Frasi su ponte

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema ponte, due-giorni, vita, cosa.

Frasi su ponte

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“Vorrei invitare i giovani a riflettere su queste parole. La prima è passione. Non c'è vita senza passione e questa la potete cercare solo dentro di voi. Non date retta a chi vi vuole influenzare. La passione si può anche trasmettere. Guardatevi dentro e lì la troverete. La seconda è gioia. Quello che rende una vita riuscita è gioire di quello che si fa. Ricordo la gioia nel volto stanco di mio padre e nel sorriso di mia madre nel metterci tutti e dieci, la sera, intorno ad una tavola apparecchiata. È proprio dalla gioia che nasce quella sensazione di completezza di chi sta vivendo pienamente la propria vita. La terza è coraggio. È fondamentale essere coraggiosi e imparare a vivere credendo in voi stessi. Avere problemi o sbagliare è semplicemente una cosa naturale, è necessario non farsi sconfiggere. La cosa più importante è sentirsi soddisfatti sapendo di aver dato tutto, di aver fatto del proprio meglio, a modo vostro e secondo le vostre capacità. Guardate al futuro e avanzate. La quarta è successo. Se seguite gioia e passione, allora si può parlare anche del successo, di questa parola che sembra essere rimasta l'unico valore nella nostra società. Ma cosa vuol dire avere successo? Per me vuol dire realizzare nella vita ciò che si è, nel modo migliore. E questo vale sia per il calciatore, il falegname, l'agricoltore o il fornaio. La quinta è sacrificio. Ho subito da giovane incidenti alle ginocchia che mi hanno creato problemi e dolori per tutta la carriera. Sono riuscito a convivere e convivo con quei dolori grazie al sacrificio che, vi assicuro, non è una brutta parola. Il sacrificio è l'essenza della vita, la porta per capirne il significato. La giovinezza è il tempo della costruzione, per questo dovete allenarvi bene adesso. Da ciò dipenderà il vostro futuro. Per questo gli anni che state vivendo sono così importanti. Non credete a ciò che arriva senza sacrificio. Non fidatevi, è un'illusione. Lo sforzo e il duro lavoro costruiscono un ponte tra i sogni la realtà.”

Roberto Baggio (1967) dirigente sportivo ed ex calciatore italiano
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“Quando attraverserà | l'ultimo vecchio ponte | ai suicidi dirà | baciandoli alla fronte: | «Venite in Paradiso | là dove vado anch'io | perché non c'è l'inferno | nel mondo del buon Dio.»”

Fabrizio De André (1940–1999) cantautore italiano

da Preghiera in gennaio, n. 1
Volume I
Variante: Quando attraverserà | l'ultimo vecchio ponte | ai suicidi dirà | baciandoli alla fronte: | «Venite in Paradiso | là dove vado anch'io | perché non c'è l'inferno | nel mondo del buon Dio». (da Preghiera in gennaio

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“E quando non si crede più in niente finisce che si crede a tutto.”

Claudio Baglioni (1951) cantautore italiano

da Di Là Dal Ponte
Sono io, l'uomo della storia accanto

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“[Rivolgendosi al capitano di una nave che si lamentava dell'abbordaggio appena subito] Dannazione a voi. Siete un animale strisciante come tutti quelli che accettano di essere governati da leggi che i ricchi si sono fatti per sé; perché questi piccoli cani vigliacchi non hanno il coraggio di difendere in un altro modo quello che si sono procurati con la rapina. Dannazione a tutti: a loro, che sono un ammasso di astute canaglie, e a voi che siete al lor servizio, voi, una massa di codardi dal cuore pavido. Ci disprezzano, quelle canaglie, benché tra noi e loro ci sia una sola differenza: loro rubano ai poveri facendosi scudo della legge, già, proprio così, mio Dio, mentre noi rubiamo ai ricchi difendendoci soltanto con il coraggio. Non fareste meglio a diventare uno dei nostri invece di strisciare dietro quegli scellerati per un lavoro? Quanto a me, sono un principe libero e ho tanta autorità per fare guerra al mondo intero, come se disponessi di cento vascelli sul mare o centomila uomini sulla terraferma, ecco ciò che sento. Ma non serve a niente discutere con simili cuccioli mocciosi che accettano di essere presi a pedate su e giù per il ponte dai loro superiori finché questi ne hanno voglia, cuccioli che mettono la propria fede in mano a un ruffiano pastore, a un merlotto che non crede né pratica quello che ficca nelle teste ridicole degli sciocchi a cui predica.”

Samuel Bellamy (1689–1717) pirata britannico

Origine: Citato in Gilles Lapouge, Pirati (Les pirates. Forbans, flibustiers, boucanieres et autres gueux de mer), traduzione di Anna Benucci Serva, Excelsior, p. 87.

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“Mercoledì 18 febbraio
Prima dell'alba siamo passati tra Capri e il Continente e siamo entrati nel Golfo di Napoli. Ero sul ponte. L'indistinta massa del Vesuvio fu presto in vista. L'ho riconosciuta da un quadro (della mamma?). Ben presto ho «sentito» la città. Luci brillanti. Siamo stati trattenuti a bordo fino alle nove dalla polizia che se la prende con comodo. Con alcuni altri sono sceso all'Hotel de Geneve. Colpito dalla prima apparizione di Napoli. Grandi folle, strade belle, edifici alti. A colazione Rhinelander e Friedman han detto che sarebbero andati a Pompei. Mi sono unito a loro, le ferrovie sono dovunque le stesse. Siamo passati attraverso Portici, Resina, Torre del Greco. Pompei è uguale ad ogni altra città. La stessa antica umanità. Che si sia vivi o morti non fa differenza. Pompei è un sermone incoraggiante. Amo più Pompei che Parigi. C'erano delle guardie silenziose come il Mar Morto. Al Vesuvio a dorso di cavallo. Vigneti sulle pendici. Arrampicata sulle ceneri. Aggrappato alla guida. Discussione. Il vecchio cratere di Pompei. Il cratere attuale è come una vecchia miniera abbandonata. L'uomo che brucia. Rosso e giallo. Tuoneggiante. Boati. Una lingua di fuoco. Sono sceso nel cratere. Liquirizia congelata. Son sceso giù in fretta. Crepuscolo. Cavalcata nel buio. All'Annunziata trovato un vetturino per Napoli. Una corsa nel freddo senza soprabito. Di ritorno all'Hotel a mezzanotte. La strada e la campagna erano silenziose. Un sobborgo. Cena a letto.”

Herman Melville (1818–1891) scrittore statunitense

Origine: Diario italiano, pp. 23-24

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“Girandola di aggettiviche farfalle | Risuona intorno alla muraglia del sostantivo, | Oscilli, oscilli un ponte-participio! | Nel mentre il verbo ardito, stridulo aeroplano, s'avvita su nel cielo, | Danza d'articoli muove a pendolo le gambe.”

Johannes Robert Becher (1891–1958) poeta e politico tedesco

Origine: citato in François Orsini, Drammaturgia europea dell'avanguardia storica: Pirandello, Rosso di San Secondo, Strindberg, Wedekind, Luigi Pellegrini Editore, Cosenza 2005
Origine: La nuova sintassi, p. 20

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“Konstantin Rokossovskij: Non posso entrare in dettagli, ma posso dirti questo: dopo varie settimane di duri combattimenti nella Bielorussia e nella Polonia orientale, avevamo raggiunto i sobborghi di Praga. Allora i tedeschi lanciarono 4 divisioni corazzate e fummo respinti.
Alexander Werth: Respinti di quanto?
Konstantin Rokossovskij: Non posso dirtelo esattamente. Diciamo di circa 100 chilometri.
Alexander Werth: Indietreggiate ancora?
Konstantin Rokossovskij: No, si ricomincia ad avanzare. Ma lentamente.
Alexander Werth: Ritieni che il 1° agosto avreste potuto prendere Varsavia in qualche giorno?
Konstantin Rokossovskij: Se i tedeschi non avessero lanciato nella battaglia quelle unità corazzate, avremmo preso Varsavia, ma non con un attacco frontale. In ogni modo avevamo soltanto 50 probabilità su 100. Non avevamo escluso un contrattacco tedesco a Praga. Tuttavia sappiamo che prima dell'arrivo delle divisioni corazzate, i tedeschi di Varsavia erano in preda al panico: facevano le valigie in fretta e furia.
Alexander Werth: In tali circostanze era giustificata l'inmsurrezione di Varsavia?
Konstantin Rokossovskij: No. È stato un terribile errore. Gli insorti hanno cominciato di loro iniziativa senza averci consultato.
Alexander Werth: Sì, ma c'era stata una notizia da radio Mosca che li incitava alla rivolta.
Konstantin Rokossovskij: Quella era una routine. La radio Swit li chiamava pure alla rivolta, senza dimenticare i servizi polacchi della BBC, almeno così è stato detto; non ho ascoltato quelle trasmissioni. Siamo seri: una insurrezione armata in un luogo come Varsavia sarebbe potuta riuscire soltanto se fosse stata accuratamente coordinata con l'azione dell'Armata Rossa. La questione della data aveva una importanza capitale. Gli insorti di Varsavia erano male armati, e la sollevazione avrebbe avuto senso solo se noi fossimo stati sul punto di entrare in Varsavia. Ma non c'era da parlarne in quella fase della battaglia. Riconosco però che certi corrispondenti sovietici si siano mostrati troppo ottimisti il 1° agosto. Venivamo respinti; nel migliore dei casi non avremmo potuto raggiungere Varsavia prima di metà agosto. Ora le circostanze ci sono state sfavorevoli. Sono cose che succedono in guerra: vedi Harkov nel marzo 1943 e Zitomir nell'Inverno scorso.
Alexander Werth: Pensate di poter ritornare a Praga nelle prossime settimane?
Konstantin Rokossovskij: Tutto quello che posso dire è che cercheremo di prendere Praga e Varsavia. Ma non sarà cosa da poco.
Alexander Werth: Avete però delle teste di ponte a sud di Varsavia.
Konstantin Rokossovskij: Certamente, ma i tedeschi fanno di tutto per eliminarle, e noi subiamo perdite enormi. Pensa che combattiamo senza interruzione da 2 mesi.”

Konstantin Konstantinovič Rokossovskij (1896–1968) generale sovietico

da un discorso del 26 agosto 1944; citato in Alexander Werth, La Russia in guerra, 1941-1945, traduzione di Mario Rivoire, Mondadori, Milano, 1966
verificare la fedeltà della trascrizione

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“Che ne dite? Sul ponte mi avete strappato una promessa. Vi premeva avere un bambino da prendere con voi come apprendista strigo, nient'altro. Perché quel bambino dovrebbe essere inatteso? Perché non potrebbe essere il contrario? Io ne ho due, che uno dei due studi da strigo. È un mestiere come un altro. Né migliore né peggiore.»
«Sei sicuro che non sia peggiore?» chiese piano Geralt.
Yurga socchiuse gli occhi. «Difendere la gente, salvare loro la vita, a vostro parere è una cosa buona o cattiva? Quei quattordici sull'altura, e voi sul ponte, che cosa avete fatto, del bene o del male?»
«Non lo so, Yurga. A volte mi sembra di saperlo. Vorresti che tuo figlio avesse certi dubbi?»
«Che li abbia pure. Perché sono una cosa umana e buona», rispose il mercante con aria seria.
«Che cosa?»
«I dubbi. Solo il male, signor Geralt, non ne ha mai. Ma nessuno sfugge al proprio destino.»”

Miecz przeznaczenia
La spada del destino
Variante: «Che ne dite? Sul ponte mi avete strappato una promessa. Vi premeva avere un bambino da prendere con voi come apprendista strigo, nient'altro. Perché quel bambino dovrebbe essere inatteso? Perché non potrebbe essere il contrario? Io ne ho due, che uno dei due studi da strigo. È un mestiere come un altro. Né migliore né peggiore.»
«Sei sicuro che non sia peggiore?» chiese piano Geralt.
Yurga socchiuse gli occhi. «Difendere la gente, salvare loro la vita, a vostro parere è una cosa buona o cattiva? Quei quattordici sull'altura, e voi sul ponte, che cosa avete fatto, del bene o del male?»
«Non lo so, Yurga. A volte mi sembra di saperlo. Vorresti che tuo figlio avesse certi dubbi?»
«Che li abbia pure. Perché sono una cosa umana e buona», rispose il mercante con aria seria.
«Che cosa?»
«I dubbi. Solo il male, signor Geralt, non ne ha mai. Ma nessuno sfugge al proprio destino.»

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“Un giorno verrà la pace con l'ultima stanchezza, e la terra madre mi accoglierà in sé.”

Hermann Hesse (1877–1962) scrittore, poeta e aforista tedesco

da Il ponte
Vagabondaggio

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“Scrivere aforismi è da gran signore; un gran signore regala bottiglie di vino pregiato; un villano regala una botte di vino mediocre.”

Giuseppe Prezzolini (1882–1982) giornalista, scrittore e editore italiano

da Ideario, Ponte alle Grazie

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“Cos'è essenziale, nei ricordi e rievocazioni? Ciò che sarà colto, rivissuto da chi non c'era. In fondo, è la sola immortalità che ci compete.”

Lalla Romano (1906–2001) poetessa, scrittrice e giornalista italiana

da Ritorno a Ponte Stura, a cura di Antonio Ria, Einaudi, 2000

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“Non sono assolutamente favorevole al ponte sullo Stretto, perché se fossi nei panni della Sicilia chiederei l'autonomia e farei tutto per i cazzi miei. Niente ponte, anzi mi staccherei dall'Italia dal punto di vista della gestione, rimarrei solamente dal punto di vista federativo. La Sicilia è un paese ricchissimo e chiaramente ha bisogno di investimenti da tutto il mondo. La Sicilia non si deve legare alla politica di Roma, ma alla politica mondiale.”

Maurizio Zamparini (1941) imprenditore italiano

Origine: Da un intervento alla trasmissione radiofonica Un giorno da pecora in onda su Radio Due; citato in Zamparini: "Non sono favorevole al ponte sullo Stretto, se fossi la Sicilia chiederei l’autonomia" http://www.mediagol.it/palermo/zamparini-non-sono-favorevole-al-ponte-sullo-stretto-se-fossi-la-sicilia-chiederei-lautonomia/, Mediagol.it, 5 ottobre 2016.

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“L'acqua che passa, l'acqua che scorre | come una nenia che non finisce, | io che la guardo come assopito | ci farei un tuffo tutto vestito.”

Giorgio Gaber (1939–2003) cantautore, commediografo e regista teatrale italiano

da Il signor G sul ponte, n. 8
Il signor G

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“Non so che tempo fosse, sempre confondo l'infanzia e l'Eden | come mescolo la Morte e la Vita – le unisce un ponte di dolcezza.”

Léopold Sédar Senghor (1906–2001) politico e poeta senegalese

da D'autres chants, Ethiopiques; Chevrier, p. 89
Poesie dell'Africa, Citato in La letteratura negra di espressione francese

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“Non c’è più alcun confine tra Etiopia ed Eritrea, perché un ponte d’amore l’ha distrutto.”

Abiy Ahmed Ali (1976) politico etiope

Origine: Citato in Etiopia ed Eritrea faranno la pace? https://www.ilpost.it/2018/07/09/etiopia-eritrea-pace/, Il Post.it, 9 luglio 2018

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“Ciarpame, ciarpame sono le opere dell'uomo.”

Theodor Fontane (1819–1898) farmacista, scrittore e poeta tedesco

da Il ponte sul Tay

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“Dio è amore significa che il cuore è il Dio dell'uomo.”

Ludwig Feuerbach (1804–1872) filosofo tedesco

da L'essenza del cristianesimo, Ponte alle Grazie, Firenze 1994. A cura di Fabio Bazzani
L'essenza del cristianesimo

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“L'amore getta un ponte tra due sponde. La distanza rimane.”

Heinrich Wiesner (1925–2019) scrittore

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“L'Ecumenismo non lo si fa andando a metà del ponte, ma piuttosto costruendo ponti, tanti ponti in amorevole fatica, restando fermi sulla riva giusta.”

Giuseppe Siri (1906–1989) arcivescovo cattolico e cardinale italiano

Origine: Da Renovatio, XI, 1976, fasc. 3, 277-278.

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“[Su Una vita al massimo] Non ha ricevuto il riconoscimento che giustamente meritava. È uno dei migliori film del decennio.”

Michael Moore (1954) regista statunitense

da Twitter, 20 agosto 2012; citato in Carlotta De Leo, Il regista Tony Scott si suicida gettandosi da un ponte: «Aveva un tumore al cervello», Corriere della sera. it, 20 agosto 2012

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“[Su Top Gun] Una specie di rock'n'roll nei cieli.”

Tony Scott (1944–2012) regista e produttore cinematografico britannico

Origine: Citato in Carlotta De Leo, Il regista Tony Scott si suicida gettandosi da un ponte: «Aveva un tumore al cervello» http://www.corriere.it/esteri/12_agosto_20/tony-scott-morte_45426a24-ea80-11e1-844e-2ddbe2183fb0.shtml, Corriere.it, 20 agosto 2012.

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“Per Kant non ci sono diverse religioni, ma bensì diverse forme di credere alla rivelazione divina […] fra le quali il cristianesimo, per quanto ne sappiamo, è quella più appropriata.”

Marcello Pera (1943) filosofo e politico italiano

Origine: Da Perché dobbiamo dirci cristiani, p. 43; citato in Alessandro Roveri, La conversione di Marcello Pera al cattolicesimo http://www.ilponterivista.com/article_view.php?intId=10, Il ponte, gennaio-febbraio 2009.

“Il Ponte [sullo stretto di Messina], così come è concepito e localizzato (in una zona fortemente ventosa, sede di faglie attive), non ha assolutamente i requisiti di sicurezza.”

Antonio Maria Michetti (1927–2010)

dal saggio pubblicato sull'ultimo numero della rivista Architetto Italiano, Mancosu Editore, n. 5-2005 dicembre

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“Labbra | per legarti, labbra | per rifarmi, labbra | labbra calde, labbra | per un ponte in più | fra le mie, labbra | e la tua, rabbia | così, fra la nebbia | tu…”

Ilona Staller (1951) attrice pornografica, cantante e politica ungherese naturalizzata italiana

da Labbra, in Ilona Staller, etichetta: Sequel Records, 2000

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“Il ponte rappresenta una spesa incredibile e inutile, crea molti dubbi. Con quei soldi si potrebbero sistemare le strade della Sicilia, che sono in uno stato desolante, o addirittura non ci sono; si potrebbe modificare radicalmente il sistema dei traghetti, che sono pochi e obsoleti…”

Carmen Consoli (1974) cantautrice italiana

dall'intervista di Gigi Vesigna, I due mondi di Carmen http://www.sanpaolo.org/fc08/0829fc/0829fc72.htm
Origine: In riferimento al progetto di costruzione del ponte sullo Stretto di Messina

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“Reggio Calabria e Messina furono rase al suolo: è una buona idea quella di costruire proprio lì, il Ponte [sullo stretto di Messina] a campata unica più lungo del mondo?”

Mario Tozzi (1959) geologo, divulgatore scientifico e giornalista italiano

Origine: Da Un Ponte fra due cimiteri, in Carlo Mancosu (a cura di), Il Ponte sullo Stretto: rischi, dubbi, danni e verità nascoste, Mancosu Editore, Roma, 2010. ISBN 978-88-96589-00-7

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“…costruiremo un ponte di pilu, con otto corsie di pilu e una corsia di peluche per gli amici! Evviva il pilu ad alta velocità!”

Antonio Albanese (1964) attore, comico e cabarettista italiano

Riferito al ponte sullo stretto di Messina, da Mai dire Lunedì, 2005
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“Tra il grand'uomo e il pover'uomo c'è, a far da ponte, l'uomo.”

Dino Basili (1934) scrittore, giornalista

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“Dovremo far lavorare di più gli italiani, ci sono molte festività in eccesso, sappiamo che un ponte in meno produce un incremento sensibile sul PIL.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

dal Forum della Confcommercio; citato in Orario di lavoro: i "ponti" che dividono, Panorama, 29 marzo 2004

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