Frasi su mentire
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“Cosí durante tutto questo periodo vediamo il partito dell'ordine costretto dalla sua posizione equivoca a consumare e spezzettare la sua lotta col potere esecutivo in una serie di meschini conflitti di competenza, di risse, di cavilli, di contrasti di potere; costretto a fare delle piú stupide questioni di forma il contenuto della sua attività. Esso non osa impegnare la battaglia quando questa ha un'importanza di principio, quando il potere esecutivo si è veramente smascherato e la causa dell'assemblea nazionale sarebbe la causa di tutta la nazione. In tal modo quest'ultima darebbe alla nazione un ordine di marcia; ma quello che teme piú di tutto è che la nazione si muova. In simili occasioni, perciò, il partito dell'ordine respinge le proposte della Montagna e passa all'ordine del giorno. Spogliato cosí il conflitto delle sue grandi dimensioni, il potere esecutivo attende tranquillamente il momento in cui può riprenderlo per motivi insignificanti e meschini, che non offrono piú, per cosí dire, che un interesse strettamente parlamentare. Allora il furore contenuto del partito dell'ordine scoppia; allora questo partito strappa il sipario che nasconde il retroscena; allora denuncia il presidente e dichiara la repubblica in pericolo; ma allora il suo pat[h]os appare insipido e il motivo della lotta appare ormai soltanto un pretesto ipocrita o, in generale, non degno di un combattimento. La tempesta parlamentare si trasforma in una tempesta in un bicchier d'acqua; la lotta diventa intrigo; il conflitto diventa scandalo.”

Karl Marx (1818–1883) filosofo, economista, storico, sociologo e giornalista tedesco

2001, p. 140
Il 18 brumaio di Luigi Bonaparte

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“Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire.”

Why Read the Classics?
Variante: Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire

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“In arte è difficile dire qualcosa che sia altrettanto buono del non dire niente.”

Ludwig Wittgenstein (1889–1951) filosofo e logico austriaco

circa 1932-1934
Pensieri diversi
Variante: Nella vita, come nell'arte, è difficile dire qualche cosa che sia altrettanto efficace del silenzio.

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“Un insegnante ha effetto sull'eternità; non può mai dire dove termina la sua influenza.”

Henry Adams (1838–1918) scrittore e storico statunitense

cap. XX

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“Se conservatore vuol dire mantener intatta la propria fede, sono conservatore.”

Papa Giovanni Paolo I (1912–1978) 263° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Attribuite
Origine: Citato in Giulio Andreotti, intervista a Roberto Gervaso, in Roberto Gervaso, La mosca al naso: interviste famose, Rizzoli Editore, Milano, 1980, p. 11: «Risponderò con Giovanni Paolo I: se conservatore vuol dire mantener intatta la propria fede, sono conservatore».

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“Umiltà vuol dire verità.”

Giuseppe Marello (1844–1895) vescovo cattolico italiano

Scritti

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“Konstantin Rokossovskij: Non posso entrare in dettagli, ma posso dirti questo: dopo varie settimane di duri combattimenti nella Bielorussia e nella Polonia orientale, avevamo raggiunto i sobborghi di Praga. Allora i tedeschi lanciarono 4 divisioni corazzate e fummo respinti.
Alexander Werth: Respinti di quanto?
Konstantin Rokossovskij: Non posso dirtelo esattamente. Diciamo di circa 100 chilometri.
Alexander Werth: Indietreggiate ancora?
Konstantin Rokossovskij: No, si ricomincia ad avanzare. Ma lentamente.
Alexander Werth: Ritieni che il 1° agosto avreste potuto prendere Varsavia in qualche giorno?
Konstantin Rokossovskij: Se i tedeschi non avessero lanciato nella battaglia quelle unità corazzate, avremmo preso Varsavia, ma non con un attacco frontale. In ogni modo avevamo soltanto 50 probabilità su 100. Non avevamo escluso un contrattacco tedesco a Praga. Tuttavia sappiamo che prima dell'arrivo delle divisioni corazzate, i tedeschi di Varsavia erano in preda al panico: facevano le valigie in fretta e furia.
Alexander Werth: In tali circostanze era giustificata l'inmsurrezione di Varsavia?
Konstantin Rokossovskij: No. È stato un terribile errore. Gli insorti hanno cominciato di loro iniziativa senza averci consultato.
Alexander Werth: Sì, ma c'era stata una notizia da radio Mosca che li incitava alla rivolta.
Konstantin Rokossovskij: Quella era una routine. La radio Swit li chiamava pure alla rivolta, senza dimenticare i servizi polacchi della BBC, almeno così è stato detto; non ho ascoltato quelle trasmissioni. Siamo seri: una insurrezione armata in un luogo come Varsavia sarebbe potuta riuscire soltanto se fosse stata accuratamente coordinata con l'azione dell'Armata Rossa. La questione della data aveva una importanza capitale. Gli insorti di Varsavia erano male armati, e la sollevazione avrebbe avuto senso solo se noi fossimo stati sul punto di entrare in Varsavia. Ma non c'era da parlarne in quella fase della battaglia. Riconosco però che certi corrispondenti sovietici si siano mostrati troppo ottimisti il 1° agosto. Venivamo respinti; nel migliore dei casi non avremmo potuto raggiungere Varsavia prima di metà agosto. Ora le circostanze ci sono state sfavorevoli. Sono cose che succedono in guerra: vedi Harkov nel marzo 1943 e Zitomir nell'Inverno scorso.
Alexander Werth: Pensate di poter ritornare a Praga nelle prossime settimane?
Konstantin Rokossovskij: Tutto quello che posso dire è che cercheremo di prendere Praga e Varsavia. Ma non sarà cosa da poco.
Alexander Werth: Avete però delle teste di ponte a sud di Varsavia.
Konstantin Rokossovskij: Certamente, ma i tedeschi fanno di tutto per eliminarle, e noi subiamo perdite enormi. Pensa che combattiamo senza interruzione da 2 mesi.”

Konstantin Konstantinovič Rokossovskij (1896–1968) generale sovietico

da un discorso del 26 agosto 1944; citato in Alexander Werth, La Russia in guerra, 1941-1945, traduzione di Mario Rivoire, Mondadori, Milano, 1966
verificare la fedeltà della trascrizione

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“Prima di dire che uno è stronzo bisogna leccarlo. Se sa di merda allora sì. Se no, si rischia una querela.”

Marcello Marchesi (1912–1978) comico, sceneggiatore e regista italiano

Origine: Il malloppo, p. 9

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“Basta dire che qualcosa fa male ai ragazzi e si finisce in prima pagina.  ”

Stan Lee (1922–2018) fumettista, editore e produttore cinematografico statunitense
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“A tutti i fichetti del mondo e a quelli carini voglio dire una cosa: ci sono più brutti figli di puttana come noi che persone come voi!”

Frank Zappa (1940–1993) chitarrista, compositore e arrangiatore statunitense

dall'album Tinseltown Rebellion

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“Piuttosto mi piacerebbe dire una parola in più, ma non ai giudici, piuttosto ai maestri, ai genitori e ai ragazzi. Se cioè tutti quei begli argomenti sull'obiezione di coscienza si possano applicare anche dal ragazzo nei confronti dei genitori o del maestro.”

Lorenzo Milani (1923–1967) sacerdote, insegnante e scrittore italiano

da Lettera all'avvocato Adolfo Gatti dell'8 gennaio 1966 in A che serve avere le mani pulite se si tengono in tasca, Chiarelettere, Milano 2011

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“Fino a quando vi sentirò dire: non è peccato mortale! Non vi sono obbligato. E Gesù era forse obbligato a morire per voi?”

Claude de la Colombière (1641–1682) gesuita e scrittore francese

Il libro dell'interiorità.

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“Solo tu puoi dare un senso a quel che hai, | io so solo che in amore non si può mai dire mai…”

Anna Tatangelo (1987) cantautrice italiana

da Mai dire mai, n. 12
Mai dire mai

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“Se Dio esiste, non c'è bisogno di crederci. Se ci si crede, vuole dire che l'evidenza del suo esistere è morta.”

Jean Baudrillard (1929–2007) filosofo e sociologo francese

da Il delitto perfetto, traduzione di G. Piana, Raffaello Cortina, Milano 1996

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“Non sopporto più di sentirmi dire che non è questo il pezzo da interpretare, io oggi sai che faccio?, scrivo come mi pare.”

Giorgia (1971) cantautrice, musicista e produttrice discografica italiana

da Spirito libero, 2003

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“Non si scrive perché si ha qualcosa da dire ma perché si ha voglia di dire qualcosa.”

Emil Cioran (1911–1995) filosofo, scrittore e saggista rumeno

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“Adoro quello che faccio. Voglio dire, io vivo di wrestling.”

In un intervista su FOX 29

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“È ingovernabile questo Paese. Mussolini diceva che è inutile governare l'Italia, poi un giorno ha detto "È impossibile governare l'Italia" e io lo ripeto. Sto leggendo, tra l'altro, i diari di Mussolini e le lettere della Petacci e devo dire che mi ci ritrovo in molte situazioni.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2011
Origine: Benito Mussolini: «Governare gli italiani non è difficile, ma inutile».
Origine: Durante la presentazione di un libro si Bruno Vespa; citato in Berlusconi: "Italia ingovernabile, mi sento Mussolini" http://video.repubblica.it/dossier/decreto-salva-italia/berlusconi-italia-ingovernabile-mi-sento-mussolini/83807/82197, Repubblica.it, 15 dicembre 2011.

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“Sono socialista, da più di mezzo secolo. Per me socialismo vuol dire esaltazione della dignità dell'uomo; e quindi il socialismo non può andare disgiunto dalla libertà.”

Sandro Pertini (1896–1990) 7º Presidente della Repubblica Italiana

Origine: Citato in Gianni Bisiach, Pertini racconta, Milano 1983, p. 46.

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“E nella eccelsa carriera, dappertutto, ed alla testa di tutti si mostra il Galileo; spirito che più che a decoro della sua patria e del suo secolo parve nato a lume ed a stupore dell'universo. Ch'egli pensò e previdde come Bacone, ma con alacrità inoltrossi pel sentiero che quegli aveva soltanto additato; dubitò come Cartesio, ma alle opinioni rivocate in dubbio non sostituì come quello vane chimere e sognate ipotesi; osservò e scoprì come Newton; ma la progressione dei tempi riservò al filosofo inglese il vanto di dare il suo nome al grande sistema per cui l'italiano aveva in gran parte approntato i materiali. Imperciocchè dopo avere in terra stabilite le leggi della caduta dei gravi, delle velocità, delle resistenze, delle percosse, e dopo aver per così dire valutati i corpi in numero, peso e misura, colla pupilla armata del telescopio da lui forse inventato e certamente perfezionato speculò arditamente nel cielo, ed ivi con invitta forza stabilì l'impero del sole ed il nostro mondo gli rese soggetto, vide valli e monti nella luna, vide di nuove stelle risplendere il firmamento, e Giove che prima per solitaria via moveva deserto fornì d'astri seguaci, ed il vaghissimo volto di Venere a seconda dei tempi e delle vicende fece che in vari aspetti ai cupid'occhi si mostrasse: felice! chè le opere ed i trovati mostrarono quanto in lui vi fosse di divino, le sole sventure quanto di mortale!”

Girolamo Venanzio (1791–1872)

Origine: Sulla eccellenza dei prosatori del secolo XVII, p. 341

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“L'aforisma è, come dire?, lo champagne della melanconia; ogni breve enunciato racchiude in sé anni di disillusione distillati in un istante di ebbrezza.”

Tim Parks (1954) scrittore e giornalista inglese

da Paradossi per imparare a non essere malinconici https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2006/marzo/26/Paradossi_per_imparare_non_essere_co_9_060326079.shtml, Corriere della sera, 26 marzo 2006