Frasi sul segreto
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“Molte frasi ha la lingua Inglese – | io ne ho udita solo una – | Bassa come il riso del Grillo, | Sonora, come la Lingua del Tuono – || Mormora, come antiche Corali del Caspio, | quando la Marea si arresta – | si esprime in nuove inflessioni – | come un Caprimulgo – || irrompe con brillante Ortografia | nel mio semplice sonno – | fa tuonare i suoi Presagi – | finché mi scuoto, e piango || non per il Dolore, che mi ha dato – | ma per lo sprone alla Gioia – | Dilla ancora, Sassone! | Sottovoce – Solo a me!”

Emily Dickinson (1830–1886) scrittrice e poetessa inglese

J276 – F333, vv. 1-16
Lettere
Origine: La "struttura a indovinello irrisolto" (Bacigalupo) di questa poesia stuzzica la ricerca di una soluzione, ma sembra proprio che ce ne sia una sola: quale può essere la frase inglese che racchiude in sé tutte le immagini evocate nelle tre strofe iniziali, che fa piangere di gioia ad ascoltarla, se non "I love you" ("ti amo")? [Nota di G. Ierolli in Tutte le poesie. J251 – 300 http://www.emilydickinson.it/j0251-0300.html, EmilyDickinson.]

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“Tutti i libri del mondo | non ti danno la felicità, | però in segreto | ti rinviano a te stesso.”

Hermann Hesse (1877–1962) scrittore, poeta e aforista tedesco

Origine: Da Libri, in La felicità, a cura di Volker Michels, traduzione di Nicoletta Salomon, Mondadori, Milano, 2010.

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“Secondo me, oggi il movimento omosessuale ha bisogno più di un'arte di vivere che di una scienza o di una conoscenza scientifica (o pseudoscientifica) della sessualità. La sessualità fa parte dei nostri comportamenti. Fa parte della libertà di cui godiamo in questo mondo. La sessualità è qualcosa che creiamo noi stessi – è una nostra creazione, assai più che la scoperta di un aspetto segreto del nostro desiderio.”

Michel Foucault (1926–1984) sociologo, filosofo e psicologo francese

da Michel Foucault, un'intervista: il sesso, il potere e la politica dell'identità, in Archivio Foucault. Interventi, colloqui, interviste, a cura di Alessandro Pandolfi, traduzione di Sabina Loriga, Feltrinelli, Milano, 1996, vol. III

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“Il segreto di un'educazione efficace è convincere ogni allievo ad imparare da sé, invece di istruirlo cercando di infilargli dentro solo delle conoscenze stereotipate.”

Robert Baden-Powell (1857–1941) militare, educatore e scrittore inglese, fondatore del movimento scout

da The Scouter – (EN) del gennaio 1912

“Esistono tante forme di cicatrici quanti sono i tipi di ferite inferte alla psiche. Qualunque sia il segreto, la psiche è colpita.”

Clarissa Pinkola Estés (1945) scrittrice, poetessa e psicoanalista statunitense

Donne che corrono coi lupi

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“Dietro tutte le cose che crediamo di conoscere bene, se ne nascondono altrettante che non conosciamo per niente. La comprensione non è altro che un insieme di fraintendimenti. Questo è il mio piccolo segreto per conoscere il mondo. In questo nostro mondo, «le cose che sappiamo» e «le cose che non sappiamo» sono fatalmente inseparabili come gemelle siamesi, e la loro stessa esistenza è confusione.”

La ragazza dello Sputnik
Variante: «Dietro tutte le cose che crediamo di conoscere bene, se ne nascondono altrettante che non conosciamo per niente. La comprensione non è altro che un insieme di fraintendimenti. Questo è il mio piccolo segreto per conoscere il mondo. In questo nostro mondo, “le cose che sappiamo” e “le cose che non sappiamo” sono fatalmente inseparabili come gemelle siamesi, e la loro stessa esistenza è confusione».

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“Se riveli al vento i tuoi segreti, non devi poi incolpare il vento di rivelarli agli alberi.”

Khalil Gibran (1883–1931) poeta, pittore e filosofo libanese

Sabbia e spuma

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“E l'avvenire mi apparve spaventoso, senza speranza. L'immagine indeterminata del nascituro crebbe, si dilatò, come quelle orribili cose informi che vediamo talvolta negli incubi ed occupò tutto il campo. Non si trattava d'un rimpianto, d'un rimorso, d'un ricordo indistruttibile, ma di un essere vivente. Il mio avvenire era legato a un essere vivente d'una vita tenace e malefica; era legato a un estraneo, a un intruso, a una creatura abominevole contro cui non soltanto la mia anima ma la mia carne, tutto il mio sangue e le mie fibre provavano un'avversione bruta, feroce, implacabile fino alla morte, oltre la morte. Pensavo: "chi avrebbe mai potuto immaginare un supplizio peggiore per torturarmi insieme l'anima e la carne? Il più ingegnosamente efferato dei tiranni non saprebbe concepire certe crudeltà ironiche… Non erano ancora manifesti nella persona di Giuliana i segni esterni: l'allargamento dei fianchi, l'aumento del volume del ventre. Ella si trovava dunque ancora ai primi mesi: forse al terzo, forse al principio del quarto. Le aderenze che univano il feto alla matrice dovevano esser deboli. L'aborto doveva essere facilissimo. Come mai le violente commozioni della giornata di Villalilla e di quella notte, gli sforzi, gli spasmi, le contratture, non l'avevano provocato? Tutto m'era avverso, tutti i casi congiuravano contro di me. E la mia ostilità diveniva più acre. Impedire che il figlio nascesse divenne il mio segreto proposito. Tutto l'orrore della nostra condizione veniva dall'antiveggenza di quella natività, dalla minaccia dell'intruso. Come mai Giuliana, al primo sospetto, non aveva tentato ogni mezzo per distruggere il concepimento infame? Era stata ella trattenuta dal pregiudizio, dalla paura, dalla ripugnanza istintiva di madre? Aveva ella un senso materno anche per il feto adulterino?”

Gabriele d'Annunzio (1863–1938) scrittore, poeta e drammaturgo italiano

da L'innocente, 1891

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“Signore e signori, la parola "segretezza" è ripugnante in una società libera e aperta e noi, come popolo, ci siamo opposti, intrinsecamente e storicamente, alle società segrete, ai giuramenti segreti e alle riunioni segrete. Siamo di fronte, in tutto il mondo, ad una cospirazione monolitica e spietata, basata soprattutto su mezzi segreti per espandere la sua sfera d'influenza, sull'infiltrazione anziché sull'invasione, sulla sovversione anziché sulle elezioni, sull'intimidazione anziché sulla libera scelta. È un sistema che ha reclutato ampie risorse umane e materiali nella costruzione di una macchina affiatata, altamente efficiente, che combina operazioni militari, diplomatiche, di intelligence, economiche, scientifiche e politiche. Le sue azioni non vengono diffuse, ma tenute segrete. I suoi errori non vengono messi in evidenza, ma vengono nascosti. I suoi dissidenti non sono elogiati, ma ridotti al silenzio. Nessuna spesa viene contestata. Nessun segreto viene rivelato. Ecco perché il legislatore ateniese Solone decretò che evitare le controversie fosse un crimine per ogni cittadino. Sto chiedendo il vostro aiuto nel difficilissimo compito di informare e allertare il popolo americano. Sono convinto che con il vostro aiuto l'uomo diventerà ciò che per cui è nato: un essere libero e indipendente.”

John Fitzgerald Kennedy (1917–1963) 35º presidente degli Stati Uniti d'America

dal discorso http://www.jfklibrary.org/Research/Ready-Reference/JFK-Speeches/The-President-and-the-Press-Address-before-the-American-Newspaper-Publishers-Association.aspx presso l'Hotel Waldorf-Astoria di New York, 27 aprile 1961

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“I miei segreti sono adesso cose che posso toccare… questa è complicità.”

Elisa (1977) cantautrice, polistrumentista e produttrice discografica italiana

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“Bugie e segreti, Tessa, sono come un cancro dell'anima. Corrodono ciò che è buono e si lasciano alle spalle solo distruzione.”

Cassandra Clare (1973) scrittrice statunitense

Harriet Moore a Tessa Gray
Shadowhunters – Le origini, Il principe

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“Addio, Dann. Addio, piccolo signor Rail, che mi hai insegnato la vita. Avevi ragione tu: non siamo morti. Non è possibile morire vicino a te. Perfino Mormy ha aspettato che tu fossi lontano per farlo. Adesso sono io che vado lontano. E non sarà vicino a te che morirò. Addio, mio piccolo signore, che sognavi i treni e sapevi dov'era l'infinito. Tutto quel che c'era io l'ho visto, guardando te. E sono stata ovunque, stando con te. È una cosa che non riuscirò a spiegare mai a nessuno. Ma è così. Me la porterò dietro, e sarà il mio segreto più bello. Addio, Dann. Non pensarmi mai, se non ridendo. Addio.”

Castelli di rabbia
Variante: E' Jun. E' Jun che se ne va. Ha un libro, in mano, che la sta portando lontano. Addio, Dann. Addio, piccolo signor Rail, che mi hai insegnato la vita. Avevi ragione tu: non siamo morti. Non è possibile morire vicino a te. Perfino Mormy ha aspettato che tu fossi lontano per farlo. Adesso sono io che vado lontano. E non sarà vicino a te che morirò. Addio, mio piccolo signore, che sognavi i treni e sapevi dov'era l'infinito. Tutto quel che c'era io l'ho visto, guardando te. E sono stata ovunque, stando con te. E' una cosa che non riuscirò a spiegare mai a nessuno. Ma è così. Me la porterò dietro, e sarà il mio segreto più bello. Addio, Dann.

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“Vi sono due storie: la storia ufficiale, menzognera, che ci viene insegnata, la storia ad "usum delphini", e la storia segreta, dove si trovano le vere cause degli avvenimenti, una storia vergognosa.”

Honoré De Balzac (1799–1850) scrittore, drammaturgo e critico letterario francese

Le illusioni perdute
Origine: Citato in Manuela Gandini, Ileana Sonnabend: the queen of art, Castelvecchi, 2008, p. 18.

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“E se c'è un segreto è fare tutto come se vedessi solo il sole… e non qualcosa che non c'è.”

Elisa (1977) cantautrice, polistrumentista e produttrice discografica italiana

da Qualcosa che non c'è
Soundtrack '96-'06

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“Io sono qui che cerco di raccontarVi come corre in fretta la vita e di come si può sentire una persona fragile. La sensibilità. Quando tutto ti ferisce ma hai la possibilità di non ferire gli altri, quando hai la possibilità di percepire ciò che non si vede. Vivi una vita diversa, ti accorgi di tutto. Sei costretto dalla tua natura ad essere grato per sempre, a ricordarti solo di quelle persone che ti hanno aiutato con una parola, un gesto o un sorriso. Sei costretto a dimenticarti dei cattivi. Forse il segreto della vita è proprio questo.”

Carlo Zannetti (1960) chitarrista, cantautore e scrittore italiano

Variante: Io sono qui che cerco di raccontarVi come corre in fretta la vita e di come si può sentire una persona fragile . La sensibilità. Quando tutto ti ferisce ma hai la possibilità di non ferire gli altri, quando hai la possibilità di percepire ciò che non si vede. Vivi una vita diversa, ti accorgi di tutto. Sei costretto dalla tua natura ad essere grato per sempre, a ricordarti solo di quelle persone che ti hanno aiutato con una parola, un gesto o un sorriso. Sei costretto a dimenticarti dei cattivi. Forse il segreto della vita è proprio questo. (p. 9)
Origine: Il tormento del talento, p. 9

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“In tutte le persone, il segreto principale è saper distinguere chi mostra da chi dimostra.”

Prevale (1983) disc jockey, produttore discografico e conduttore radiofonico italiano

Origine: prevale.net

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“Colui al quale confidate il vostro segreto, diventa il padrone della vostra libertà.”

François de La Rochefoucauld (1613–1680) scrittore, filosofo e aforista francese

Origine: Da Mémoires; citato in Fernando Palazzi, Silvio Spaventa Filippi, Il libro dei mille savi, Hoepli, 1945<sup>2</sup>.

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“Sputa fuori il tuo segreto | Che se parli è cancellato | Quel che credi sia una bomba | Forse è solo una colomba.”

Adriano Celentano (1938) cantautore, ballerino e showman italiano

da Apri il cuore, n. 2
Esco di rado e parlo ancora meno
Origine: Testo di Mogol e Cheope.

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“Gli sbagli ti attirano verso il fondo, | il finale poi dipenderà da te, | sbagliare è facile ma il segreto è nel capirlo, | la notte porta consiglio, dagli sbagli si impara.”

Fabri Fibra (1976) rapper, produttore discografico e scrittore italiano

da Dagli sbagli si impara, n. 19
Guerra e pace

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