Frasi su mattino
pagina 7

Wisława Szymborska photo
Scuola Medica Salernitana photo

“La defecazione del mattino è pari ad una medicina.”

Attribuzione goliardica

Scuola Medica Salernitana photo
Luigi Settembrini photo
Marc Monnier photo
Giovanni Scafoglio photo

“La Napoli di oggi è una città stanca, ma di quella stanchezza che non precede rabbia e voglia di cambiare le cose. Che è stanca piuttosto di attendere che passi la nottata.”

Giovanni Scafoglio (1970) giornalista, musicista e critico musicale italiano

Origine: Dall'intervista a Il Mattino, 3 marzo 2011.

Federico De Roberto photo
Giuseppe Parini photo
Silvio Berlusconi photo

“Sapete perché Bresso è sempre di cattivo umore? Perché al mattino quando si alza e si guarda allo specchio per truccarsi, si vede. E così si è già rovinata la giornata.”

Silvio Berlusconi (1936) politico e imprenditore italiano

2010
Origine: Citato in Marco Trabucco, A Torino la gaffe del premier sulla Bresso: "Si guarda allo specchio e si rovina la giornata" http://www.repubblica.it/politica/2010/03/24/news/a_torino_la_gaffe_del_premier_sulla_bresso_si_guarda_allo_specchio_e_si_rovina_la_giornata-2857062/, Repubblica.it, 24 marzo 2010.

Francesco De Gregori photo
Neil Gaiman photo
Nicholas Sparks photo
John Kirwan photo

“[Su Jonah Lomu] Una mattina, alla prima trasferta, mi svegliai e vidi Lomu che si vestiva: 118 chili senza un'oncia di grasso. Ho capito che era meglio smettere di giocare.”

John Kirwan (1964) rugbista a 15 e allenatore di rugby neozelandese

Origine: Citato in Flavio Vanetti, Kirwan, un All Black in meta con gli azzurri https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2001/novembre/08/Kirwan_All_Black_meta_con_co_0_0111086975.shtml, Corriere della Sera, 8 novembre 2001, p. 47.

Daisetsu Teitarō Suzuki photo
Utada Hikaru photo
Carl Zuckmayer photo
Alessandro Baricco photo
Johnny Dorelli photo
Franco Di Mare photo

“L'attuale momento di crisi può essere raccontato sotto vari aspetti, e questo è un primo elemento da valutare. Ma un tema così ampio lo si può affrontare in modi diversi anche in base alle fasce orarie: al mattino presto la tv è vista dal ceto produttivo del Paese, dunque a quell'ora si dà un taglio più d'attualità alla trasmissione.”

Franco Di Mare (1955) giornalista e conduttore televisivo italiano

Origine: Dall'intervista di Marco Leardi, Franco Di Mare a DM: "Il miglior complimeno? L'ho ricevuto da una vecchietta..." http://www.davidemaggio.it/archives/65858/franco-di-mare-a-dm-il-miglior-complimento-lho-ricevuto-da-una-vecchietta-sarei-ben-felice-di-sostituire-santoro, Davidemaggio.it. 31 dicembre 2012.

Alda Merini photo

“La triste toeletta del mattino, | corpi delusi, carni deludenti, | attorno al lavabo | il nero puzzo delle cose infami.”

Alda Merini (1931–2009) poetessa italiana

Toeletta
La Terra santa

Henry Miller photo
Pippo Baudo photo
Herman Melville photo
Stephen King photo
Mario Praz photo

“Accade talvolta che, mentre si legge, si sentono pronunziare, da persona che si trova nella stanza, precisamente le stesse parole sulle quali i nostri occhi si posano in quel punto della pagina. Spesso si tratta delle più semplici parole, e non facciamo più caso che d'una curiosa coincidenza tra fatti senza rapporto alcuno tra loro. V'è tuttavia qualcosa di preternaturale in questa che sembra come l'eco udibile di parole mute, quasiché ci sorprendessimo a ripetere con voce non nostra ciò che leggiamo, o che l'altra persona nella stanza pronunziasse per telepatia il nostro testo. Non ci sfugge il carattere strano di queste coincidenze, che per lo meno ci danno un piccolo brivido di sorpresa come la gherminella d'un prestigiatore che, ad esempio, ti fa ritrovare in tasca l'oggetto veduto un attimo prima sul tavolino. Altre volte la coincidenza è più profonda, e veramente ci fa trasalire. Havelock Ellis racconta nella sua Vita come, mentre assisteva la madre ammalata, s'era preso da leggere per la prima volta Peer Gynt di Ibsen; e proprio la mattina che leggeva la scena in cui Peer Gynt è al capezzale di mamma Aase morente, udì dal letto presso cui stava un suono di respiro penoso: quello della propria madre che entrava in agonia. […] Quell'improvvisa rima tra due fatti in apparenza slegati, quella strana cadenza in cui essi combaciano e si fondono quasi, par suggerire un'identità segreta, alzare per un momento il velo d'un mondo metafisico di cui ordinariamente ignoriamo l'esistenza […], perché ci sono momenti in cui effettivamente par che alle nostre parole, alle nostre azioni un'eco si risvegli nel grembo dell'invisibile mondo.”

Mario Praz (1896–1982) critico d'arte, critico letterario e saggista italiano

Origine: Citato in La lingua, la parola e la scrittura http://www.ildialogo.org/filosofia/documenti_1279749889.htm, a cura di Federico La Sala, ildialogo.org, 22 luglio 2010.
Origine: Il patto col serpente, p. 82

Carlo Verdone photo

“In Sicilia mi sono trovato molto bene, ho avuto una grandissima collaborazione da parte di tutti, veramente enorme. Taormina la conoscevo di notte, perché io arrivavo nel pomeriggio, semmai prendevo un David o un Nastro d'Argento, e la mattina me ne andavo via. Però ho avuto modo di girare un po' intorno, Taormina e posti limitrofi. E mi sono reso conto, conoscendo già altre zone della Sicilia, che la Sicilia è veramente una delle più importanti e belle regioni d'Italia. È veramente bella. Ho fatto un giorno una gita a Noto e io sono rimasto a bocca aperta. Noi italiani, e non voglio fare adesso pubblicità alla Sicilia, andiamo sempre nei luoghi turistici canonici, ma ci sono dei gioielli nascosti in Sicilia che andrebbero veramente visti. È una cosa che veramente mi ha lasciato senza fiato, meravigliosa, per eleganza, il sincretismo tra architettura normanna, Magna Grecia, i colori…Poi ero pure in autunno, quindi quei bei colori estivi, forti, rossi, non c'erano.”

Carlo Verdone (1950) attore e regista italiano

Origine: Dall'intervista realizzata nel quadro del programma Sensi Contemporanei-Cinema e Audiovisivo del Ministero dello Sviluppo Economico-Dipartimento per le Politiche di Sviluppo e Coesione e Mibac-Direzione Generale Per il Cinema; in collaborazione con l'Assessorato dei Beni Culturali, Ambientali e della Pubblica Istruzione della Regione Siciliana e Siciliafilm Commission. Video https://www.youtube.com/watch?v=_aE1vXERZbE disponibile su Youtube.com.

Stephenie Meyer photo
Alfredo Oriani photo
Nicholas Sparks photo
Gianrico Carofiglio photo
Luciano De Crescenzo photo
Daniele Conti photo
Robert Musil photo

“Negli anni della maturità pochi uomini sanno, in fondo, come son giunti a se stessi, ai propri piaceri, alla propria concezione del mondo, alla propria moglie, al proprio carattere e mestiere e loro conseguenze, ma sentono di non poter più cambiare di molto. Si potrebbe sostenere persino, che sono stati ingannati; infatti è impossibile scoprire una ragione sufficiente per cui tutto sia andato proprio così come è andato; avrebbe anche potuto andare diversamente; essi hanno influito pochissimo sugli avvenimenti, che per lo più sono dipesi da circostanze svariate, dall'umore, dalla vita, dalla morte di tutt'altri individui; e solo in quel dato momento si sono abbattuti su di loro. Quand'erano giovani la vita si stendeva loro dinanzi come un mattino senza fine, colmo di possibilità e di nulla, e già al meriggio ecco giungere all'improvviso qualcosa che pretende di essere ormai la loro vita; e tutto ciò è così sorprendente come vedersi davanti tutt'a un tratto una persona con la quale siamo stati vent'anni in corrispondenza, senza conoscerla, e ce la siamo immaginata completamente diversa. Ancora più strano, però, che quasi nessuno, se ne accorga; adottano la persona che è venuta a loro, la cui vita si è incorporata alla loro vita, giudicano le sue vicende ed esperienze ormai come le espressioni delle loro qualità, e il suo destino diventa merito o disgrazia loro. […] E non hanno più che un ricordo confuso della giovinezza, quando c'era in loro qualcosa come una forza opposta.”

cap. 34, pp. 144-145
L'uomo senza qualità

J. K. Rowling photo
Rayden photo
François Mauriac photo
Francesco Dall'Ongaro photo

“Tutti uniti in un sol patto, | stretti intorno alla bandiera, | griderem mattina e sera: | viva, viva i tre color!”

Francesco Dall'Ongaro (1808–1873) poeta, drammaturgo e librettista italiano

da La bandiera tricolore

Lee Child photo
Curzio Malaparte photo

“Un giorno Febo uscì, e non tornò più. Lo aspettai fino a sera, e scesa la notte corsi per le strade, chiamandolo per nome. Tornai a casa a notte alta, mi buttai sul letto, col viso verso la porta socchiusa. Ogni tanto mi affacciavo alla finestra, e lo chiamavo a lungo, gridando. […] Non appena si fece giorno, corsi alla prigione municipale dei cani. Entrai in una stanza grigia, dove, chiusi in fetide gabbie, gemevano cani dalla gola ancora segnata dalla stretta del laccio del chiappino. Il guardiano mi disse che forse il mio cane era rimasto sotto una macchina o era stato rubato, o buttato a fiume da qualche banda di giovinastri. […] Tutta la mattina corsi di canaio in canaio, e finalmente un tosacani, in una botteguccia di Piazza dei Cavalieri, mi domandò se ero stato alla Clinica Veterinaria dell'Università, alla quale i ladri di cani vendono per pochi soldi gli animali destinati alle esperienze cliniche. Corsi all'Università, ma era già passato mezzogiorno, la Clinica Veterinaria era chiusa. Tornai a casa, mi sentivo nel cavo degli occhi un che di freddo, di liscio, mi pareva di aver gli occhi di vetro. Nel pomeriggio tornai all'Università, entrai nella Clinica Veterinaria. […] Lungo le pareti erano allineate l'una a fianco dell'altra, come i letti di una clinica per bambini, strane culle in forma di violoncello: in ognuna di quelle culle era disteso sul dorso un cane dal ventre aperto, o dal cranio spaccato, o dal petto spalancato.”

La pelle, Il vento nero

Michele Serra photo
Chuck Dixon photo
Michael Hayden (generale) photo
Pier Vittorio Tondelli photo
Flea photo

“Sono grato di essere dove sono, non per soldi o fama, ma perché sono vivo, ho una famiglia e continuo ad alzarmi al mattino con la voglia di fare qualcosa di nuovo. Nessuno mi impedirebbe di stare in spiaggia tutto il giorno a farmi le canne e giocare con il mio cane. Sia Anthony che io abbiamo avuto un’infanzia disgraziata e difficile, siamo fortunati a essere ancora vivi e grati di essere cambiati.”

Flea (1962) bassista, trombettista e pianista australiano

Origine: Dall'intervista di Roberto Croci, Quegli amorevoli stronzi dei Red Hot Chili Peppers http://www.rollingstone.it/musica/interviste-musica/quegli-amorevoli-stronzi-dei-red-hot-chili-peppers/2016-08-10/#Part6, RollingStone.it, 10 agosto 2016.

Vivant Denon photo
Antonio Di Pietro photo
Salvatore Quasimodo photo
Endre Ady photo
Hélène Carrère d'Encausse photo
Robert Jordan photo
Leo Ortolani photo
Jack Kerouac photo

“Michele Zagaria: Sentite, io sono Michele Zagaria.
Carlo Pascarella: Ah.
Michele Zagaria: Eh. Allora sentimi bene. Io le sto telefonando perchè, perchè le voglio dire, no, che lei non è un giornalista serio.
Carlo Pascarella: Sì ma scusi un attimo ma lei è Michele Zagaria chi?
Michele Zagaria: E lo sai bene, chi scrivi sul giornale no? Che sta in guerra con Antonio Iovine.
Carlo Pascarella: Ma è… ma scusi ma è uno scherzo questo?
Michele Zagaria: No, no. Non è uno scherzo, sono io, personalmente. Io così le faccio le cose perchè io sono una persona seria e lei no. Aspetta un attimo, ti passo pure Antonio Iovine. Va bene? E così ti togli questo pensiero di scrivere sempre stronzate, stronzate… Secondo me un professionista serio. no? Tutte queste stronzate non le scrive. È chiaro? Adesso te lo passo.
Antonio Iovine: Pronto, sono Antonio Iovine. Senta noi non stiamo scherzando perchè ci siamo stufati di fare tutte queste cretinate, no? Noi siamo delle famiglie che… ci rispettiamo da tanti anni. Allora se lei deve scrivere le notizie le scriva serie e scriva le verità. Allora voi fate il vostro mestiere… e noi vi rispettiamo per quello che fate. Purtroppo noi facciamo un altro mestiere e ce lo siamo scelto noi, no? È vero?
Carlo Pascarella: Sì.
Antonio Iovine: Allora, il mestiere che fate voi è quello di scrivere le notizie e siamo d'accordo, però scrivetele come si devono scrivere le notizie, no?
Michele Zagaria: Stai facendo una confusione, no? Che la gente ha paura di salutare sia mio fratello che il fratello di Antonio. Allora qua non stiamo facendo nessuna minaccia e niente. Io sto parlando da persona seria come sta parlando Antonio. Per un professionista serio, secondo me non sei serio scrivendo tutte queste cose che non sono vere.
Carlo Pascarella: Posso sapere una cosa?
Michele Zagaria: Sì.
Carlo Pascarella: Da dove state chiamando?
Michele Zagaria: Noi? Dall'America.
Carlo Pascarella: Eh, hai voglia…
Michele Zagaria: È importante? È importante questo?
Carlo Pascarella: È fondamentale.
Michele Zagaria: Eh… ma per quale motivo?
Carlo Pascarella: Mi occorre una prova per sapere che siete voi!
Michele Zagaria: Sentimi bene, allora io domani ti mando mio fratello con il documento e il fratello di Antonio con il documento e vedi che vanno assieme e tutto questo problema si è chiarito. È chiaro o no? Mo io ti prego un altra cosa: domani mattina, domani mattina, ti raccomando di non scrivere quello che stiamo dicendo. Mi sono spiegato? Allora io ti ho telefonato solo per farti rendere conto che chi ti viene a dire queste stronzate sono stronzate sul vero senso della parola. Basta. Questo, non stiamo minacciando, non… niente. È chiaro questo? Va bene?
Carlo Pascarella: Va bene.
Michele Zagaria: Vuoi la conferma che ti mando mio fratello? O può bastare così?
Carlo Pascarella: Per me basta anche così.
Michele Zagaria: Ti ringrazio assai, assai.
Carlo Pascarella: Ok.
Michele Zagaria: Va bene? Da domani mattina non scrivere più queste stronzate. Io non dico che tu a me e Antonio non devi mettere sul giornale, però devi scrivere le serietà. È chiaro?
Carlo Pascarella: Voi adesso siete liberi?
Michele Zagaria: Perchè tu non lo sai che io sono latitante?”

Michele Zagaria (1958) criminale italiano

Origine: Dall'intercettazione telefonica del novembre 1998; visibile in "Pronto? Sono Michele Zagaria" http://www.serviziopubblico.it/2015/05/pronto-sono-michele-zagaria/, Serviziopubblico.it, 5 maggio 2015.

Francesco De Gregori photo
Fausto Brizzi photo
Sergio Nazzaro photo
Torquato Tasso photo
Fausto Maria Martini photo

“Sette d'Aprile! Giorno di partenza, | mattino desolato e pien di sole, | con ripetuti addii senza parole | eppoi la lunga mia convalescenza.”

Fausto Maria Martini (1886–1931) poeta, drammaturgo e critico letterario italiano

da Anniversario, in Poesie provinciali

Alessandro Nesta photo
Alano di Lilla photo

“Ogni creatura del mondo, | come un libro e una pittura, | è per noi specchio, | fedele segno della nostra vita, | della nostra sorte, | del nostro stato, | della nostra morte. | Il nostro stato dipinge la rosa, | del nostro stato glossa elegante, | commento della nostra vita, | che mentre rifiorisce nel primo mattino come fiore | sfiorisce sfiorito per la vecchiaia della sera. | Così il fiore respirando spira, | mentre delira in pallore morendo al nascere; | insieme vetusta e nuovissima, | insieme vecchia e giovane | la rosa marcisce nascendo.”

Alano di Lilla teologo e filosofo francese

da De planctu naturae, traduzione di A. Varvaro, Letterature romanze del Medioevo, Il Mulino, Bologna, 1985.
Origine: Citato (più estesamente) in A. Tocco, G. Domestico, A. Maiorano e A. Palmieri, Parole nel tempo, [Testi, contesti, generi e percorsi attraverso la letteratura italiana, 1A, Dalle origini al Trecento], Loffredo Editore, Napoli, p. 56. ISBN 9788875642082

Aldo Palazzeschi photo
Jules Renard photo

“Emicranie. La mattina mi desto con un capoccione enorme.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

8 gennaio 1908; Vergani, p. 261
Diario 1887-1910

“Il mio paese sorride ai turisti | Algeri la Bianca riposa in pace | vanno e vengono i carri di polizia | la lebbra del cuore è ben difesa || Chi dunque griderà | il miele amaro degli alveari | i corpi all'addiaccio | i poveri che barano col freddo || Bella pelle di arancia dolce | e denti di fresco mattino || la miseria inganna | non fidatevi di tanta bellezza || Qui si muore in silenzio | senza orma sotto il sole”

Jean Sénac (1926–1973) poeta e drammaturgo algerino

da Le belle apparenze, Aurora del mio popolo
Origine: Apparsa insieme alla poesia Vergogna, entrambe comprese nella raccolta Aurora del mio popolo nel numero della rivista Esprit nel novembre del 1955, dedicato alla guerra in Algeria. La Resistenza nella letteratura francese, note al testo, p. 470.
Origine: In Walter Mauro, La Resistenza nella letteratura francese, dalla 2° guerra mondiale all'Algeria, Canesi Editore, Roma, 1961, p. 290.

“Ogni mattina mi guardo allo specchio e mi dico che Capello è la più grande offesa per la categoria. Mi vergogno di essere un allenatore.”

Franco Scoglio (1941–2005) allenatore di calcio italiano

Origine: Citato in Carlo F. Chiesa, Vita da allenatore, quinta puntata; in Calcio 2000, 4 [40], aprile 2001, p. 90. ISSN 1122-1712

Francesco Guccini photo
Giovanni Scafoglio photo
Zdeněk Zeman photo

“Alcuni giocatori si lamentano che faccio correre troppo? A Pescara vivo sul lungomare, e ogni mattina vedo un sacco di persone che corrono. E non li paga nessuno loro.”

Zdeněk Zeman (1947) allenatore di calcio ceco

Origine: Durante un'intervista al programma televisivo Che tempo che fa. Video http://www.youtube.com/watch?v=axUOM-oLLhY disponibile su YouTube.com.

Ernst Jünger photo
John Frusciante photo
Ian McEwan photo

“Alle due e mezzo del mattino XN varcò il confine di Milano. Le notti milanesi, file di luci rosse e bianche delle auto, crocchi di persone lungo i marciapiedi, solitari nottambuli in cerca di una meta. Ad ogni metro di asfalto, le insegne dei locali offrono antidoti alla depressione, cocktail di solitudine a prezzi da boutique. In via Brera, per cinquanta euro, l'uomo barbuto vende un futuro migliore in un mazzo di carte. L'auto di XN arranca davanti al Piccolo Teatro, l'Arena e poi finalmente l'ultima spiaggia di un uomo disperato: negrolandia. Una terra di nessuno, popolata da volti scuri invisibili nella notte, risuona di una lingua babelica, in quelle strade il passaporto con l'italico stellone è un miraggio, un lasciapassare per schiudere le porte dell'inferno. In quelle vie incombono paure ancestrali, leggende, esseri mitologici. XN cercava proprio uno di quegli uomini dal passato epico, un uomo che ha attraversato i mari e la storia di due mondi: Omero. Le luci della pizzeria cinese Mergellina, vedi Shangai e poi muori, illuminavano di un'opaca luce rossa una decina di uomini dai colori esotici. Il gruppetto bivaccava sul marciapiede, individui seduti a terra con le gambe incrociate fumavano sigarette, bevevano vino da scatole di tetrapack, gli occhi fissi verso il cantore. Omero seduto, come sempre, sul gradino della vetrina illuminata narrava leggende. Impartiva lezioni di letteratura avanzata ad individui che non possedevano nemmeno l'idea astratta di libro, insegnava a scrivere e leggere: almeno quanto bastava per compilare i moduli della questura. XN aveva conosciuto il cantore di strada qualche anno prima, un'altra vita, un'era felice e perfetta.”

Senza Ritorno

Dante Graziosi photo
Renato Zero photo
Sandro Veronesi photo
Robert Jordan photo
Carlo Cassola photo
Christian Vieri photo
Jack Kerouac photo
Riccardo Muti photo
Roberto Benigni photo
John Kirwan photo
William Makepeace Thackeray photo
Michele Serra photo