Frasi su cosa
pagina 7

Bertolt Brecht photo

“Al signor K. chiesero cosa stesse facendo. "Sto lavorando duro per preparare il mio prossimo errore.”

Bertolt Brecht (1898–1956) drammaturgo, poeta e regista teatrale tedesco

da I Racconti del Signor Keuner)

Clive Staples Lewis photo
Paulo Coelho photo

“Soltanto una cosa rende impossibile un sogno: la paura di fallire. Tutto l'universo”

Paulo Coelho (1947) scrittore brasiliano

UNA NOTTE TRAVAGLIATA!!

Dante Alighieri photo
Marcel Proust photo
Hans Küng photo
Giovannino Guareschi photo

“Scrissi col lapis, sopra la punteggiatura, come vogliono appunto le convenzioni internazionali che tutelano il diritto delle genti: "Signora, robustizza pacco pentachìlo a 1/2 cedola all'uopàta evitando medicincarte et infiammabili. Pàccami lancorredo, sigartabacco e seccacastagne. Se però credi castagne ben cotte possano giovare al bambino, non inviarle. Non mi manca niente. Di una sola cosa ti prego: che la sera della vigilia di Natale tu imbandisca la tavola nel modo più lieto possibile. Fai schiodare la cassa delle stoviglie e quella della cristalleria; scegli la tovaglia migliore, quella nuovissima piena di ricami; accendi tutte le lampade. E prepara un grosso albero di Natale con tante candeline, e prepara con cura il presepe vicino alla finestra, come l'anno scorso. Signora, io ho bisogno che tu faccia questo. Il mio pensiero ogni notte varca il reticolato: lo so, ti riesce difficile figurarti il mio pensiero che varca il reticolato. Il pensiero è un soffio di niente e non ha volto: e allora figurati che io stesso, ogni notte, esca dal recinto. Figurati un Giovannino leggero come un sogno e trasparente come il vento delle serenissime e gelide notti invernali. Io, ogni notte, approfitto del sonno degli altri e mi affido all'aria e trasvolo rapido gli sconfinati silenzi di terre straniere e città sconosciute. Tutto è buio e triste sotto di me, e io affannosamente vado cercando luce e serenità. Rivedo la Madonnina del Duomo, ma le strade e le piazze non sono più quelle di un tempo, e stento a ritrovare il nostro quarto piano. Signora, non dire che sono il solito temerario se entro in casa dal tetto: anzi, loda la mia prudenza se non mi avventuro lungo le macerie della scala. E poi il tetto è scoperchiato e si fa più presto. Riconosco lo scheletro delle nostre stanze e ricerco i nostri ricordi nascosti sotto i rottami dei muri crollati. Tutto è buio, freddo e triste anche qui, e soltanto se la luna mi assiste riesco a scoprire sui brandelli delle tappezzerie che ancora pendono alle pareti, i riquadri chiari e la topografia dei nostri mobili. Per le strade deserte, cammina soltanto la paura vestita di luna. Su un brano di tappezzeria dell'ex-anticamera vedo un fiorellino. Uno strano fiore nero a cinque petali. Signora, rammenti quando Albertino decorò le nostre stanze con la piccola sciagurata mano intinta nell'inchiostro di China? Inutilmente vado a ricercare vestigia di giorni lieti fra le pareti dell'ufficio; le pareti non ci sono più, e il grande edificio è un cupo mucchio di cemento annerito dal fumo. Fuggo dalla città buia e silenziosa, e rivedo i luoghi dove, zitella, tu mi conoscesti zitello. Ma anche qui è squallida malinconia, e io mi rifugio alla fine nella casupola dove si accatastano i miei ultimi effetti e i miei primi affetti. Tu dormi, Albertino dorme, mia madre, mio padre dormono. Tutti dormono, e cercano forse di ritrovare in sogno il mio ignoto, lontano rifugio. I nostri mobili si affollano disordinatamente nelle esigue stanze immerse nell'ombra, e dentro le polverose casse del solaio le parole dei miei libri si sono gelate. Signora, io cerco un po' di luce, un po' di tiepida serenità, e invece non trovo che buio e freddo, e non posso ravvisare nel buio il volto di mio figlio, e sui laghi e sulle spiagge tutto è spento e abbandonato, tutto è silenzio, e io rinavigo verso il recinto e torno al mio pagliericcio portando il gelo nelle ossa del numero 6865. Signora, bisogna che, almeno la notte di Natale, il mio pensiero, fuggendo dal recinto, possa trovare un angolo tiepido e luminoso in cui sostare. Voglio tanta luce: voglio rivedere il vostro volto, voglio rivedere il volto dell'antica serenità. Altrimenti che gusto c'è a fare il prigioniero?" Qui ebbi la sensazione che le 24 righe stessero per finire, e mi interruppi. Le righe erano in effetti 138, e io avevo riempito le 24 mie, le 24 della risposta e altri cinque foglietti che stazionavano nei paraggi. Con estrema cura cancellai tutto e ricominciai da capo: "Signora, robustizza pacco pentachìlo a 1/2 cedola all'uopàta evitando medicincarte et infiammabili. Pàccami lancorredo, sigartabacco…"”

Giovannino Guareschi (1908–1968) scrittore italiano

Origine: Diario clandestino, pp. 31 a 34

Jean Paul Sartre photo
Enzo Ferrari photo

“[Su Gilles Villeneuve] Con la sua capacità distruttiva che macinava semiassi, cambi, frizioni, freni ci insegnava anche cosa fare perché un pilota potesse difendersi in un momento di necessità. È stato un campione di combattività, ha aggiunto notorietà a quella che la Ferrari già aveva, gli volevo bene.”

Enzo Ferrari (1898–1988) imprenditore, pilota

Origine: Citato in Carlo Marincovich, Zolder '82, l'ultimo volo di Gilles vent'anni con il mito Villeneuve http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2002/05/08/zolder-82-ultimo-volo-di-gilles-ventanni.html, la Repubblica, 8 maggio 2002.

Napoleone Bonaparte photo

“Che cosa è un governo? Nulla, se non è sostenuto dall'opinione.”

Napoleone Bonaparte (1769–1821) politico e militare francese, fondatore del Primo Impero francese

L'arte di comandare, Pensieri morali

Giovanni Boccaccio photo
Platone photo

“Il filosofo non tiene affatto conto di tutto ciò che vale poco o niente e guida il suo volo dappertutto, come dice Pindaro: «Sondando gli abissi della terra, e misurandone le superfici, seguendo il cammino degli astri nelle profondità del cieli e, di ciascuna realtà, scrutando la natura nel suo dettaglio e nel suo insieme senza mai lasciarsi irretire da ciò che è immediatamente vicino»
«Che vuoi dire con questo, Socrate?»
«Voglio dir questo. Un giorno Talete osservava gli astri, Teodoro, e con lo sguardo rivolto al cielo finì per cadere in un pozzo; una sua giovane serva della Tracia, intelligente e graziosa, lo prese in giro dicendogli che con tutta la sua scienza su quel che accade nei cieli, non sapeva neppure vedere quel che aveva davanti ai piedi. La morale di questa storia può valere per tutti coloro che passano la vita a filosofare, ed effettivamente un uomo simile non conosce né vicini né lontani, non sa cosa fanno gli altri uomini o altri esseri viventi. Ma che cosa sia un uomo, in che cosa per sua natura deve distinguersi dagli altri esseri nella attività o nella passività che gli è propria, ecco, di questo il filosofo si occupa a questa ricerca consacra le sue pene. Immagino che tu mi segua, Teodoro, o mi sbaglio?»
«Ti seguo e quel che dici è la verità»
«È questo dunque, mio buon amico, nei rapporti privati il nostro filosofo; ed è così anche nella vita pubblica, come ti dicevo all'inizio. Quando nei tribunali o altrove bisogna che, contro la sua volontà, tratti di cose che sono davanti a lui, sotto i suoi occhi, finisce non soltanto per far ridere la donne di Tracia, ma cade effettivamente nei pozzi, non esce dalle difficoltà della vita per mancanza di esperienza e la sua terribile goffaggine gli fa fare la figura dello stupido. Infatti, se è costretto a subire le cattiverie della gente, non sa lanciare a nessuno degli insulti perché non sa nulla dei mali di ciascuno: non se ne è mai occupato. Messo così in difficoltà, appare ridicolo. Di fronte agli elogi, all'arroganza di cui altri si gloriano, non fa affatto finta di ridere, ma ride davvero, e in modo così aperto da essere scambiato per uno stupido.»”

Teeteto

Charles M. Schulz photo
Charles M. Schulz photo
Teresa di Lisieux photo
Jonathan Safran Foer photo
Ronald Laing photo
Alessandro Baricco photo
Alessandro Baricco photo
Bud Spencer photo
William Golding photo
David Grossman photo

“Puoi chiamarlo snobismo. La verità è che si tratta solo di meschinità. Cosa credi? Che voglia stare sola? Ma sono fatta così, non riesco ad avvicinarmi veramente a nessuno. È un dato di fatto. È come se mi mancasse quella parte d'anima che si incastra negli altri, come nel Lego. Che ci unisce veramente a qualcun altro. Alla fine tutto cade a pezzi. Famiglia, amici. Non resta più niente.”

Tamar: p. 105
Qualcuno con cui correre
Variante: Cosa credi? Che voglia stare sola? Ma sono fatta così, non riesco ad avvicinarmi veramente a nessuno. È un dato di fatto. È come se mi mancasse quella parte d'anima che si incastra negli altri, come nel Lego. Che si unisce veramente a qualcun altro. Alla fine tutto cade a pezzi. Famiglia, amici. Non resta più niente.

Roberto Benigni photo
Fëdor Dostoevskij photo
Roland Barthes photo
Sándor Márai photo
Tommaso Moro photo
Rafael Nadal photo
Fabrizio De André photo
Lucio Battisti photo
Socrate photo
Vasco Rossi photo
Vasco Rossi photo
Kobe Bryant photo
Luciano Ligabue photo

“Cosa ci fai in mezzo a tutta questa gente? Sei tu che vuoi o in fin dei conti non ti frega niente?”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

da Piccola stella senza cielo, n. 3
Ligabue

Luciano Ligabue photo
Fabio Volo photo
Enzo Biagi photo
Zlatan Ibrahimović photo

“[Dopo Inter-Atalanta del maggio 2009] Quando sono arrivato in Italia, tutti dicevano che ero un giocatore fantastico, ma che non segnavo tanti gol. Sarei curioso di sapere cosa hanno da dire adesso.”

Zlatan Ibrahimović (1981) calciatore svedese

Origine: Citato in Ibrahimovic ha scelto Barcellona "Gioca un calcio meraviglioso" http://www.corriere.it/sport/09_giugno_03/monti_ibrahimovic_barcellona_5a319002-501b-11de-84e5-00144f02aabc.shtml, Corriere.it, 3 giugno 2009.

Dargen D'Amico photo

“Rivederti da vicino convertirebbe Dio, | chissà se hai ancora voglia di fare l'amore con me.”

Dargen D'Amico (1980) rapper e cantautore italiano

da Bere una cosa, n. 1
D' Parte Prima

Nek photo
Indro Montanelli photo
Muriel Barbery photo
Carmelo Bene photo
Carmelo Bene photo
Giuliano Sangiorgi photo
Caparezza photo
Caparezza photo
Fabri Fibra photo

“In pochi ce la fanno come col mutuo, | io ce l'ho fatta ma non so cosa ho ottenuto.”

Fabri Fibra (1976) rapper, produttore discografico e scrittore italiano

da Guerra e pace, n. 15
Guerra e pace

Alejandro Jodorowsky photo
Zenone di Cizio photo

“[Alla domanda: «Che cosa è un amico?»] Un altro me stesso.”

Zenone di Cizio (-334–-263 a.C.) filosofo greco antico

Origine: Citato in Diogene Laerzio, Vite dei filosofi, a cura di Marcello Gigante, Mondadori, Milano, 2009, VII 23, p. 251.

Vacca photo
Epitteto photo
Umberto Eco photo
Raul Cremona photo
Madre Teresa di Calcutta photo
Madre Teresa di Calcutta photo
Haruki Murakami photo
Haruki Murakami photo
Nesli photo
Dario Fo photo
Kaos One photo
Constantin Brancusi photo
Stephen Curry photo
Nikola Tesla photo
Charlie Chaplin photo
J. K. Rowling photo
Emilio Salgari photo
Ignazio Silone photo

“Per ordine del Podestà sono proibiti tutti i ragionamenti. Berardo provvide ad affiggere il cartello, in alto, sulla facciata. La sua condiscendenza ci sbalordiva assai. Ma poi Berardo disse: "Quello che il Podestà ordina da oggi, io l'ho sempre ripetuto. Coi padroni non si ragiona, questa è la mia regola. Tutti i guai dei cafoni vengono dai ragionamenti. Il cafone è un asino che ragiona. Perciò la nostra vita è cento volte peggiore di quella degli asini veri, che non ragionano. L'asino irragionevole porta 70 chili di peso, oltre non ne porta. L'asino irragionevole ha bisogno di una certa quantità di paglia. Tu non puoi ottenere da lui quello che ottieni dalla vacca, o dalla capra, o dal cavallo. Nessun ragionamento lo convince. Nessun discorso lo muove. Lui non ti capisce, o finge di non capire. Ma il cafone invece, ragiona. Il cafone può essere persuaso. Può essere persuaso a digiunare. Può essere persuaso a dar la vita per il suo padrone. Può essere persuaso ad andare in guerra. Può essere persuaso che nell'altro mondo c'è l'inferno benché lui non l'abbia mai visto. Vedete le conseguenze. Guardatevi intorno e vedete le conseguenze. Un essere irragionevole non ammette il digiuno. Se mangio lavoro. Se non mangio non lavoro. O meglio neppure lo dice, perché allora ragionerebbe, ma agisce così per natura. Pensa un po' se gli ottomila uomini che coltivano il Fucino, invece di essere asini ragionevoli, cioè addomesticabili, cioè convincibili, cioè esposti al timore del carabiniere, del prete, del giudice, fossero invece veri somari, completamente privi di ragione. Il principe potrebbe andare per elemosina. E cosa ci impedisce ora di strappare quel cartello che ci hai portato e strangolarti a morte? Ce lo può impedire solo il ragionamento delle possibili conseguenze dell'assassinio. Ma tu, di tua mano, hai scritto su quel cartello che da oggi, per ordine del Podestà, sono proibiti i ragionamenti. Tu hai rotto il filo al quale era legata la tua incolumità."”

Fontamara

Bill Hicks photo
Massimo Gramellini photo
Pina Bausch photo
Ezio Bosso photo
Cormac McCarthy photo
Haruki Murakami photo

“Sai, – riprende – i ricordi sono solo un combustibile per alimentare la vita. Che un ricordo sia importante o meno, in pratica fa lo stesso, è soltanto combustibile. La vita va avanti comunque. Un foglio di giornale, un libro di filosofia, una stampa erotica, una mazzetta di biglietti da diecimila… è uguale, quando finiscono nel fuoco, diventano semplici fogli di carta. Non è che il fuoco mentre brucia pensa "toh, questo è Kant" o "ecco l'edizione serale dello Yomiuri Shinbun" oppure "ma guarda che belle tette!". Per il fuoco sono soltanto fogli di carta, niente di più. Bè, con i ricordi è la stessa cosa. Quelli importanti, quelli così così, quelli completamente inutili, sono solo combustibile, tutti quanti senza distinzione, – dice Korogi, annuendo sulle proprie parole. Poi continua: – E se per caso quel combustibile non ce l'avessi, se il cassetto dei ricordi dentro di me non esistesse, penso che già da un bel po'sarei stata spazzata in due di netto. Sarei morta sul ciglio della strada, raggomitolata in qualche miserabile buco. Che si tratti di cose importanti o di cavolate, è perché riesco a pescare nel cassetto tanti ricordi, uno dopo l'altro, che posso continuare a modo mio a tirare avanti, anche se questa esistenza mi sembra un brutto sogno. Quando penso di non farcela più, quando sto per gettare la spugna, in qualche modo riesco sempre a venirne fuori.”

After Dark

Luigi Tenco photo
Charlie Chaplin photo
Stephen King photo
Malala Yousafzai photo
Keanu Reeves photo
Franz Kafka photo
Billie Joe Armstrong photo

“Un giorno un ragazzo mi chiese "Cos'è il punk?" Allora io diedi un calcio a un bidone e dissi "Questo è punk!" E allora lui fece la stessa cosa e mi chiese "Questo è punk?" e io risposi "No, questa è solo imitazione!"”

Billie Joe Armstrong (1972) cantautore e chitarrista statunitense

A guy walks up to me and asks "What's Punk?" So I kick over a garbage can and say "That’s punk!" So he kicks over a garbage can and says "That's punk?" and I say "No, that's trendy!"
Origine: Citato in Paul Hiebert, What Is Punk? 25 Definitions From People Who Should Know http://flavorwire.com/99393/what-is-punk-25-definitions-from-people-who-should-know, Flavorwire.com, 21 giugno 2010.

Calcutta photo
Charlie Chaplin photo
Robert Baden-Powell photo

“Credo che sarebbe un'ottima cosa se affogassimo tutti gli uomini e lasciassimo che fossero i ragazzi a guidare il mondo. Avremmo un mondo allegro, pieno di gioiosa bontà e amicizia.”

Robert Baden-Powell (1857–1941) militare, educatore e scrittore inglese, fondatore del movimento scout

Origine: Paddle Your Own Canoe, p. 63, da Giocare il gioco, p. 147

Mario Balotelli photo

“Il razzismo non si può cancellare. È come le sigarette: non puoi smettere di fumare se non lo vuoi. E non si può fermare il razzismo se la gente non lo vuole. Ma io farò qualsiasi cosa per aiutare a fermare questa piaga.”

Mario Balotelli (1990) calciatore italiano

Origine: Citato in Balotelli: Razzismo non si può cancellare, ma farò di tutto per batterlo http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/2013/08/21/news/balotelli_razzismo_milan-65072863/, la Repubblica, 21 agosto 2013. Riprendendo un intervista rilasciata a Sports Illustrated.

Marco Aurelio photo

“Quanto guadagna in tranquillità chi non si preoccupa di cosa il vicino dice, fa o pensa, ma solo di ciò che egli stesso fa.”

Marco Aurelio (121–180) imperatore romano

libro L'arte di conoscere se stessi. Pensieri

Luigi Pirandello photo
Fabrizio Moro photo
Amos Oz photo

“Ogni imbecille e ogni carogna sa bene cosa sia la menzogna.”

Amos Oz (1939–2018) scrittore e saggista israeliano

libro Conoscere una donna

Carl Gustav Jung photo