibile. Come misurare, infatti, il dato principale del problema, la velocità del movimento della materia sottile?
In tal modo, cosa infinitamente curiosa, Descartes, che non era riuscito a dedurre l'esatta legge della caduta perché non aveva capito la nuova concezione del movimento che gli proponeva Beeckman, e che non aveva saputo far coincidere lo studio fisico (causale) del fenomeno della caduta con la sua analisi matematica, rinuncia proprio nel momento in cui, avendo chiarito appieno l'idea del movimento, arriva a formulare il principio fondamentale della scienza moderna, il principio d'inerzia! Il fatto è che, anche in questo caso, egli non ha saputo mantenersi nei giusti limiti: identificando l'estensione e la materia, ha sostituito alla fisica la geometria. Ancora una volta dunque, geometrizzazione a oltranza. Soppressione del tempo. È la ragione per cui la fisica delle idee evidenti, la fisica che costituí una rivincita di Platone, si conclude con una sconfitta. Una sconfitta analoga a quella di Platone.”

Alexandre Koyré (1892–1964) storico della scienza e filosofo francese

cap. II, 2, pp. 135 sg.
Studi galileiani

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“Bogart era un uomo che non avrebbe mai accettato un compromesso sui suoi ideali, tanto al cinema che nella vita.”

Peter Bogdanovich (1939) regista, attore e sceneggiatore statunitense

Origine: Chi c'è in quel film? Ritratti e conversazioni con le stelle di Hollywood, p. 95

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“Si invecchia soltanto quando non siamo più capaci di avere un ideale.”

Romano Battaglia (1933–2012) scrittore italiano

Origine: Ho incontrato la vita in un filo d'erba, p. 16

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“Diceva che il luogo ideale per dormire era la tomba di una persona amata.”

Peter cita Lucas; p. 259
Trilogia della Città di K., La prova

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“Credo che per un giovane è meglio avere falsi ideali che non averne nessuno.”

Christiane Vera Felscherinow (1962) scrittrice e musicista tedesca

Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino

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“Le discussioni sui sistemi elettorali paiono un'immensa supercazzola, e personalmente ho imparato che la formula ideale non esiste e che bisogna rassegnarsi al male minore.”

Filippo Facci (1967) giornalista italiano

da Porcata resta http://www.libero-news.it/news/471598/Porcata_resta_.html, 17 agosto 2010

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“[Riferendosi agli ultrà] Deve partire da voi l'input primitivo. Dal fango nasce il fiore più bello. Se lo farete costringerete il potere a piegarsi agli ideali di amore, uguaglianza, bellezza. Obbligherete i politici a non commettere atti impuri e Mastella a una riflessione importante, a dire ho sbagliato a togliere l'indagine al magistrato che stava indagando su di me, lo rimetto al suo posto.”

Adriano Celentano (1938) cantautore, ballerino e showman italiano

Origine: Dal programma televisivo La situazione di mia sorella non è buona, 26 novembre 2007; citato in Alessandra Vitali, Celentano, canzoni e provocazioni "Ultrà, siate motore del cambiamento" http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/spettacoli_e_cultura/adriano-celentano/show-celentano/show-celentano.html, la Repubblica, 26 novembre 2007.

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“Ben venga la tecnologia, dunque, perché rappresenta certamente il futuro, ma ricordiamo che l'elemento uomo, che parrebbe da essa quasi relegato in secondo piano, rimane il centro, il motore, l'anima di quest'universo che ci sforziamo di governare. L'uomo e l'inquietudine, figlia dei tempi, che l'accompagna.
Perché inquietudine? Guardiamo in particolare al mondo della Magistratura e pensiamo all'aria avvelenata in cui essa si trova troppo spesso ad operare, e ci chiediamo se ciò avvenga per colpe proprie ovvero per gratuiti e interessati attacchi esterni. Ma è vano cercare di sciogliere il dilemma; occorre invece che ci si adoperi con ogni energia per togliere voce a quanti imputano ad alcuni esponenti della magistratura scarsa diligenza o vanità personale o spinte ideologiche che li orienterebbero altrove rispetto a un'interpretazione corretta e serena della norma. Se queste incrostazioni esistono devono essere rimosse perché lo esige la collettività e lo merita la stragrande maggioranza dei magistrati, per i quali la disposizione prevalente è quella della dedizione incondizionata, della volontà tenace di esercitare il proprio ministero in vista del solo bene comune, con spirito di sacrificio e senza clamori: nel silenzio che spesso non paga ma è dignità di servizio e gratificazione di coscienza. Parimenti, non sono più sopportabili quegli attacchi gratuiti, di provenienza varia, ingeneroso esercizio ormai troppo diffuso di quanti applicano la regola secondo cui la miglior difesa consiste nel distruggere l'immagine del "nemico". Il convincimento da taluni nutrito, da altri propagandato, del giudice come di un soggetto onnipotente e sordo ai problemi di coscienza, e teso a chissà quali fini impropri, è fasullo e banale: quanti ci sono vicini per ragioni di lavoro o affettive conoscono l'ansia del dubitare, la paura di non sapere offrire le corrette risposte, di non poter cogliere il frutto che a volta pare proibito e si chiama giustizia.
Non c'è e non ci può essere indifferenza nell'atto del giudicare. Non si avvia un uomo al calvario di un processo penale né lo si condanna con il sorriso sulle labbra, non si respinge un immigrato onesto con una scrollata di spalle, non si toglie un bambino a una madre o a un padre senza subirne un contraccolpo doloroso come un pugno nello stomaco. Stati d'animo con i quali il buon magistrato fa i conti in compagnia delle sole voci di dentro che impietosamente gli ricordano giorno dopo giorno come una decisione sbagliata possa stravolgere una vita e uccidere una speranza.
Rubo ancora un minuto alla vostra pazienza per un'ultima annotazione: entro pochi giorni o settimane un gruppo di magistrati milanesi chiuderà la propria attività, e a loro voglio dire: per quaranta e più anni s'è combattuta, credo, la buona battaglia – mi perdoni San Paolo per la citazione che non vuole essere irriverente – e ho speranza che ora, giunti al termine della corsa, integra si sia conservata in ognuno la fiducia negli ideali per i quali tutti fummo avviati a questo lavoro. A quanti operano e opereranno nel mondo del diritto, magistrati, avvocati, personale amministrativo, ai giovani soprattutto, auguro di raccogliere in abbondanza, forti del loro impegno e con l'aiuto di Dio, i frutti di quanto di buono si va seminando perché questo Paese, che è stato la culla del diritto e che a volte ci dilettiamo noi stessi a bistrattare al di là dei suoi demeriti, mentre dispensiamo ammirazione incondizionata a quasi tutti gli altri popoli del mondo che hanno invece, quasi tutti, tanto da imparare; questo Paese al quale, fuor d'ogni retorica, credete, mi onoro e sono fiero di appartenere, rivendichi e riprenda il suo ruolo di portabandiera nella faticosa ma entusiasmante corsa di civiltà che porta al traguardo della Giustizia.”

Ruggero Pesce (1938) giudice italiano

da Discorso di inaugurazione dell'anno giudiziario 2010 per il distretto della Corte d'Appello di Milano del Presidente Ruggero Pesce http://it.wikisource.org/wiki/Discorso_di_inaugurazione_dell%27anno_2010_per_il_distretto_della_Corte_d%27Appello_di_Milano

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“Gli ideali che nascono dal pane, fanno perdere il pane.”

Leo Longanesi (1905–1957) giornalista, pittore e disegnatore italiano

Origine: In piedi e seduti, p. 44

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“Per i propri ideali uno dovrebbe sacrificare solo sé stesso, ma mai gli altri.”

Karl Raimund Popper (1902–1994) filosofo austriaco

Origine: Tutta la vita è risolvere problemi, p. 248

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“Il posto dove si va ad abitare non è così importante […]. Io stesso ho vagabondato costantemente da un posto all'altro, straniero ovunque […]. L'ideale di un uomo come me è sentirsi a casa in qualunque posto.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

3 marzo 1920
Lettere a Max Born
Origine: Archivio Einstein 8-146; Citato in Pensieri di un uomo curioso, p. 146.

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“Un tepore mediocre è la temperatura ideale per sopravvivere.”

Gesualdo Bufalino (1920–1996) scrittore

Origine: Il malpensante, Aprile, p. 48

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“L'ideale è morire giovani il più tardi possibile.”

Ashley Montagu (1905–1999) antropologo e saggista inglese

Origine: Citato in Focus N. 106, p. 148

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“L'ideale supremo di tutti gli artisti dovrebbe essere: diventare anonimi.”

Massimo Bontempelli (1878–1960) scrittore, saggista e giornalista italiano

1978, p. 762
L'avventura novecentista

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“Con la loro testimonianza i martiri delle Ardeatine, in questo loro sacrario, ove la storia d'Italia sembra sostare un attimo ad attingere nuovo vigore per i suoi ideali di libertà e di giustizia, confermano gli orrori che ogni totalitarismo porta con sè ed esprimono la condanna della violenza e della sopraffazione.”

Mario Tanassi (1916–2007) politico italiano

Origine: Citato in Commemorato l'eccidio delle Fosse Ardeatine http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,9/articleid,0136_01_1971_0068_0009_24667066/, La Stampa, 25 marzo 1971.