Frasi sulla paura
pagina 6

August Strindberg photo

“La signorina Julie è un carattere moderno e non perché in ogni epoca non ci siano state è un tipo che si spiana la strada, che oggi si vende per il potere, le onorificenze, distinzioni e diplomi, come in passato per i soldi, ed è un sintomo di degenerazione. Non è un buon elemento perché non ha resistenza, anche se purtroppo si perpetua con la sua pochezza; pare, infatti, che i degenerati sovente la preferiscano a livello inconscio, permettendole di riprodursi, generando esseri incerti che penano a sopravvivere e fortunatamente infine periscono, ora incapaci di adeguarsi alla realtà ora a causa dell'ineluttabile affioramento degli istinti repressi ora per la disperazione di non poter raggiungere il maschio. Il tipo è tragico, offre il quadro di un atroce conflitto contro la natura, è tragico come retaggio romantico, ormai indebitamente carpito dal naturalismo che persegue soltanto la felicità, quella felicità che solo le razze sane e vigorose possono attingere. Ma la signorina Julie è anche un resto di antica aristocrazia guerriera che oggi viene soppiantata dalla nuova aristocrazia dei nervi e del cervello; una vittima delle disarmonie familiari create dalla «colpa» di una madre, una vittima dei traviamenti di un'epoca, delle contingenze, nonché della sua costituzione debole, ciò che nel suo complesso corrisponde all'arcaico concetto di Destino ovvero di Legge Universale. Certo il naturalista ha eliminato, insieme a Dio, la colpa, tuttavia le conseguenze di un atto, pena, prigione o paura della galera, non possono essere rimosse”

...
La signorina Julie, Prefazione

Michael Fassbender photo

“Faccio molto più amicizie. Si ha molto più successo quando si tratta di parlare con una ragazza. Improvvisamente sono molto più interessate a me. 3 anni fa se ne sarebbero andate dopo due frasi. Una volta ero seduto a tavola e stavo parlando con questa ragazza. Pensavo: "Dio, quanto sono noioso in questo momento". E lei invece mi diceva: "È così interessante."”

Michael Fassbender (1977) attore irlandese

E io: "Sai una cosa? 5 anni fa non sarebbe stato interessante."
Origine: Da un'intervista rilasciata a GQ; citato in Michael Fassbender: "Le donne mi trovano più interessante ora che sono famoso" http://www.gossipblog.it/post/182163/michael-fassbender-le-donne-mi-trovano-piu-interessante-ora-che-sono-famoso, Gossip Blog.it, ottobre 2013.

Nick Hornby photo
Lucio Battisti photo

“Comunque adesso ho un po' paura, | ora che quest'avventura | sta diventando una storia vera, | spero tanto tu sia sincera!”

Lucio Battisti (1943–1998) compositore, cantautore e produttore discografico italiano

da Con il nastro rosa, lato B, n. 5
Una giornata uggiosa

Alfredo Oriani photo
Fernanda Pivano photo
Gianluigi Paragone photo
John Ronald Reuel Tolkien photo
Daniela Padoan photo
Leonardo Sciascia photo
Stephenie Meyer photo
Alessandro Manzoni photo

“Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto, per paura del senso comune.”

cap. XXXII
I promessi sposi
Variante: Il buon senso c'era, ma se ne stava nascosto per paura del senso comune.

Oriana Fallaci photo
Massimo Gramellini photo
Anthony Kiedis photo
Irvine Welsh photo
Luis Sepúlveda photo

“Un vero ribelle conosce la paura ma sa vincerla”

Luis Sepúlveda (1949) scrittore, giornalista e sceneggiatore cileno

Storia di una lumaca che scoprì l'importanza della lentezza

Slobodan Milošević photo

“[…] Noi non abbiamo paura. Ed entreremo in ogni guerra.”

Slobodan Milošević (1941–2006) politico serbo

Origine: Dal discorso pubblico di Belgrado, 19 novembre 1988. Video https://www.youtube.com/watch?v=iACx15vv64k disponibile YouTube.com.

Tito Maccio Plauto photo
Jane Goodall photo

“Certamente non siamo gli unici animali che vivono l'esperienza del dolore e della sofferenza. In altre parole, non c'è una linea netta tra l'animale uomo e il resto del regno animale. È una linea indistinta e lo sarà sempre…
La paura in una scimmia, un cane, un maiale, viene vissuta verosimilmente alla stessa maniera della specie umana. Giovani animali, umani o di altre specie, mostrano, difatti, comportamenti simili quando sono ben nutriti e sicuri – sono vivaci, saltellano, fanno piroette, rimbalzano, fanno capriole – tanto che è difficile non credere che non provino sentimenti molto simili. Essi sono, in altre parole, pieni di gioia di vivere – sono felici… un giovane scimpanzé, dopo la morte della sua mamma, mostra un comportamento simile alla depressione che affligge i bambini – postura incurvata, dondolio, occhi offuscati fissi nel vuoto, perdita di interesse per quanto accade attorno a sé. Se un piccolo d'uomo può soffrire di dolore, così può soffrire un giovane scimpanzé…
…stare a chiedersi se scimpanzé, elefanti, cani e così via, sperimentino felicità, tristezza, disperazione, rabbia, è uno spreco di tempo – poiché queste cose sono evidenti a chiunque abbia… sperimentato nella sua vita una conoscenza degli animali.”

Jane Goodall (1934) etologa e antropologa britannica

Origine: Da Premessa, in Marc Bekoff, La vita emozionale degli animali; citato in Marini, [//books.google.it/books?id=fDaVAwAAQBAJ&pg=PA185 p. 185].

Anton Pavlovič Čechov photo
Massimo Gramellini photo
Norberto Bobbio photo
James Lane Allen photo

“Pensieri di dubbio e paura non fanno mai realizzare nulla. Conducono sempre al fallimento.”

James Lane Allen (1849–1925) scrittore

libro Come un uomo pensa, così è

Bono photo
Joël Dicker photo
Éric-Emmanuel Schmitt photo
Joël Dicker photo
Margaret Mazzantini photo
Haruki Murakami photo
Woody Allen photo

“La paura è la mia compagna più fedele, non mi ha mai tradito per andarsene con altri.”

Woody Allen (1935) regista, sceneggiatore, attore, compositore, scrittore e commediografo statunitense
Bert Hellinger photo
Henry Ford photo
Fernando Pessoa photo
Stefano Benni photo
Herta Müller photo
Robert Harris photo
Stefano Benni photo
Sharon M. Draper photo
Bertrand Russell photo
Michael Ende photo

“«Le strade di Fantàsia», disse Graogramàn, «le puoi trovare solo grazie ai tuoi desideri. E ogni volta puoi procedere soltanto da un desiderio al successivo. Quello che non desideri ti rimane inaccessibile. Questo è ciò che qui significano le parole 'vicino' e 'lontano'. E non basta volere soltanto andar via da un luogo. Devi desiderarne un altro. Devi lasciarti guidare dai tuoi desideri.»
«Ma io non desidero affatto andarmene da qui», ribatté Bastiano.
«Dovrai trovare il tuo prossimo desiderio», replicò Graogramàn in tono quasi severo.
«E quando l'avrò trovato», fece Bastiano di rimando, «come potrò andarmene da qui?»
«Ascolta, mio signore», disse Graogramàn a voce bassa, «in Fantàsia c'è un luogo che conduce ovunque e al quale si può giungere da ogni parte. Viene chiamato il Tempio delle Mille Porte. Nessuno lo ha visto dall'esterno, perché non ha un esterno. Il suo interno consiste in un labirinto di porte. Chi lo vuole conoscere deve avere il coraggio di inoltrarsi in quel labirinto.»
«Ma come è possibile, se non ci si può avvicinare dall'esterno?»
«Ogni porta», continuò il leone, «ogni porta in tutta Fantàsia, persino una comunissima porta di cucina o di stalla, sicuro, persino l'anta di un armadio, può in un determinato momento diventare la porta d'ingresso al Tempio delle Mille Porte. Passato quell'attimo, torna a essere quello che era, una porta qualsiasi. Perciò nessuno
può passare per più di una volta dalla stessa porta. E nessuna delle mille porte riconduce là da dove si è venuti. Non esiste ritorno.»
«Ma una volta che si è dentro», domandò Bastiano, «si può uscirne?»
«Sicuro», rispose il leone, «però non è così facile come nei soliti edifici. Perché attraverso il labirinto delle Mille Porte ti può guidare solo un vero desiderio. Chi non lo ha è costretto a continuare a vagarci dentro fino a quando sa esattamente che cosa desidera. E questo talvolta richiede molto tempo.»
«E come si fa a trovare la porta d'ingresso?»
«Bisogna desiderarlo.»
Bastiano rifletté a lungo e poi disse:
«È strano che non si possa semplicemente desiderare quello che si vuole. Ma, per la verità, da dove ci vengono i desideri? E che cos'è un desiderio?»
Graogramàn guardò il ragazzo a occhi spalancati, ma non rispose.

Qualche giorno più tardi ebbero un altro colloquio molto importante.
Bastiano aveva mostrato al leone la scritta sul rovescio dell'amuleto. «Che cosa può significare?» domandò. «FA' CIO' CHE VUOI, questo vuol dire che posso fare tutto quello che mi pare, non credi?»
Il volto di Graogramàn assunse d'improvviso un'espressione di terribile serietà e i suoi occhi divennero fiammanti.
«No», esclamò con quella sua voce profonda e tonante, «vuol dire che devi fare quel che è la tua vera volontà. E nulla è più difficile.»
«La mia vera volontà?» ripeté Bastiano impressionato. «E che cosa sarebbe?»
«È il tuo più profondo segreto, quello che tu non conosci.»
«E come posso arrivare a conoscerlo?»
«Camminando nella strada dei desideri, dall'uno all'altro, e fino all'ultimo. L'ultimo ti condurrà alla tua vera volontà.»
«Ma questo non mi pare tanto difficile.»
«Di tutte le strade è la più pericolosa», replicò il leone.
«Perché?» domandò Bastiano. «Io non ho paura.»
«Non è di questo che si tratta», ruggì Graogramàn, «ciò richiede la massima sincerità e attenzione, perché non c'è altra strada su cui sia tanto facile perdersi definitivamente.»”

Michael Ende (1929–1995) scrittore tedesco
Sherrilyn Kenyon photo
Daniel Pennac photo
Kim Il-sung photo
Tahar Ben Jelloun photo
Sir Ian McKellen photo
Roberto Gervaso photo

“Gli uomini hanno paura dei fantasmi, o i fantasmi degli uomini?”

Roberto Gervaso (1937) storico, scrittore, giornalista

Origine: Aforismi, p. 77

Fiorella Mannoia photo
Fernando Botero photo
Fawzia Koofi photo
Joyce Carol Oates photo
Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
RuPaul photo
Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
Rocky Marciano photo
Jim Morrison photo
Jim Morrison photo
John Ruskin photo
Woody Allen photo

“Non è che ho paura di morire. Solo che non voglio esserci quando accadrà.”

Woody Allen (1935) regista, sceneggiatore, attore, compositore, scrittore e commediografo statunitense

Citazioni tratte da film
Origine: Da Io e Annie.

Albert Einstein photo
Franz Kafka photo
Blaise Pascal photo
Carlo Dossi photo
José Saramago photo
Pierre-Augustin de Beaumarchais photo

“Mi affretto a ridere di tutto e di tutti, per la paura di essere costretto a piangerne.”

Pierre-Augustin de Beaumarchais (1732–1799) drammaturgo francese

Figaro: I, 2

Terry Pratchett photo
Paulo Coelho photo

“La paura di soffrire è assai peggiore della stessa sofferenza.”

Paulo Coelho (1947) scrittore brasiliano

L'Alchimista

Milan Kundera photo
Tito Lucrezio Caro photo
Louis-ferdinand Céline photo
Marcel Proust photo
Giovanni Papini photo
Cesare Pavese photo

“La paura di innamorarsi non è forse già un po' d'amore?”

Cesare Pavese (1908–1950) scrittore, poeta, saggista e traduttore italiano

Origine: Vita attraverso le lettere, p. 88

Cesare Pavese photo
Sergio Bambarén photo
Sergio Bambarén photo
Joseph Conrad photo
Thomas Fuller photo

“Ci sono delle persone che sono state considerate coraggiose perché avevano troppa paura per scappare.”

Thomas Fuller (1608–1661) storico britannico

Origine: Citato in Guido Almansi, Il filosofo portatile, TEA, Milano, 1991.

Miguel de Unamuno photo

“Accade invariabilmente che il punto di partenza della saggezza sia la paura.”

Miguel de Unamuno (1864–1936) poeta, filosofo e scrittore spagnolo

Origine: Citato in John Lukacs, Democrazia e populismo, traduzione di Giovanni Ferrara degli Uberti, Longanesi, 2006, p. 190.

Dan Brown photo
Hans Küng photo
Helen Keller photo
Italo Calvino photo
Italo Calvino photo