Frasi su ultimo
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“Vivi ogni giorno della tua vita come se fosse il primo, come se fosse l'ultimo.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

Origine: Citato in Luciano Verdone, Un brindisi con Socrate, Adea edizioni, 2007, p. 134 http://books.google.it/books?id=NK1pGeh04GsC&pg=PA134#v=onepage&q&f=false. ISBN 978-88-86274-48-7

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“Non vi è che l'ultimo amore di una donna capace di soddisfare il primo di un uomo.”

Honoré De Balzac (1799–1850) scrittore, drammaturgo e critico letterario francese

Origine: Citato in Lisi, Aria su le quattro corde, Editrice Tirrena.

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“La conoscenza di von Balthasar della tradizione (patristica, medioevale e moderna, sia sistematica che esistenziale, mistica e poetica) cattolica in un periodo in cui ci sono troppe novità dell'ultima ora in teologia, non può essere mai abbastanza ammirata o sovra stimata.”

Hans Küng (1928) teologo, sacerdote e scrittore svizzero

Origine: Da Incarnazione di Dio: Introduzione al pensiero teologico di Hegel, prolegomeni ad una futura cristologia, Queriniana, 1972.

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“[Le ultime parole dell'ultima intervista] La prego, non mi faccia apparire ridicola.”

Marilyn Monroe (1926–1962) attrice, cantante, modella e produttrice cinematografica statunitense

citato in Un secolo di grande cinema: 100 Star

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“Se il taglio delle tasse aumenta i ricavi del governo, voi non avete di fatto tagliato le tasse.”

Milton Friedman (1912–2006) economista statunitense

citato in L'ultimo pranzo con Milton Friedman (Milton Friedman's Last Lunch), Forbes. com, 11 dicembre 2006

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“La vita è ciò che gli ultimi di noi fanno provare alla maggior parte di noi, che gli ultimi sono la maggioranza.”

Willard Van Orman Quine (1908–2000) filosofo, logico

intervista all'Harvard Magazine, in Reuben Hersh, Cos'è davvero la matematica – Baldini Castoldi Dalai, traduzione di Rosalba Giomi

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“Ultimo, stima certo dell'animo tuo ch'ello è cosa divina e immortale.”

Leon Battista Alberti (1404–1472) matematico, poeta, architetto

Sentenze pitagoriche

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“Nei suoi ultimi anni di vita Stalin era psicopatico, PSI-CO-PA-TI-CO, te lo dico io. Un pazzo sul trono. Riesci ad immaginarlo? […] E pensi fosse facile? I nostri nervi erano tesi allo spasimo, e dovevamo bere vodka tutto il tempo. E dovevamo essere sempre sul chi vive.”

Nikita Sergeevič Chruščëv (1894–1971) politico sovietico

Origine: Citato in Taubman, Khrushchev; citato in Andrea Graziosi, L'Unione Sovietica in 209 citazioni, Ed. Il Mulino, Bologna, 2006, ISBN 88-15-11282-0

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“[Le sue ultime parole] I giorni del divertimento sono finiti.”

James Dean (1931–1955) attore statunitense

Attribuite
Origine: Citato in Portala al cinema (The Moviegoer's Companion, Think Publishing, Londra, 2004), a cura di Rhiannon Guy, traduzione di Luigi Giacone, Einaudi, Torino, 2006. ISBN 8806183044

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“Mentre preparava le valigie e le carte, Nechljudov si soffermò sul suo diario, ne rilesse alcuni passi e le ultime cose scritte. Prima di partire per Pietroburgo aveva annotato: «Katiuša non vuole il mio sacrificio, ma il suo. Lei ha vinto, e io ho vinto. Mi riempie di gioia per il mutamento interiore che mi pare (non oso ancora crederci) stia avvenendo in lei. Non oso ancora crederci, ma mi pare che torni a vivere». Sulla stessa pagina, di seguito, era scritto: «Ho passato un momento molto difficile e molto gioioso. Ho saputo che si era comportata male in infermeria. E a un tratto ho provato un dolore terribile. Non mi aspettavo un dolore simile. Le ho parlato con ripugnanza e odio e poi mi sono ricordato di me, di quante volte anche ora, sia pure nei pensieri, sono stato colpevole di ciò per cui la odiavo, e a un tratto nello stesso momento ho trovato disgustoso me stesso e pietosa lei, e mi sono sentito molto bene. Se solo sapessimo vedere in tempo la trave nel nostro occhio, quanto saremmo più buoni». Alla data di quel giorno scrisse: «Sono stato da Nataša e proprio perché ero contento di me sono stato cattivo, aggressivo, e me ne è rimasta una sensazione penosa. Ebbene, che devo fare? Da domani comincia una nuova vita. Addio vecchia vita, per sempre. Molte impressioni si sono accumulate, ma non riesco ancora a ricondurle a unità.”

Lev Nikolajevič Tolstoj (1828–1910) scrittore, drammaturgo, filosofo, pedagogista, esegeta ed attivista sociale russo
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“[Ultime parole] Svignarsela! Bisogna svignarsela!”

Lev Nikolajevič Tolstoj (1828–1910) scrittore, drammaturgo, filosofo, pedagogista, esegeta ed attivista sociale russo

fonte 23

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“Vivi ogni giorno come se fosse il primo, così quando arriva l'ultimo giorno hai ancora tutta una vita da vivere.”

Raffaele Palma (1953) scrittore, disegnatore e umorista italiano

Tutto in Una Notte, Dio Sorride, Compatiamolo!

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“La Morte è l'ultimo dei mali.”

Salvator Rosa (1615–1673) pittore, incisore e poeta italiano

26; p. 6
Il teatro della politica

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“L'ultimo punto d'acqua è il più importante di tutti.”

Catherine Doherty (1896–1985)

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“Il fenomeno degli Ufo è reale anche se è stato tenuto segreto da tutti i nostri governi per gli ultimi sessant'anni, ma poco a poco le notizie sono filtrate e alcuni di noi hanno avuto il privilegio di essere informati.”

Edgar Mitchell (1930–2016) astronauta statunitense

Origine: Citato in LaStampa.it http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.asp?ID_blog=38&ID_articolo=858&ID_sezione=243&sezione=News, lastampa.it, 25 luglio 2008.

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“Campioni: Io non so come si gridi tanto alla difficoltà che c'è a trovare argomenti nuovi e ad essere originali! Sono lì, gli argomenti, non c'è che a stendere la mano. […] Io voglio dimostrare che la matematica regge colle sue norme immutabili anche la poesia. […] Un verso composto di un numero dispari di parole, è matematicamente più armonico di quello in cui il numero sia pari… e così per le sillabe, e così per le lettere. […] Nell'Orlando furioso ci sono in tutto 375 mila 197 parole. Dispari il numero totale, e non solo dispari il numero totale, ma dispari anche le cifre che lo compongono. Eccole spiegata la sorprendente bellezza del libro. Nel primo canto, ci sono 5041 parole, altro numero dispari. Prendiamo due versi a casaccio. (Apre il manoscritto). Canto quattordicesimo, ottava trentasettesima, verso primo:
«Come lupo o mastin ch'ultimo giugne…»
sette parole, che bel verso! e subito
«Al bue lasciato morto dai villani…»
sei parole, verso orribile, quasi che i villani dei buoi morti non sapessero che farsene, magari!
[…]
Carlo: Le dico schietto che lei ha fatto opera di profondo studioso, di buongustaio, di grande ingegno e di gran cittadino.
Campioni: Ah! Perché la poesia…
Carlo: È il cardine.
Campioni: È il cardine. Guardi: cardine: bellissima parola: sette lettere. Osservi il nome dei massimi poeti. Dante, cinque lettere; Ariosto, sette; Tasso, cinque; Petrarca invece otto, difatti è molle ed effeminato. Foscolo, sette; Alfieri, sette; Manzoni, sette; Leopardi, otto, ed è uno scettico. Le pare? È novità codesta?
Carlo: E come!
Campioni: Pensare che in tanti grandi ingegni che furono con tante arti poetiche e regole di scuola scritte in tutte le lingue, nessuno ancora considerò l'estetica in rapporto coi numeri. Le note musicali, sette. Perché la scienza moderna ci insegna a generalizzare. Trovato un principio, a volerlo applicare ammodo, si vede che calza per tutto. Qual è il tipo della famiglia bene assortita? Un padre, una madre e un figliolo. Tre. Sono considerazioni codeste?!”

Giuseppe Giacosa (1847–1906) drammaturgo, scrittore e librettista italiano

da La gente di spirito, Atto II, Scena IV

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“La prima cosa è il mio nome, la seconda quegli occhi, la terza un pensiero, la quarta la notte che viene, la quinta quei corpi straziati, la sesta è fame, la settima orrore, l'ottava i fantasmi della follia, la nona è la carne e la decima è un uomo che mi guarda e non uccide. L'ultima è una vela. Bianca. All'orizzonte.”

Ocean Sea
Oceano mare
Variante: La prima cosa è il mio nome, la seconda quegli occhi, la terza un pensiero, la quarta la notte che viene, la quinta quei corpi straziati, la sesta è la fame, la settima orrore, l'ottava i fantasmi della follia, la nona è carne e la decima è un uomo che mi guarda e non mi uccide.

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“[Le sue ultime parole] Nel complesso, preferirei trovarmi a Filadelfia.”

William Claude Fields (1880–1946) comico e attore statunitense

Origine: Citato in Portala al cinema, p. 44.

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“I massimi ingegni d'ogni tempo potranno trovarsi d'accordo almeno su questo punto, eppure non finiranno mai di stupirsi per tale offuscamento degli intelletti umani: gli uomini non permettono ad alcuno di occupare i loro poderi e, se nasce una minima controversia sui confini, mettono mano alle pietre e alle armi. Tuttavia sopportano che altri si intromettano nella loro vita, anzi vi introducono essi stessi quelli che ne diventeranno i padroni. E mentre non si trova nessuno disposto a spartire il proprio denaro, a quanti ciascuno distribuisce la propria vita! Sono tirchi nell'amministrare il patrimonio, ma prodighi nel gettar via il proprio tempo, la sola cosa per cui l'essere avari farebbe onore. Mi piacerebbe chiedere a una persona anziana scelta a caso tra la folla: «Tu sei ormai vicino al termine della vita e hai cento anni sulle spalle, se non di più: prova a fare un po' di conti sul tuo passato. Calcola quanto del tuo tempo ti hanno sottratto creditori, amanti, superiori e collaboratori, quanto le liti in famiglia e le punizioni dei servi, quanto gli impegni mondani andando in giro per la città. Aggiungi le malattie che ti sei procurato da solo e il tempo rimasto inutilizzato, e ti accorgerai di avere molti meno anni di quanti ne conti di solito. Cerca di ricordare quando sei stato fermo nei tuoi propositi; quante giornate sono trascorse proprio come avevi stabilito; quando sei stato padrone di te stesso, e il tuo volto è rimasto impassibile e il tuo animo intrepido; cosa hai realizzato in una vita così lunga e quanto della tua vita ti è stato sottratto dagli altri senza che te ne rendessi conto di quel che perdevi, e il tempo che ti hanno portato via l'inutile dolore, la sciocca allegria, un'avidità insaziabile, il frivolo conversare… Vedrai quanto poco, in definitiva, ti sia rimasto del tuo; allora capirai che muori prematuramente.» Quale ne è dunque la causa? È che vivete come se doveste vivere per sempre, non vi ricordate della vostra precarietà; non osservate quanto tempo è già trascorso, lo sciupate come se ne aveste in abbondanza, mentre invece proprio quella giornata che state dedicando a qualcuno o a un affare qualsiasi, potrebbe essere l'ultima. Temete tutto come mortali, ma desiderate tutto come immortali.”

III, 1-4
De brevitate vitae

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“[Ultime parole] Dio mio cosa è successo?”

Diana Spencer (1961–1997) principessa di Galles

My God, what's happened?
Origine: Citata in Stefano Cingolani, Parigi, in tribunale le foto di Diana morente https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1998/giugno/06/Parigi_tribunale_foto_Diana_morente_co_0_9806069442.shtml, Corriere della Sera, 6 giugno 1998.

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“[Le sue ultime parole] Gli uomini muoiono, ma i loro atti restano.”

Augustin-Louis Cauchy (1789–1857) matematico e ingegnere francese

Origine: Citato in H. Eves, Mathematical Circles Revisited.

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“A tutti, se vuole, la donna la fa.”

Angelo Anelli (1761–1820) librettista e scrittore italiano

da L'Italiana in Algeri, II, sc. ultima

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“Immaginatevi che tutto ciò che fate sia l'ultimo atto di vostra vita, decisivo in una eternità di bene o in una eternità di male.”

Maria Maddalena de' Pazzi (1566–1607) monaca e mistica italiana

Detti e sentenze memorabili, Sentenze e detti generali tratti dalla sua Vita e da suoi scritti, utili a tutti, ma particolarmente alle persone religiose

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“[Ultime parole] Questa non ha offeso il re.”

Tommaso Moro (1478–1535) umanista, scrittore e politico inglese
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“[Le ultime parole prima della morte] Oh, il mio Paese! Come amo il mio Paese!”

William Pitt il Giovane (1759–1806) politico britannico

citato in Philip H. Stanhope, Life of the Rt. Hon. William Pitt, 1862, vol. IV, p. 382

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“Pensa che ogni giorno può essere il tuo ultimo.”

A Tibullo, I, 4
Epistole

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“Miei signori e gentiluomini, io pongo la mia causa nelle mani di Dio.”

Maria Stuarda (1542–1587) regina di Scozia, Francia e d'Inghilterra

Ultime parole rivolte ai giudici il 16 ottobre 1586
Origine: Citato in Antonia Fraser, Maria Stuart: La tragedia di una regina, p. 565.

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“Sono molto felice di essere qui, il Galatasaray è un grande club ed è un onore essere qui. Voglio diventare una leggenda qui come Gheorghe Hagi. Gli ultimi anni all'Inter sono stati difficili per i troppi cambiamenti di giocatori e allenatori. Io poi ho iniziato a giocare in ruoli diversi, e non era facile.”

Wesley Sneijder (1984) calciatore olandese

Origine: Citato in Wes: "Ultimi anni difficili all'Inter, troppi cambiamenti" http://www.fcinternews.it/?action=read&idnotizia=104343, Fcinternews.it, 22 gennaio 2013.

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“Adesso ho vinto dei titoli su ogni superficie, quindi sono un giocatore più completo rispetto a una settimana fa. Scherzo! Anche se non avessi vinto qui, ho giocato piuttosto bene gli ultimi anni sull'erba, no?”

Rafael Nadal (1986) tennista spagnolo

Origine: Citato in Marco Sicolo, L'hanno detto i Campioni http://www.ubitennis.com/2008/06/19/98307-hanno_detto.shtml, Ubitennis.com, 19 giugno 2008.

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