Frasi su visibilio

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema visibilio, essere, mondo, vita.

Frasi su visibilio

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“Giorno afoso, una cuccia e un cane alla catena. | Poco più in là una ciotola ricolma d'acqua. | Ma la catena è corta e il cane non ci arriva. | Aggiungiamo al quadretto ancora un elemento: | le nostre sono molto più lunghe | e meno visibili catene | che ci fanno passare accanto disinvolti.”

Wisława Szymborska (1923–2012) poetessa e saggista polacca

Origine: Da Basta così, Adelphi, 2012; citato nel sito http://www.rai.it/dl/radio1/2010/programmi/articoli/ContentItem-2c15b9c8-250a-40b4-83e4-47b891d83ee7.html della trasmissione Con parole mie di Radio 1.

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“L'arte vuol sempre irrealtà visibili.”

da Metamorfosi della tartaruga
Altre inquisizioni

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“Sulla terra noi vediamo l'Invisibile attraverso il visibile. Dopo la morte vediamo il visibile attraverso l'invisibile.”

Léon Bloy (1846–1917) scrittore, saggista e poeta francese

La tristezza di non essere santi

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“Quando la fede, in modo particolare celebrata nella liturgia, incontra l'arte, si crea una sintonia profonda, perché entrambe possono e vogliono parlare di Dio, rendendo visibile l'Invisibile.”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

dall' Udienza Generale, 18 novembre 2009 http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/audiences/2009/documents/hf_ben-xvi_aud_20091118_it.html
Udienze

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“Il loro Heysel, un tempo onorevolissimo, è ormai insopportabilmente obsoleto. Ha le due curve in terra battuta con gradini sorretti da pietre malferme: in queste curve gli spettatori sono costretti a stare in piedi. Ammassare oggi folte moltitudini sugli spalti di curve senza posti a sedere significa esporsi a rischiose calamità pubbliche. Per loro disgrazia, i belgi hanno ottenuto dalla Uefa l'incarico di organizzare la Coppa Campioni. Sapevano di aver a che fare con orde di inglesi avvinazzati e feroci. Non hanno riflettuto però che gli spiantati liverpooliani non potevano competere con i ricchi juventini di tutta Italia, e che metà della curva destinata agli ospiti albionici sarebbe stata accaparrata – magari a borsa nera – dagli italiani. Così non hanno ritenuto i belgi di dividere più efficacemente i rappresentanti di due popoli l'uno all'altro inviso per troppo differenti destini passati e presenti. Alla tradizionale spocchia degli inglesi, il visibile benessere degli italiani doveva suonare come un'offesa patente, uno sberleffo tragico della sorte: dunque, ai più scalmanati non è parso vero di farla subito fuori. I pochi sparuti poliziotti belgi sono stati travolti. Gli italiani, prima sorpresi, poi atterriti, si sono ristretti fino a soffocarsi. I vecchi spalti interrati dello Heysel sono divenuti orrendo cimitero. Mortificati e stravolti, i belgi hanno taciuto lì per lì la tragedia, hanno chiamato allo Heysel tutta la polizia a disposizione nel regno: non è bastato. La partita, che pareva giocata per tacitare i manigoldi, si è risolta a favore della Juventus, il cui tripudio ha un po' stupìto dopo tanti decessi. Gli inglesi di Liverpool sono tornati alle loro tane, alla loro quotidiana mortificazione di paria. Gli italiani, fino a ieri sottovalutati e derisi, hanno meritato la sincera comprensione di tutti.”

Gianni Brera (1919–1992) giornalista e scrittore italiano

Origine: Da Con tanta nostalgia di uno sport nobile http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/05/31/con-tanta-nostalgia-di-uno-sport-nobile.html, la Repubblica, 31 maggio 1985, p. 4.

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“Il lavoro è l'amore reso visibile.”

Khalil Gibran (1883–1931) poeta, pittore e filosofo libanese

Il Profeta

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“Due cose riempiono l'animo di ammirazione e venerazione sempre nuova e crescente, quanto più spesso e più a lungo la riflessione si occupa di esse: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me. Queste due cose io non ho bisogno di cercarle e semplicemente supporle come se fossero avvolte nell'oscurità, o fossero nel trascendente, fuori del mio orizzonte; io le vedo davanti a me e le connetto immediatamente con la coscienza della mia esistenza. La prima comincia dal posto che io occupo nel mondo sensibile esterno, ed estende la connessione in cui mi trovo, a una grandezza interminabile, con mondi e mondi, e sistemi di sistemi; e poi ancora ai tempi illimitati del loro movimento periodico, del loro principio e della loro durata. La seconda comincia dal mio io invisibile, dalla mia personalità, e mi rappresenta in un mondo che ha la vera infinitezza, ma che solo l'intelletto può penetrare, e con cui (ma perciò anche in pari tempo con tutti quei mondi visibili) io mi riconosco in una connes­sione non, come là, semplicemente accidentale, ma universale e necessaria. Il primo spettacolo di una quantità innumerevole di mondi annulla affatto la mia importanza di natura animale che deve restituire nuovamente al pianeta (un semplice punto nell'universo) la materia della quale si formò, dopo essere stata provvista per breve tempo (e non si sa come) della forza vitale. Il secondo, invece, eleva infinitamente il mio valore, come [valore] di una intelligenza, mediante la mia personalità in cui la legge morale mi manifesta una vita indipendente dall'animalità e anche dall'intero mondo sensibile, almeno per quanto si può inferire dalla determinazione conforme a fini della mia esistenza mediante questa legge: la quale determinazione non è ristretta alle condizioni e ai limiti di questa vita, ma si estende all'infinito.”

dalla conclusione, ediz. 1966, pp. 201-202
Critica della ragion pratica

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“Divido le mie scelte col mafioso.”

Libero Grassi (1924–1991) imprenditore italiano

Da Samarcanda http://www.youtube.com/watch?v=KA7oTmsneUg, trasmissione di Rai Tre, 11 aprile 1991)

“Il vero miracolo non è che Dio si faccia visibile, ma che i nostri occhi si trasformino al punto di saper discernere Dio nel visibile.”

Sabino Chialà (1968) religioso, teologo e biblista italiano

La vita spirituale nei Padri del Deserto

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“Le parvenze fenomeniche, infatti, sono l'aspetto visibile delle [cose] non appariscenti.”

Anassagora (-500–-428 a.C.) filosofo greco antico

frammento 21a
Frammenti di Sulla natura (titolo convenzionale)

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“Quanto più grande è l'ordine visibile, tanto maggiore il disordine nascosto.”

Ben Okri (1959) scrittore nigeriano

La tigre nella bocca del diamante

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“L'arte non deve riprodurre il visibile, ma renderlo visibile.”

Paul Klee (1879–1940) pittore tedesco

Origine: Citato in Focus, n. 60, p. 185

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“La sapienza ha dunque tre dimore: la prima inedificata, eterna, perché è essa stessa la sede dell'eternità; la seconda, sua primogenita, è questo mondo visibile; la terza, sua secondogenita, è l'anima dell'uomo.”

Giordano Bruno (1548–1600) filosofo e scrittore italiano

Origine: DallOratio valedictoria; citato in Nicoletta Tirinnanzi, Note ai testi, in Giordano Bruno, Dialoghi filosofici italiani, Mondadori, Milano, 2000, p. 1244. ISBN 88-04-47416-5

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“Quantunque in molti dei suoi aspetti questo mondo visibile appaia fatto nell'amore, le sfere invisibili vennero fatte nella paura.”

Herman Melville (1818–1891) scrittore statunitense

p. 225
Variante: Anche se in molti dei suoi aspetti questo mondo visibile sembra formato nell'amore, le sfere invisibili furono formate nella paura.

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“Tutto il visibile poggia su un fondo invisbile, ciò che si conosce su un fondo che non si può conoscere, ciò che è tangibile su un fondo intangibile.”

Novalis (1772–1801) poeta e teologo tedesco

citato in Henri Daniel-Rops, Rimbaud, traduzione di G. L. Pizzolari, Morcelliana, Brescia 1947

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“La Natura deve essere lo Spirito visibile, lo Spirito è Natura invisibile.”

Friedrich Schelling (1775–1854) filosofo tedesco

Origine: Da Idee per una filosofia della natura.