Frasi su causa
pagina 2

Noam Chomsky photo

“Nell'ottobre del 1965 il Senatore Mansfield ha criticato il "senso di completa irresponsabilità" mostrato dai manifestanti. Non aveva niente da dire allora […] sul "senso di completa irresponsabilità" mostrato del senatore Mansfield e dagli altri che stanno tranquillamente a guardare e votano su stanziamenti mentre le città e i villaggi del Nord Vietnam vengono demoliti, mentre millioni di rifugiati nel Sud sono cacciati dalle loro case a causa dei bombardamenti americani. Non ha niente da dire sugli standard morali o il rispetto per la legge internazionale di coloro che hanno permesso questa tragedia. Parlo dell senatore Mansfield precisamente perché non è uno di quei che patrioti che si battono il petto e che vogliono che l'America governi il mondo, ma è piuttosto un intellettuale americano nel miglior senso della parola, un uomo colto e ragionevole -- il tipo di uomo che è il terrore della nostra era. […] quando guardo ciò che sta accadendo al nostro paese, quello che trovo più terrifficante non è Curtis LeMay, con i suoi allegri suggerimenti di bombardare chiunque fino a farli tornare all'età della pietra, ma piuttosto le calme disquisizioni degli scienziati politici su quanta forza sarebbe necessaria per raggiungere i nostri scopi, o su quale forma di governo sarebbe accettabile per noi in Vietnam. Quello che trovo terrificante è il distacco e la serenità con cui vediamo e discutiamo una tragedia insostenibile. Sappiamo tutti che se la Russia o la Cina fossero state colpevoli di ciò che abbiamo fatto noi in Vietnam, staremmo esplodendo di indignazione morale per questi crimini mostruosi.”

Noam Chomsky (1928) linguista, filosofo e teorico della comunicazione statunitense
Ernst Jünger photo
Alessandro Manzoni photo
Paramahansa Yogananda photo
Carl Sagan photo
Paolo Villaggio photo
Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
Muhammad Ali photo
Winston Churchill photo

“L'epoca della procrastinazione, delle mezze misure, del mitigare, degli espedienti inutili, del differire sta giungendo alla fine. Ora stiamo entrando nell'epoca dove ogni azione causa conseguenze.”

Winston Churchill (1874–1965) politico, storico e giornalista britannico

dal discorso alla House of commons del 12 novembre 1936; citato anche in Al Gore, Una scomoda verità

Pier Paolo Pasolini photo
Friedrich Engels photo
José Saramago photo
Isaac Asimov photo

“Legge zero:
Un robot non può recare danno all'umanità, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, l'umanità riceva danno.”

Variante: Prima Legge:
Un robot non può recare danno agli esseri Umani, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, gli esseri Umani ricevano danno.
Origine: Formulata da R. Daneel Olivaw e da R. Giskard Reventlov e applicata per la prima volta da quest'ultimo – primo robot mentalico – al termine del romanzo "I robot e l'Impero". Ne deriva una coerente modifica della Prima legge: "Un robot non può recare danno agli esseri Umani, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, gli esseri Umani ricevano danno, a meno che ciò non contrasti con la legge zero".

Tito Lucrezio Caro photo
Friedrich Nietzsche photo

“Caro signor professore,
alla fine sarei stato molto più volentieri professore basileese che Dio; ma non ho osato spingere così lontano il mio egoismo privato, da tralasciare, per causa sua, la creazione del mondo. Lei vede, bisogna fare sacrifici, come e dove si viva. – Tuttavia, mi sono riservata una piccola camera da studente che si trova di fronte al Palazzo Carignano (– nel quale sono nato come Vittorio Emanuele) e oltre a ciò permette di sentire, dal proprio tavolo di lavoro, la magnifica musica nella Galleria Subalpina. Pago 25 franche con servizio, preparo il mio tè e faccio tutte le spese da solo, soffro di stivali rotti e ringrazio ogni momento il cielo per il vecchio mondo, per il quale gli uomini non sono stati abbastanza semplici e silenziosi. – Poiché sono condannato a intrattenere la prossima eternità con cattive spiritosaggini, ho qui un'attività scrittoria, che invero non lascia nulla a desiderare, molto carina e nient'affatto faticosa. La posta è a cinque passi, imbuco io stesso le lettere per trasmettere il grande fogliettonista "der grende monde". Naturalmente, sono in stretti rapporti con il Figaro, e affinché lei abbia un'idea di quanto io possa essere innocuo, ascolti le mie prime due cattive spiritosaggini:
Non prenda troppo sul serio il caso Prado. Io sono Prado, sono anche il padre di Prado, oso dire che sono anche Lesseps…. Vorrei dare ai miei parigini, che amo, una nuova idea – quella del criminale dabbene.
Seconda spiritosaggine. Saluto gli immortali. Daudet appartiene ai quarante.
Astu”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

da una lettera a Jacob Burckhardt del 5 gennaio 1889

Honoré De Balzac photo
Gustave Flaubert photo

“Tempo: eterno argomento di conversazione. Causa universale delle malattie. Lagnarsene sempre.”

Gustave Flaubert (1821–1880) scrittore francese

Dizionario delle idee correnti

Groucho Marx photo

“Il matrimonio è la causa principale del divorzio.”

Groucho Marx (1890–1977) comico

Origine: Citato in Gino e Michele, Matteo Molinari, Le Formiche: anno terzo, Zelig Editore, 1995, § 1924.

Adam Smith photo
Karl Marx photo

“Cosí durante tutto questo periodo vediamo il partito dell'ordine costretto dalla sua posizione equivoca a consumare e spezzettare la sua lotta col potere esecutivo in una serie di meschini conflitti di competenza, di risse, di cavilli, di contrasti di potere; costretto a fare delle piú stupide questioni di forma il contenuto della sua attività. Esso non osa impegnare la battaglia quando questa ha un'importanza di principio, quando il potere esecutivo si è veramente smascherato e la causa dell'assemblea nazionale sarebbe la causa di tutta la nazione. In tal modo quest'ultima darebbe alla nazione un ordine di marcia; ma quello che teme piú di tutto è che la nazione si muova. In simili occasioni, perciò, il partito dell'ordine respinge le proposte della Montagna e passa all'ordine del giorno. Spogliato cosí il conflitto delle sue grandi dimensioni, il potere esecutivo attende tranquillamente il momento in cui può riprenderlo per motivi insignificanti e meschini, che non offrono piú, per cosí dire, che un interesse strettamente parlamentare. Allora il furore contenuto del partito dell'ordine scoppia; allora questo partito strappa il sipario che nasconde il retroscena; allora denuncia il presidente e dichiara la repubblica in pericolo; ma allora il suo pat[h]os appare insipido e il motivo della lotta appare ormai soltanto un pretesto ipocrita o, in generale, non degno di un combattimento. La tempesta parlamentare si trasforma in una tempesta in un bicchier d'acqua; la lotta diventa intrigo; il conflitto diventa scandalo.”

Karl Marx (1818–1883) filosofo, economista, storico, sociologo e giornalista tedesco

2001, p. 140
Il 18 brumaio di Luigi Bonaparte

Henri Bergson photo

“Quel che si trova nell'effetto era già nella causa.”

Henri Bergson (1859–1941) filosofo francese

da L'evoluzione creatrice

Giacomo Leopardi photo
Giacomo Leopardi photo

“Certo l'ultima causa dell'essere non è la felicità; perocché niuna cosa è felice.”

Giacomo Leopardi (1798–1837) poeta, filosofo e scrittore italiano

Cantico del gallo silvestre

Baruch Spinoza photo
Martin Luther King photo
Thiruvalluvar photo
Carl Gustav Jung photo
Giovanni Maria Vianney photo
Paul Henri Thiry d'Holbach photo
James Hunt photo

“Prost si è bruciato il cervello a causa di Senna. Prima che la gara inizi, sa di essere battuto.”

James Hunt (1947–1993) pilota automobilistico britannico

Origine: Citato in Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, 1992, p. 50, ISBN 88-8598-826-2.

Peter Singer photo

“Un animale può soffrire di più proprio a causa della sua limitata capacità di comprensione.”

Peter Singer (1946) filosofo australiano

Origine: Citato in de Mori, p. 69.

“Ciò che distingue l'uomo immaturo è che vuole morire nobilmente per una causa, mentre ciò che distingue l'uomo maturo è che vuole umilmente vivere per essa.”

Wilhelm Stekel (1868–1940) medico, psicologo e psicoanalista austriaco

cap. XXIV, 1961, p. 219
Origine: Parole pronunciate dal professore Antolini, che riporta una citazione dello psicoanalista Wilhelm Stekel.

Anassagora photo
Anassagora photo

“A causa della loro opacità [dei sensi] non siamo in grado di giudicare il vero.”

Anassagora (-500–-428 a.C.) filosofo greco antico

frammento 21
Frammenti di Sulla natura (titolo convenzionale)

“A volte sussurrare un Ave Maria in silenziosi tramonti mi causa leggeri brividi di emozione.”

Carlo Urbani (1956–2003) medico e microbiologo italiano

Origine: Citato in Teresio Bosco, Il medico senza frontiere. Carlo Urbani, Elledici, 2005.

Jared Diamond photo
Jared Diamond photo
Papa Pio V photo

“Se qualcuno commetterà il nefando crimine contro natura, a causa del quale l'ira di Dio si abbatte su coloro che gli resistono, sarà consegnato per la punizione al braccio secolare; e se chierico, dopo essere stato privato di ogni grado, sarà sottoposto ad analoga pena [l'esecuzione capitale].”

Papa Pio V (1504–1572) 225° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

dalla bolla Cum Primum, 1566; citato in Walter Peruzzi, Il cattolicesimo reale attraverso i testi della Bibbia, dei papi, dei dottori della Chiesa, dei concili, Odradek, Roma, 2008, p. 317

Vincent Cassel photo
Thomas Stearns Eliot photo

“Credo in Dio a causa degli incontri. Tutte le spiegazioni sono inutili, io credo agli incontri.”

Jean Guitton (1901–1999) filosofo e scrittore francese

Quello che credeva al cielo e quello che non ci credeva

Maurizio Milani photo
Papa Paolo VI photo
René Girard photo
Daniele Luttazzi photo
Emil Cioran photo
Lucio Sergio Catilina photo

“So assolutamente, o soldati, che le parole non aggiungono valore e che un esercito non diventa coraggioso da vile né forte da pavido per un discorso del generale. Quanto è grande il coraggio nell'animo di ciascuno per indole o per educazione, tanto grande è solito manifestarsi in guerra. Colui che né la gloria né i pericoli incitano, lo potresti esortare invano: il timore dell'animo tappa le orecchie. Ma io vi ho convocato per ammonirvi riguardo a poche cose e contemporaneamente per esporvi il motivo del mio piano. Invero certamente sapete, o soldati, qual grave danno abbiano portato a noi la viltà e l'indolenza di Lentulo, e anche a lui stesso, e per quale modo mentre aspettavo rinforzi dalla città, non sono potuto partire per la Gallia. Ora dunque a quale punto sia la nostra situazione, voi tutti lo capite insieme a me. Due eserciti nemici ci sbarrano la strada, uno dalla città e uno dalla Gallia; rimanere più a lungo in questi luoghi, anche se il nostro animo lo desidera moltissimo, lo impedisce la mancanza di frumento e di altre cose. Dovunque ci piaccia andare, bisogna aprirsi la strada con le armi. Perciò vi esorto ad essere forti e pronti e, quando entrerete in combattimento, a ricordare che voi portate nelle vostre mani destre ricchezze, onore, gloria, senza contare la libertà e la patria. Se vinceremo, non correremo più alcun pericolo; ci saranno vettovaglie in abbondanza, municipi e colonie spalancheranno le porte. Se, causa la paura, ci saremo ritirati, quei medesimi diventeranno ostili, nessun amico, nessun luogo potrà proteggere chi le armi non siano riuscite a proteggere. Inoltre, soldati, non è il medesimo bisogno ad incombere su di noi e su di loro: noi combattiamo per la patria, per la libertà, per la vita; per loro è superfluo combattere per il potere di pochi. Perciò, attaccate con maggior audacia, memori dell'antico valore! Vi sarebbe stato concesso passare la vita in esilio con il massimo disonore: alcuni di voi avrebbero potuto bramare a Roma, dopo aver perso le proprie, le ricchezze di altri. Poiché quelle azioni sembravano turpi ed intollerabili agli uomini, avete deciso di seguire queste. Se volete abbandonare questa situazione, c'è bisogno di coraggio; nessuno, se non da vincitore, ha mai cambiato in pace una guerra. In guerra il massimo pericolo è quello di coloro che di più hanno paura; il coraggio è considerato come un muro. Quando vi guardo, o soldati, e quando considero le vostre azioni, mi prende una grande speranza di vittoria. L'animo, l'età, il valore vostri mi incoraggiano, e la necessità, inoltre, che rende coraggiosi anche i pavidi. E infatti l'inaccessibilità del luogo impedisce che la moltitudine dei nemici possa circondarci. Se la fortuna si sarà opposta al vostro valore, non fatevi ammazzare invendicati, e neppure, una volta catturati, non fatevi trucidare come bestie piuttosto che lasciare ai nemici una vittoria cruenta e luttuosa combattendo alla maniera degli eroi!”

Lucio Sergio Catilina (-109–-62 a.C.) militare e senatore romano

Citato in Gaio Sallustio Crispo 1994

Carmelo Bene photo

“Il mio epitaffio potrebbe essere quel passaggio di Sade: mi ostino a vivere perché «Anche da morto io continui a essere la causa di un disordine qualsiasi.»”

Carmelo Bene (1937–2002) attore, drammaturgo e regista italiano

Origine: Citato in RaiNews 24, 16 marzo 2002

Giobbe Covatta photo
Publio Ovidio Nasone photo

“Una causa non buona diventa peggiore quando si vuole difenderla.”

I, 1, 26
Causa patrocinio non bona peior est.
Tristia

Enrico Mattei photo

“Mio padre diceva che è brutto essere poveri, perché non si può studiare, e senza studiare non si può fare strada.”

Enrico Mattei (1906–1962) imprenditore e politico italiano

Origine: Dal discorso per la laurea honoris causa conferitagli a Camerino, 1960; citato in Giorgio Galli, La sfida perduta: biografia politica di Enrico Mattei, Bompiani, 1976.

Silvano del Monte Athos photo
Fabrice Hadjadj photo
Yasser Arafat photo
Raimondo Lullo photo

“Sono io stesso il supremo Haṃsa, Śiva, la causa ultima.”

Svacchanda Tantra

Ferdinando Imposimato photo
Jovanotti photo

“*Ho visto causa ed effetto che si scambiavano il ruolo. | E ho visto grandi orchestrali crollare dentro un assolo.”

Jovanotti (1966) cantautore, rapper e disc jockey italiano

da Un buco nella tasca
Buon sangue

Andrzej Sapkowski photo
José Mourinho photo

“Solo uno tra ventuno non voleva darmi la laurea honoris causa, ma è normale, neanche Gesù piaceva a tutti.”

José Mourinho (1963) allenatore di calcio e calciatore portoghese

Inter (2008-2010)
Origine: Da Chiambretti Night, 1° aprile 2009; citato in Mourinho al Chiambretti show: "Nemmeno Gesù piaceva a tutti" http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/calcio/200904articoli/19758girata.asp, La Stampa, 2 aprile 2009.

August Strindberg photo

“La signorina Julie è un carattere moderno e non perché in ogni epoca non ci siano state è un tipo che si spiana la strada, che oggi si vende per il potere, le onorificenze, distinzioni e diplomi, come in passato per i soldi, ed è un sintomo di degenerazione. Non è un buon elemento perché non ha resistenza, anche se purtroppo si perpetua con la sua pochezza; pare, infatti, che i degenerati sovente la preferiscano a livello inconscio, permettendole di riprodursi, generando esseri incerti che penano a sopravvivere e fortunatamente infine periscono, ora incapaci di adeguarsi alla realtà ora a causa dell'ineluttabile affioramento degli istinti repressi ora per la disperazione di non poter raggiungere il maschio. Il tipo è tragico, offre il quadro di un atroce conflitto contro la natura, è tragico come retaggio romantico, ormai indebitamente carpito dal naturalismo che persegue soltanto la felicità, quella felicità che solo le razze sane e vigorose possono attingere. Ma la signorina Julie è anche un resto di antica aristocrazia guerriera che oggi viene soppiantata dalla nuova aristocrazia dei nervi e del cervello; una vittima delle disarmonie familiari create dalla «colpa» di una madre, una vittima dei traviamenti di un'epoca, delle contingenze, nonché della sua costituzione debole, ciò che nel suo complesso corrisponde all'arcaico concetto di Destino ovvero di Legge Universale. Certo il naturalista ha eliminato, insieme a Dio, la colpa, tuttavia le conseguenze di un atto, pena, prigione o paura della galera, non possono essere rimosse”

...
La signorina Julie, Prefazione

Antoine de Saint-Exupéry photo
Shri Mataji Nirmala Devi photo
Henri Bergson photo
Mike Tyson photo
Dan Brown photo
Harper Lee photo
José Saramago photo
Dalai Lama photo

“Benché ci si possa trovare in un ambiente ostile, se l'atteggiamento mentale è fermo e stabile, l'ostilità non sarà causa di grande disturbo.”

Dalai Lama (1935) 14º Dalai Lama e Premio Nobel per la Pace 1989

Origine: Da Trasformare la mente: riflessioni su vita, amore e felicità, Oscar Mondadori, 2012. ISBN 978-88-04-58644-9

Jared Leto photo
Erwin Liek photo
Charlie Chaplin photo
Henri Laborit photo
Anthony de Mello photo
Linneo photo
Neale Donald Walsch photo
Francesco Guccini photo
Zygmunt Bauman photo

“L’incertezza, che dell’insicurezza è la causa principale, rappresenta di gran lunga lo strumento di potere più incisivo, anzi, la sua essenza stessa.”

Zygmunt Bauman (1925–2017) sociologo e filosofo polacco

libro Danni collaterali: Diseguaglianze sociali nell'età globale

Mary Shelley photo
Igor Sibaldi photo

“Causa di ogni cosa è il suo scopo.”

Igor Sibaldi (1957) traduttore, saggista e scrittore italiano

libro Libro della creazione

Francesco Guccini photo
Alan Turing photo
Lev Nikolajevič Tolstoj photo
Donna Tartt photo
Albert Einstein photo
John Wayne photo
Marco Rizzo photo

“Solo il Socialismo come progetto alternativo di società può battere la globalizzazione capitalistica, rifiutando le guerre e l'imperialismo di rapina che sono la causa principale della migrazione dall'Africa e dai paesi poveri.”

Marco Rizzo (1959) politico italiano

Origine: Citato in Marco Rizzo: "Anche il governo Conte si sottomette all'Ue" http://www.affaritaliani.it/politica/marco-rizzo-anche-il-governo-conte-si-sottomette-all-ue-548423.html, Affariitaliani.it, 29 giugno 2018.

Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
Eckhart Tolle photo
Yasser Arafat photo
Charles Darwin photo
Emiliano Zapata photo

“Ora posso morire. Questo era ciò che desideravo: che si sappia per che cosa lottiamo, che si conosca la causa che vogliamo difendere, che vengano a vederci, ci studino e poi raccontino la verità: siamo uomini d'onore e non banditi.”

Emiliano Zapata (1879–1919) rivoluzionario, politico e guerrigliero messicano

Origine: Citato in Dizionario mondiale di Storia, Rizzoli Larousse, Milano, 2003, p. 1364. ISBN 88-525-0077-4

Raniero Cantalamessa photo
Sigmund Freud photo
Giordano Bruno photo