Frasi su pietra
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“Le lacrime consumano il cuore di pietra e rivelano il cuore di carne.”

Jean Cardonnel (1921–2009) religioso

Origine: Dio si compromette, p. 8

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“Ben lungi dall'essere fluida, la modernità è l'epoca in cui le parole sono pietre, e in cui si attua l'incubo del verba manent.”

Maurizio Ferraris (1956) filosofo e accademico italiano

Variante: Ben lungi dall’essere fluida, la modernità è l’epoca in cui le parole sono pietre, e in cui si attua l’incubo del.
Origine: Manifesto del nuovo realismo, p. 78

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“Piedimonte d'Alife (Caserta)
Nelle pasticcerie hanno meritata fama le pietre del Torano.”

Luigi Veronelli (1926–2004) enologo e cuoco italiano

Origine: Campania, p. 163

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“Gli occhi degli angeli di pietra sono colmi di lacrime pisciate dai piccioni.”

Edoardo Albinati (1956) scrittore italiano

n. 51
Orti di guerra

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“Pentiti, don Giovanni!”

Giacinto Andrea Cicognini (1606–1649) drammaturgo e librettista italiano

da Convitato di Pietra, opera reggia ed esemplare, III, 8, citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 746

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“Ho lavorato con molti grandi registi, da Pietro Germi fino a Claude Sautet. Mi posso ritenere abbastanza soddisfatta della mia carriera anche sul grande schermo: non ho mai fatto cose che non mi convincessero. In questo momento, però, è il palcoscenico il mio habitat naturale. Il sogno romano con Moretti comunque rimane: chissà che non raccolga questo appello.”

Ottavia Piccolo (1949) attrice italiana

dall'intervista di Emilia Costantini, Ho un sogno nel cassetto https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1996/marzo/03/sogno_nel_cassetto_co_10_9603034305.shtml, Corriere della sera, p. 49, 3 marzo 1996

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“Cuore di pietra, amore, cuore di pietra pensi solo a te, vattene via.”

Noemi (1982) cantautrice, personaggio televisivo, regista di videoclip e sceneggiatrice italiana

da Per colpa tua
Sulla mia pelle

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“[Su Pietro Mennea] Un testardo dalla grinta inesauribile. Uno stakanovista degli allenamenti già con i primissimi professori Isef, l'avvocato senza toga Autorino e poi Mascolo per arrivare a Vittori. Instancabile anche sui libri.”

Ubaldo Scanagatta (1949) giornalista e conduttore televisivo italiano

Origine: Da 50 anni di Credito Sportivo. Mezzo secolo di campioni; citato in Addio a Pietro Mennea, la Freccia del Sud http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2013/03/21/862240-addio_pietro_mennea_freccia_italia.shtml, Ubitennis.com, 23 marzo 2013.

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“Un popolo è come un uomo; quando è scomparso non ne rimane nulla, a meno che non abbia avuto la precauzione di lasciare la sua orma sulle pietre della strada.”

Élie Faure (1873–1937) storico dell'arte e medico francese

Origine: Citato in Victor W. von Hagen Gli imperi del deserto nel Perù precolombiano, Archeologia, tradizioni e riti sessuali delle più importanti civiltà precolombiane, traduzione di Pietro Negri, illustrazioni di Alberto Beltrán, Newton Compton, Roma, 1993, p. 7. ISBN 88-7983-186-0

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“[«Cosa le manca di più della Sicilia?»] Tutto, tutto, tutto: il mare, i profumi, perfino le pietre. Sempre più spesso – come accade ai vecchi – ripenso al passato, agli anni dell'infanzia. E questi giorni di Natale mi fanno venire una grande nostalgia del passato. I pranzi da mia nonna, la gioia semplice dello stare insieme.”

Andrea Camilleri (1925–2019) scrittore, sceneggiatore e regista italiano

Origine: Citato in Camilleri: "Sicilia, resisti e fai pagare chi sbaglia" http://palermo.repubblica.it/cronaca/2015/12/28/news/camilleri_sicilia_resisti_e_fai_pagare_chi_sbaglia_-130283704/, Repubblica.it, 28 dicembre 2015.

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“La scelta di fare il prossimo G7 in Sicilia più che logistica è una scelta di politica culturale. Quale migliore terra della Sicilia che è la terra della bellezza, del volontariato, del medico Pietro Bartolo e dell'innovazione?”

Matteo Renzi (1975) politico italiano

Origine: Citato in Migranti, Ue: "Serve sostegno del G7". Renzi: "Il prossimo a Taormina, è scelta politica" http://palermo.repubblica.it/cronaca/2016/05/26/news/renzi_al_g7_porto_l_orgoglio_dell_italia_che_salvano_le_vite_umane_-140621889/, Repubblica.it, sezione Palermo, 26 maggio 2016.

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“Se si è pessimisti riguardo all'uomo tanto vale legarsi una pietra al collo e buttarsi a mare.”

Luigi Pintor (1925–2003) giornalista, scrittore e politico italiano

La signora Kirchgessner

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“In fondo alla Moldava vanno le pietre, | sepolti a Praga riposano tre re. | A questo mondo niente rimane uguale, | la notte più lunga eterna non è.”

Bertolt Brecht (1898–1956) drammaturgo, poeta e regista teatrale tedesco

Origine: Da Canzone della Moldava, traduzione di Giorgio Strehler.

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“Due ragazzotti messicani si avvicinano attratti da Tristessa e rimangono in piedi lì vicino a bere e a parlare tutta la notte, hanno entrambi i baffi, uno è molto piccolo e ha la faccia tonda con le guance simili a pere… L'altro è più alto, con dei fogli di giornale infilati sotto la giacca per proteggersi dal freddo… Cruz si allunga in mezzo alla strada e si addormenta avvolta nel suo cappotto, la testa appoggiata al gradino del marciapiede… Un piedipiatti arresta qualcuno all'imbocco del vicolo, noi attorno alla candela e ai pentoloni fumanti guardiamo senza interesse… Improvvisamente Tristessa mi bacia sulle labbra, lievemente, il bacio più lieve, più toccante di questo mondo… Ne sono davvero sorpreso… Mi sono deciso di rimanere con lei e a dormire dove lei dorme, persino se dorme nel bidone dell'immondizia, in una cantina piena di topi… Ma continuo a tremare e non m'aiuta a niente stringermi addosso i vestiti… per un anno ho dormito ogni notte nel mio sacco a pelo e non sono più abituato alla comune aria fredda della terra… A un certo momento cado netto giù dalla cassetta su cui ero seduto con Tristessa, finisco sul marciapiede, ci resto… In altri momenti intrattengo lunghe misteriose conversazioni con i due ragazzotti… Che cavolo stanno cercando di dire e di fare?… Cruz dorme per la strada… Ha i capelli sparsi neri nella pietra… la gente li calpesta… È la fine. L'alba giunge grigia.”

Tristessa

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“"Invece di rubare il grano, potreste comprarlo. Quanto ve ne occorre? Avete ancora una gran quantità di cose considerate straordinariamente preziose dagli uomini. Potreste commerciare."
Filavandrel fece un sorriso sprezzante. "Con voi? Mai."
Geralt contrasse il viso in una smorfia, facendo screpolare il sangue rappreso sulla guancia. "Che il diavolo vi porti insieme con la vostra arroganza e col vostro disprezzo. Non volendo convivere, vi condannate da soli allo sterminio. Convivere, accordarsi, è la vostra unica possibilità."
Filavandrel si curvò in avanti, i suoi occhi brillarono. "Convivere alle vostre condizioni?" chiese con voce mutata, ma sempre calma. "Riconoscendo il vostro dominio? Perdendo la nostra identità? Convivere in qualità di cosa? Di schiavi? Di paria? Convivere con voi al di là dei muri con cui proteggete da noi le vostre città? Convivere con le vostre donne, e per questo salire al patibolo? Oppure guardare che cosa succede a ogni pie sospinto ai bambini risultato di una simile convivenza? Perché eviti il mio sguardo, strano umano? Come convivi col tuo prossimo, da cui sei comunque un po' diverso?"
Lo strigo lo guardò dritto negli occhi. "Me la cavo. In qualche modo me la cavo. Perché devo. Perché non ho altra via d'uscita. Perché in qualche modo ho sopraffatto dentro di me la superbia e l'orgoglio per la mia diversità, perché ho capito che la superbia e l'orgoglio, sebbene siano un'arma contro la diversità, sono un'arma miserevole. Perché ho capito che il sole brilla in maniera diversa, perché qualcosa cambia e io non sono l'asse di questi cambiamenti. Il sole brilla in maniera diversa e continuerà a brillare, non serve a niente bersagliarlo di pietre. Bisogna accettare i fatti, elfo, bisogna imparare a farlo."”

Il guardiano degli innocenti

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“Troppe volte si sente dire, a sinistra, che bisogna difendere i diritti acquisiti e le istituzioni che abbiamo ereditato dal passato. Vorremmo che si dicesse invece come dobbiamo cambiarle, anche a costo di scontentare qualcuno.”

Pietro Reichlin (1956) economista italiano

da Pietro Reichlin, Aldo Rustichini, Pensare la sinistra: tra equità e libertà, Roma-Bari, Casa editrice Giuseppe Laterza & figli, 2012. ISBN 978-88-420-9729-7
Non sono sicuro che la citazione sia di Rechlin, sembra essere tratta dalla recensione, o sbaglio?
Origine: Editori Laterza :: Pensare la sinistra, 29 settembre 2013 http://www.laterza.it/index.php?option=com_laterza&Itemid=97&task=schedalibro&isbn=9788858106020,

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“In realtà, gli animali non sono materia inerte, sono invece i loro uccisori ad avere il cuore di pietra […].”

A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada (1896–1977) mistico e scrittore indiano

Citazioni di Śrīla Prabhupāda
Origine: Da Śrīmad-Bhāgavatam [commentario], 4.26.9; citato in 1992, p. 54.

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“Quale che sia la cosa che vogliamo dire, esistono una sola parola per esprimerla, un solo verbo per animarla, un solo aggettivo per qualificarla.”

Guy de Maupassant (1850–1893) scrittore e drammaturgo francese

Origine: Dalla prefazione a Pietro e Giovanni

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“Per capire una città bisogna conoscerne l'anima. Imbevuta del passato e in costante trasformazione, l'anima di una città rimane strettamente legata alla sua fisicità e alle azioni di quanti la amministrano. A volte ci si innamora o si ha disgusto di un posto dal primo momento : in un caso come nell'altro, è raro che questa prima impressione porti alla scoperta dell'anima. Le anime sono pudiche, rifuggono la ribalta e perfino la conversazione. Bisogna scovarle. Comunicano attraverso uno sguardo, un gesto, una parola. Quelle delle città comunicano attraverso le pietre, le piante, le strutture urbane, la folla e i singoli abitanti. La conoscenza di una città può avvenire per mezzo di libri, giornali, televisione, oltre che con l'osservazione diretta. Raramente, comunque, l'anima di una città si rivela per caso. Le città che si presentano al visitatore frontalmente, nella propria nudità, sono spesso false : costituiscono la difesa della città che sta sotto. Ciò non toglie che in certi casi la loro anima possa essere talmente forte e imperiosa da manifestarsi come tale al primo impatto.
In una città nuova, mi lascio andare ai sensi e al caso. Senza pensare a niente, cammino, mi guardo intorno, mi unisco a una piccola folla curiosa, prendo i mezzi pubblici, compro il cibo di strada e mangio nei posti meno frequentati. Faccio una sosta, seduta su una panchina in un parco, bevendo una bibita in un caffè o appoggiata alla facciata di un edificio, come una mosca su un muro : e da lì osservo, odoro, ascolto. Se sono fortunata, piano piano l'anima del luogo mi si rivela.”

Simonetta Agnello Hornby (1945) scrittrice italiana

La mia Londra

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“Mosè ha dato della differenza delle lingue una ragione superlativamente favolosa. Dice che i figli degli uomini, riunitisi, volevano fabbricare una città e, in essa, una gran torre; ma Dio dichiarò: qui bisogna scendere e confondere le loro lingue. - E, perché nessuno creda che io voglia darla ad intendere, leggiamo nel testo stesso di Mosè, quel che segue: «E dissero: "Orsù; fabbrichiamoci una città ed una torre, la cui cupola giunga fino al cielo; e facciamoci un nome prima di essere dispersi su tutta la faccia della terra". E scese il Signore a vedere la città e la torre, che i figli degli uomini edificavano. E disse il Signore: "Ecco, essi sono un medesimo popolo, e una medesima lingua hanno tutti; e questo cominciarono a fare; ed ora non resteranno dal compiere tutto ciò che hanno cominciato. Dunque: discendiamo là, e confondiamo la loro lingua, affinché non capisca l'uno la parola dell'altro". E li disperseil Signore Iddio su tutta la faccia della terra, ed essi cessarono di fabbricare la città e la torre».Poi volete che a questo crediamo; ma voi non credete a ciò che dice Omero degli Aloadi, che tre montagne meditavano di porre l'una sull'altra, «onde fosse ascendibile il cielo». Per me io dico che questo racconto è ugualmente favoloso che quello. Ma voi, che il primo accogliete, per qual ragione, in nome di Dio, respingete la favola di Omero? Poiché questo - credo - uomini ignoranti non lo capiscono: che, se anche tutte le genti che popolano la terra avessero la medesima voce e la medesima lingua, fabbricare una torre che arrivi fino al cielo non potrebbero affatto, quand'anche facessero mattoni di tutta quanta la terra. Mattoni ce ne vorrebbero infiniti di grandezza pari a tutta intera la terra per arrivare al solo cerchio della luna. Ammettiamo pure che tutte le genti si siano riunite parlando una stessa lingua ed abbiano ridotto in mattoni e cavato le pietre di tutta la terra; come potranno arrivare fino al cielo, se anche la loro opera dovesse stendersi più sottile di un filo allungato? In conclusione: voi che stimate vera una favola così evidentemente falsa, e pretendete che Dio abbia avuto paura della unità di voce degli uomini e per questo sia disceso a confonderne le lingue, oserete ancora menare vanto della vostra conoscenza di Dio?”

Flavio Claudio Giuliano (331–363) imperatore romano

Contro i galilei

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“Fratelli! L'Esercito e il popolo si sono fusi in una singola entità. Sono diventati una fonte di forza che rabbrivida gli stranieri. Lo straniero, insieme all'imperialismo, ha perciò cominciato ad adoperare altri mezzi per dividerci e sopraffarci. Ma questi tentativi di dividerci da parte degli imperialisti sono svaniti tempo fa. Adesso l'imperialismo tenta a dividerci insistendo sulla formazione di partiti e gruppi esclusivi. Lo scopo è di farci lottare fra di noi mentre gli stranieri e gli imperialisti stanno a guardare. Ma conficcheremo una pietra nella bocca dell'imperialismo. Sconfiggeremo l'imperialismo e chiuderemo i varchi fra di noi sotto i suoi occhi. I gruppi parocchiali e le affiliazioni partigiane non sono di alcun beneficio al paese ora… lo scopo di ciò è di creare divisioni e di indebolirci, facendoci lottare fra noi stessi. Siamo in un periodo di transizione. Siamo risolti a proteggere le vittorie della nostra Rivoluzione a qualsiasi costo.”

Abd al-Karim Qasim (1914–1963) militare e politico iracheno

Principles of 14th July revolution
Variante: Fratelli! L'Esercito e il popolo si sono fusi in una singola entità. Sono diventati una fonte di forza che fa rabbrividire gli stranieri. Lo straniero, insieme all'imperialismo, ha perciò cominciato ad adoperare altri mezzi per dividerci e sopraffarci. Ma questi tentativi di dividerci da parte degli imperialisti sono svaniti tempo fa. Adesso l'imperialismo tenta a dividerci insistendo sulla formazione di partiti e gruppi esclusivi. Lo scopo è di farci lottare fra di noi mentre gli stranieri e gli imperialisti stanno a guardare. Ma conficcheremo una pietra nella bocca dell'imperialismo. Sconfiggeremo l'imperialismo e chiuderemo i varchi fra di noi sotto i suoi occhi. I gruppi parrocchiali e le affiliazioni partigiane non sono di alcun beneficio al paese ora... lo scopo di ciò è di creare divisioni e di indebolirci, facendoci lottare fra noi stessi. Siamo in un periodo di transizione. Siamo risolti a proteggere le vittorie della nostra Rivoluzione a qualsiasi costo.

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“La Chiesa istituita da Cristo è una sola: quella santa, cattolica, apostolica, una, fondata su Pietro. Come Gesù, anche la Chiesa da Lui fondata, che forma il suo corpo mistico, è Verità, vita e via.”

Stefano Gobbi (1930–2011) sacerdote italiano

La Chiesa è verità, perché ad essa sola Gesù ha affidato da custodire, nella sua integrità, tutto il deposito della fede. Lo ha affidato alla Chiesa gerarchica, cioè al Papa ed ai Vescovi uniti con Lui.
La Chiesa è vita perché dona la Grazia ed essa sola possiede i mezzi efficaci di Grazia, che sono i sette Sacramenti. Specialmente è vita perché ad Essa sola è stato dato il potere di generare l'Eucarestia, per mezzo del Sacerdozio ministeriale e gerarchico. Nella Eucaristia Gesù Cristo è realmente presente col suo Corpo glorioso e la sua divinità.
La Chiesa è via perché conduce al Padre, per mezzo del Figlio, nello Spirito Santo sul cammino della perfetta unità. Come il Padre e il Figlio sono Uno, così dovete essere una sola cosa fra voi. Gesù ha voluto che la sua Chiesa sia segno e strumento dell'unità di tutto il genere umano. (13 giugno 1989, messaggio della Madonna)
Origine: Citato in Messaggi di carattere spirituale e profetico/escatologico della B.V: Maria don Stefano Gobbi, Profezie del Terzo Millennio https://profezie3m.altervista.org/mes_gobbi.htm,, su profezie3m.altervista.org. URL archiviato l' 8 agosto 2019 http://archive.is/9Onj2/. Il sito è rilasciato con licenza Creative Commons http://archive.is/lwth9/.

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“Solo a voi, agli amici dell'arte a me propria, del mio particolare modo di creare ed operare, potevo rivolgermi per partecipare i miei progetti. Solo grazie alla vostra collaborazione per questa mia impresa posso ora essere in grado di presentare quest'opera, priva di deformazioni, a quanti hanno dimostrato sincera inclinazione verso la mia arte nonostante il fatto che finora essa sia stata loro presentata in modo impuro e deformata.”

Richard Wagner (1813–1883) compositore, librettista, direttore d'orchestra e saggista tedesco

Origine: Dal discorso inaugurale della posa della prima pietra per la costruzione del teatro di Bayreuth 22 maggio 1872; citato in Friedrich Nietzsche, Richard Wagner a Bayreuth (Richard Wagner in Bayreuth), traduzione di Giovanna Vignato, Edizioni Studio Tesi, Pordenone, 1992. ISBN 88-7692-094-3

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“Il pensiero è sempre la pietra d'inciampo della poesia.”

Khalil Gibran (1883–1931) poeta, pittore e filosofo libanese

Sabbia e spuma

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“Il ricordo è una pietra che ostacola il cammino della speranza.”

Khalil Gibran (1883–1931) poeta, pittore e filosofo libanese

Massime spirituali

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“Diamante di Roma. Perla d'Atene. Domani, scarabeo d'Egitto. Rodi è la prima pietra barocca della collana.”

Jean Cocteau (1889–1963) poeta, saggista e drammaturgo francese

Origine: Il mio primo viaggio, p. 27

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“Sulla carta d'Egitto, l'Egitto è una pietra funeraria.”

Jean Cocteau (1889–1963) poeta, saggista e drammaturgo francese

Origine: Il mio primo viaggio, p. 36

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“Il desiderio di individuare uno scopo in ogni dove è naturale in un animale che vive circondato da macchine, da opere d'arte, da strumenti e da manufatti aventi una precisa destinazione; un animale, per di più, i cui pensieri sono costantemente dominati dai propri obiettivi personali. Un'automobile, un apriscatole, un cacciavite o un forcone giustificano tutti la domanda: "A che cosa serve?". È probabile che i nostri predecessori pagani si siano posti il medesimo interrogativo sul tuono, sulle eclissi, sulle rocce e sui corsi d'acqua. Oggi ci facciamo vanto di esserci scrollati di dosso questo animismo primitivo. Se una pietra che si trova nel mezzo di un ruscello si rivela un comodo punto di appoggio per attraversarlo, noi consideriamo la sua utilità come un beneficio casuale, non come un vero e proprio scopo. Ma la tentazione atavica riaffiora prepotentemente quando veniamo colpiti da una tragedia (la parola stessa "colpiti" ha un'eco animistica): "Perché, perché il cancro/il terremoto/l'uragano ha colpito proprio mio figlio?". E la medesima tentazione può diventare addirittura motivo di compiacimento quando il dibattito verte su argomenti come l'origine di tutte le cose o le leggi fondamentali della fisica, nel qual caso culminerà puntualmente nella vuota domanda esistenziale "Perché vi è qualcosa invece del nulla?"”

Richard Dawkins (1941) etologo, biologo e divulgatore scientifico britannico

Ormai ho perso il conto delle volte in cui qualcuno si è alzato al termine della conferenza per proclamare: "Voi scienziati siete molto bravi a rispondere alle domande sui "Come", ma dovreste ammettere di essere impotenti dinanzi alle domande sui "Perché" ".
Il Fiume della Vita

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“L'affetto della famiglia è la pietra angolare della società.”

Paolo Mantegazza (1831–1910) fisiologo, antropologo e patriota italiano

Il bene ed il male

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