Frasi su fiume
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“Io guardo il fiume | crespe leggere passano sotto il sole malato | nient'altro, il fiume aspetta; | abbi pietà di quanti aspettano.”

Giorgos Seferis (1900–1971) poeta, saggista e diplomatico greco

Origine: Da Note per una settimana, p. 19.

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“Il futuro di un fiume è alla sorgente”

Erri De Luca (1950) scrittore, traduttore e poeta italiano

E disse

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“Qual diverrà quel fiume,
Nel lungo suo cammino,
Se al fonte ancor vicino
É torbido così?”

Pietro Metastasio (1698–1782) poeta italiano

Morte d' Abele (1732)

Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“Quando l'amore fugge, allora è solo un fiume!”

Origine: https://www.satisfiction.eu/un-pesce-fuor-dacqua/

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“L'umanità è un fiume di luce che scorre dall'esterno verso l'interno.”

Khalil Gibran (1883–1931) poeta, pittore e filosofo libanese

Sabbia e spuma

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“Come il fiume si unisce all'oceano, anche noi uniamoci a Dio: così il fiume della nostra esistenza si trasformerà in Lui e noi saremo Dio.”

Rabindranath Tagore (1861–1941) poeta, drammaturgo, scrittore e filosofo indiano

Il nido dell'amore

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“Il fiume è simile alla mia pena | Si consuma e non si esaurisce.”

Guillaume Apollinaire (1880–1918) poeta, scrittore e critico d'arte francese

da Maria, in Alcools, ne L'opera poetica
Poesie

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“Pochi istanti dopo s'udì partire a motore imballato la giardinetta della ragazza e don Camillo uscì dal confessionale e andò a sfogare col Cristo dell'altar maggiore la tristezza del suo animo:
"Signore, se questi giovani che si prendono gioco delle cose più sacre sono la nuova generazione, che mai sarà della Vostra Chiesa?"
"Don Camillo" rispose con voce pacata il Cristo "non ti lasciare suggestionare dal cinema e dai giornali. Non è vero che Dio ha bisogno degli uomini: sono gli uomini che hanno bisogno di Dio. La luce esiste anche in un mondo di ciechi. È stato detto 'hanno gli occhi e non vedono'; la luce non si spegne se gli occhi non la vedono."
"Signore: perché quella ragazza si comporta così? Perché per ottenere una cosa che potrebbe facilmente avere soltanto se chiedesse, deve estorcerla, carpirla, rubarla, rapinarla?"
"Perché, come tanti giovani, è dominata dalla paura d'essere giudicata una ragazza onesta. È la nuova ipocrisia: un tempo i disonesti tentavano disperatamente d'essere considerati onesti. Oggi gli onesti tentano disperatamente d'essere considerati disonesti."
Don Camillo spalancò le braccia:
"Signore, cos'è questo vento di pazzia? Non è forse che il cerchio sta per chiudersi e il mondo corre verso la sua rapida autodistruzione?"
"Don Camillo, perché tanto pessimismo? Allora il mio sacrificio sarebbe stato inutile? La mia missione fra gli uomini sarebbe dunque fallita perché la malvagità degli uomini è più forte della bontà di Dio?"
"No, Signore. Io intendevo soltanto dire che oggi la gente crede soltanto in ciò che vede e tocca. Ma esistono cose essenziali che non si vedono e non si toccano: amore, bontà, pietà, onestà, pudore, speranza. E fede. Cose senza le quali non si può vivere. Questa è l'autodistruzione di cui parlavo. L'uomo, mi pare, sta distruggendo tutto il suo patrimonio spirituale. L'unica vera ricchezza che, in migliaia di secoli, aveva accumulato. Un giorno non lontano si ritroverà esattamente come il bruto delle caverne. Le caverne saranno alti grattacieli pieni di macchine meravigliose, ma lo spirito dell'uomo sarà quello del bruto delle caverne. Signore: la gente paventa le armi terrificanti che disintegrano uomini e cose. Ma io credo che soltanto esse potranno ridare all'uomo la sua ricchezza. Perché distruggeranno tutto e l'uomo, liberato dalla schiavitù dei beni terreni cercherà nuovamente Dio. E lo ritroverà e ricostruirà il patrimonio spirituale che oggi sta finendo di distruggere. Signore, se questo è ciò che accadrà, cosa possiamo fare noi?"
Il Cristo sorrise.
"Ciò che fa il contadino quando il fiume travolge gli argini e invade i campi: bisogna salvare il seme. Quando il fiume sarà rientrato nel suo alveo, la terra riemergerà e il sole l'asciugherà. Se il contadino avrà salvato il seme, potrà gettarlo sulla terra resa ancor più fertile dal limo del fiume, e il seme fruttificherà, e le spighe turgide e dorate daranno agli uomini pane, vita e speranza. Bisogna salvare il seme: la fede. Don Camillo, bisogna aiutare chi possiede ancora la fede a mantenerla intatta. Il deserto spirituale si estende ogni giorno di più; ogni giorno nuove anime inaridiscono perché abbandonate dalla fede. Ogni giorno di più uomini di molte parole e di nessuna fede distruggono il patrimonio spirituale e la fede degli altri. Uomini d'ogni razza, d'ogni estrazione, d'ogni cultura.”

Giovannino Guareschi (1908–1968) scrittore italiano
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“O Russia, terra color lampone | e azzurro caduto nel fiume, | amo fino alla gioia, fino al tormento | la tua tristezza di lago.”

Sergej Aleksandrovič Esenin (1895–1925) poeta russo

da Ha cominciato a cantare il mio carretto rustico
Russia e altre poesie

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“Quanto coraggio ci vuole per recitare nei secoli, come recitano i burroni, come recita il fiume.”

Boris Leonidovič Pasternak (1890–1960) poeta e scrittore russo

Origine: Citato in Enzo Biagi, In Russia.

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“È normale avere paura | ma è sbagliato avere paura.”

Nathalie (1979) cantautrice italiana

da Lungo le sponde del fiume, n. 7
Vivo sospesa

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“Per me è come dragare un fiume. È un'esperienza penosa. Io semplicemente non ho talento intuitivo. Recitare mi è sempre faticoso e compiango sempre me stesso per le mie interpretazioni.”

Paul Newman (1925–2008) attore, regista e produttore cinematografico statunitense

Origine: Citato in Ciak, n. 12, novembre 2008.

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“Una retta, e in particolare una breve retta che si ispessisce, rappresenta un caso analogo a quello del punto che cresce: anche qui c'è da domandarsi: "In quale momento si estingue la linea come tale e in quale momento nasce una superficie?". Ma non possiamo dare una risposta precisa. Come si potrebbe rispondere alla domanda: "Quando finisce il fiume e quando comincia il mare?". I limiti sono sempre mal distinguibili e immobili. Qui tutto dipende dalle proporzioni, come nel caso del punto – l'assoluto viene portato dal relativo a un suono indistinto e diminuito. Nella prassi il movimento verso il limite è espresso in modo più preciso che nella formulazione puramente teorica. Il movimento verso il limite è una grande possibilità di espressione, un mezzo potente (in definitiva un elemento) per i fini compositivi. Quando gli elementi principali di una composizione sono di una rigorosa sobrietà, questo mezzo genera una certa vibrazione fra gli elementi, porta un rilassamento maggiore nell'atmosfera rigida del tutto e può, se usato in misura esagerata, portare quasi a raffinatezze repellenti. In ogni modo qui dobbiamo fare ricorso ancora una volta alle reazioni della sensibilità. Per ora non è possibile disporre di una distinzione generalmente accettata fra linea e superficie – fatto che forse è legato alla situazione ancora poco evoluta della pittura, alla sua condizione tuttora quasi embrionale, a meno che non sia forse determinato proprio dalla natura di quest'arte.”

Vasilij Vasil'evič Kandinskij (1866–1944) pittore russo

1968
Punto, linea, superficie

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“Il contadino aspetta che il fiume passi.”

Quinto Orazio Flacco (-65–-8 a.C.) poeta romano

I, 2, 42

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“La religione insegna ai cinesi che siamo tutti come gocce di un grande fiume che va.”

Vittorio Buttafava (1918–1983) giornalista e scrittore italiano

Origine: Cari figli del 2053, p. 7

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“Chiusi gli occhi per tre volte | mi ritrovai ancora lì | chiesi a mio nonno è solo un sogno | mio nonno disse sì.”

Fabrizio De André (1940–1999) cantautore italiano

da Fiume Sand Creek, n.° 3

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“Le lacrime innumerevoli alimentano il fiume della salvezza.”

Jean Cardonnel (1921–2009) religioso

Origine: Dio si compromette, p. 8

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“Il fiume francese, sul quale io vivo, sebbene piccolo, è così bello che ho l'impressione che parli russo.”

Michaìl Andreevič Osorgìn (1878–1942) scrittore, giornalista e saggista russo

in prefazione al libro
Un vicolo di Mosca

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