Frasi su deficienti

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema cretino, cosa, fatto, fare.

Migliori frasi su deficienti

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“[Filippo Tommaso Marinetti] Un cretino fosforescente.”

Gabriele d'Annunzio (1863–1938) scrittore, poeta e drammaturgo italiano

Origine: Citato in Giordano Bruno Guerri, Filippo Tommaso Marinetti, Mondatori, Milano, 2010, p. 54. ISBN 978-88-04-59568-7

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“Oggi il cretino è pieno di idee.”

Ennio Flaiano (1910–1972) scrittore italiano

Origine: Da La Satira in Italia: [dai latini ai nostri giorni], Ediars, Pescara, 2002, p. 101.

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“Non esiste cretino che sia silenzioso ad una festa.”

Solone (-638–-558 a.C.) legislatore, giurista e poeta ateniese
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“È più facile che sia furbo un cretino che un intelligente.”

Roberto Gervaso (1937) storico, scrittore, giornalista

La volpe e l'uva

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“Sono uno dei pochi cretini che sospettano di esserlo.”

Pino Caruso (1934–2019) attore italiano

Origine: Citato in Gino Vignali, Michele Mozzati, Matteo Molinari, Le cicale: anno 2006, Kowalski Editore, 2005, pag. 35.

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“L'amore consiste nell'essere cretini insieme.”

Paul Valéry (1871–1945) scrittore, poeta e aforista francese
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“Se vuoi far fallire un cretino, forniscigli informazioni.”

Nassim Nicholas Taleb (1960) filosofo, saggista e matematico libanese

Il letto di Procuste

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“Guardati dai cretini di talento.”

Maria Luisa Spaziani (1922–2014) poetessa, traduttrice e aforista italiana

Aforismi

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“Anche un cretino può scrivere un saggio e non viceversa.”

Marcello Marchesi (1912–1978) comico, sceneggiatore e regista italiano

Origine: Il malloppo, p. 35

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“Quattrini e cretini non si fanno compagnìa.”

Ulisse

Frasi su deficienti

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“Non voglio sentirmi intelligente guardando dei cretini, voglio sentirmi cretino guardando persone intelligenti.”

Franco Battiato (1945) musicista, cantautore e regista italiano

Parlando del reality show L'Isola dei famosi

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“Mio padre è mio padre, | mio padre è un brav'uomo, | mio padre tratta tutti da cretini, | i vecchi bisogna ammazzarli da bambini.”

Giorgio Gaber (1939–2003) cantautore, commediografo e regista teatrale italiano

da Eppure sembra un uomo, n. 4
Il signor G

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“Gli scout sono dei bambini vestiti da cretini, guidati da cretini vestiti da bambini.”

Jack Benny (1894–1974) attore statunitense

Attribuite

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“Anche Einstein, intervistato tutti i giorni, farebbe la figura del cretino.”

Michel Platini (1955) calciatore francese

Origine: Palla lunga e pedalare, p. 41

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“[A proposito del sistema operativo Windows] Poi quando chiudi il documento ti dice: "vuoi salvare?" Ma secondo te, pezzo di cretino?!”

Luciana Littizzetto (1964) attrice, cabarettista e doppiatrice italiana

15 aprile 2007
Che tempo che fa

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“I cretini non sono mai eleganti. Gli intelligenti invece, anche con due stracci addosso sono vestiti logicamente, quindi sono sempre eleganti.”

Giorgio Armani (1934) stilista e imprenditore italiano

Origine: Da un'intervista di Paolo Mosca, La Notte, 1982; in I cretini non sono mai eleganti: Giorgio Armani in parole sue, a cura di Paola Pollo, Etas, p. 213 https://books.google.it/books?id=9A3pAwAAQBAJ&pg=PT213. ISBN 8858669029

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“Ci sono cretini che hanno visto la Madonna e ci sono cretini che non hanno vista la Madonna". Io sono un cretino che la Madonna non l'ha vista mai”

Carmelo Bene (1937–2002) attore, drammaturgo e regista italiano

... ] Ma i cretini che vedono la Madonna, non la vedono, come due occhi che fissano due occhi attraverso un muro: miracolo è la trasparenza [... ] I cretini che non hanno visto la Madonna, hanno orrore di sé, cercano altrove, nel prossimo, nelle donne – in convenevoli del quotidiano fatti preghiere, – e questo porta a miriadi di altari [... ] I nostri contemporanei sono stupidi, ma prostrarsi ai piedi dei più stupidi di essi significa pregare. Si prega così oggi. Come sempre. Frequentare i più dotati non vuol dire accostarsi all'assoluto comunque. Essere più gentili dei gentili. Essere finalmente il più cretino. Religione è una parola antica. Al momento chiamiamola educazione. (pag. 76-79)

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“[Su Gabriele D'Annunzio] Un cretino con dei lampi di imbecillità.”

Filippo Tommaso Marinetti (1876–1944) poeta, scrittore e romanziere italiano

citato in Alfredo Accatino, Gli insulti hanno fatto la storia, Piemme, 2004

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“Il risultato dei programmi fatti con cura è sempre scambiato per fortuna dai cretini.”

Dashiell Hammett (1894–1961) scrittore statunitense

Origine: Da Il bacio della violenza.

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“Benedetto Croce diceva che fino all'età dei diciotto anni tutti scrivono poesie. Dai diciotto anni in poi, rimangono a scriverle due categorie di persone: i poeti e i cretini. E quindi io precauzionalmente preferirei considerarmi un cantautore.”

Fabrizio De André (1940–1999) cantautore italiano

Origine: Dal programma televisivo La storia siamo noi, puntata Fabrizio De André – In direzione ostinata e contraria. Video http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntate/fabrizio-de-andre/560/default.aspx disponibile su Rai.it (00:50).

“Ogni qual volta una cosa in Italia viene chiamata in inglese io vedo la mano del Cretino.”

Paolo Isotta (1950–2021) critico musicale e scrittore italiano

Origine: Da Bruciare il giorno della nascita di Vivaldi non salva dai cretini, Il Fatto Quotidiano, 4 aprile 2016; riportato su PaoloIsotta.it http://www.paoloisotta.it/index.php/articoli/52-bruciare-il-giorno-della-nascita-di-vivaldi-non-salva-dai-cretini.

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“Non sono tipo da messaggi o da idee io… Le idee, ne è piena l’enciclopedia… Io sono uno stilista. Un maniaco dello stile. Oh una cosa da nulla, una certa musichetta introdotta nello stile, tutto qui. Sono l’ultimo musicista del romanzo! Il resto, immaginazione, creatività e roba del genere, non mi interessa. La lingua, nient’altro che la lingua, ecco l’importante. La foto non è il vero: il vero lo si fa barando al modo giusto. Se prendi un bastone e vuoi farlo apparire diritto nell’acqua, devi prima curvarlo sennò sembra rotto. Bisogna romperlo prima di immergerlo. È un vero lavoro, è il lavoro dello stilista. Ci vuole un enorme respiro, grande sensibilità, è difficilissimo da fare, perché bisogna girarle attorno. Attorno a che? All’emozione! Perché in principio non era il verbo, era l’emozione. L’argot non si fa con il dizionario, ma con immagini nate dall’odio; è l’odio che fa l’argot! Tutti hanno voluto imitarmi, nessuno c’è riuscito… Mi prendono per un primitivo, un rozzo… Io invece sono un raffinato, un aristocratico, e quei cretini credono che improvvisi… Io so far ballare i tavolini e loro no, ecco la verità! I miei libri moriranno anche loro, e presto, si capisce, ma almeno avranno vissuto! Tanto i posteri saranno i cinesi… E quelli se ne fregheranno altamente della mia letteratura fessa e del mio stile vacca e dei miei tre puntini…”

Louis-ferdinand Céline (1894–1961) scrittore, saggista e medico francese
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“Solo un cretino può dire di non amare il tabacco e i ragazzi.”

Christopher Marlowe (1564–1593) poeta, drammaturgo

citato in Luca Fontana, Come il sodomita diventò gay, in Il secolo gay, Diario del mese, gennaio 2006, p. 14
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“Inghilterra: trenta milioni, in maggioranza cretini.”

Thomas Carlyle (1795–1881) storico, saggista e filosofo scozzese
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“Non accetto lezioni di etica politica dalla Bindi: è brutta, cattiva e cretina.”

Francesco Cossiga (1928–2010) 8º Presidente della Repubblica Italiana

Origine: Citato in Franca Selvatici, «Gelli in tv: Berlusconi può attuare il piano P2» http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/11/01/gelli-in-tv-berlusconi-puo-attuare-il.html, la Repubblica, 1º novembre 2008, p. 11.

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“Il cretino di sinistra ha una spiccata tendenza verso tutto ciò che è difficile. Crede che la difficoltà sia profondità.”

Leonardo Sciascia (1921–1989) scrittore e saggista italiano

citato in Sergio Ricossa, Straborghese, Editoriale Nuova, Milano 1980

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“Luttazzi è un cretino.”

Marcello Dell'Utri (1941) politico italiano

da Il Messaggero, 20 marzo 2001

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“[A Emilio Fede] So che ogni lunedì partecipi alla cena dei cretini. Quando non ci vai, come si chiama?”

Gene Gnocchi (1955) comico, conduttore televisivo e ex calciatore italiano

Origine: Dal programma televisivo La grande notte del lunedì, Rai 2, 9 dicembre 2002.

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“Quando c'è dialogo non c'è bisogno di divieti”

Luca Raffaelli (1959) giornalista, saggista e sceneggiatore italiano

e se c'è il dialogo neppure il più cretino dei programmi può rincretinire
Le anime disegnate

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“I motivi per cui me ne sono andato non sono per la pressione di quel cretino di Falcone, perché i morti li rispetto… certi morti no.”

Corrado Carnevale (1930) magistrato italiano

dall'intercettazione telefonica del 8 marzo 1994

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“Un professionista non se la prende mai con un cretino.”

Luis Sepúlveda (1949) scrittore, giornalista e sceneggiatore cileno
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“Come indole non farei niente di quello che faccio in tv. È la telecamera che legittima tutto. E quando si spegne spesso cala un certo imbarazzo. Ricordo un servizio, a una sfilata: mi proponevo come modello e mi mettevo in mutande. Quando la telecamera si è spenta Laura Biagiotti mi guardava quasi impaurita. Non sono egocentrico: sono finito a fare il cretino davanti alla macchina da presa solo perché prima lo facevo dietro.”

Pif (1972) conduttore televisivo e scrittore italiano

Origine: Citato in Chiara Maffioletti, Torna Pif, l'incursore delle interviste fatte a bruciapelo https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2010/febbraio/07/Torna_Pif_incursore_delle_interviste_co_9_100207124.shtml, Corriere della Sera, 7 febbraio 2010, p. 41.

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“Nessuno può cambiarti il temperamento, e chi ci prova è un cretino o un megalomane.”

Filippo Facci (1967) giornalista italiano

da Non capisco chi viene lasciato e dice di volere COMUNQUE il bene dell'altro http://blog.graziamagazine.it/blog/2009/08/12/non-capisco-chi-viene-lasciato-e-dice-di-volere-comunque-il-bene-dell%E2%80%99altro/, 12 agosto 2009

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“Cornacchie magre volavano in circolo sopra le sterpaglie in cerca di cibo. Qualcuna si avventurava anche al centro della carreggiata deserta se c'era da piluccarela carcassa di qualche animaletto sfortunato appena maciullato da un'auto. Rocco odiava quegli uccelli. anche a Roma avevano preso il sopravvento sugli altri volatili. Sbranavano le uova di passeri, pettirossi, cinciallegre ed erano sempre più numerosi. Stavano diventando i padroni dei cieli italiani, a Roma ormai gli unici a tenergli testa erano i gabbiani e i pappagalli verdi che avevano colonizzato i grandi parchi cittadini. Quelli erano rapaci veri, venivano dal Brasile e in quanto a fame non avevano certo da imparare da una cornacchia italiana. Ogni volta che a Villa Borghese o a Villa Ada li vedeva volare in formazione come degli stuka, verdi e rossi coi loro richiami sgraziati, pensava al primo scemo che aveva aperto la gabbia e s'era fatto scappare il Pappagallo Alfa, il pioniere di quella che ora era un'enorme colonia aggressiva e micidiale che stava finendo di massacrare i passeri e gli altri uccellini romani. Comunque, in quanto a bellezza, i pappagalli erano assolutamente superiori a quelle cornacchie spelacchiate e sgraziate. Rocco aspettava trepidante il momento in cui a Roma il cretino di turno si sarebbe lasciato scappare un anaconda. L'Anaconda Alfa. Lì sì che le cose si sarebbero fatte interessanti. Se non altro sarebbe diminuita in maniera esponenziale la popolazione dei ratti romani, ormai grossi come alani e davanti ai quali qualsiasi gatto scappava a zampe levate. Ecco, gli sarebbe piaciuto vederli di fronte ad un anaconda del delta delle Amazzoni, lungo una decina di metri, che ingoia in pochi minuti una bufala campana. Anche questo sarebbe stato un effetto collaterale della globalizzazione, un effetto benefico secondo Rocco Schiavone. Certo poi sarebbe stato un po' complesso affrontare serpenti abbarbicati sui rami dei platani del lungotevere ma almeno il nemico era visibile, meno subdolo, elegante e bello da guardare. In più non era portatore di malattie infettive come i sorci. Magari avrebbe anche incrementato la produzione di borse e scarpe. Chissà.”

La costola di Adamo

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“L'istruzione rende il saggio un po' più saggio, ma rende il cretino molto più pericoloso.”

Nassim Nicholas Taleb (1960) filosofo, saggista e matematico libanese

Il letto di Procuste

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“Vi chiedo scusa per quello che è successo in occasione del Festival di Sanremo. Se dell'Italia resta qui in Argentina solo questo squarcio così orrendo, immaginiamo che cosa possono pensare i giovani. Come si chiama il presentatore? Enrico Papi? È un cretino. Ha fatto una cosa inaccettabile!”

Franca Pilla (1920) moglie di Carlo Azeglio Ciampi

Origine: Citato in Sanremo: Franca Ciampi si scusa con gli argentini http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2001/03/15/Spettacolo/SANREMO-FRANCA-CIAMPI-SI-SCUSA-CON-GLI-ARGENTINI_144700.php, Adnkronos.com, 15 marzo 2001.

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“Bisogna separare la cultura dai cretini.”

Fausto Gianfranceschi (1928–2012) scrittore e giornalista italiano

Il reazionario

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“L'assenza di difficoltà produce solo cretini.”

Origine: Leielui, p. 228

“L'attività del cretino è molto più dannosa dell'ozio dell'intelligente.”

Mino Maccari (1898–1989) scrittore, pittore e editore italiano

Asterischi

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“Ha rovinato tutto l'arbitro, è un cretino, è un imbecille. Chi è l'arbitro? Ceccarini? Non lo so, non importa, ha diretto come un forsennato. Un arbitro così va sospeso.”

Emilio Fede (1931) giornalista, scrittore e politico italiano

da L'ultrà Emilio Fede in TV "Arbitro, sei un imbecille" http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/11/07/ultra-emilio-fede-in-tv.html?ref=search, la Repubblica, 7 novembre 1994

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“Ipocrita e arrogante, Enzo Biagi dà di cretino a chi studia il suo posto in palinsesto… Biagi è un mostro sacro degli affari suoi e un ipocrita. Dice che vuole continuare a fare il testimone del suo tempo, raccontando storie, e non il protagonista di un caso personale. Intanto però soffia sul fuoco, restringe ogni spazio di mediazione, punta al carisma del martire, e dà fiato alla tromba, anzi al trombone: mi cacciano, mi spostano dal 'miò orario, sono liberticidi. E arrogante: dice infatti Biagi che è un comportamento da 'cretinì spostare di una virgola o di un'ora il suo programmino su Rai1, e tratta con disprezzo e insopportabile sussiego il mite Fabrizio Del Noce. Questo mostro sacro degli affari suoi dovrebbe imparare a essere più parco di aggettivi, di contumelie, di isterismi politici. Quando gli hanno negato la cattedra epistolare di Indro Montanelli al 'Corriere della Sera', preferendogli Paolo Mieli che rompe meno le palle di uno il cui orizzonte sono le solite mille camere in cui guardava la Storia in cammino, lasciandosi a sua volta guardare da Lei, Biagi non ha dato di cretino a Ferruccio de Bortoli, direttore del giornale di via Solferino, e tanto meno a Cesare Romiti, il suo editore, quello che gli passa la mesata come succede a noi tutti e che mette i capitali per produrre e diffondere la tribuna dei suoi ricordi. Ha solo contrattato un altro posto in palinsesto, chiedendo che le sue coloriture strettamente personali, e strettamente provinciali, finissero la domenica in prima pagina. Con giubilo suo superiore a quello dei lettori, forse. Anche l'orario della sua rubrichina è tutt'altro che suo. È nostro, perché paghiamo. E di chi amministra la Rai per volontà del Parlamento (fatto surreale, perché la Rai andrebbe privatizzata e lì vedremmo se davvero un Murdoch lascerebbe per 41 anni al suo posto l'omino in bianco che lava più bianco). Oltre tutto quello spazio in palinsesto è di Berlusconi, come al solito e come tutto ormai in Italia, perché è sulla sua rete ammiraglia, Canale 5, che andò in onda prima del Fatto il programma d'informazione Radio Londra, in quello stesso identico orario, ma preceduto non dal primo telegiornale italiano bensì dal quiz Tra moglie e marito. Anche il segnale orario del rubrichista-martire, le cui opinioni sono come scrive Francesco Merlo 'indifferenti', è dunque copiato. Altro che suo. Biagi lo difendiamo e lo difenderemo se qualcuno lo vuole cacciare perché gli sta antipatico il governo, ma se si caccia da solo per cupidigia di eroismo, dopo 41 anni in cui di cupidigie se ne è levate tante, con tutti i regimi, allora sono affaracci suoi… È Biagi che si caccia da solo per biechi interessi di bottega”

Giuliano Ferrara (1952) giornalista, conduttore televisivo e politico italiano

da Il Foglio, 23 maggio 2002

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“La cultura si è chiusa nella torre eburnea. Rimane lì, arroccata in sé stessa, perché ha orrore dei contatti col pubblico, si crede diminuita dai contatti col pubblico. Questa è la cultura italiana. È una cultura di cretini.”

Indro Montanelli (1909–2001) giornalista italiano

Origine: Radio Montecarlo, Intervista a Indro Montanelli https://www.youtube.com/watch?v=A77mrwIjSSs, di Roberto Arnaldi, 1973.

“[Toni Negri] È un uomo che ho sempre giudicato un cretino per le sue elucubrazioni politiche e un imbecille come intellettuale.”

Giorgio Bocca (1920–2011) giornalista italiano

Origine: Citato in Negri, parole - pallottole http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/01/14/negri-parole-pallottole.html?ref=search, la Repubblica, 14 gennaio 1993.

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“È assolutamente legittimo che per fare carriera ognuno di noi utilizzi quel che ha, l'intelligenza o la bellezza che siano. È invece sbagliato pensare che chi è dotato di un bel corpo sia necessariamente un cretino. Oggi la politica ha anche una dimensione pubblica. Ci si presenta anche fisicamente agli elettori. Dire il contrario è stupido moralismo.”

Giorgio Clelio Stracquadanio (1959–2014) politico e giornalista italiano

Origine: Citato in Stracquadanio: "Legittimo usare corpo se si vuole fare carriera in politica" http://www.repubblica.it/politica/2010/09/13/news/stracquadanio_legittimo_prostituirsi_se_si_vuole_fare_carriera-7033057/?rss, la Repubblica, 13 settembre 2010.

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“Chi vuol dimostrare scientificamente l'inesistenza di Dio è, scientificamente parlando, un cretino.”

Marcello Veneziani (1955) giornalista e scrittore italiano

Origine: Da Gli evoluzionisti credono di essere Dio http://www.ilgiornale.it/interni/gli_evoluzionisti_credono_essere_dio/09-04-2010/articolo-id=435936-page=0-comments=1, il Giornale.it, 9 aprile 2010.

“E venne il giorno del Giudizio Universale, il mondo fu giudicato da un dio imbecille. Un mondo guidato da cretini e presieduto dal principe dei cretini: non ho altre parole per riassumere il senso della bufala cosmica delle rivelazioni di Wikileaks.”

Marcello Veneziani (1955) giornalista e scrittore italiano

da Macché 11 settembre, è il 1° aprile della diplomazia http://www.ilgiornale.it/interni/macche_11_settembre_e_1_aprile_diplomazia/30-11-2010/articolo-id=490327-page=0-comments=1, il Giornale.it, 30 novembre 2010

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“Dunque, le seghe. Non ha senso per niente (che senso ha?) calarti giù i calzoni per cacare e poi, perché sei troppo pigro per rialzarti, o per fare altre mosse, metterti a mungere la mucca (con pensieri adeguati) e far schizzare il latte alla fine, col suo fremito dolce, all'acuto finale, farlo schizzare in giù, fra le cosce, quando la spinta in quell'attimo è invece all'insù, in avanti, in fuori, nello sforzo per far venire tutto quanto fuori, radunandolo lì da ogni canto dei lombi, e per spingerlo fuori pulsante fremente manichetto… No, con l'affare che starnazza lì sotto… No, a parte che il sedile del cesso impedisce all'uccello la cabrata naturale… al momento supremo ti prende un grande scoramento, perché non lo puoi ficcare dentro, spingerlo oltre, in dentro oltre lo spasimo… ma stai là stupidamente (in posa cacatoria) e lui come un cretino spande il suo succo verso il basso per scrupolo di igiene e di convenienza, miserabile, povero goffo uccello desolato, anzi castrato addirittura, e tu con le gambe imprigionate nei calzoni calati e la camicia fuori penzoloni, alla cacatora… e neanche ti gusti il guizzo finale, che ti svuota, e alla fine che hai fatto? non hai fatto altro che prosciugare i lombi, come ad averci infilato uno strofinaccio per tirarlo fuori intriso, dopo aver ripulito il serbatoio della brama di vivere.”

Jack Kerouac (1922–1969) scrittore e poeta statunitense

da Visioni di Cody