Frasi su donna
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“Amo Topolino più di qualsiasi donna abbia mai conosciuto.”

Walt Disney (1901–1966) imprenditore, fumettista (creatore di cartoni animati)

citato in Daniela Castelli, il Citazionario n. 1, Simonelli Editore, 2012

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“La teoria della bisessualità è stata definita nella sua forma più cruda da un apologista degli invertiti maschili; «un cervello di donna in un corpo d'uomo.»”

Sigmund Freud (1856–1939) neurologo e psicoanalista austriaco, fondatore della psicoanalisi

Origine: Tre saggi sulla sessualità (1905), Le aberrazioni sessuali, p. 22

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“L'uomo è spinto dal piacere; la donna dal significato del piacere.”

Fulton J. Sheen (1895–1979) arcivescovo cattolico statunitense

Origine: Tre per sposarsi, p. 15-16

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“La vecchiaia comincia il giorno in cui, invece di scrivere a una donna, le telefoniamo.”

Gesualdo Bufalino (1920–1996) scrittore

Origine: Il malpensante, Aprile, p. 47

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“Nel centro della tela, nel posto ove suole stare il ragno, Gwynplaine vide una cosa formidabile e magnifica: una donna nuda.
Non assolutamente nuda. Questa donna era vestita e vestita dalla testa ai piedi. Indossava una camicia lunghissima, come le stole d'angeli nei quadri di santi, ma così sottile che sembrava bagnata, Donde un incirca di donna nuda, più fervido e pericoloso che la nudità assoluta.
La tela d'argento trasparente era una tenda. Fermata soltanto in alto, essa poteva essere sollevata. Separava la sala di marmo, ch'era una sala da bagno, da una camera, ch'era una camera da letto. Questa camera, piccolissima, era una specie di grotta tutta specchi. Ovunque cristalli veneziani, aggiustati poliedricamente, congiunti da bacchette dorate, riflettevano il letto ch'era nel centro. Su quel letto, d'argento come la toeletta e il canapè, era sdraitata la donna. Ella dormiva.
Dormiva col capo supino. Coi piedi respingeva le coltri, come il succubo sopra al quale aleggia il sogno.
Il suo guanciale di trine era caduto a terra sul tappeto. Fra la sua nudità e lo sguardo dell'uomo, erano due ostacoli: la camicia e la tenda di velo d'argento. Due trasparenze. La camera, più alcova che camera, era illuminata lievemente dal riflesso della sala da bagno.
Forse la donna non aveva pudore, e la luce invece ne aveva ancora.
Il letto era senza colonne, né cortinaggio, né cielo, così che la donna, aprendo gli occhi, poteva vedersi riflessa mille volte nuda negli specchi che aveva sopra il capo.
Una veste da camera di magnifica seta della Cina era gettata sulla sponda del letto.
Oltre il letto, in fondo all'alcova, era forse una porta, nascosta, segnata da uno specchio piuttosto grande, sul quale eran dipinti pavoni e cigni.
Al capezzale del letto era fermato un leggio d'argento ad aste girevoli, ed a fiaccole fisse, sul quale si poteva vedere un libro aperto, che in cima alle pagine aveva questo titolo a letteroni rossi: Alcoranus Mahumedis.
Gwynplaine non scorgeva nessuna di queste cose. La donna: ecco quello che vedeva.”

1967, p. 236
L'uomo che ride

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“Nessuna donna è un genio. Le donne sono un sesso decorativo. Non hanno mai niente da dire, ma lo dicono in modo incantevole.”

Oscar Wilde (1854–1900) poeta, aforista e scrittore irlandese

Il ritratto di dorian Gray Einaudi, 2000, p. 51

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“Le stesse passioni nell'uomo e nella donna hanno un "tempo diverso": perciò uomo e donna non cessano di fraintendersi.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

85; 2007

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“Possedere in esclusiva una donna è tanto ingiusto quanto possedere degli schiavi.”

Donatien Alphonse François de Sade (1740–1814) scrittore, filosofo e poeta francese

da La philosophie dans le boudoir

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“Una donna ha bisogno di 4 animali nella sua vita: una Jaguar in garage, una tigre nel letto, un visone sulla pelle e un asino che paghi.”

Zsa Zsa Gabor (1917–2016) attrice ungherese naturalizzata statunitense

Origine: Citata in Vincenzo Borgomeo, Fiat-Chrysler, una rivoluzione: 21 modelli nuovi entro il 2014 http://www.repubblica.it/2009/11/motori/attualita/novembre-2009/motori-chrysler-fiat-09/motori-chrysler-fiat-09.html, Repubblica.it, 4 novembre 2009.

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“Per molti, donna, anzi per mille amanti | creata fusti, e d'angelica forma; | or par che 'n ciel si dorma, | s'un sol s'appropia quel ch'è dato a tanti.”

Michelangelo Buonarroti (1475–1564) scultore, pittore, architetto e poeta italiano del XV - XVI secolo

son. 249, vv. 1-4
Rime

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“Adamo è stato condotto al peccato da Eva e non Eva da Adamo. È giusto che la donna accolga come padrone chi ha indotto a peccare.”

Sant'Ambrogio (339–397) vescovo, scrittore e santo romano

Origine: Citato in Franca Ongaro, Una voce: riflessioni sulla donna, Il Saggiatore.

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“E allora lei rise, era la prima volta che la vedevo ridere, e tu lo sai bene, Andersson, com'è Jun quando ride, non è che uno può star lì e far finta di niente, se c'è Jun che gli ride lì davanti è chiaro che uno finisce per pensare se io non bacio questa donna impazzirò. E io pensai: se non bacio questa ragazza impazzirò.”

Castelli di rabbia
Castelli di rabbia
Variante: Allora lei rise, era la prima volta che la vedevo ridere, e tu lo sai bene, Andersson, com'è Jun quando ride, non è che uno può star lì e far finta di niente, se c'è Jun che gli ride lì davanti è chiaro che uno finisce per pensare se io non bacio quella donna impazzirò. E io pensai: se non bacio quella ragazza impazzirò.

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“Aspetto con tanta verità sono stato umiliato per nulla e per 4 anni sono in tutti i tribunali, ho solo perso la mia voglia di essere come tanti altri sportivi ma il ciclismo ha pagato e molti ragazzi hanno perso la speranza della giustizia e io mi sto ferendo con la deposizione di una verità sul mio documento perché il mondo si renda conto che se tutti i miei colleghi hanno subito umiliazioni in camera, con telecamere nascoste per cercare di rovinare molti rapporti fra famiglie. E dopo come fai a non farti male. Io non so come ma mi fermo, in casi di sfogo, come questi, mi piacerebbe che io so di avere sbagliato con droghe ma solo quando la mia vita sportiva soprattutto privata è stata violata ho perso molto e sono in questo paese con la voglia di dire che basta la vittoria è un grande scopo per uno sportivo ma il più difficile è di avere dato il cuore per uno sport con incidenti e infortuni e sempre sono ripartito, ma cosa resta se tanta tristezza e rabbia per le violenze che la giustizia a te ti è caduta in credere, ma la mia storia spero che sia di esempio per gli altri sport che le regole si devono avere ma uguali non esiste lavoro che per esercitare si deve dare il sangue e controlli di notte a famiglie di atleti io non mi sono sentito più sereno di non essere controllato in casa in albergo da telecamere e sono finito per farmi del male per non rinunciare a la intimità che la mia donna gli altri colleghi hanno perso, e molte storie di famiglie violentate ma andate a vedere cosa è un ciclista e quanti uomini vanno in mezzo a la torrida tristezza per cercare di ritornare con i miei sogni di uomo che si infrangono con droghe ma dopo la mia vita di sportivo e se un po di umanità farà capire e chiedere cosa ti fa sperare che con uno sbaglio vero, si capisce e si batte per chi ti sta dando il cuore questo documento è verità e la mia speranza è che un uomo vero o donna legga e si ponga in difesa di chi come si deve dire al mondo regole per sportivi, uguali e non falso mi sento ferito e tutti i ragazzi che mi credevano devono parlare.”

Marco Pantani (1970–2004) ciclista su strada italiano

Parole scritte da Pantani nel suo passaporto durante il suo ultimo viaggio ai Caraibi

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“Che grandioso e terribile spettacolo," disse. "Certo, vedendo tutto ciò anche a un laico quale sono io viene da pensare alla regia di una mente giusta e superiore."
In quel momento, proprio nel nuvolone sovrastante Memorino, due sottonuvole rissose, spintonandosi, crearono quella situazione di malessere elettrico che spesso prelude a improvvisi fenomeni quali saette o fulmini ramificati.
Contemporaneamente in una modesta casa della periferia di Banessa, la signora Ovolina, donna di generosità e mitezza senza eguali, era riuscita dopo anni di vani tentativi a prendere la linea per partecipare al gioco televisivo Indovina il sorriso che consisteva nell'indovinare a quale personaggio famoso appartenesse l'impronta dentaria telemostrata. L'Ovolina sapeva la risposta e stava per vincere il primo premio della sua vita, nella fattispecie una cucina da otto milioni con forno autopulente e spiedo a cinque marce.
"Allora, signora Ovolina, sa dirci a chi appartiene questo sorriso?" disse il presentatore Mazzapone.
"Sì, il sorriso è quello di Mussola…"
In quell'istante un fulmine, nato nelle condizioni dinanzi scritte, segnò il grigio del cielo con un graffio rosso corallo e dopo aver un istante esitato sul'obiettivo da colpire, scelse una casina rosa con gerani alle finestre e una piccola antenna televisiva, scivolò giù per l'antenna, traforò la televisione e incenerì la signora Ovolina, lasciando sul tappeto solo tre etti di scorie.
"Mi dispiace, ma lei doveva dirci il nome completo," disse Mazzapone, e passò a un altro concorrente, un pluriomicida agli arresti domiciliari che vinse la cucina.
Questa manifestazione di una mente giusta e superiore non venne però avvertita dai nostri eroi, che dall'altro della montagna accompagnarono il fulmine con un "oooh" di stupore e ammirazione.”

Stefano Benni (1947) scrittore, giornalista e sceneggiatore italiano
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“Ma il mio mestiere è vivere la vita!”

Lucio Battisti (1943–1998) compositore, cantautore e produttore discografico italiano

da Una donna per amico

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“La donna manda buon profumo quando non ne manda nessuno.”

Tito Maccio Plauto (-254–-184 a.C.) commediografo romano

I, 3

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“Farsi donna è più che normale | ma una figlia è una cosa speciale.”

Adriano Celentano (1938) cantautore, ballerino e showman italiano

da Il tempo se ne va, n. 4
Un po' artista un po' no

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“Ogni uomo e ogni donna è una stella.”

I: 3
Every man and every woman is a star.
The Book of the Law

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“Elimino le differenze tra uomo e donna. Ho dato all'uomo la scioltezza, la flessuosità, la morbidezza della donna. E alla donna il comfort, l'eleganza dell'uomo. Io destrutturo, ammorbidisco.”

Giorgio Armani (1934) stilista e imprenditore italiano

Origine: Dall'intervista di Claudio Altarocca, «Io, in guerra con l'effimero», La Stampa, 30 giugno 1994, p. 11.

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“Io non ho paura [delle minacce di morte]. Accetto il rischio, fa parte della mia vita, ormai. Sono loro che hannno paura. Altrimenti non vorrebbero uccidere una piccola donna come me.”

Shirin Ebadi (1947) avvocato e pacifista iraniana

Origine: Citato in Umberto Veronesi, Dell'amore e del dolore delle donne, Einaudi, Torino, 2010, p. 139. ISBN 978-88-06-20133-3

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“Rosie, domani torno a Boston, ma prima di partire volevo scriverti questa lettera. Tutti i pensieri e i sentimenti che mi ribollivano dentro traboccano finalmente dalla penna; ti lascio queste poche righe perché tu non abbia la sensazione che io ti voglia in qualche modo fare pressione. Mi rendo conto che avrai bisogno di tempo per valutare quello che sto per dirti. So bene che cosa ti sta succedendo, Rosie. Tu sei la mia cara amica e io vedo chiaramente la tristezza nei tuoi occhi. So che Greg non è via per lavoro, questo fine settimana. Tu non sei mai riuscita a mentirmi. Sei negata. I tuoi occhi ti tradiscono sempre. Non fingere che tutto vada benissimo, perché io vedo che non è così. Vedo che Greg è un egosita che non ha la minima idea della fortuna che ha, e questo mi fa stare male. È l'uomo più fortunato al mondo ad avere te, Rosie, ma non ti merita e tu meriti molto di più. Ti meriti qualcuno che ti ami con tutto il cuore, qualcuno che pensi a te costantemente, qualcuno che passi ogni minuto di ogni giorno a domandarsi che cosa stai facendo, dove sei, con chi sei, se stai bene. Hai bisogno di qualcuno che ti possa aiutare a realizzare i tuoi sogni e che sia in grado di proteggerti dalle tue paure. Hai bisogno di qualcuno che ti tratti con rispetto, che ami tutto di te, soprattutto i tuoi difetti. Dovresti avere accanto qualcuno che ti possa rendere felice, davvero felice, spensieratamente felice. Qualcuno che avrebbe dovuto cogliere l'occasione di stare con te tanti anni fa invece di lasciarsi prendere dal panico e sentirsi troppo spaventato per tentare. Io non ho più paura, Rosie. Non ho paura di tentare. Ora sono certo di sapere che cosa ho provato al tuo matrimonio: gelosia. Mi sono sentito il cuore andare a pezzi nel vedere la donna che amo voltarmi le spalle e avviarsi lungo la navata al fianco di un altro uomo, un uomo con il quale lei contava di trascorrere il resto della vita. Per me è stata come una sentenza di condanna a vita: gli anni mi si stendevano davanti e io ero riuscito a dirti i miei sentimenti o a stringerti tra le braccia come avrei desiderato. Per ben due volte siamo stati l'uno accanto all'altra sull'altare, Rosie. Per ben due volte. E per ben due volte abbiamo sbagliato. Avevo bisogno che tu fossi presente il giorno del mio matrimonio, ma ero troppo stupido per capire che avevo bisogno che tu fossi la ragione del mio matrimonio. Non avrei mai dovuto permettere che le tue labbra si staccassero dalle mie, tanti anni fa a Boston. Non avrei mai dovuto allontanarmi. Non avrei dovuto lasciarmi prendere dal panico. Non avrei dovuto sprecare tutti questi anni senza di te. Dammi la possibilità di recuperare il tempo perduto. Ti amo, Rosie, e voglio stare con te, con Katie e con Josh. Per sempre. Ti prego, pensaci. Non perdere tempo con Greg. Ora tocca a noi. Smettiamola di avere paura e cogliano questa occasione. Ti prometto che ti renderò felice.
Con tutto il mio amore, Alex”

Scrivimi ancora

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“[Su Luigi Pirandello] E voglio finire con un aneddoto che riguarda il Pirandello siciliano e che, nella dilagante stupidità di oggi, che tende a relegare la Sicilia in una particolare etnia (si ha il pudore di non usare la parola "razza": ma soltanto di non usarla), assume un grande significato. Nel 1932 Emilio Cecchi, che dirigeva la Cines, comunica a Pirandello l'intenzione di trarre un film dalla novella Lontano. Ma ha uno scrupolo: "nella novella come sta scritta, il marinaio norvegese si sente irresistibilmente attratto da una vita più vasta, e dai ricordi della patria, per il fatto di trovarsi legato, con il matrimonio, ad un ambiente meno che meschino; in fondo è in lui l'insofferenza dell'uomo appartenente a civiltà più energiche e libere, naufragato in un'isola abitata da gente ristretta, fra la quale egli sente mancarsi il fiato". Cecchi, scrittore che tuttora amo, era affetto da una invincibile idiosincrasia nei riguardi della Sicilia, dei siciliani: e la si può più immediatamente riscontrare nei suoi Taccuini, oltre che in questa sua lettura della novella Lontano. La novella non sta scritta come lui la leggeva; e Pirandello infatti così risponde: "Caro Cecchi, il contrasto non è tra due civiltà; ma tra due vite naturalmente diverse, quella di un uomo del Nord e quella di una donna del Sud; e il dramma che ne nasce, il dramma di restar "lontano" tra i vicini più vicini: la propria donna, il proprio figlio. Non c'è dunque da farsi scrupoli sulla natura di quelli a cui Lei mi accenna. Tutt'altro! Non era, né poteva essere nelle mie intenzioni di rappresentar barbara o di civiltà inferiore la Sicilia…"”

Leonardo Sciascia (1921–1989) scrittore e saggista italiano

Naturalmente, il film non si fece. Ma queste parole di Pirandello restano, ci restano.

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“Mi ricordo ancora piazzale Loreto e una donna che sparava alla testa di Mussolini appeso per i piedi. Spero di vederlo, anzi sono sicuro che lo vedrò ancora. Mio padre è morto per colpa dei fascisti, i fascisti non rompano”

Enzo Jannacci (1935–2013) cantautore italiano

Origine: Da un intervento alla cerimonia di consegna del Premi Isibardi all'associazione Mamme antifasciste del Leoncavallo, in risposta alle critiche dei consiglieri di Alleanza Nazionale; citato in Leoncavallo premiato. «Ora basta polemiche» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2004/dicembre/17/Leoncavallo_premiato_Ora_basta_polemiche_co_7_041217019.shtml, Corriere della Sera, 17 dicembre 2004, p. 52.

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“La donna seduce come un gatto, il gatto seduce come una donna.”

Stéphanie Hochet (1975) scrittrice francese

Origine: Citato in Gloria Fossi (a cura di), 100 gatti nell'arte, Giunti, Firenze – Milano, 2015, [//books.google.it/books?id=_8CzCAAAQBAJ&pg=PT31 pag]. ISBN 978-88-09-80637-5

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“L'eccitazione è il sintomo d'amore | al quale non sappiamo rinunciare. | Le conseguenze spesso fan soffrire, | a turno ci dobbiamo consolare | e tu amica cara mi consoli | perché ci ritroviamo sempre soli.”

Lucio Battisti (1943–1998) compositore, cantautore e produttore discografico italiano

da Una donna per amico, lato B, n. 2
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“Io, con una donna, ho più coraggio, | mi accarezzo, mi tocco, praticamente mi corteggio, | mi incammino verso il letto e penso a dopo, | perché io, con una donna, mi scopo.”

Giorgio Gaber (1939–2003) cantautore, commediografo e regista teatrale italiano

da Il narciso, CD 1, n. 13
Far finta di essere sani

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“Chi diventa grande si sente sempre solo.”

libro La donna giusta

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“Vieni a rapirmi e dentro questo ardente | panorama di sogno a rinverdirmi. | Vieni allo spazio della vita mia, | cambiamento di tempo: se sei uomo | devi divaricare la mia mente, | ma se sei donna non avrai salute | né fame né ricordo maledetto.”

Vieni a rapirmi
Ballate non pagate
Variante: Vieni a rapirmi e dentro questo ardente | panorama di sogno a rinverdirmi. | Vieni allo spazio della vita mia, | cambiamento di tempo: se sei uomo | devi divaricare la mia mente, | ma se sei donna non avrai salute | né fame né ricordo maledetto. (Vieni a rapirmi)

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