Frasi sui bambini
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“Le storie che ascoltiamo da bambini sono quelle che ricordiamo per tutta la vita.”

Stephen King (1947) scrittore e sceneggiatore statunitense

p. 81

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“Controfavola: "Il re è nudo!", gridò il bambino. Non era vero, ma nessuno della folla ebbe cuore di contraddire un bambino cieco.”

Gesualdo Bufalino (1920–1996) scrittore

Origine: la voce I vestiti nuovi dell'imperatore su Wikipedia.
Origine: Bluff di parole, p. 37

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“I bambini sono divertenti proprio perché si possono divertire con poco.”

Hugo Von Hofmannsthal (1874–1929) scrittore, drammaturgo e librettista austriaco

Il libro degli amici

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“Le parole sono una rete per catturare la bellezza!”

Tennessee Williams (1911–1983) drammaturgo, scrittore e sceneggiatore statunitense

da Il campo dei bambini azzurri, traduzione di Giuliana Beltrami Gadola
Tutti i racconti

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“Una leggenda racconta che nell'istante in cui il Duca Leto Atreides morì, una meteora attraversò il cielo sul palazzo dei suoi antenati, a Caladan.”

dalla «Storia di Muad'Dib per bambini» della Principessa Irulan: Ed. Nord, p. 163
Dune

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“È sempre spiacevole, per un maestro, quando si accorge che i bambini sanno qualcosa che non ha insegnato lui.”

Rainer Maria Rilke (1875–1926) scrittore, poeta e drammaturgo austriaco

Le storie del buon Dio

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“I poeti sono come i bambini: quando siedono a una scrivania, non toccano terra coi piedi.”

Stanisław Jerzy Lec (1909–1966) scrittore, poeta e aforista polacco

Pensieri spettinati

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“Avete sentito di quel folle uomo che accese una lanterna alla chiara luce del mattino, corse al mercato e si mise a gridare incessantemente: "Cerco Dio! Cerco Dio!". E poiché proprio là si trovavano raccolti molti di quelli che non credevano in Dio, suscitò grandi risa. "È forse perduto?" disse uno. "Si è perduto come un bambino?" fece un altro. "Oppure sta ben nascosto? Ha paura di noi? Si è imbarcato? È emigrato?" – gridavano e ridevano in una gran confusione. L'uomo folle balzò in mezzo a loro e li trapassò con i suoi sguardi: "Dove se n'è andato Dio? – gridò – ve lo voglio dire! L'abbiamo ucciso – voi e io! Siamo noi tutti i suoi assassini! Ma come abbiamo fatto? Come potemmo vuotare il mare bevendolo fino all'ultima goccia? Chi ci dette la spugna per strofinare via l'intero orizzonte? Che mai facemmo per sciogliere questa terra dalla catena del suo sole? Dov'è che si muove ora? Dov'è che ci moviamo noi? Via da tutti i soli? Non è il nostro un eterno precipitare? E all'indietro, di fianco, in avanti, da tutti i lati? Esiste ancora un alto e un basso? Non stiamo forse vagando come attraverso un infinito nulla? Non alita su di noi lo spazio vuoto? – Non si è fatto piú freddo? Non seguita a venire notte, sempre piú notte? Non dobbiamo accendere lanterne la mattina? Dello strepito che fanno i becchini mentre seppelliscono Dio, non udiamo ancora nulla? Non fiutiamo ancora il lezzo della divina putrefazione? Anche gli dèi si decompongono! Dio è morto! Dio resta morto! E noi lo abbiamo ucciso! Come ci consoleremo noi, gli assassini di tutti gli assassini? Quanto di piú sacro e di piú possente il mondo possedeva fino ad oggi si è dissanguato sotto i nostri coltelli – chi detergerà da noi questo sangue? Con quale acqua potremmo lavarci? Quali riti espiatòri, quali sacre rappresentazioni dovremo noi inventare? Non è troppo grande, per noi, la grandezza di questa azione? Non dobbiamo anche noi diventare dèi, per apparire almeno degni di essa? Non ci fu mai un'azione piú grande – e tutti coloro che verranno dopo di noi apparterranno, in virtú di questa azione, ad una storia piú alta di quanto mai siano state tutte le storie fino ad oggi!". A questo punto il folle uomo tacque, e rivolse di nuovo lo sguardo sui suoi ascoltatori: anch'essi tacevano e lo guardavano stupiti. Finalmente gettò a terra la sua lanterna che andò in frantumi e si spense. "Vengo troppo presto" proseguí "non è ancora il mio tempo. Questo enorme evento è ancora per strada e sta facendo il suo cammino – non è ancora arrivato fino alle orecchie degli uomini. Fulmine e tuono vogliono tempo, il lume delle stelle vuole tempo, le azioni vogliono tempo, anche dopo essere state compiute, perché siano viste e ascoltate. Quest'azione è ancor sempre piú lontana dagli uomini delle stelle piú lontane – eppure son loro che l'hanno compiuta!". – Si racconta ancora che l'uomo folle abbia fatto irruzione, quello stesso giorno, in diverse chiese e quivi abbia intonato il suo Requiem aeternam Deo. Cacciatone fuori e interrogato, si dice che si fosse limitato a rispondere invariabilmente in questo modo: "Che altro sono ancora queste chiese, se non le fosse e i sepolcri di Dio?".”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

125; 2007

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“Per la donna, l'uomo è un mezzo il cui fine è un bambino.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

I, Delle femmine vecchie e giovani

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“Dove ci sono bambini c'è l'età dell'oro.”

Novalis (1772–1801) poeta e teologo tedesco

fr. 737
Frammenti

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“La credulità è la debolezza dell'uomo, ma la forza del bambino.”

Charles Lamb (1775–1834) scrittore, poeta e drammaturgo inglese

da Witches, and Other Night Fears, in Essays of Elia, 1823

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“Uomo non educato dal dolore riman sempre bambino!”

Thomas Mann (1875–1955) scrittore e saggista tedesco

Siegismund Gosch: IV, III; 2002, p. 167
I Buddenbrook
Origine: In italiano nell'originale.

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“È la scuola in sé, sosteneva mio nonno, che assassina il bambino.”

Thomas Bernhard (1931–1989) scrittore, romanziere e drammaturgo austriaco

Un bambino

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“Solo la mia moglie bambina.”

David Copperfield

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“In America ci sono due classi per i viaggiatori – la prima classe, e con bambini.”

Robert Benchley (1889–1945) giornalista, attore e sceneggiatore statunitense

da Pluck and Luck, 1925

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“Finalmente siamo nella cara vecchia Inghilterra. CM Punk, superstar Straight Edge del wrestling. E qual è il passatempo nazionale qui in Inghilterra? Certamente non è "il wrestling"… Voi pensate che ogni singola persona qui tra il pubblico sia qui per vedere "wrestling", ma non è vero. Vedete, la causa è che c'è un bar, proprio qui sulla mia destra. [Ad un fan che indossa occhiali] Cosa senti? Quattro-occhi, cosa sei venuto a fare qui? [Un altro fan grida: "Bere birra!"] Bere birra, ESATTAMENTE. Voi siete qui per bere birra. Sei un PERDENTE, e tuo padre probabilmente ti ha picchiato quando eri un bambino… probabilmente erano due settimane fa. [Ora guardando nell'obbiettivo della videocamera] Lui è così ubriaco che non può mai tenere il veleno nella sua bocca. Vedete, io credo in tre cose: nessuna droga, niente alcol, e niente sesso promiscuo. Guardate, io sono un ottimo uomo in forma… e se questi fans sono venuti a vedere me, significa che loro sono venuti a vedere qualcuno che è migliore di loro. Ora, l'Inghilterra è conosciuta per il calcio [chiamato soccer], o perlomeno è così che noi lo chiamiamo in America. Voi ragazzi lo chiamate "football", ma io sono qui "per fare wrestling". Stasera sono qui per distruggere Raven, e sono qui per distruggere ogni singolo fan di Raven. Chi è fan di Raven qui? Non ha dannatamente senso! Nessuno di voi ha dannatamente senso! [il pubblico inizia a urlare: "Al-co-hol! Al-co-hol!"] BEVETE!! Continuate a bere! Continuate a bere! VOGLIO che moriate! Fumante anche, no? Continuate a fumare! Bevi velocemente Inghilterra… VOGLIO che i tuoi abitanti falliscano. Bevi velocemente Inghilterra, VOGLIO che tu muoia. E qui, parlando di morte, proprio stasera in quello stesso ring – DAMMI UN'INQUADRATURA DEL RING – stasera, come ho fatto in America, TI DOMINERÒ, Raven. E il tuo tempo in FWA "sarà finito". "E puoi quotare QUESTO, puttana".”

Phil Brooks (1978) wrestler statunitense

cita una catchphrases di Raven: "quote the Raven, nevermore"

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“Ho creato questo personaggio, questo ribelle, questo antieroe, per cui tutti amate fare il tifo. Perché sapevo che voi adorate fare il tifo per i supereroi. Perché questa è la verità su Las Vegas, questa è la verità sulla WWE. Non importa se sei il miglior lottatore, non importa se sei il miglior parlatore, non importa se sei il più completo, non importa se ho fatto scambiare due pagliacci che stavano seduti accanto a me sul tavolo di commento come due dilettanti. C'è una barriera invisibile che nessuno è autorizzato a infrangere. Questa è la semplice storia di questo popolo: più popolare diventi, più soldi guadagni; più riesci a farti tifare dalla gente come voi, più opportunità ti concedono. Secondo voi perché uno come John Cena, che come lui stesso ha ammesso ha vissuto il peggior anno della sua carriera, ottiene un match per il titolo una dopo l'altra? O perché un letale lottatore tecnico, un serio specialista della sottomissione come Daniel Bryan si mette a sorridere e si ingabbia da solo e si sminuisce con degli stupidi slogan? O perché un mostro di 180 chili come Brodus Clay si inzozza le mani con i vostri luridi e orribili bambini per portarli sul ring e mettersi a ballare e sculettando per voi? O perché un bambino invisibile come Little Jimmy ha un ruolo più importante nello show principale della WWE di uno stacanovista del ring come Tyson Kidd?”

Phil Brooks (1978) wrestler statunitense

Raw del 7 Gennaio 2013

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“Ero così testarda e indipendente, che ero più americana che ceca fin da bambina.”

Martina Navrátilová (1956) tennista cecoslovacca

Origine: Citata in Piero Pardini, Citazioni a bordo campo http://www.ubitennis.com/2008/07/26/107326-citazioni_bordo_campo_giugno.shtml, Ubitennis.com, giugno 2008.

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“[Rispondendo alle dichiarazioni contro l'omosessualità della Court] Mi sembra che leggendo la Bibbia certe persone si siano evolute nella loro sensibilità, come rispetto al tema della schiavitù, per esempio. Questo non mi sembra sia accaduto con Margaret Court. La sua visione miope spaventa e danneggia le migliaia di bambini che già vivono nelle famiglie di genere.”

Martina Navrátilová (1956) tennista cecoslovacca

Origine: Citata in Davide Uccella, Margaret Smith Court e le dichiarazioni sull'omosessualità http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2011/12/15/637737-margaret_smith_court_dichiarazioni_sull_omosessualita.shtml, Ubitennis.com, 15 dicembre 2011.

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“Entriamo nella Basilica, e ci troviamo in mezzo a una folla di donne e di bambini, davanti ad un altare che è tutto un racconto fiabesco di ori e di luci, mentre un organo suona. Dopo un mese di vita in ambienti dove ogni cosa trasuda sporcizia e disperazione, dove ogni parola è un urlo, ogni comando è una minaccia, trovarsi d'improvviso in quell'aria serena, in mezzo a quel barbaglio d'oro, a quella calda onda di musica!…
Mi arresto perplesso sull'entrata, poi riprendo ad avanzare, e mi sembra d'essermi sfilato dal mio corpo coperto di stracci e d'averlo lasciato lì sulla porta, tanto mi sento leggero.
La targa d'oro della nicchia sopra l'altare si alza lentamente, e appare l'immagine miracolosa che – così nera in mezzo a quello scintillìo – è ancora più misteriosa e ancora più affascinante.
Si leva un canto dalla folla, e pare la voce stessa della Polonia: un dolore dignitoso di gente usa da secoli ad essere schiacciata e a risorgere. Di gente che viene uccisa sempre e che non muore mai.
Quando la targa d'oro si riabbassa, suona una fanfara che ha note piene di passione disperata e turba profondamente. "La fanfara ha stonato parecchio, oggi, perché mancavano i migliori elementi", spiega la guida.
Ed è così, ed erano soltanto stonature quelle note piene di passione disperata. D'accordo. Ma chi ci crede?
Ogni cosa in Polonia, ogni gesto, ogni accento, parla della passione polacca.”

Giovannino Guareschi (1908–1968) scrittore italiano

Origine: Diario clandestino, p. 17

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“Ho quattro uomini addetti ai cavalli che dimorano nelle vicinanze. Il lavoro leggero, che necessita di parecchie braccia, è svolto da bande. I campi richiedono molto lavoro leggero, quale la sarchiatura, la zappatura, alcune operazioni per concimare, la raccolta delle pietre, etc. Che sono effettuate dalle "gangs" o bande organizzate che alloggiano nelle località aperte. La banda consta d'una numero di persone che varia da 10 a 50 persone, donne e bambini d'ambo i sessi, sebbene i ragazzi in genere giunti al tredicesimo anno di età, vadano via e in ultimo bambini di entrambi i sessi. Capo della banda è un capobanda che in ogni caso è un normale operaio agricolo, quasi sempre un cd. ceffo, individuo privo di senso morale, dagli umori instabili, ubriacone ma dotato d'un po' d'intraprendenza e di "savoir faire". Egli recluta la banda, che lavora sotto il suo comando e non sotto il comando del fittavolo. Con questo ultimo in genere stabilisce una paga a cottimo; i suoi introiti, che in media non vanno troppo oltre quelli d'un normale operaio agricolo, dipendono quasi totalmente dalla capacità che egli possiede di smungere dalla sua banda la maggiore quantità possibile di lavoro entro il tempo concordato. I fittavoli si sono accorti che le donne lavorano seriamente soltanto sotto la dittatura di un uomo che donne e bambini quando hanno preso il via effondono le proprie forze vitali in maniera realmente impetuosa, cosa di cui Fourier era già a conoscenza, mentre l'operaio maschio adulto è così perfido da risparmiarle quanto più è possibile. Il capobanda gira da un podere all'altro e in questa maniera è in grado di occupare la propria banda per 6-8 mesi all'anno.”

Libro I, settima sezione, cap. 21, p. 502
Il Capitale

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“Tu butti fuori certi peti piú puzzolenti dei miei, cadavere. Non so perché tutti ti compiangano. Cosa ti manca? Prima ti muovevi, ora il tuo movimento passa ai vermi che tu nutri. Crescevi unghie e capelli: ora colerai liquame che farà crescere piú alte nel sole le erbe del prato. Diventerai erba, poi latte delle mucche che mangeranno l'erba, sangue di bambino che ha bevuto il latte, e così via. Vedi che sei piú bravo a vivere tu di me, o cadavere?»”

p. 64
Variante: Gurdulù trascina un morto e pensa: "Butti fuori certi peti più puzzolenti dei miei, cadavere. Non so perché tutti ti compiangano. Cosa ti manca? Prima ti muovevi, ora il tuo movimento passa ai vermi che tu nutri. Crescevi unghie e capelli: ora colerai liquame che farà crescere più alte nel sole le erbe del prato. Diventerai erba, poi latte delle mucche che mangeranno l'erba, sangue di bambino che ha bevuto il latte e così via. Vedi che sei più bravo a vivere tu di me, o cadavere?

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“La notte che morì Pier Soderini. | L'anima andò dell'inferno alla bocca. | Gridò Pluton: Che inferno! anima sciocca, | Va su nel limbo fra gli altri bambini.”

Niccolo Machiavelli (1469–1527) politico, scrittore, storico italiano

da Epigrammi
Origine: Citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 506.

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“Bisogna essere pazienti: non si produce un bambino in un mese mettendo incinte nove donne.”

Warren Buffett (1930) imprenditore e economista statunitense

Origine: Citato in Gianfilippo Cuneo, Così parlò Warren Buffett: lezioni per investire in Italia, Baldini Castoldi Dalai editore