Frasi su quattro
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“Il castello di Nocera è posto in una terra assai fertile e dall'aria salubre: infatti, il suolo di essa produce un ottimo vino bianco e rosso, grano, segale e altri ottimi frutti in grande abbondanza. C'è una bella pianura con intorno alti monti e sorgenti abbondanti ed amene, e gli abitanti di questa valle amena seminano quattro volte all'anno; i campi producono svariati raccolti, dalle viti stese sopra gli olmi si ricava il vino in abbondanza e così l'olio dagli olivi. Le montagne sono coperte d'alberi, soprattutto enormi castagni, su cui crescono le castagne più grandi che io abbia mai visto. Dalla base dei monti dal lato verso la città di Amalfi, fino alla strada che dal castello va a Salerno, vi è una piantagione di noci o noccioli della lunghezza di 3-4 miglia e della larghezza di un miglio, e questi alberi di noci danno ogni anno tanta copia di frutti che basterebbero a molte regioni, se le raccogliessero: ma se ne nutrono i maiali, le cui carni, sia salate che fresche, si mantengono a lungo e sono ottime e saporite e non ho mai visto capponi più grandi e grassi e a buon mercato di quelli che si trovano in questa piana. Perciò i Curiali, finché furono sicuri, vi soggiornarono più volentieri che in qualsiasi altra parte del Regno di Sicilia. Dall'altro lato, verso il castello di Torre, sorge quel fertilissimo monte che chiamano volgarmente Somma, estremamente fruttifero, assai alto e dalla circonferenza assai ampia. Dista otto miglia dal castello di Nocera alla quale somiglia per ubertosità… Vi si producono ottimi vini greci, di almeno tre qualità, grande, mediocre e minore, che vengono portati nei vari luoghi e paesi. Ho sentito ripetere che i loro dazi ammontano ogni anno a più di 200 fiorini. Ogni anno, al tempo della vendemmia, si possono vedere oltre centomila recipienti costruiti dagli abitanti di questa zona con legno dei castagni di quei monti: ognuno di essi ha la capacità di otto barili secondo la misura romana; vi sono inoltre infiniti altri recipienti detti caratelli, che contengono di solito ognuno quattro barili. Il mosto raccolto dalle vigne di questo monte viene riposto in tali recipienti, e poi trasportato nei luoghi di mare, a Napoli, e nei vari paesi del mondo dai mercanti, attraverso il mare che dista dal monte tre miglia italiche. In molte località esso vien venduto come malvasia o altro vino di pregio.”

Teodorico di Nieheim (1340–1418) storico tedesco

libro I, cap. XXXVIII
De schismate libri III

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“La pornografia provoca pensieri sessuali. Nessuno si pone queste quattro domande: "Si?", "E?", "Con?", "Ciò?". Quando il sesso è diventato una cosa sgradevole? Mi sono perso un'assemblea? "Bill, c'è stata un'importante votazione, scopare è vietato. Tu dormivi…"”

Bill Hicks (1961–1994) comico statunitense

Posso ancora votare?
Pornography causes sexual thoughts. No one asks this four questions: “Yes?”, “And?”, “So?”, “What?”. When did sex become a bad thing? Did I miss a meeting? "Bill, we had a big vote: fucking is out, you were asleep..." Can I still vote?
Relentless

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“Sono le quattro e mezza ormai | non ho voglia di dormir, | a quest'ora, cosa vuoi, | mi va bene pure lei. | Ma da quando ci sei tu | tutto questo non c'è più.”

Lucio Battisti (1943–1998) compositore, cantautore e produttore discografico italiano

da Acqua azzurra, acqua chiara, lato B, n. 2
Emozioni

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“Si dice che ci sono quattro tipi di cavalli: eccellenti, buoni, mediocri e cattivi. Il migliore correrà piano o forte, a destra o a sinistra, secondo la volontà del cavaliere, ancor prima di vedere l'ombra della frusta; il secondo miglior cavallo farà tutto bene come il primo, ma un attimo prima che la frusta lo raggiunga; il terzo correrà quando avvertirà dolore sul corpo; il quarto correrà solo dopo che il dolore gli sarà penetrato fin nel midollo delle ossa. Immaginate un po' quanto è difficile per il quarto cavallo imparare a correre! Ascoltando questa storia, quasi tutti vorremmo essere il cavallo migliore. Se non è possibile essere il migliore, vogliamo essere il secondo dopo di lui. È questo, credo, il modo consueto di intendere questa storia e lo Zen. Può darsi che pensiate che, sedendo in zazen, scoprirete se siete tra i migliori cavalli o tra i peggiori. Qui, tuttavia, ci troviamo di fronte a un fraintendimento dello Zen. Se pensate che scopo della pratica zen sia addestrarvi a diventare uno dei cavalli migliori, allora avrete veramente un grosso problema. Ma non è questo il retto intendimento. Se praticate lo Zen nel modo giusto non ha alcuna importanza che voi siate il cavallo migliore o peggiore. Se considerate la misericordia del Buddha, quale pensate sia l'atteggiamento del suo cuore nei confronti dei quattro tipi di cavalli? Egli avrà più simpatia per i peggiori che non per i migliori. Quando siete decisi a praticare lo zazen con la grande mente di Buddha, scoprirete che il cavallo peggiore è quello che vale di più. Proprio nelle vostre imperfezioni troverete la base per la vostra mente ferma, la mente che cerca la via.”

Shunryū Suzuki (1904–1971) monaco buddhista

Origine: Mente Zen, Mente di principiante, pp. 33-34

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“Tutti credono di essere diversi, un istante prima di diventare identici agli altri.”

Chiara Gamberale (1977) scrittrice, conduttrice radiofonica e conduttrice televisiva italiana

libro Quattro etti d'amore, grazie

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“Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincerò a essere felice.”

Antoine de Saint-Exupéry (1900–1944) scrittore e aviatore francese

libro Il piccolo Principe

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“Tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci guardi. A seconda del tipo di sguardo sotto il quale vogliamo vivere, potremmo essere suddivisi in quattro categorie. La prima categoria desidera lo sguardo di un numero infinito di occhi anonimi: in altri termini, desidera lo sguardo di un pubblico. […] La seconda categoria è composta da quelli che per vivere hanno bisogno dello sguardo di molti occhi a loro conosciuti […] C'è poi la terza categoria, la categoria di quelli che hanno bisogno di essere davanti agli occhi della persona amata […] E c'è infine una quarta categoria, la più rara, quella di coloro che vivono sotto lo sguardo immaginario di persone assenti. Sono i sognatori. Ad esempio Franz.”

L'insostenibile leggerezza dell'essere
Variante: Tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci guardi. A seconda del tipo di sguardo sotto il quale vogliamo vivere, potremmo essere suddivisi in quattro categorie. La prima categoria desidera lo sguardo di un numero infinito di occhi anonimi: in altri termini, desidera lo sguardo di un publico. La seconda categoria è composta da quelli che per vivere hanno bisogno dello sguardo di molti occhi a loro conosciuti. C'è poi la terza categoria, la categoria di quelli che hanno bisogno di essere davanti agli occhi della persona amata. E c'è infine una quarta categoria, la più rara, quella di coloro che vivono sotto lo sguardo immaginario di persone assenti. Sono i sognatori.

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“Non vi è che l'ultimo amore di una donna capace di soddisfare il primo di un uomo.”

Honoré De Balzac (1799–1850) scrittore, drammaturgo e critico letterario francese

Origine: Citato in Lisi, Aria su le quattro corde, Editrice Tirrena.

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“Sentivo la mia mancanza di talento come se internamente indossassi abiti da quattro soldi. Ma, mio Dio, quanto volevo imparare, migliorare.”

Marilyn Monroe (1926–1962) attrice, cantante, modella e produttrice cinematografica statunitense

citato in Un secolo di grande cinema: 100 Star

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“O tre e quattro volte beati.”

I, 94
O terque quaterque beati!
Eneide

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“I media si occupano solo di quattro cose: sesso, scandali, violenza e celebrità e se la tua storia non ne possiede nessuno, allora sei semplicemente privo di storia.”

Paul Watson (1950) attivista e ambientalista canadese

Origine: Citato in Tom Regan, Gabbie vuote: La sfida dei diritti animali, traduzione di Massimo Filippi e Alessandra Galbiati, Edizioni Sonda, Casale Monferrato, 2005, p. 38. ISBN 88-7106-425-9

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“Adesso siamo arrivati al punto che se uno vuole tagliare quattro alberi in Aspromonte deve chiedere il permesso agli U2.”

Maurizio Milani (1961) comico, scrittore e attore teatrale italiano

Mi sono iscritto nel registro degli indagati

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“Quei quattro là fanno un altro mestiere.”

Guido Meda (1966) giornalista e conduttore televisivo italiano

Lorenzo, Pedrosa, Stoner, Rossi
Tratte da alcune gare

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“Sono altre quattro le città preminenti, Parigi nelle scienze, Salerno nelle medicine, Bologna nelle legge, Orleans nelle arti attoriali.”

Tommaso d'Aquino (1225–1274) frate domenicano

Quatuor sunt urbes cæteris præeminentes, Parisius in scientiis, Salernum in medicinis, Bononia in legibus, Aurelianis in actoribus.
Origine: Citato in Giuseppe Amelio, Salerno momenti storici: conoscere la città per viverci meglio, De Rosa & Memoli, 1996.

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“Un ragazzo può essere due, tre, quattro persone potenziali, ma un uomo una sola: quella che ha ucciso le altre.”

Mordecai Richler (1931–2001) scrittore e sceneggiatore canadese

da L'apprendistato di Duddy Kravitz, Adelphi, Milano 2006

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“Ho sentito che Rete 4 ha preso una multa di 150.000 euro… Caspita! Ma a quanto stava andando?”

Mago Forest (1961) comico, showman e conduttore televisivo italiano

da Mai dire GF e figli, 13 febbraio 2006

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“Corrado Guzzanti [nei panni dell'intervistatore]: Cioè la lettera di minacce al Papa non è una cosa seria?
Don Pizzarro: 'A lettera sur Papa l'ho scritta io!
CG: L'ha scritta lei?
DP: Beh perché non posso scrive 'na lettera?
CG: Ma come?
DP: Scusa, non facciamo confusione che poi 'a gente a casa non capisce. Un conto so' le cose serie, va bene – l'affari, 'i immobili, l'otto per mille, 'i sordi, tanti i sordi, che poi so' i vostri, no? – è un conto è 'a parte d'o spettacolo – 'a trama, l'attori, er colpo de scena…
CG: Che spettacolo scusi?
DP: Ma 'ndo vivi? 'O spettacolo nostro: i preti, i cardinali, 'e guardie svizzere – che poi so' tutte comparse – tutto st'ambaradam che peraltro mo co' sta crisi ce costa er doppio.
CG: Lei ne parla come se fosse una specie di fiction…
DP: Beh sì, chiamala come te pare, 'na serie, 'na fiction… qualcuno da noi dice che è un reality ma io nun so' d'accordo perché de ""reality"" nun c'è proprio niente, è tutto scritto: i dialoghi, i personaggi, er conflitto fra i cardinali, tutto scritto bene.
CG: Come una serie TV!
DP: Sì, tipo. Con tutti st'intrighi, no? Bertone contro Bagnasco, la CEI contro la Segreteria de Stato… a voi ve piacciono st'intrighi, no? E noi c'amo messi! Comunque Bertone esce forte a'a terza stagione, te l'anticipo.
CG: Alla terza stagione? Ma quindi è sempre stato così?
DP: Beh, no prima era 'n'artro tipo de format. Prima c'era 'a domenica, 'a finestra che s'e apre, du' colombe che passano… 'na vorta ce bastava questo! A gente veniva sotto, glie parlavi quattro, cinque lingue 'e rincoglionivi, battevano 'e mani, all'una avevamo finito e annavamo a vedé 'a Roma. Poi chiaramente i tempi cambiano, er pubblico ha cominciato a stufasse. Cioè disemoce 'a verità: 'sta cosa de questo che s'affaccia a'a finestra l'hanno vista armeno un mijone de vorte (questo poi nun è bono). Er gusto der pubblico cambia, nun ce veniva più nessuno… vonno azione, vonno er sangue, vonno er turbido, tipo ""I Borgia"", capito?
CG: E quindi la lettera sul Papa l'ha scritta lei?
DP: Sì, che poi io sarei story editor, eh, però ogni tanto me tocca pure mette mano alle sceneggiature, ai dialoghi. A proposito, quanno avemo detto che doveva morì er pupazzo? (da Aniene 2 – Molto rigore per nulla, 14 giugno 2012).”

Corrado Guzzanti (1965) comico, attore e sceneggiatore italiano
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“Ci sono quattro generi di nutrimento che consentono agli esseri viventi di crescere e di conservare la vita. Quali sono questi quattro nutrimenti? Il primo è il cibo commestibile, il secondo è il cibo delle impressioni sensoriali, il terzo è il cibo della volizione e il quarto è il cibo della coscienza.”

Gautama Buddha (-563–-483 a.C.) monaco buddhista, filosofo, mistico e asceta indiano, fondatore del Buddhismo

Origine: Da Samyukta Agama, sutra 373; citato in Thich Nhat Hanh e Lilian Cheung, Mangiare zen: nutrire il corpo e la mente, traduzione di Diana Petech, Mondadori, Milano, 2015, p. 277. ISBN 978-88-04-62096-9

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“Noi scopriamo talenti e non sbagliamo mai | noi sapremo sfruttare le tue qualità | dacci solo quattro monete e ti iscriviamo al concorso | per la celebrità!”

Edoardo Bennato (1946) cantautore, chitarrista e armonicista italiano

da Il gatto e la volpe
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“Con le guerre non si risolvono i problemi. Se ne creano dei nuovi. Tutte le guerre creano nuovi problemi, in particolare quelle grandi, quelle mondiali. E in fondo la guerra è ingiusta. Di solito sono leader incapaci e avventati a causare le guerre, ma poi sono le popolazioni civili e i soldati, per lo più innocenti, che le patiscono. La Grande Guerra, in seguito detta Prima guerra mondiale, è un chiaro esempio di questo tragico assunto. Non era necessaria, non era inevitabile. Il mondo e l'umanità non erano destinati a questa deriva morale. Ma così fu deciso dai leader politici e militari, erroneamente convinti che la guerra avrebbe risolto problemi e sarebbe stata di breve durata. Niente di tutto questo era vero. Questa ecatombe mondiale durata quattro anni non risolse alcun problema. Al contrario, nuovi problemi si aggiunsero. Fino al punto che, dopo venti anni, l'umanità venne travolta da un altro, ancor più terribile conflitto mondiale. E questo fu così incomprensibilmente mostruoso da cancellare la memoria storica dell'orrore della Prima guerra mondiale.”

Sergio Mattarella (1941) 12º Presidente della Repubblica Italiana

2016
Origine: Dall<nowiki>'</nowiki> Intervento del Presidente della Repubblica di Slovenia Borut Pahor in occasione dell'inaugurazione di una targa commemorativa dei caduti sloveni nella Prima Guerra Mondiale a Doberdò del Lago http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&key=465, Doberdò del Lago, 26 ottobre 2016.

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“Il primo dei progetti si intitola Archimede e riguarda la diffusione dell'opera e del pensiero del più grande intelletto degli ultimi diecimila anni. Una cosa che nessuno sa, tranne i quattro gatti che hanno studiato queste cose. Come me. Intanto faremo in modo che in tutta la Sicilia, le piazze più belle vengano intitolate allo scienziato siracusano. Basta con l'intitolazione a gente che per la Sicilia non ha fatto nulla.”

Antonino Zichichi (1929) fisico e divulgatore scientifico italiano

Origine: Citato in [http://www.palermomania.it/news.php?zichichi-parla-di-archimede-e-raggi-cosmici-e-i-veri-problemi-della-sicilia-&id=46257 Zichichi parla di Archimede e raggi cosmici: e i veri problemi della Sicilia?, PalermoMania.it, 23 gennaio 2013.

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