Frasi sul sole
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“Il Partito non è un circolo di discussioni.”

Stalin (1879–1953) uomo politico sovietico

Origine: Citato in Anna Louise Strong, L'era di Stalin, Napoli, La Città del Sole, 2004, p. 50.

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“Che se in Fiorenza per via onorata non s'entra, io non entrerovvi giammai. E che? non potrò io da qualunque angolo della terra mirare il sole e le stelle? non potrò io sotto ogni plaga del cielo meditare le dolcissime verità, se pria non mi renda uom senza gloria, anzi d'ignominia, in faccia al popolo e alla città di Fiorenza? (dall'epistola XII; citato in Piero Fraticelli”

Dante Alighieri (1265–1321) poeta italiano autore della Divina Commedia

a cura di), La Divina Commedia di Dante Alighieri col comento di Pietro Fraticelli, G. Barbèra, Firenze, 1881, p. 20 http://www.archive.org/stream/ladivinacommedi03fratgoog#page/n35/mode/2up

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“Nella notte una candela è più luminosa del sole.”

Sting (1951) cantautore e bassista britannico

...Nothing Like the Sun

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“Lo sai che si potrebbe stare per dei mesi | appesi ad un aquilone, | guardando il cielo che si muove | ed il sole che muore.”

Vasco Rossi (1980) cantautore italiano

da L'aquilone, n. 9
Vivere o niente

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“E sole, pioggia, neve e tempesta, sulla valigia e nella tua testa, e gambe per andare e bocca per baciare.”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

da Il peso della valigia, n. 9
Arrivederci, mostro!

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“Per un boccone di carne prendiamo a un animale il sole e la luce e quel poco di vita e di tempo, gioire dei quali sarebbe stata la sua destinazione.”

Plutarco (46–127) biografo, scrittore e filosofo greco antico

citato in Karlheinz Deschner, Sopra di noi... niente, Ariele, 2008

“Io sono quello che ti spezza il cuore, | quello che ti fa sognare, | quello che ti accende e che ti spegne il sole… | Sono l'amore…”

Mina (1940) pagina di disambiguazione di un progetto Wikimedia

da Il genio del bene
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“Siamo come il sole a mezzogiorno, baby. | Senza più nessuna ombra intorno, baby.”

Jovanotti (1966) cantautore, rapper e disc jockey italiano

da Mezzogiorno, n. 2
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“è così che si sente la gente quando dimentica? | e così in comunione con le altre persone, cambia espressione, | illuminato come da un raggio di sole.”

Murubutu (1975) rapper italiano

da L'uomo che non dimenticava nulla, n. 8
Il Giovane Mariani ed altri racconti

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“O Magali, mia tanto amata, metti la testa | alla finestra, ascolta un po' quest'albada di tam- | burini e violini. || È pieno di stelle lassù, il vento è caduto: | ma le stelle impallidiranno, quando ti vedranno. || Non più che del mormorare delle frasche, | della tua albada io fo caso. Ma io me ne vo nel | mar biondo a farmi anguilla di rocca. || O Magali, se tu ti fai il pesce dell'onda, io | il pescatore mi farò, ti pescherò. || Oh, ma se tu ti fai pescatore, quando le tue | nasse getterai, io mi farò l'uccello volatore, vo- | lerò nelle lande. || O Magali, se tu ti fai l'uccel dell'aria, io il | cacciatore mi farò, ti caccerò. || Alle pernici, agli uccellini [di becco fine] se | vieni tu a tendere i lacci, io mi farò l'erba fio- | rita e mi nasconderò nelle praterie. || O Magali, se tu ti fai la margherita, io mi | farò l'acqua limpida, t'annaffierò. || Se tu ti fai l'acquetta limpida, io mi farò il | nuvolone, e me n'andrò ratto in America, lag- | giù [non mi raggiungerai] mai. || O Magali, se tu te ne vai lungi in America, | il vento del mare io mi farò, [là] ti porterò. || Se tu ti fai vento marino, io fuggirò d'un al- | tro lato, io mi farò un incandescente sbattimento | di sole, che fonde il ghiaccio. || O Magali, se tu ti fai raggio di sole, la verde | lucertola io mi farò, e ti beverò. || Se tu ti rendi la salamandra che si nasconde | nella macchia, io mi renderò la luna piena che | nella notte fa lume alle streghe. || O Magali, se tu ti fai luna serena, io bella | nebbia mi farò, t'avvolgerò. || Ma se la nebbia m'avvolgerà, non tu per ciò | mi terrai: io bella rosa verginella sboccerò nel | cespuglio. || O Magali, se tu ti fai la rosa bella, la far- | falla io mi farò, ti bacerò! || Va', seguitante, corri, corri. Giammai giam- | mai mi agguanterai. Io della corteccia d'una | gran quercia io mi vestirò nella foresta nera. || O Maddalena, se tu ti fai l'albero dei tristi, | io mi farò la rama dell'ellera, t'abbraccerò.”

Frédéric Mistral (1830–1914) scrittore e poeta francese

Origine: Da Mirèio, canto III, traduzione di Giosue Carducci in Edizione nazionale delle Opere di Giosue Carducci, volume ventinovesimo, Versioni da antichi e moderni, Nicola Zanichelli Editore, 1943, p. 343.

“Mi sono sentito in imbarazzo per lui, e il mio primo pensiero è stato il rifiuto - «no, povero Montanelli» - quando all'ingresso dei giardini di via Palestro mi sono trovato davanti alla sua statua, al punto che ho pensato che ci sono vandali che distruggono e vandali che costruiscono, e che anzi, per certi aspetti, il vandalismo che crea è ben peggiore, perché tenta di disarmarti con le sue buone intenzioni. Dunque era di mattina, molto presto, e i giardini erano vuoti, al sole. Ebbene in questo vuoto, la statua mi è apparsa all'improvviso: una figurina in gabbia che non ha niente a che fare con Montanelli, se non perché lo offende anche fisicamente, lui che era così "verticale", e che ci invitava a buttare via «il grasso» e la retorica monumentale. Il giornalista che ogni volta si ri-definiva in una frase, in un concetto, in un aforisma, in una citazione, è stato per sempre imprigionato in una scatola di sardine. Perciò ho provato il disagio che sempre suscita il falso, la patacca, la similpelle che non è pelle, perché non solo questo non è Montanelli, come ci ha insegnato Magritte che dipinse una pipa e ci scrisse sotto "questa non è una pipa". Il punto è che questa non è neppure una statuta di Montanelli, ma di un montanelloide in bronzo color oro, che ha la presunzione ingenua e goffa di imprigionare il Montanelli entelechiale, il Montanelli che era invece l'asciuttezza, era il corpo più "instatuabile" del mondo, troppo alto, troppo energico, troppo nervoso, incontenibile nello spazio e nel tempo com'è l'uomo moderno, che è nomade e ha un'identità al futuro. Era il più grande nemico delle statue il Montanelli che sempre ci sorprendeva, fascista ma con la fronda, conservatore ma anarchico, con la sinistra ma di destra, un uomo di forte fascino maschile che tuttavia non amava raccogliere i trofei del fascino maschile, ingombrante ma discreto, il solo che nella storia d' Italia abbia rifiutato la nomina a senatore a vita perché, diceva, «i monumenti sono fatti per essere abbattuti», come quello di Saddam, o di Stalin o di Mussolini. Come si può fare una statua ingombrante e discreta? Come si può fare un monumento all'antimonumento?”

Francesco Merlo (1951) giornalista e scrittore italiano
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“A Las Vegas c'è sempre il sole. Mica per niente i gangster la costruirono in un deserto.”

Vittorio Zucconi (1944–2019) giornalista e scrittore italiano

Storie dell'altro mondo

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“Oggi il sole ha fatto capolino e mi ha sorpreso… a tradimento.”

Paolo Villaggio (1932–2017) attore e scrittore italiano

Film Pappa e ciccia

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“Mantieni il tuo volto in pieno sole, e non potrai vedere l'ombra.”

Helen Keller (1880–1968) scrittrice, attivista e insegnante statunitense
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“Chi vede un gigante esamini prima la posizione del sole e faccia attenzione a che non sia l'ombra d'un pigmeo.”

Novalis (1772–1801) poeta e teologo tedesco

libro Frammenti

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“Il calcio si gioca con la testa. Se non hai la testa, le gambe da sole non bastano.”

Johan Cruijff (1947–2016) dirigente sportivo, allenatore di calcio e calciatore olandese
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“Non voglio venire a letto con te | non ho nemmeno bisogno di passione | non voglio una relazione tumultuosa | che mi faccia sentire che la mia vita ha una direzione | tutto ciò che voglio sono conforto e assistenza | semplicemente sapere che la mia donna mi offre dolce | amore materno. | Ho camminato a lungo in questo vicolo deserto | ne ho abbastanza di questo solito vecchio gioco | sono un uomo di mondo | e dicono che sono forte | ma ho un peso sul cuore | e la mia speranza se n'è andata. | Fuori, nella città | nel freddo mondo esterno | non voglio pietà, solo un posto sicuro dove nascondermi | Mamma, per favore, lasciami tornare dentro (oppure) Donna, per favore, lasciami tornare dentro (alludendo ad un rifugio). | Non voglio smuovere le acque | ma tu puoi darmi tutto l'amore di cui ho voglia | non riesco a prenderlo se mi vedi piangere | desidero la pace prima di morire. | Tutto ciò che voglio è sapere che sei lì | che mi darai tutto il tuo dolce | amore materno. | Il corpo mi duole, ma non riesco a dormire | i miei sogni sono tutta la compagnia che mi rimane | ho come la sensazione che quando il sole tramonterà | tornerò a casa dal mio dolce | amore materno.”

Freddie Mercury (1946–1991) cantante, compositore e musicista britannico di origini parsi e indiane

da Mother Love
Origine: L'ultima canzone cantata da Freddie Mercury, la cui ultima strofa è però interpretata da Brian May, in quanto Mercury morì prima di completare le linee vocali

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“Di qui la nota sentenza di Ippocrate: Il più efficace dei medici è quello in cui molti hanno fede, in quanto liga molti, o coll'eloquio, o con l'aspetto, o con la notorietà. Ciò riguarda non solo il medico, ma anche ogni genere di mago, e quale che sia il titolo di potere, perché chi opera ligature difficilmente con altri mezzi potrà suscitare l'immaginazione.
Ed i teologi credono ed ammettono e predicano su colui che per sé può compiere ogni cosa, ma che non era in grado di curare quelli che non avevano fede in lui, e l'esauriente spiegazione di simile impotenza va riportata all'immaginazione, che egli non fu in grado di ligare; i famigliari, infatti, cui la sua modesta origine ed educazione erano note, spregiavano ed irridevano il medico e il profeta: di qui il proverbio Nessun profeta è riconosciuto nella sua terra.
È dunque più facile, per qualcuno, ligare colui che è meno noto, per mezzo dell'opinione e della disponibilità della fede, per la quale la potenza dell'anima si predispone in una certa maniera, si apre, si esplica, come se, per accogliere il sole, aprisse finestre che in altro frangente manterrebbe sigillate, e vien dato accesso a quelle impressioni che l'arte del ligatore esige, onde imporre successive ligature, come la speranza, la compassione, il timore, l'amore, l'odio, l'indignazione, l'ira, la gioia, la pazienza, lo spregio della vita, della morte, della fortuna, e tutti gli altri affetti, le cui forze dall'anima trasmigrano nel corpo, per modificarlo.”

Giordano Bruno (1548–1600) filosofo e scrittore italiano

2000, pp. 91-93

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“Fai fieno finché splende il sole.”

da "Mucchio d'ossa"
Mucchio d'ossa

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“Temer si dee di sole quelle cose | c'hanno potenza di fare altrui male; | de l'altre no, ché non son paurose.”

Dante Alighieri (1265–1321) poeta italiano autore della Divina Commedia

II, 88-90

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“Quando si vede un gigante si ponga mente anzitutto alla posizione del sole e si badi se non sia l'ombra di un pigmeo.”

Novalis (1772–1801) poeta e teologo tedesco

fr. 811
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“Chi risparmia il malvagio offende il giusto.”

Thomas Fuller (1608–1661) storico britannico

citato in Armando Massarenti (a cura di), Il significato delle cose, Il Sole 24 Ore, 2007, p. 23

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“Davanti ad una preghiera ben fatta i dispiaceri si sciolgono come neve al sole.”

Giovanni Maria Vianney (1786–1859) presbitero francese

Pensieri scelti
Variante: Nella preghiera ben fatta i dolori si sciolgono come neve al sole.

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“Penso che nessuna fanciulla che ha mai visto la luce del sole, | avrà la tua saggezza.”

Saffo (-630–-570 a.C.) poetessa greca antica

[fr. 56, Numerazione LP. Vedi discussione voce.]
Frammenti

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“Karin Ebnet: Raccontaci del tuo passato, quando a Londra dividevi l'appartamento con il tuo amico Tom Sturridge [co-protagonista in La fiera delle vanità].
Robert Pattinson: Era un periodo molto difficile. Non era facile trovare lavoro e i soldi scarseggiavano. Un po' per scaldarci, un po' per tirarci su, per un anno abbiamo passato ogni sera ad ubriacarci. A salvarmi è stato Harry Potter…
Karin Ebnet: La stampa britannica ti ha definito il nuovo Jude Law: ti ci ritrovi in questa definizione?
Robert Pattinson: A dire il vero non vedo una gran somiglianza anche se da ragazzino ho fatto anch'io il fotomodello. Almeno finché ho smesso di sembrare una bambina…
Karin Ebnet: Qual è stata la scena di Twilight più impegnativa da girare?
Robert Pattinson: Sembrerà strano ma è quella in cui mi mostro per la prima volta a Bella alla luce del sole. È stato difficilissimo rendere il modo in cui la pelle reagisce alla luce. Abbiamo provato ad utilizzare su di me dei sali minerali che riflettono la luce, poi abbiamo testato una tinta bluastra sulla faccia di un assistente di produzione ma non ha funzionato molto bene…
Karin Ebnet: Imparare a volare è stato quindi più semplice…
Robert Pattinson: Non proprio. Sembra facile: tu stai lì tranquillo e aspetti di essere sollevato coi cavi. Ma è molto difficile mantenere il baricentro e l'equilibrio e, al contempo restare abbastanza "sciolti" per farsi trasportare qua e là.
Karin Ebnet: Come definiresti Edward?
Robert Pattinson: È un vampiro ma non vorrebbe esserlo, è pieno di conflitti interiori. È un poeta, una persona molto profonda e straordinariamente inquieta.
Karin Ebnet: Come ti sei preparato al ruolo?
Robert Pattinson: Nel libro la storia è raccontata dalla prospettiva di Bella, così ho letto alcuni capitoli del romanzo scritto dal punto di vista di Edward (Midnight Sun, ancora inedito). Inoltre, ho cercato di sviluppare i pettorali ma è stata un'impresa impossibile!”

Robert Pattinson (1986) attore britannico
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“E non cedere, ti preparavi al sole ed è caduta grandine.”

Niccolò Agliardi (1974) cantautore italiano

da La panchina n. 9
Da casa a casa

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“Nella voce di un cantante si rispecchia il sole, ogni amata ogni amante.”

Franco Battiato (1945) musicista, cantautore e regista italiano

da Strani giorni

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“E se c'è un segreto è fare tutto come se vedessi solo il sole… e non qualcosa che non c'è.”

Elisa (1977) cantautrice, polistrumentista e produttrice discografica italiana

da Qualcosa che non c'è
Soundtrack '96-'06

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“Il mare non ha paese nemmen lui, ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare, di qua e di là dove nasce e muore il sole.”

I Malavoglia
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Variante: Il mare non ha paese nemmeno lui, ed è di tutti quelli che lo stanno ad ascoltare, di qua e di là dove nasce e muore il sole

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