Frasi su bene
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“Fino ad ora, sulla morale ho appreso soltanto che una cosa è morale se ti fa sentire bene dopo averla fatta, e che è immorale se ti fa star male.”

Ernest Hemingway (1899–1961) scrittore e giornalista statunitense

Origine: Da Morte nel pomeriggio.

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“Nessun uomo sceglie il male perché è il male; lo scambia solo per la felicità, per il bene che cerca.”

Mary Wollstonecraft (1759–1797) filosofa e scrittrice britannica

Origine: Da Rivendicazione dei diritti dell'uomo

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“Il primo bene di un popolo è la sua dignità.”

Camillo Benso Cavour (1810–1861) politico e patriota italiano

discorso alla Camera dei deputati, 16 aprile 1858, da Discorsi parlamentari del conte Camillo di Cavour

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“La morte, raggiungila con tutti i tuoi appetiti, e il tuo egoismo e tutti i peccati capitali.”

Arthur Rimbaud (1854–1891) poeta francese

da «Un tempo, se ricordo bene...», 1972

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“Mi sono disteso nel fango. Mi sono asciugato al vento del delitto. E alla follia ho giocato qualche brutto tiro.”

Arthur Rimbaud (1854–1891) poeta francese

da «Un tempo, se ricordo bene...», 1972

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“Ogni azione umana crea continuamente dei vuoti e dei pieni, apre delle parentesi che dovranno venir chiuse. Se l'uomo fa il male come reazione al male, chiude una parentesi aperta dal male inferto; se fa il male per il male, apre una parentesi creando un vuoto che gli attirerà del male. Così avviene per il bene. Se l'uomo usa generosità per attirare generosità, apre e chiude questa parentesi; ma se è generoso con chi non potrà ricambiarlo, apre un vuoto di bene in cui entrerà dell'altro bene per colmarlo.
Quando uno fa del male come reazione a un male, chiude la parentesi del male; in questo caso vige la legge del taglione, chi è stato offeso può domandare giustizia: giustizia che è sempre una larvata forma di vendetta e, una volta soddisfatta l'esigenza di giustizia, la parentesi è chiusa, l'offensore ha pagato, non deve più nulla; l'offeso non ha più alcun diritto. Ma se chi ha ricevuto l'offesa non reagisce, l'offensore apre in sé un vuoto che sarà fatalmente ricolmato da un'altra offesa, anche se interviene il perdono dell'offeso.
Una legge severa presiede a questi meccanismi; così colui che fa il bene, e di questo riceve la ricompensa e la gratitudine del beneficato, chiude la parentesi, e il benefattore ha ricevuto la sua ricompensa; se invece la generosità è gratuita, se l'amore non è limitato da nessuna finalità, se qualcuno rivolge la sua forza di amore e di dono a chi non potrà rispondergli con altra generosità e amore, si stabilisce una corrente di vuoto che sarà colmata da altra generosità e da altro amore.
Le nostre azioni, le nostre opere di cristiani dovranno essere contrassegnate dall'apertura di una assoluta gratuità: questa stabilirà un continuo flusso di bene e di grazia tra il cielo e noi. E ci libererà da tutte quelle solidificazioni create dall'ambizione vanitosa di porre una finalità alle nostre azioni, anche a quelle che riteniamo più conformi alle qualità cristiane. Amiamo «per», preghiamo «per», facciamo delle opere sociali «per»; motivare l'amore non è amare, avere una ragione per donare non è dono puro, avere una motivazione per pregare non è preghiera.”

Giovanni Vannucci (1913–1984) presbitero e teologo italiano

La vita senza fine

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“La grande riputazione acquistatasi da Alaimo non potea non destar sospetti nell' animo dell' infante don Giacomo, precoce mirabilmente nella cattiveria, ed al quale bene appropriava il Muntaner il proverbio catalano: «Spina non punge se non nasce acuta (2)». Certamente contribuiva a renderlo sgradito all' infante e alla corte la superbia della moglie Macalda, la quale pare che molto potesse sull' oramai vecchio marito. Ella niegava di dare a Costanza il nome di regina; chiamavala «la madre di don Giacomo». In corte non andava quasi mai, o se qualche volta mostravasi era per fare sfoggio de' suoi vestiti di porpora e de' suoi ricchi adornamenti (3). Essendo incinta, come maggiore ad ogni legge, volle far soggiorno nel convento de Frati minori, che piacevale per l'amenità del luogo, e quivi partorì. Costanza andò a visitarla e fa sgarbatamenie ricevuta: si profferì col figlio a tenere al fonte battesimale il fanciullo: rispose la madre che temea il freddo dell' acqua gli nuocesse così piccino; e tre dì dopo lo fece battezzare dandolo a tenere ad uomini del popolo. Un' altra volta fu notato, che essendosi la regina, perché inferma, fatta portare su di una barella da Palermo al santuario di Morreale, l'indomani Macalda, ne inferma ne per cagione di divozione, si fece portare per le vie di Palermo in barella coperta di scarlatto, e di poi viaggiò in quella guisa da quella città fino a Nicosia, il che parve strana e superba cosa in quei tempi. Spiacque anco molto in corte, che viaggiando per l'isola 1 infante don Giacomo con iscorta di trenta cavalli, ella, che volle accompagnarlo, ne menasse seco trecento, e si arrogasse l'autorità di maestro giustiziere, ufficio stato conceduto al marito. Ne le parole raffrenava, e sappiamo che un dì disse al Loria, uomo alla corte devotissimo, e dell'autorità e fama di Alaimo invido e nemico: «Bel compenso ci rende il vostro re don Pietro! Noi lo chiamammo compagno e non re, ed egli, assumendo il dominio del regno, noi che siamo compagni tratta come servi (d)». Aggiungono gli storici a questi fatti palesi e certi altri oscuri e forse finti, cioè che Macalda facesse giurare il marito non darebbe consigli contro i Francesi, procurerebbe il loro ritorno in Sicilia (2). Queste femminili vanità ed intemperanze, se non cagionarono, sollecitarono la rovina di Alaimo, il quale avendo molto contribuito ad assicurare la corona di Sicilia a' reali di Aragona, dovea da costoro essere odiato, perché somiglianti beneficj si pagan sempre colla ingratitudine. Giacomo raduna segretamente in Trapani tutti i suoi fedeli e tutti i Catalani eh' erano ne' dintorni. Quivi egli chiama a sé Alaimo, gli espone i pericoli del regno se il padre non mandi solleciti aiuti : egli solo potrebbe ottener tutto: vada in Catalogna; le galere sono nel porto apparecchiate: salvi alla patria la libertà e al re la corona. Allora tutti i cortigiani circondano Alaimo, e lo priegano con grave istanza e lo sollecitano a partirsi. È li fissa in viso, comprende il suo stato, non vede scampo, risponde che andrà, e nel medesimo dì monta in nave e naviga verso Barcellona, ove Pietro lo accoglie onorevolmente, loda, promette e lo ritiene seco con segni di affetto non sì bene simulati che Alaimo dell' infingimento non s'accorgesse (4).”

Giuseppe La Farina (1815–1863) patriota e scrittore italiano

Vol VI: 1250-1314, Cap. LV Della rovina di Alaimo di Lentini e di sua moglie Macalda, pp. 303-304
Storia d'Italia narrata al popolo italiano

“Se riesci a mantenere la calma quando intorno a te tutti hanno perso la testa, può darsi che tu non abbia afferrato bene la situazione.”

Jean Kerr (1922–2003) scrittore, drammaturgo

da Per piacere non mangiate le margherite

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“È veramente un gran bene la tribolazione. Non possiamo conseguire il regno eterno in altro modo che attraverso la croce.”

Giovanni Crisostomo (349–407) arcivescovo e teologo bizantino

Origine: Citato in San Paolo per ogni giorno dell'anno, prefazione di M. Alberione, Pia Società San Paolo, 1942.

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“L'accidia è pigrizia, negligenza nel fare il bene, nel compiere i propri doveri verso se stessi e verso la collettività.”

Cesare Marchi (1922–1992) scrittore, giornalista e personaggio televisivo italiano

prefazione, p. 9
Quando siamo a tavola

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“Mi oppongo alla violenza perché, quando sembra produrre il bene, è un bene temporaneo; mentre il male che fa è permanente.”

Mahátma Gándhí (1869–1948) politico e filosofo indiano

Origine: Aforismi e pensieri, p. 157

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“Il mio compito è quello di giocare bene a tennis, sta a voi trovare le parole opportune.”

Roger Federer (1981) tennista svizzero

Citazioni non datate
Origine: Citato in Roger Jaunin, editoriale in Le Matin, 28 gennaio 2007; citato in I silenzi di Federer, p. 9.

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“Vorrei che le bambine si tenessero il più a lungo possibile l'adolescenza. Senza fretta. Invece di correre dietro alla tecnologia. E che praticassero sport, ma perché fa bene, senza aspettative particolari. Imparando a perdere, prima di vincere.”

Roger Federer (1981) tennista svizzero

2011
Origine: Citato in Paolo Rossi, "Alle mie bambine insegnerò a perdere" http://www.repubblica.it/sport/tennis/2011/05/11/news/federer-16088251/index.html?ref=search, la Repubblica, 11 maggio 2011.

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“[Riferito al Madison Square Garden] Giocare bene qui è qualcosa di speciale: è l'ultima storica arena rimasta ancora in piedi in America, si respira la gloria del passato.”

Kobe Bryant (1978–2020) cestista statunitense

Origine: Citato in Massimo Lopes Pegna, Kobe Bryant http://archiviostorico.gazzetta.it/2009/febbraio/04/Kobe_Bryant_ga_10_090204115.shtml, Gazzetta della Sport, 4 febbraio 2009.

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“Chi si guarda nel cuore | sa bene quello che vuole | e prende quello che c'è.”

Ivano Fossati (1951) cantautore, compositore e polistrumentista italiano

da La pianta del tè, n. 1
La pianta del tè

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“Non giocare mai con l'insurrezione. Ma quando la si inizia, mettersi bene in testa che bisogna andare sino in fondo.”

Lenin (1870–1924) rivoluzionario e politico russo

Origine: Da Consigli di un assente.

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“Ti fa stare bene, ti dà la possibilità di sentire, di parlare, di vedere il mondo da un'altra angolazione. La bicicletta ti fa tornare indietro nel tempo. Ti fa tornare ragazzo.”

Davide Cassani (1961) commentatore televisivo, ex ciclista su strada e dirigente sportivo italiano

Origine: Dalla Presentazione in Piero Fischi, Ciclismo: Allenamento e alimentazione, Ediciclo Editore, 2002, p. 7 http://books.google.it/books?id=0IBqUsGZBaIC&pg=PA7#v=onepage&q&f=false. ISBN 88-85318-79-7

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“Perché frequentare Platone, quando un sassofono può farci intravedere altrettanto bene un altro mondo?”

Emil Cioran (1911–1995) filosofo, scrittore e saggista rumeno

Sillogismi dell'amarezza

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“Bene, i miei piedi hanno finalmente preso posto sulla terra, ma io mi sono guadagnato un posticino carino tra le stelle.”

Bruce Springsteen (1949) musicista e cantautore statunitense

Greetings from Asbury Park, N.J.

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“Bene lascia che il sole splenda, lascia che piova, lascia che i cuori spezzati amino di nuovo”

Bruce Springsteen (1949) musicista e cantautore statunitense

The River

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“[Ultime parole] Io ho voluto bene al pubblico italiano e gli ho dedicato inutilmente cinque anni della mia vita. Faccio questo non perché sono stanco della vita (tutt'altro) ma come atto di protesta contro un pubblico che manda Io tu e le rose in finale e una commissione che seleziona La rivoluzione. Spero che serva a chiarire le idee a qualcuno. Ciao. Luigi.”

Luigi Tenco (1938–1967) cantautore italiano

biglietto vergato a mano, la cui paternità è discussa, ritrovato accanto al suo corpo, nella sua camera all'Hotel Savoy di Sanremo
Origine: Citato in Simone Coacci, Luigi Tenco. Una storia sbagliata http://www.ondarock.it/italia/luigitenco.htm, Ondarock.it.

“Del male è il bene più forte.”

Clemente Rebora (1885–1957) presbitero e poeta italiano

da Frammenti Lirici, XVIII

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“La malvagità presuppone un certo spessore morale, forza di volontà e intelligenza. L'idiota invece non si sofferma a ragionare, obbedisce all'istinto, come un animale nella stalla, convinto di agire in nome del bene e di avere sempre ragione.”

The Shadow of the Wind
L'ombra del vento
Variante: La malvagità presuppone un certo spessore morale, forza di volontà e intelligenza. L'idiota invece non si sofferma a ragionare, obbidisce all'istinto, come un animale nella stalla, convinto di agire in nome del bene e di avere sempre ragione.

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“Se non tutti faranno così, sarà pur bene che qualcuno lo faccia: il fuoco viene sempre acceso da un punto.”

Aldo Capitini (1899–1968) filosofo, politico e antifascista italiano

Elementi di un'esperienza religiosa

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“La filosofia, se così vuol chiamarsi, che s'incarna in Wuthering Heights che tutto il creato, animato o inanimato, fisico e psichico, è espressione di certi vivi principi spirituali: da un lato quel che può definirsi il principio della tempesta – l'aspro, lo spietato, il selvaggio, il dinamico – dall'altro il principio della calma – il dolce, il demente, il passivo, il mansueto. I due principi sono in contrasto, e insieme compongono un'armonia. Così osserva David Cecil (Early Victorian Novelists, Londra 1934). […] Ai personaggi della Brontë è applicabile l'ordinaria antitesi tra bene e male. Essi non cercano di por freno alle loro passioni devastatrici, non si pentono dei loro atti di distruzione; ma siccome quegli atti e quelle passioni non sgorgano da impulsi di natura distruttiva, bensì da impulsi che son distruttivi solo perché stornati dal loro corso naturale, essi non sono " cattivi ". […] Sicché il conflitto a cui assistiamo nel suo libro non è quello consueto dei romanzi vittoriani, tra bene e male; è piuttosto un contrasto tra simile e dissimile. [.. ] In verità il sesso ha poco a che fare coi personaggi della Brontë: l'amore di Catherine è esente da sensualità come la forza che attrae la marea alla luna, il ferro alla calamita, e non ha più tenerezza che fosse odio. […] Da un lato Wuthering Heights, la terra della tempesta, su nell'arida brughiera, nuda all'assalto degli elementi, naturale dimora della famiglia Earnshaw, indomiti figli della tempesta. Dall'altro, protetta dalla frondosa valle sottostante, Thrushcross Grange, l'appropriata dimora dei figli della calma, i gentili, passivi, timidi Linton. […] È la distruzione (a opera di Heathcliff) e la restaurazione di quest'armonia che, secondo l'analisi del Cecil forma il tema del racconto. Che è molto complesso: c'è infatti una seconda generazione in cui la netta distinzione tra i figli della tempesta e i figli della calma s'è smussata; essi partecipano d'entrambe le nature. […] Tale lo schema del romanzo, logico come il profilo d'una fuga musicale, per adoperare la felice similitudine del Cecil: schema da poema epico e da tragedia più che da romanzo. Forse Chesterton ha toccato la nota giusta quando ha detto (in The Victorian Age in Literature): «Wuthering Heights avrebbe potuto essere scritto da un'aquila». Sta sospeso così tra cielo e terra, più vicino al cielo che alla terra: romanzo meteorico.”

Emily Brontë (1818–1848) scrittrice e poetessa inglese

Mario Praz

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“Un amore è bello se è compreso, è ancora più bello se ti senti bene.”

Jimi Hendrix (1942–1970) chitarrista e cantautore statunitense

da Come On (Let the good times roll), n.° 7

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“[Su Javier Zanetti] Pupi, ti voglio molto bene, lo sai, e ho grande ammirazione per tutto quello che continui a fare all'Inter.”

Diego Simeone (1970) allenatore di calcio e ex calciatore argentino

Origine: Citato in Aspettando Prima Serata: Zanetti, natura e genitori http://www.inter.it/aas/news/reader?N=59593&L=it, Inter.it, 28 settembre 2012.

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“Perdono, perdono. Tu mi perdoni padre mio, non è vero? Tu mi perdoni, in fondo mi conosci.”

Carmelo Bene (1937–2002) attore, drammaturgo e regista italiano

"Amleto" televisivo di C. Bene, Rai 1977

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“Le osterie sono un bene universale.”

Ersilio Tonini (1914–2013) cardinale e arcivescovo cattolico italiano

da Vita, Religione e Sapienza, Dibattito tra Ermanno Olmi, Ersilio Tonini, Umberto Galimberti a proposito del film Centochiodi, Rai Extra

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“Da grande cosa penso di fare? | Non voglio smettere mai di sognare!.”

Piero Pelù (1962) cantautore italiano

da Bene bene male male, n. 2
U.D.S. – L'uomo della strada

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