Frasi su pericolo
pagina 2

Origine: Favole della vita, p. 250

La sincronicità come principio di nessi acausali (1952)

“Star seduti in tutti i casi toglie il pericolo di cadere.”
libro Diario

Serie della Guida galattica per gli autostoppisti, La guida galattica per gli autostoppisti

“A vincere senza pericolo, si trionfa senza gloria.”
da Le Cid, II, 2

| Presentendo una gioia così alta | io godo adesso l'attimo supremo.
Varie
Origine: Da Faust Urfaust, vol. secondo, Garzanti, Milano 1994, p. 1041.

I, Delle femmine, vecchie e giovani; Montinari 1972

premessa alla ristampa del 1953, p. 4
Federico e la grande coalizione

dall Angelus Domini http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_i/angelus/documents/hf_jp-i_ang_27081978_it.html del 27 agosto 1978
Origine: Il primo Angelus di Papa Giovanni Paolo I, svoltosi il giorno successivo alla sua elezione.

“Un soldato deve temere il proprio ufficiale più dei pericoli ai quali viene esposto.”
citato in Paul Henissart, Il nuovo volto dell'esercito tedesco, Selezione dal Reader's Digest, giugno 1973

Discorso a Strasburgo, 11 maggio 1979
Origine: Le mele di Chernobyl sono buone, p. 130
da La lirica di Hölderlin, pp. 19-20
Sul "Torquato Tasso" di Goethe e altre note di letteratura tedesca

3 febbraio 2000
Corriere della Sera, La stanza di Montanelli – rubrica
citato in Corriere della sera, 19 luglio 2009
da Piccola Storia, p. 36
Origine: Le bambine nella storia dell'educazione, p. 253

Origine: Da Economia di concorrenza e capitalismo storico, giugno 1942, p. 65.
citato in Selezione dal Reader's Digest, marzo 1973

Origine: Dall'intervista Crocetta: ringrazio Dio per ogni giorno di vita che mi regala http://www.gds.it/gds/sezioni/cronache/dettaglio/articolo/gdsid/91110/, Giornale di Sicilia, 20 gennaio 2010.

“Un libro deve frugare nelle ferite, anzi deve provocarle. Un libro deve essere un pericolo.”
Squartamento

Origine: Il narcisismo. L'identità rinnegata, pp. 77-79

Citazione un po' troppo lunga: tagliarla
La democrazia in America
Variante: I governi democratici possono diventare violenti e anche crudeli in certi momenti di grande effervescenza e di pericolo, ma queste crisi saranno rare e passeggere.
Quando penso alle piccole passioni degli uomini del nostro tempo […] non temo che essi troveranno fra i loro capi dei tiranni, ma piuttosto dei tutori. Credo, dunque, che la forma d'oppressione da cui sono minacciati i popoli democratici non rassomiglierà a quelle che l'hanno preceduta nel mondo, […] poiché le antiche parole dispotismo e tirannide non le convengono affatto. La cosa è nuova, bisogna tentare di definirla, poiché non è possibile indicarla con un nome.
Se cerco di immaginarmi il nuovo aspetto che il dispotismo potrà avere nel mondo, vedo una folla innumerevole di uomini eguali, intenti solo a procurarsi piaceri piccoli e volgari, con i quali soddisfare i loro desideri. Ognuno di essi, tenendosi da parte, è quasi estraneo al destino di tutti gli altri: i suoi figli e i suoi amici formano per lui tutta la specie umana; quanto al rimanente dei suoi concittadini, egli è vicino ad essi, ma non li vede; li tocca ma non li sente affatto; vive in se stesso e per se stesso e, se gli resta ancora una famiglia, si può dire che non ha più patria.
Al di sopra di essi si eleva un potere immenso e tutelare, che solo si incarica di assicurare i loro beni e di vegliare sulla loro sorte. È assoluto, particolareggiato, regolare, previdente e mite. Rassomiglierebbe all'autorità paterna se, come essa, avesse lo scopo di preparare gli uomini alla virilità, mentre cerca invece di fissarli irrevocabilmente all'infanzia; ama che i cittadini si divertano, purché non pensino che a divertirsi. Lavora volentieri al loro benessere, ma vuole esserne l'unico agente e regolatore; provvede alla loro sicurezza e ad assicurare i loro bisogni, facilita i loro piaceri, tratta i loro principali affari, dirige le loro industrie, regola le loro successioni, divide le loro eredità; non potrebbe esso togliere interamente loro la fatica di pensare e la pena di vivere?
Così ogni giorno esso rende meno necessario e più raro l'uso del libero arbitrio, restringe l'azione della volontà in più piccolo spazio e toglie a poco a poco a ogni cittadino perfino l'uso di se stesso. L'eguaglianza ha preparato gli uomini a tutte queste cose, li ha disposti a sopportarle e spesso anche considerarle come un beneficio. Così, […] il sovrano estende il suo braccio sull'intera società; ne copre la superficie con una rete di piccole regole complicate, minuziose ed uniformi, attraverso le quali anche gli spiriti più originali e vigorosi non saprebbero come mettersi in luce e sollevarsi sopra la massa; esso non spezza le volontà, ma le infiacchisce, le piega e le dirige; raramente costringe ad agire, ma si sforza continuamente di impedire che si agisca; non distrugge, ma impedisce di creare; non tiranneggia direttamente, ma ostacola, comprime, snerva, estingue, riducendo infine la nazione a non essere altro che una mandria di animali timidi ed industriosi, della quale il governo è il pastore.
Ho sempre creduto che questa specie di servitù regolata e tranquilla, che ho descritto, possa combinarsi meglio di quanto si immagini con qualcuna delle forme esteriori della libertà e che non sia impossibile che essa si stabilisca anche all'ombra della sovranità del popolo.
[…] In questo sistema il cittadino esce un momento dalla dipendenza per eleggere il padrone e subito dopo vi rientra.

Origine: Now warnings of a different sort signal an environmental holocaust without precedent. But where is the moral alertness that might make us more sensitive to the new pattern of environmental change? Once again, world leaders waffle, hoping the danger will dissipate. Yet today the evidence of an ecological Kristallnacht is as clear as the sound of glass shattering in Berlin. Da Earth in Balance: Healing the Global Environment, Routledge, 2013, p. 177 https://books.google.it/books?id=FYfcAAAAQBAJ&pg=PA177. ISBN 1134038380

da Il giorno, 1906; ora in Sterminator Vesevo. Diario dell'eruzione aprile 1906, 1910
editoriale su La Repubblica http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/05/22/le-piccole-patrie-le-ha-generate-la.html, 22 maggio 1990

Origine: Pianeta Terra: ultimo atto, p. 94
Origine: Citato in Albino Salmaso, Calogero: «Ho sconfitto Toni Negri e Autonomia senza l'aiuto dei pentiti» http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2010/10/22/news/calogero-ho-sconfitto-toni-negri-e-autonomia-senza-l-aiuto-dei-pentiti-1.1346836, la Nuova di Venezia, 22 ottobre 2010.

da La Frusta letteraria, vol. 1, Società tipograf. de' classici Italiani, Milano, 1838, p. 232

citato in Gaio Sallustio Crispo, La guerra di Giugurta, LXXXV, 29-30; 2013
Non possum fidei causa imagines neque triumphos aut consulatus maiorum meorum ostentare, at, si res postulet, hastas, uexillum, phaleras, alia militaria dona, praeterea cicatrices aduerso corpore. Hae sunt meae imagines, haec nobilitas, non hereditate relicta, ut illa illis, sed quae ego meis plurimis laboribus et periculis quaesiui.
Attribuite

“Quando l'individuo sente, la Comunità è in pericolo.”
Lenina; p. 77
Il mondo nuovo

“L'uomo che ha paura senza che vi sia pericolo, inventa il pericolo per giustificare la sua paura.”

“[…] l'Italia è un paese potenzialmente a rischio di populismo. E il M5s è un pericolo.”

Origine: Citato in Onu, Obama: "Assad brutalizza popolo, serve leader". Putin "Un errore non cooperare con Damasco" http://www.repubblica.it/esteri/2015/09/28/news/is_putin_piu_di_2mila_combattenti_russi_in_siria-123828417/, Repubblica.it, 28 settembre 2015.


citato in Chi c'è in quel film?, p. 368

Origine: Al di là del principio del piacere (1920), p. 27