Frasi su pressi
pagina 2

Alexis De Tocqueville photo
Sigmund Freud photo
Sigmund Freud photo

“Il mio lavoro con pazienti affetti da malattie nervose in genere ebbe un esito ulteriore: il mutamento della tecnica catartica. Abbandonai l'ipnosi e cercai di sostituirla con un altro metodo nell'intento di andar oltre il trattamento riservato alle forme morbose di tipo isterico; tra l'altro, man mano che la mia esperienza si arricchiva ogni giorno di nuovi elementi, sorsero in me gravi dubbi relativi all'impiego dell'ipnosi nella stessa catarsi. Il primo riguardava il fatto che perfino i risultati più brillanti svanivano improvvisamente nel nulla allorché il rapporto personale del medico col malato veniva in qualche modo turbato […]. L'ipnosi, tuttavia, aveva reso al trattamento catartico servizi notevolissimi, ampliando il campo della coscienza dei pazienti e mettendo a loro disposizione conoscenze di cui nella vita vigile non disponevano. Sostituire l'ipnosi, sotto questo profilo, non era certo cosa facile. In questo frangente imbarazzante mi venne in aiuto un ricordo, il ricordo di un esperimento cui avevo assistito sovente durante il mio soggiorno presso Bernheim … Presi la risoluzione di fare altrettanto. Anche i miei pazienti non potevano non "sapere" tutte le cose che normalmente erano rese loro accessibili solo mediante l'ipnosi, e le mie assicurazioni e insistenze, con magari in più la pressione delle mani, dovevano pure avere il potere di spingere nella loro coscienza gli eventi e i nessi dimenticati … Abbandonai dunque l'ipnosi, di cui mantenni solo la posizione del paziente, posto a giacere supino su un divano, mentre io stavo seduto dietro di lui, in modo da vederlo senza esser visto. Le mie speranze si realizzarono, mi liberai dell'ipnosi; tuttavia tale mutamento tecnico implicò un mutamento del lavoro catartico nel suo insieme. L'ipnosi aveva nascosto un giuoco di forze che ora veniva messo allo scoperto, e la cui conoscenza dava alla nostra teoria un fondamento sicuro.”

Sigmund Freud (1856–1939) neurologo e psicoanalista austriaco, fondatore della psicoanalisi

Origine: Autobiografia (1925), p. 94 e ss.

Sigmund Freud photo
Sigmund Freud photo
Giordano Bruno photo
Giordano Bruno photo
Giordano Bruno photo
Albert Einstein photo

“Nel tempio della scienza ci sono molte dimore… e diversi davvero sono coloro che le abitano e i motivi che ve li hanno condotti. Molti cercano nella scienza l'esaltante sensazione di superiore capacità intellettuale; la scienza è lo sport da cui trarre un'esperienza vivida e il soddisfacimento delle ambizioni; nel tempio ci saranno anche i molti che hanno immolato i prodotti del loro cervello a fini puramente utilitaristici. Se venisse un angelo del Signore a cacciare tutta la gente che appartiene a queste due categorie, il tempio si svuoterebbe di molti fedeli, ma qualcuno rimarrebbe: uomini sia dell'epoca presente sia di quella passata… Se le categorie che abbiamo appena espulso fossero le sole a popolare quel luogo, il tempio non sarebbe mai esistito, così come non può esistere un bosco fatto di soli rampicanti. Coloro che troveranno favore presso l'angelo […] sono tipi isolati, poco comunicativi, solitari, in realtà molto meno simili tra loro degli appartenenti alla schiera dei cacciati. Quel che li ha portati al tempio […] non c'è un'unica risposta per spiegarlo, […] l'evasione dalla vita quotidiana, dalla sua penosa crudezza, da una disperata monotonia, la fuga dalla schiavitù dei propri desideri. Una natura nobile desidera con tutte le sue forze di sfuggire al suo ambiente affollato e rumoroso per rifugiarsi nel silenzio delle vette più alte, dove l'occhio spazia liberamente nell'aria ancura pura e segue con sguardo amorevole i placidi contorni che paiono costruiti per l'eternità.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco
Hermann Hesse photo
Victor Hugo photo
Luigi Pirandello photo
Charles Baudelaire photo
Giosue Carducci photo

“L'ora presente è in vano, non fa che percuotere e fugge.”

Giosue Carducci (1835–1907) poeta e scrittore italiano

da Presso l'urna di Percy Bysshe Shelley

Heinrich Heine photo
Friedrich Nietzsche photo
Friedrich Nietzsche photo
Friedrich Nietzsche photo
Novalis photo
Giovanni Papini photo
Cesare Pavese photo
Paul-louis Courier photo
Paul-louis Courier photo
Anatole France photo
Jonathan Swift photo
Robert Benchley photo

“Si può dire che vi siano due classi di persone al mondo: quelle che invariabilmente dividono la gente del mondo in due classi, e quelle che non lo fanno.”

Robert Benchley (1889–1945) giornalista, attore e sceneggiatore statunitense

citato in J.A. Paulos, I Think, Therefore I Laugh, Columbia University Press 1985, p. 35

Ernst Jünger photo
Ernst Jünger photo
Max Weber photo
Prosper Mérimée photo
Henri Troyat photo
John Maynard Keynes photo
Ferdinando Galiani photo

“Le teorie generali e il nulla sono, presso a poco, la stessa cosa.”

Ferdinando Galiani (1728–1787) economista

da Sentenze e motti di spirito, a cura di Marco Catucci, Salerno, 1991

Voltaire photo
Giacomo Leopardi photo
Niccolo Machiavelli photo

“Dopo il 1494, sendo stati i principi della città cacciati da Firenze, e non vi essendo alcuno governo ordinato, ma più tosto una certa licenza ambiziosa, ed andando le cose publiche di male in peggio; molti popolari, veggendo la rovina della città, e non ne intendendo altra cagione, ne accusavano la ambizione di qualche potente che nutrisse i disordini, per potere fare uno stato a suo proposito, e tôrre loro la libertà; e stavano questi tali per le logge e per le piazze, dicendo male di molti cittadini, minacciandogli che, se mai si trovassino de' Signori, scoprirebbero questo loro inganno, e gli gastigarebbero. Occorreva spesso che di simili ne ascendeva al supremo magistrato; e come egli era salito in quel luogo, e che vedeva le cose più da presso, conosceva i disordini donde nascevano, ed i pericoli che soprastavano, e la difficultà del rimediarvi. E veduto come i tempi, e non gli uomini, causavano il disordine, diventava subito d'un altro animo, e d'un'altra fatta; perché la cognizione delle cose particulari gli toglieva via quello inganno che nel considerarle generalmente si aveva presupposto. Dimodoché, quelli che lo avevano prima, quando era privato, sentito parlare, e vedutolo poi nel supremo magistrato stare quieto, credevono che nascessi, non per più vera cognizione delle cose, ma perché fusse stato aggirato e corrotto dai grandi. Ed accadendo questo a molti uomini, e molte volte, ne nacque tra loro uno proverbio che diceva: Costoro hanno uno animo in piazza, ed uno in palazzo.”

libro I, cap. XLVII
Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio

Baruch Spinoza photo
Willard Van Orman Quine photo

“Le nostre proposizioni sul mondo esterno si sottopongono al tribunale dell'esperienza sensibile non individualmente ma solo come insieme solidale”

Willard Van Orman Quine (1908–2000) filosofo, logico

Two dogmas of empiricism, Philosophical Review, 1951, poi in From a Logical Point of View, Cambridge, Mass., Harvard University press, 1953, 2a ed. 1961, tr. it. Due dogmi dell'empirismo, in Il problema del significato, Roma, Ubaldini, 1966

Martin Heidegger photo

“Porre il sistema di Hegel di fronte allo sguardo e quindi pensare in una direzione totalmente opposta.”

Martin Heidegger (1889–1976) filosofo tedesco

da Beitrage Zur Philosophie: Vom Ereignis, 1938, in Contributions to philosophy: from enowning, Indiana University Press, 1999, p. 123

Arthur Schopenhauer photo
Arthur Schopenhauer photo

“Presso di me, come presso Spinoza, il mondo esiste per interna forza e da se stesso.”

Il mondo come volontà e rappresentazione
Origine: Citato in Emilia Giancotti, Baruch Spinoza 1632-1677, Editori riuniti, Roma, 1985.

A. J. Liebling photo

“Se ci provi con abbastanza energia e abbastanza a lungo, puoi sempre riuscire a prenderti a calci nel posteriore.”

A. J. Liebling (1904–1963) giornalista

da The Press, Ballantine Books, New York 1961

Ludwig Wittgenstein photo
Platone photo

“Socrate: Dimmi, dunque: discorsi su cosa? Nell'insieme delle cose esistenti, qual è l'oggetto dei discorsi di cui si serve la retorica?
Gorgia: Si tratta, o Socrate, delle più grandi e delle migliori fra le umane faccende.
Socrate: Ma, o Gorgia, è controversa anche questa tua affermazione, e non è affatto chiara. Immagino, infatti, che tu abbia già avuto occasione di sentir cantare nei banchetti quello scolio in cui si enumerano i beni, cantando che essere sani è il primo bene, secondo viene l'essere belli, e il terzo, come dice l'autore dello scolio, è l'essere ricchi senza frode.
Gorgia: L'ho già sentito. Ma a che proposito dici questo?
Socrate: Supponiamo che in questo istante ti si parassero dinanzi gli artefici di questi beni che l'autore dello scolio elogiava, cioè il medico, il maestro di ginnastica e l'uomo d'affari, e che per primo il medico dicesse: "O Socrate, Gorgia t'inganna: non è la sua arte ad occuparsi del bene più grande per gli uomini, ma la mia". Se io allora gli domandassi: "E chi sei tu per dire questo?", egli certamente mi risponderebbe che è medico. "Ebbene, cosa hai detto? è forse opera della tua arte il bene più grande?" "E come potrebbe non esserlo", probabilmente direbbe, "Socrate, visto che si tratta della salute? Che cosa è bene più grande per gli uomini della salute?". Se poi, dopo di lui, a sua volta, il maestro di ginnastica dicesse: "Resterei stupito anch'io, Socrate, se Gorgia sapesse dimostrarti che il bene che è frutto della sua arte è maggiore di quanto io saprei dimostrare che lo è il bene prodotto dalla mia arte", io, a mia volta, potrei dire anche a costui: "E tu chi sei, o uomo, e qual è il tuo mestiere?". "Sono maestro di ginnastica", risponderebbe, "e il mio mestiere è di rendere gli uomini belli e forti nel corpo". Dopo il maestro di ginnastica, sarebbe l'uomo d'affari a dire, con fare, credo, assai sprezzante per tutti: "Ebbene, pensaci su, Socrate, se ti pare che esista bene più grande della ricchezza, sia presso Gorgia sia presso chiunque altro". Ed io allora gli direi: "E allora? Ne sei forse l'artefice?". Egli affermerebbe di esserlo. "E chi sei tu?"”

Platone libro Gorgia

"Un uomo d'affari". "E allora? Pensi forse che il bene più grande per gli uomini sia la ricchezza?", diremo noi. "E come no?", risponderà.
Gorgia

Diego Armando Maradona photo
Margaret Thatcher photo

“Avrei preferito il ferro, ma andrà bene anche il bronzo. Non arrugginisce. E spero che questa volta, rimanga la testa.”

Margaret Thatcher (1925–2013) primo ministro del Regno Unito

nell'articolo "Statue of Margaret Thatcher Unveiled" della "Associated Press", 22 febbraio 2007
I might have preferred iron, but bronze will do. It won't rust. And, this time I hope, the head will stay on.
Post-premiership
Origine: Sulla inaugurazione di una statua in suo onore ai membri della Camera dei Comuni. Una precedente statua di marmo della Baronessa Thatcher era stata decapitata nel 2002 http://news.bbc.co.uk/1/hi/england/2091200.stm.

Alexandre Dumas (padre) photo
Apuleio photo
Lance Armstrong photo

“Io sto vincendo questo tour, ma se ci fosse Pantani lo vincerebbe lui.”

Lance Armstrong (1971) ciclista statunitense

Origine: Citato in Tutto Pantani – Una vita in salita, a cura di Pier Bergonzi e Enzo Vicennati, La Presse group, Gazzetta dello Sport, Rai Trade, 2008.

Gilbert Keith Chesterton photo
Vincenzo de' Paoli photo

“Trovandomi in una cittadina presso Lione, dove la Provvidenza mi aveva chiamato a fare il parroco, una domenica, mentre mi vestivo per celebrare la messa, vennero a dirmi che, in una casa isolata ad un quarto dl lega di distanza, tutti erano ammalati senza che rimanesse una sola persona per assistere gli altri, e tutti erano in una miseria da non dirsi. Ne fui grandemente commosso, e non mancai dl raccomandarli, nella predica, con tutto I'affetto, al mio popolo; e Dio, toccando il cuore di quelli che mi ascoltavano, fece si che tutti fossero presi da compassione per quei poveri sventurati. Nel pomeriggio tenemmo un'adunanza in casa dl una buona signorina della parrocchia per vedere quali soccorsi fosse possibile portar loro, e ognuno si disse disposto ad andare a consolarli e ad aiutarli secondo i propri mezzi. Dopo il vespro, presi con me un galantuomo della parrocchia e insieme ci mettemmo in cammino verso quella casa. Per la via incontrammo diverse donne che ci precedevano, e un po' più avanti, altre che tornavano. Poiché era estate e faceva molto caldo, alcune di quelle signore si erano fermate lungo la via per riposarsi e rinfrescarsi. Per dirla in breve ve n'erano tante che l'avreste detta una processione. Appena arrivato visitai gli ammalati e andai a prendere il Santissimo Sacramento per quelli che mi erano sembrati in uno stato più grave, quando Ii ebbi confessati e comunicati si trattò dl vedere che cosa fare per soccorrerli nelle loro necessità. Proposi a tutte le buone persone che la carità aveva spinto a recarsi colà, di impegnarsi, un giorno per una, a far da mangiare ad essi, e non solo ad essi ma a quanti in avvenire si fossero trovati in una simile necessità. È cosi che è nata la prima "Carità". In seguito fui chiamato a venire qui. Dopo qualche tempo, andando in missione a Villepreux, che i un villaggio a cinque o sei leghe da Parigi, avemmo I'occasione dl stabilirvi la Carità: fu la seconda. Quindi fu data la possibilità di istituirla anche a Parigi, e San Salvatore fu la prima parrocchia ad averla. Dopo vennero le altre principali parrocchie.”

Vincenzo de' Paoli (1581–1660) sacerdote francese

Alle Figlie della Carità, 13 febbraio 1646
Conferenze

Richard Adams photo
Vincenzo Monti photo
Richard Stallman photo
Arthur Koestler photo
Giuseppe Rensi photo
Daniel Ange photo
Glyn Daniel photo
Francesco Berni photo
Margaret Atwood photo

“Se avessi intenzione di convertirmi a qualche religione probabilmente sceglierei il cattolicesimo perché ha, in definitiva, sante e la Vergine Maria.”

Margaret Atwood (1939) poetessa, scrittrice e ambientalista canadese

citato in Margaret Atwood, Ontario Review Press, 1990

Margaret Fuller photo

“Io stessa sono più divina di chiunque altro io possa vedere.”

Margaret Fuller (1810–1850) scrittrice, giornalista e patriota statunitense

Origine: Da una lettera a Ralph Waldo Emerson, 1° marzo 1838; da My Heart is a Large Kingdom: Selected Letters of Margaret Fuller, a cura di Robert N. Hudspeth, Cornell University Press, 2001.

Papa Pio XII photo
Marco evangelista photo
Pierre Duhem photo
Michael Bruno photo
Papa Benedetto XVI photo
Papa Benedetto XVI photo
Giovanni Artieri photo
Konrad Lorenz photo

“Presso molti animali conosciamo casi analoghi nei quali un comportamento infantile protegge dall'aggressione intra-specifica.”

Konrad Lorenz (1903–1989) zoologo e etologo austriaco

Origine: Il cosiddetto male, p. 146

Konrad Lorenz photo
Konrad Lorenz photo
Franco Carraro photo
Jules Bois photo
Roberto Calderoli photo
Osho Rajneesh photo
Marc Bloch photo

“Vive la France!”

Marc Bloch (1886–1944) storico francese

ultime parole di fronte al plotone di esecuzione; citato in Carole Fink, March Bloch: A Life in History, Cambridge University Press, 1989, p. 321

Mario Praz photo
Buster Bailey photo
Fernando Vallejo photo
Ernesto Balducci photo
François Lenormant photo
John Coltrane photo
John Coltrane photo

“[…] costruisce per sognare sulle trovate della sua fantasia, Canaletto si radduce alla varia realtà e su quella adagia la sua calma letizia. Con lui specialmente incomincia un nuovo modo di "vedere", ossia di contemplare e di effettuare. A distanziare convenientemente Canaletto dai veri e propri vedutisti suoi contemporanei, si è soliti osservare che l'essenziale della sua novità fu d'essersi giovato d'un punto d'osservazione arbitrario, scelto volta a volta secondo contingenze personali, al di fuori delle formalizzate acconciature prospettiche in uso presso quei manieristi. La ragione è tutt'altra e superiore a simili risorse pratiche: si tratta per lui di una condizione morale che gli assicura la trasposizione lirica del soggetto prescelto. Proprio la sua effettività per il soggetto lo sostiene il più delle volte in quel suo stato di grazia. Tutta quella argentina mareggiatura di riflessi in cielo e nell'acqua gli servirà quale appoggio stilistico per comunicarci il suo stato d'animo aggentilito e soddisfatto.”

Antonio De Witt (1876–1967) pittore italiano

da L'incisione italiana, 1941
Origine: Citato in Canaletto, I Classici dell'arte, a cura di Cinzia Manco, pagg. 181 - 188, Milano, Rizzoli/Skira, 2003. IT\ICCU\CAG\0608462 http://opac.sbn.it/opacsbn/opaclib?db=solr_iccu&rpnquery=%2540attrset%2Bbib-1%2B%2540and%2B%2540and%2B%2B%2540attr%2B1%253D13%2B%2540attr%2B4%253D1%2B%2522759.5%2522%2B%2B%2540attr%2B1%253D4005%2B%2540attr%2B4%253D1%2B%2522classici%2Bdell%2527arte%2522%2B%2B%2540attr%2B1%253D4018%2B%2540attr%2B4%253D1%2B%2522rizzoli%252Fskira%2522&totalResult=13&select_db=solr_iccu&nentries=1&rpnlabel=+Codice+Classificazione+Dewey+%3D+759.5+&format=xml&resultForward=opac%2Ficcu%2Ffull.jsp&searchForm=opac%2Ficcu%2Ferror.jsp&do_cmd=search_show_cmd&refine=4005%7C%7C%7Cclassici+dell%27arte%7C%7C%7Cclassici+dell%27arte%7C%7C%7CCollezione%404018%7C%7C%7Crizzoli%2Fskira%7C%7C%7Crizzoli%2Fskira%7C%7C%7CEditore&saveparams=false&&fname=none&from=11

William Pitt il Giovane photo

“Io vi rispondo molte grazie per l'onore che mi avete concesso; ma l'Europa non è stata salvata da un unico uomo. L'Inghilterra ha salvaguardato se stessa dalle difficoltà e, io lo spero, salverà l'Europa con il suo esempio.”

William Pitt il Giovane (1759–1806) politico britannico

citato in The War Speeches of William Pitt, Oxford University Press, 1915, p. 351
Origine: Guildhall, 9 novembre 1805, in risposta a Lord Mayron che lo lodava come il "Salvatore dell'Europa". Questo fu l'ultimo discorso in pubblico di Pitt.

William Pitt il Giovane photo

“[Ultime parole famose] Non c'è mai stato un momento come questo nella storia del nostro Paese, in cui, data la situazione in Europa, ci si sia mai potuti attendere ragionevolmente altri quindici anni di pace.”

William Pitt il Giovane (1759–1806) politico britannico

dal discorso alla Camera dei Comuni del 17 febbraio 1792; citato in The War Speeches of William Pitt, Oxford University Press, 1915, p. 16
Origine: Le sue previsioni furono vane speranze. Nel 1793 la Francia rivoluzionaria dichiarerà guerra alla Gran Bretagna iniziando le devastanti campagne militari in Italia, Olanda e Germania.

Antonio Albanese photo
Giovanni della Croce photo
Michele Valori photo