Frasi su orologio
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“Va' in silenzio come una pioggia, | incontro alle sussurranti foglie. | Senti l'orologio del Cremlino.”

Tomas Tranströmer (1931–2015) scrittore, poeta e traduttore svedese

da Liriche haiku, VI; 2011
Il grande mistero

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“Tanti miei colleghi [calciatori] pensano solo a soldi, donne, auto e orologi. Credono che Rossana Rossanda sia una caramella, Pol Pot un piatto tipico piemontese e Clinton una pistola.”

Pasquale Bruno (1962) commentatore televisivo, ex calciatore e agente sportivo italiano

Origine: Citato in Marco Sappino, Dizionario biografico enciclopedico di un secolo del calcio italiano, Dalai Editore, 2000, p. 2112 http://books.google.it/books?id=J5OpwwKggrsC&pg=PA2112. ISBN 8880898620

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“Galliani ha regalato a tutti i componenti del Milan un orologio. Quello di Ancelotti segna le ore fino a giugno.”

Gene Gnocchi (1955) comico, conduttore televisivo e ex calciatore italiano

6 aprile 2008 http://archiviostorico.gazzetta.it/2008/aprile/06/ROMPI_PALLONE_ga_10_080406076.shtml

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“Gli svizzeri, dopo aver inventato l'orologio a cucù, si sono presi tre secoli di riposo.”

Gérard de Villiers (1929–2013) scrittore e giornalista francese

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“Certi medici sono simili agli orologiai. Questi ruinano gli orologi, quelli i temperamenti.”

Giovanni, Atto II, p. 36
L'ipocondriaco o sia Il purgativo Le Roy

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“Qualche volta ho l'impressione che gli altri pensino che io sia un orologio svizzero. Spero di continuare a fare tic tac.”

Kareem Abdul-Jabbar (1947) cestista e allenatore di pallacanestro statunitense

Origine: Citato in Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, 1992, p. 62. ISBN 88-8598-826-2

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“Ormai mi muovevo come un uomo braccato – dall'orologio e dall'orrido avanzare del numero.”

Umberto Eco (1932–2016) semiologo, filosofo e scrittore italiano

cap. 2

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“Mi manca, quanto mi mancano l'orologio di mia madre, le fotografie di famiglia appese alla parete. | Mi manca il liuto | con le sue corde silenziose e spezzate.”

Fadwa Tuqan (1917–2003) poetessa e saggista palestinese

da Desiderio ispirato dalla legge di gravità, in Non ho peccato abbastanza

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“Se l'immagine dell'orologio rappresenta il Sé dell'eternità, il movimento dell'orologio descrive una concatenazione. L'eternità racchiude e sviluppa la concatenazione, e il concetto di orologio, che l'eternità, racchiude e sviluppa perfettamente tutte le cose.”

Nicola Cusano (1401–1464) cardinale, teologo e filosofo tedesco

Origine: Da Visione di Dio; citato in Marie-Louise von Franz, Psiche e materia, Bollati Boringheri, 1992, p. 205. ISBN 978-88-339-0712-3

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“Avevo una madrina stravagante che in una delle sue visite decise di rimediare a tutte le sue precedenti dimenticanze e di farmi un regalo sul serio. Fui così accompagnato da tutta la famiglia in un'elegante libreria di Plymouth, dove mi venne detto che potevo scegliere sei libri a mio piacimento. Non ci misi molto: volevo una sgargiante serie di Billy Bunter. Gli adulti mi dissero che non andava affatto bene, e mi propinarono un bell'assortimento di libri edificanti di Arthur Ransome sulle avventure all'aria aperta di intrepidi ragazzi inglesi. Per vendetta, furono per sempre lasciati alla polvere in cima al mio scaffale. E neppure mai aperti, finché riuscii artatamente ad abbandonarli in uno dei tanti traslochi della mia famiglia. Così, del tutto ignaro, persi l'occasione di fare la conoscenza di un autore che, secondo il corrispondente a Mosca del «Manchester Guardian», nel 1918 aveva rivelato i «trattati segreti» il cui ruolo nella Prima Guerra Mondiale era stato tanto importante, e che aveva avuto, per giunta, un flirt con la segretaria di Trockij. (Questa scoperta fatta in seguito mi stupì, come avrebbe certamente stupito moltissimo i miei parenti che mi avevano costretto a prendere Ransome.) Mia madre fu irritata per tutto il giorno: «Sciocchino, – disse.”

Christopher Hitchens (1949–2011) giornalista, saggista e critico letterario britannico

Zia Pam era talmente ben disposta che avresti potuto avere facilmente un bell'orologio da polso se lo avessi chiesto».
Ma non volevo un maledetto orologio. Volevo essere lasciato in pace con una pila di libri di mia scelta. (p. 73)
Hitch 22. Le mie memorie

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“Un gourmet che pensi alle calorie è come una puttana che guardi l'orologio.”

James Beard (1903–1985) cuoco statunitense

Origine: Citato in Anna Fata, Lo zen e l'arte di cucinare, Edizioni Il Punto d'Incontro, Vicenza, 2010, p. 60. ISBN 978-88-8093-714-2

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“Marinetti: più un orologio a cucù che una bomba a orologeria.”

Gesualdo Bufalino (1920–1996) scrittore

Origine: Il malpensante, Agosto, p. 86

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“Io sono un orologio il cui pendolo oscilla senza stancarsi dall'orgoglio all'umiltà: ma, solido sulle mie gambe mantengo l'equilibrio e resto in piedi.”

Jules Renard (1864–1910) scrittore e aforista francese

3 novembre 1894; Vergani, pp. 81-82
Diario 1887-1910

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“[Sulla Juventus nel 1934] Hanno creato un ambiente che, come una macchina per impastare tutti i caratteri, ne farne il tipo unico mai illuso e mai disperato, mai troppo ottimista e mai troppo pessimista. Mai agitato e mai placato.
Cadere nella macchina un Monti o un Cesarini, un Orsi o un Varglien, spiriti fieri magari protervi, ed escono ben presto come gli altri: impastati. Ricadde un Tiberti, un Ferrari, un Sernagiotto, un Ferrero o un Valinasso e ne esce fuori un momento sicuro con qualche fierezza.
Il 'super asso' diventa solo un asso, l'aspirante a campione diventa asso; uno cava, l'altro cresce, tutto si livella. L'educazione e naturale riservo fanno il resto: se entri e nel Circolo, un tipo in guanti bianchi riceve il tuo cappello, gli stucchi dorati t'impediscono di dir parolaccie. La stretta di mano sulla tetti all'orologio, non una mano sulla spalla. Nessun ordine del giorno, ma l'ordine con l'ora per il domani, firma carcame. Mai niente di nuovo. Un giocatore entra e capisce dov'è, cosa deve imparare, il senso delle distanze, il rispetto, quel formalismo che è pure necessario se tutti gli esserci si sono basati su quello.”

Carlo Bergoglio (1895–1959) giornalista, scrittore e disegnatore italiano

Origine: Da un articolo pubblicato nella rivista Guerin Sportivo del 2 maggio 1934; citato in Roberto Buttafarro, Giovanni De Luna e Marco Revelli, Un fenomeno in bianco e nero http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,26/articleid,0995_01_1986_0214_0028_13712178/, RAI 3, 16 settembre 1986, 59 min 58 s, (1ª puntata, in 53 min 32 s e ssq.).

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“Quale istinto ci dice che un orologio è fermo, anche se segna l'ora giusta?”

XXII; p. 112
Il paradiso degli orchi

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“Ciò che l'uomo può indagare, sapere, conoscere, le idee e i concetti ch'egli conquista, e pure le immaginazioni, ispirazioni e intuizioni della chiaroveggenza ch'egli conquista, tutto ciò è, se è lecito dir così solo post-vissuto dall'uomo, ma è già stato pre-vissuto e pre-saputo appunto dalle entità che stanno al di sopra dell'uomo. Se ci è lecito usare un paragone alla buona, diremo che l'orologiaio anzitutto ha l'idea, il pensiero dell'orologio, poi, secondo quest'idea, costruisce l'orologio. L'orologio è costruito secondo le idee dell'orologiaio che hanno preceduto la costruzione; in seguito poi qualcuno potrà smembrare l'orologio, analizzarlo e studiare da quali pensieri dell'orologiaio esso abbia avuto origine; egli ripenserà allora i pensieri dell'orologiaio. Solo così, in sostanza, l'uomo, al suo stadio normale d'evoluzione, può contenersi di fronte all'antichissima saggezza cosmica primordiale delle entità spirituali a lui superiori.”

Rudolf Steiner (1861–1925) filosofo, esoterista e pedagogista austriaco

2010, p. 10
Gerarchie spirituali e loro riflesso nel mondo fisico – Zodiaco, Pianeti e Cosmo
Variante: Ciò che l'uomo può indagare, sapere, conoscere, le idee e i concetti ch'egli conquista, e pure le immaginazioni, ispirazioni e intuizioni della chiaroveggenza ch'egli conquista, tutto ciò è, se è lecito dir così solo post-vissuto dall'uomo, ma è già stato pre-vissuto e pre-saputo appunto dalle entità che stanno al di sopra dell'uomo. Se ci è lecito usare un paragone alla buona, diremo che l'orologiaio anzitutto ha l'idea, il pensiero dell'orologio, poi, secondo quest'idea, costruisce l'orologio. L'orologio è costruito secondo le idee dell'orologiaio che hanno preceduto la costruzione; in seguito poi qualcuno potrà smembrare l'orologio, analizzarlo e studiare da quali pensieri dell'orologiaio esso abbia avuto origine; egli ripenserà allora i pensieri dell'orologiaio. Solo così, in sostanza, l'uomo, al suo stadio normale d'evoluzione, può contenersi di fronte all'antichissima saggezza cosmica primordiale delle entità spirituali a lui superiori. (2010, p. 10)

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“Diffida dei ricordi come di un orologio fermo.”

Georges Schehadé (1905–1989) scrittore, poeta e drammaturgo libanese

Citato in Dictionnaire des citations, sous la direction de Robert Carlier, Jean-Louis Lalanne, Pierre Josserand e Samuel S. de Sacy

“L'India indipendente ha santificato Gandhi, l'ha dichiarato padre della patria, e poi l'ha subito rimosso. La sua personalità e il suo pensiero sono stati più volte smontati e rimontati, come orologi, da storici e sociologi. Dopo le prime esaltazioni, c'è stato chi ha sostenuto che, in realtà, nonostante il radicalismo contadino, la sua dottrina favoriva le classi privilegiate cittadine. Insomma, secondo questa tesi, Gandhi sarebbe stato un falso rivoluzionario, un abile politico, la cui azione ha condotto all'indipendenza dell'India, salvando i grandi proprietari. Per alcuni studiosi della "scuola di Cambridge" sarebbe stato addirittura un fantoccio nelle mani di gruppi e clientele. E c'è stato, al contrario, chi ha parlato di un comunismo primitivo gandhiano. Paradossalmente, è invece in senso opposto che talvolta si richiamano a lui gli autori della svolta economica liberista in corso a Nuova Delhi dall'inizio degli anni Novanta. Altri ancora si limitano a sottolineare, con saggezza, la preminenza in Gandhi di un'esigenza di elevazione morale e spirituale delle masse e dell'individuo, anche nell'azione politica. È in fondo quest'ultimo aspetto del Mahatma che ci sta a cuore.”

Bernardo Valli (1930) giornalista e scrittore italiano

Origine: Da L'ultimo funerale del Mahatma mezzo secolo dopo http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1997/01/31/ultimo-funerale-del-mahatma-mezzo-secolo.html?ref=search, la Repubblica, 31 gennaio 1997.

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“Un portacenere a forma di orologio. Tempo e fumo passano.”

Marcello Marchesi (1912–1978) comico, sceneggiatore e regista italiano

Origine: Diario futile di un signore di mezza età, p. 35

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