Frasi su fondamento

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema fondamento, essere, vita, stesso.

Frasi su fondamento

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“I 18 principi della felicità

1. Tieni sempre conto del fatto che un grande amore e dei grande risultati comportano un grande rischio.
2. Quando perdi, non perdere la lezione.
3. Segui sempre le tre "R": Rispetto per te stesso, Rispetto per gli altri, Responsabilità per le tue azioni.
4. Ricorda che non ottenere quel che si vuole può essere talvolta un meraviglioso colpo di fortuna.
5. Impara le regole, affinché tu possa infrangerle in modo appropriato.
6. Non permettere che una piccola disputa danneggi una grande amicizia.
7. Quando ti accorgi di aver commesso un errore, fai immediatamente qualcosa per correggerlo.
8. Trascorri un po' di tempo da solo ogni giorno.
9. Apri le braccia al cambiamento, ma non lasciar andare i tuoi valori.
10. Ricorda che talvolta il silenzio è la migliore risposta.
11. Vivi una buona, onorevole vita, di modo che, quando ci ripenserai da vecchio, potrai godertela una seconda volta.
12. Un'atmosfera amorevole nella tua casa deve essere il fondamento della tua vita.
13. Quando ti trovi in disaccordo con le persone a te care, affronta soltanto il problema attuale, senza tirare in ballo il passato.
14. Condividi la tua conoscenza. E' un modo di raggiungere l'immortalità.
15. Sii gentile con la Terra.
16. Almeno una volta l'anno vai in un posto dove non sei mai stato prima.
17. Ricorda che il miglior rapporto è quello in cui ci si ama di più di quanto si abbia bisogno l'uno dell'altro.
18. Giudica il tuo successo in relazione a ciò a cui hai dovuto rinunciare per ottenerlo.”

Dalai Lama (1935) 14º Dalai Lama e Premio Nobel per la Pace 1989

rivista Rivista "Roba di Donne"

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“In una convivenza ordinata e feconda va posto come fondamento il principio che ogni essere umano è persona cioè una natura dotata di intelligenza e di volontà libera; e quindi è soggetto di diritti e di doveri che scaturiscono immediatamente e simultaneamente dalla sua stessa natura: diritti e doveri che sono perciò universali, inviolabili, inalienabili.”

Pacem in Terris
Variante: In una convivenza ordinata e feconda va posto come fondamento il principio che ogni essere umano è persona, cioè una natura dotata d'intelligenza e volontà libera; e quindi è soggetto di diritti e doveri che scaturiscono immediatamente dalla sua natura e perciò universali, inviolabili, inalienabili.

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“Lotti contro la tua superficialità, la tua faciloneria, per cercare di accostarti alla gente senza aspettative illusorie, senza un carico eccessivo di pregiudizi, di speranze o di arroganza, nel modo meno simile a quello di un carro armato, senza cannoni, mitragliatrici e corazze d'acciaio spesse quindici centimetri; offri alla gente il tuo volto più bonario, camminando in punta di piedi invece di sconvolgere il terreno con i cingoli, e l'affronti con larghezza di vedute, da pari a pari, da uomo a uomo, come si diceva una volta, e tuttavia non manchi mai di capirla male. Tanto varrebbe avere il cervello di un carro armato. La capisci male prima d'incontrarla, mentre pregusti il momento in cui l'incontrerai; la capisci male mentre sei con lei; e poi vai a casa, parli con qualcun altro dell'incontro, e scopri ancora una volta di aver travisato. Poiché la stessa cosa capita, in genere, anche ai tuoi interlocutori, tutta la faccenda è, veramente, una colossale illusione priva di fondamento, una sbalorditiva commedia degli equivoci. Eppure, come dobbiamo regolarci con questa storia, questa storia così importante, la storia degli altri, che si rivela priva del significato che secondo noi dovrebbe avere e che assume invece un significato grottesco, tanto siamo male attrezzati per discernere l'intimo lavorio e gli scopi invisibili degli altri? Devono, tutti, andarsene e chiudere la porta e vivere isolati come fanno gli scrittori solitari, in una cella insonorizzata, creando i loro personaggi con le parole e poi suggerendo che questi personaggi di parole siano più vicini alla realtà delle persone vere che ogni giorno noi mutiliamo con la nostra ignoranza? Rimane il fatto che, in ogni modo, capire bene la gente non è vivere. Vivere è capirla male, capirla male e male e male e poi male e, dopo un attento riesame, ancora male. Ecco come sappiamo di essere vivi: sbagliando. Forse la cosa migliore sarebbe dimenticare di aver ragione o torto sulla gente e godersi semplicemente la gita. Ma se ci riuscite… Beh, siete fortunati.”

American Pastoral

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“O studianti, studiate le matematiche, e non edificate sanza fondamenti.”

Leonardo Da Vinci (1452–1519) pittore, ingegnere e scienziato italiano

Aforismi, novelle e profezie

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“Trovarsi davanti a un pazzo sapete che significa? Trovarsi davanti a uno che vi scrolla dalle fondamenta tutto quanto avete costruito in voi, attorno a voi, la logica di tutte le vostre costruzioni.”

da Enrico IV
Citazioni di Jacopo marino
Variante: (...) trovarsi davanti
a un pazzo sapete che significa? trovarsi davanti a uno
che vi scrolla dalle fondamenta tutto quanto avete costruito
in voi, attorno a voi, la logica, la logica di tutte le
vostre costruzioni!

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“Stiamo cercando di superare lo Stato borghese, di cambiarlo dalle fondamenta.”

Salvador Allende (1908–1973) politico cileno

parlando al giornalista francese Regis Debray nel 1970
Senza fonte

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“Il solo fondamento della verità è la possibilità di negarla.”

Luigi Einaudi (1874–1961) 2º Presidente della Repubblica Italiana

Prediche inutili

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“La civiltà moderna ha posto come proprio fondamento il principio della libertà, secondo il quale l'uomo non deve essere un mero strumento altrui, ma un autonomo centro di vita.”

Altiero Spinelli (1907–1986) politico italiano

da Manifesto di Ventotene http://www.altierospinelli.org/manifesto/it/html/manifesto1944it.html

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“L'uomo non vive soltanto la sua vita personale come individuo, ma – cosciente o incosciente – anche quella della sua epoca e dei suoi contemporanei, e qualora dovesse considerare dati in modo assoluto e ovvio i fondamenti generali e obiettivi della sua esistenza ed essere altrettanto lontano dall'idea di volerli criticare quanto lo era in realtà il buon Castorp, è pur sempre possibile che senta vagamente compromesso dai loro difetti il proprio benessere morale. Il singolo può avere di mira parecchi fini, mete, speranze, previsioni, donde attinge l'impulso ad elevate fatiche e attività; se il suo ambiente impersonale, se l'epoca stessa, nonostante l'operosità interiore, è in fondo priva di speranze e prospettive, se furtivamente gli si rivela disperata, vana, disorientata e al quesito formulato, coscientemente o no, ma pur sempre formulato, di un ultimo significato, ultrapersonale, assoluto, di ogni fatica e attività, oppone un vacuo silenzio, ecco che proprio nel caso di uomini dabbene sarà quasi inevitabile un'azione paralizzante di questo stato di cose, la quale, passando attraverso il senso morale psichico, finisce con l'estendersi addirittura alla parte fisica e organica dell'individuo. Per aver voglia di svolgere un'attività notevole che sorpassi la misura di ciò che è soltanto imposto, senza che l'epoca sappia dare una risposta sufficiente alla domanda "a qual fine?", occorre o una solitudine e intimità morale che si trova di rado ed è di natura eroica o una ben robusta vitalità.”

La montagna incantata

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“Certi libri costituiscono un tesoro, un fondamento; letti una volta, vi serviranno per il resto della vita.”

Ezra Pound (1885–1972) poeta, saggista e traduttore statunitense

Aforismi e detti memorabili

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“In Germania il nazionalsocialismo ha minato le fondamenta stesse della cultura dell'educazione. I valori e le virtù che costituiscono il cuore della pedagogia patiscono ancora le conseguenze dell'uso improprio che ne fece il nazionalsocialismo: anche la variante tedesca della rivolta giovanile post-sessantotto non è stata altro che una conseguenza della catastrofe in cui il Paese era precipitato.”

Bernhard Bueb (1938)

da Elogio della disciplina; citato in «Ci ha rovinati Hitler. E il Sessantotto» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2007/giugno/25/rovinati_Hitler_Sessantotto__co_9_070625075.shtml, Corriere della sera, 25 giugno 2007

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“Alcune parole di Cristo le pensiamo sempre, e possiamo essere atei, laici, quello che si vuole, ma fluttuano sempre nel nostro pensiero ugualmente. Ha detto «ama il prossimo come te stesso». Erano parole scritte già nell'Antico Testamento, ma sono divenute il fondamento della rivoluzione cristiana. Sono la chiave di tutto. Sono il contrario di tutte le guerre. Il contrario degli aerei che gettano bombe sulla gente indifesa. Il contrario degli stupri e dell'indifferenza che tanto spesso circonda le donne violentate nelle strade. Si parla tanto di pace, ma che cosa dire, a proposito della pace, oltre a queste semplici parole? Sono l'esatto contrario del modo come oggi siamo e viviamo. Ci pensiamo sempre, trovando estremamente difficile amare noi stessi e amare il prossimo più difficile ancora, o anzi forse completamente impossibile, e tuttavia sentendo che là è la chiave di tutto. Il crocifisso queste parole non le evoca, perché siamo così abituati a vedere quel piccolo segno appeso, e tante volte ci sembra non altro che una parte del muro. Ma se ci avviene di pensare che a dirle è stato Cristo, ci dispiace troppo che debba sparire dal muro quel piccolo segno. Cristo ha detto anche: «Beati coloro che hanno fame e sete di giustizia perché saranno saziati.»”

Natalia Ginzburg (1916–1991) scrittrice italiana

Quando e dove saranno saziati? In cielo, dicono i credenti. Gli altri invece non sanno né quando né dove, ma queste parole fanno, chissà perché, sentire la fame e la sete di giustizia più severe, più ardenti e più forti.

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“Il "lavoro teatrale" vero e proprio, inteso nel senso più moderno, dovrebbe essere sempre e comunque il sano fondamento di tutte le ulteriori aspirazioni drammatiche.”

Richard Wagner (1813–1883) compositore, librettista, direttore d'orchestra e saggista tedesco

Origine: Musikdrama: scritti teorici sulla musica, p. 33

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“È vero che le cicale cantano, ma è un canto che viene da un altro mondo, è lo stridore dell'invisibile sega che sta tagliando le fondamenta di questo.”

José Saramago (1922–2010) scrittore, critico letterario e poeta portoghese

Storia dell'assedio di Lisbona

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“La più vasta ed influente organizzazione di affaristi ha agito per minare i fondamenti basilari del sistema del libero mercato che loro si proponevano di rappresentare e difendere.”

Milton Friedman (1912–2006) economista statunitense

ibidem
Origine: Le precedenti citazioni si riferivano forse ad un avvenimento di quell'anno, quando il parlamento di Washington pose norme protezionistiche a vantaggio delle case automobilistiche americane, su sollecitazione della lobby degl'industriali. Toni altrettanto critici furono espressi dal capitalista T. Boone Pickens nella sua autobiografia.

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“Per qual motivo l'astinenza dal cibo animale sarà appunto il primo atto del digiuno e della vita morale, è stato detto ottimamente: e non da un uomo soltanto, ma da tutta quanta l'umanità, nella persona dei suoi migliori rappresentanti, e ininterrottamente, fin da quando l'uomo ha cominciato ad affacciarsi alla consapevolezza. Ma allora perché, se l'illegittimità, ovverosia l'immoralità del cibo animale è nota all'umanità da così gran tempo, gli uomini non sono ancora pervenuti alla consapevolezza di questa legge? domanderanno gli uomini che per loro natura si lasciano guidare non tanto dalla loro ragione, quanto piuttosto dall'opinione comune. La risposta a questo interrogativo è che tutto il cammino percorso dagli uomini nella scoperta della morale, il quale cammino costituisce il fondamento d'ogni cammino umano, lo si è potuto percorrere e lo si percorre soltanto lentamente; ma che indizio certo d'un progredire autentico, e non accidentale, lungo questo cammino, è la sua continuità e la sua costante accelerazione.
Tale è appunto il progredire del vegetarianesimo. Esso ha trovato espressione in tutti i pensieri che gli scrittori vi hanno dedicato e nella vita stessa dell'umanità, che inconsapevolmente sta passando sempre più dal carnivorismo ai cibi vegetali, mentre consapevole espressione di ciò sono le dimensioni sempre maggiori e la particolare forza che va assumendo il movimento vegetariano.”

Lev Nikolajevič Tolstoj (1828–1910) scrittore, drammaturgo, filosofo, pedagogista, esegeta ed attivista sociale russo
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“Soprattutto nella realtà del nostro tempo, non dobbiamo dimenticare che una via che conduce alla conoscenza e all'incontro con Dio è la vita della fede. Chi crede è unito a Dio, è aperto alla sua grazia, alla forza della carità. Così la sua esistenza diventa testimonianza non di se stesso, ma del Risorto, e la sua fede non ha timore di mostrarsi nella vita quotidiana, è aperta al dialogo che esprime profonda amicizia per il cammino di ogni uomo, e sa aprire luci di speranza al bisogno di riscatto, di felicità, di futuro. La fede, infatti, è incontro con Dio che parla e opera nella storia e che converte la nostra vita quotidiana, trasformando in noi mentalità, giudizi di valore, scelte e azioni concrete. Non è illusione, fuga dalla realtà, comodo rifugio, sentimentalismo, ma è coinvolgimento di tutta la vita ed è annuncio del Vangelo, Buona Notizia capace di liberare tutto l'uomo. Un cristiano, una comunità che siano operosi e fedeli al progetto di Dio che ci ha amati per primo, costituiscono una via privilegiata per quanti sono nell'indifferenza o nel dubbio circa la sua esistenza e la sua azione. Questo, però, chiede a ciascuno di rendere sempre più trasparente la propria testimonianza di fede, purificando la propria vita perché sia conforme a Cristo. Oggi molti hanno una concezione limitata della fede cristiana, perché la identificano con un mero sistema di credenze e di valori e non tanto con la verità di un Dio rivelatosi nella storia, desideroso di comunicare con l'uomo a tu per tu, in un rapporto d'amore con lui. In realtà, a fondamento di ogni dottrina o valore c'è l'evento dell'incontro tra l'uomo e Dio in Cristo Gesù. Il Cristianesimo, prima che una morale o un'etica, è avvenimento dell'amore, è l'accogliere la persona di Gesù. Per questo, il cristiano e le comunità cristiane devono anzitutto guardare e far guardare a Cristo, vera Via che conduce a Dio.”

Papa Benedetto XVI (1927) 265° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Udienze, L'Anno della fede. Le vie che portano alla conoscenza di Dio, 14 novembre 2012

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“Il mio e il tuo sono pure e semplici parole: non hanno un fondamento reale.”

Giovanni Crisostomo (349–407) arcivescovo e teologo bizantino

Origine: Citato in Ermes Ronchi, Il canto del pane, Edizioni San Paolo, 2006, p. 83.

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“Credilo fermamente: tutto è vanità quello che non conduce a santità.”

Luigi Guanella (1842–1915) presbitero italiano

da Il fondamento

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“La fede è fondamento delle cose che si sperano e prova di quelle che non si vedono.”

Paolo di Tarso (5–67) apostolo, martire e santo cristiano

11, 1

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“Filosofo ed Artista nel loro fondamento sono una sola cosa.”

Carlo Michelstaedter (1887–1910) scrittore e filosofo italiano

Sfugge la vita

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“Vorrei andare oltre le femministe che dicono che la pornografia è la teoria, e lo stupro la pratica, e dire che la pornografia è già la pratica. La pornografia, a mio parere, è espressione di abusi sessuali. Essa non è una fantasia più di quanto lo siano gli abusi sessuali. […] Tollerare la pornografia con il pretesto di proteggere la libertà di espressione, o la libertà di pensiero, o la libertà di fantasia, significa approvare una visione fantasiosa che non ha fondamento nella realtà, e che è semplicemente servita come ennesimo strumento di sottomissione delle donne.”

Jeffrey Moussaieff Masson (1941) psicoanalista statunitense

Origine: I would go further than the feminists who say pornography is the theory, rape the practice, and say the pornography is already the practice. Pornography, in my opinion, is the expression of sexual abuse. It is no more a fantasy than sexual abuse is a fantasy. [...] To tolerate pornography under the guise of protecting freedom of expression, or freedom of thought, or freedom of fantasy, is to subscribe to a view of fantasy that has no basis in reality, and has simply served as yet another instrument of women's subjugation. (citato in Catharine A. MacKinnon, Andrea Dworkin, In harm's way: the pornography civil rights hearings, Harvard University Press, 1997, p. 338 http://books.google.it/books?id=SQTjuSdZ1i8C&pg=338)

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“Trova oggi nuovamente risonanza il teorema che solo la direzione religiosa verso una trascendenza può ancora salvare una modernità pentita.”

Jürgen Habermas (1929) filosofo, storico e sociologo tedesco

da Fondamenti morali prepolitici dello stato liberale, 1967

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“Se noi portiamo una croce, gli animali ne portano tre.”

Rocco di Montpellier (1295–1327) santo e taumaturgo della Chiesa cattolica

citato in Bruna D'Aguì, Creaturismo. Le fondamenta del creato, Nuova Stampa, Roma 2007, p. 209

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Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“Il mio lavoro con pazienti affetti da malattie nervose in genere ebbe un esito ulteriore: il mutamento della tecnica catartica. Abbandonai l'ipnosi e cercai di sostituirla con un altro metodo nell'intento di andar oltre il trattamento riservato alle forme morbose di tipo isterico; tra l'altro, man mano che la mia esperienza si arricchiva ogni giorno di nuovi elementi, sorsero in me gravi dubbi relativi all'impiego dell'ipnosi nella stessa catarsi. Il primo riguardava il fatto che perfino i risultati più brillanti svanivano improvvisamente nel nulla allorché il rapporto personale del medico col malato veniva in qualche modo turbato […]. L'ipnosi, tuttavia, aveva reso al trattamento catartico servizi notevolissimi, ampliando il campo della coscienza dei pazienti e mettendo a loro disposizione conoscenze di cui nella vita vigile non disponevano. Sostituire l'ipnosi, sotto questo profilo, non era certo cosa facile. In questo frangente imbarazzante mi venne in aiuto un ricordo, il ricordo di un esperimento cui avevo assistito sovente durante il mio soggiorno presso Bernheim … Presi la risoluzione di fare altrettanto. Anche i miei pazienti non potevano non "sapere" tutte le cose che normalmente erano rese loro accessibili solo mediante l'ipnosi, e le mie assicurazioni e insistenze, con magari in più la pressione delle mani, dovevano pure avere il potere di spingere nella loro coscienza gli eventi e i nessi dimenticati … Abbandonai dunque l'ipnosi, di cui mantenni solo la posizione del paziente, posto a giacere supino su un divano, mentre io stavo seduto dietro di lui, in modo da vederlo senza esser visto. Le mie speranze si realizzarono, mi liberai dell'ipnosi; tuttavia tale mutamento tecnico implicò un mutamento del lavoro catartico nel suo insieme. L'ipnosi aveva nascosto un giuoco di forze che ora veniva messo allo scoperto, e la cui conoscenza dava alla nostra teoria un fondamento sicuro.”

Sigmund Freud (1856–1939) neurologo e psicoanalista austriaco, fondatore della psicoanalisi

Origine: Autobiografia (1925), p. 94 e ss.

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“Il fondamento globale si trova in una teologia della croce tradotta nella vita.”

Hans Urs Von Balthasar (1905–1988) presbitero e teologo svizzero

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