Frasi su edizione

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema edizione, citata, essere, vita.

Frasi su edizione

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“So che dopo la mia morte sulla mia tomba sarà deposta molta immondizia. Ma il vento della storia la disperderà senza pietà.”

Stalin (1879–1953) uomo politico sovietico

Origine: A Vjačeslav Michajlovič Molotov nel 1943 e citato in Felix Cuev, 140 Conversations with Molotov, Mosca, 1991, p. 37.

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“Io sono nato in Sicilia e lì l'uomo nasce isola nell'isola e rimane tale fino alla morte, anche vivendo lontano dall'aspra terra natìa circondata dal mare immenso e geloso.”

Luigi Pirandello (1867–1936) drammaturgo, scrittore e poeta italiano premio Nobel per la Letteratura nel 1934

dal discorso pronunciato da Luigi Pirandello in occasione della morte di Giovanni Verga; citato in Michele Sabatino, Tra la mia perduta gente. Lettere e poesie, epilogo, La Moderna Edizioni, Enna, 2006

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“Ognuno ha la libertà che gli spetta, misurata dalla statura e dalla dignità della sua persona.”

Julius Evola (1898–1974) filosofo, pittore e poeta italiano

da Gli uomini e le rovine, Edizioni Mediterranee, 20025
Gli Uomini e le Rovine

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“Prendendo la parola in questo consesso mondiale sento che tutto, tranne la vostra personale cortesia, è contro di me.”

Alcide De Gasperi (1881–1954) politico italiano

Origine: Da Per una pace nella fraterna collaborazione dei popoli liberi, intervento all'Assemblea Generale della Conferenza della pace, Parigi, 10 agosto 1946; in Il ritorno alla pace, a cura di Enzo Scotta Lavina, Edizioni Cinque Lune, 1977.

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“Quante cose andrebbero meglio, se noi nella nostra vita quotidiana, dessimo un posto più vasto alla Vergine!”

Giovanni Maria Vianney (1786–1859) presbitero francese

citato in Natale Ginelli, La tua via, Edizioni Paoline, 1957

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“Politica vuol dire realizzare.”

Alcide De Gasperi (1881–1954) politico italiano

Origine: Da un discorso a Milano, 23 aprile 1949; in Discorsi politici, Edizioni Cinque Lune, 1956.

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“Sai, – riprende – i ricordi sono solo un combustibile per alimentare la vita. Che un ricordo sia importante o meno, in pratica fa lo stesso, è soltanto combustibile. La vita va avanti comunque. Un foglio di giornale, un libro di filosofia, una stampa erotica, una mazzetta di biglietti da diecimila… è uguale, quando finiscono nel fuoco, diventano semplici fogli di carta. Non è che il fuoco mentre brucia pensa "toh, questo è Kant" o "ecco l'edizione serale dello Yomiuri Shinbun" oppure "ma guarda che belle tette!". Per il fuoco sono soltanto fogli di carta, niente di più. Bè, con i ricordi è la stessa cosa. Quelli importanti, quelli così così, quelli completamente inutili, sono solo combustibile, tutti quanti senza distinzione, – dice Korogi, annuendo sulle proprie parole. Poi continua: – E se per caso quel combustibile non ce l'avessi, se il cassetto dei ricordi dentro di me non esistesse, penso che già da un bel po'sarei stata spazzata in due di netto. Sarei morta sul ciglio della strada, raggomitolata in qualche miserabile buco. Che si tratti di cose importanti o di cavolate, è perché riesco a pescare nel cassetto tanti ricordi, uno dopo l'altro, che posso continuare a modo mio a tirare avanti, anche se questa esistenza mi sembra un brutto sogno. Quando penso di non farcela più, quando sto per gettare la spugna, in qualche modo riesco sempre a venirne fuori.”

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“Ateniesi, voi avrete sempre in me un consigliere anche se non lo volete, ma mai un delatore anche se lo volete.”

Demostene (-384–-322 a.C.) politico e oratore ateniese

dalla Vita di Demostene di Plutarco, edizione Fabbri Editori

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“Un Sacerdote che non è santo non solo è inutile ma riesce dannoso alla Chiesa.”

Papa Pio X (1835–1914) 257° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

citato in Natale Ginelli, La tua via, Edizioni Paoline, 1957

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“La mia anima non è me stesso.”

Tommaso d'Aquino (1225–1274) frate domenicano

Origine: Citato in Fulton J. Sheen, Tre per sposarsi, Edizioni Richter, Napoli, 1964.

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“Bisogna avere per Dio, un cuore di figlio; per il prossimo, un cuore di madre; per sé stesso, un cuore di giudice.”

Pasquale Baylón (1540–1592) religioso spagnolo

citato in Innocenzo Alfredo Russo, San Pasquale Baylón, Edizioni Apostolato Francescano, Napoli 1968

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“Non ti chiedo che Te e ti ringrazio se per darmi te stesso vuoi negarmi e togliermi tutto.”

Divo Barsotti (1914–2006) sacerdote e monaco italiano

da La lotta con l'angelo. Diario di un anima, Edizioni San Paolo, 2012

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“Il socialismo in Italia è un'assurdità. Fra quella gente e me esiste una barriera insormontabile. Sono e rimango individualista ad oltranza. Un individualista feroce. Mi piacque di entrare un istante nella fossa dei leoni; ma vi fui spinto dal disgusto per gli altri partiti.”

Gabriele d'Annunzio (1863–1938) scrittore, poeta e drammaturgo italiano

Origine: Citato in G. Prezzolini, Intervista sulla Destra, a cura di C. Quarantotto, Edizioni del Borghese, 1978.

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“La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità.”

Nikola Tesla (1856–1943) fisico, inventore e ingegnere serbo naturalizzato statunitense

citato in Massimo Teodorani, Tesla Lampo di Genio, Macro Edizioni, p. 13

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“La sofferenza sul piano naturale si oppone sempre alla gioia naturale. Ma non c'è opposizione fra sofferenza naturale e la gioia soprannaturale. La gioia, nell'ordine soprannaturale, è semplicemente un aspetto della carità.”

Thomas Merton (1915–1968) scrittore e religioso statunitense

Origine: Da Ecclesia, novembre 1953, pp. 536-537; citato in Innocenzo Alfredo Russo, San Pasquale Baylòn, Edizioni Apostolato Francescano, Napoli, 1968.

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“Quando pregate, dite il Pater noster, oppure: Ti adoriamo, o Cristo, in tutte le tue chiese che sono in tutto il mondo e ti benediciamo, perché per mezzo della tua santa croce hai redento il mondo.”

Francesco d'Assisi (1182–1226) religioso e poeta italiano

Origine: Citato in San Bonaventura da Bagnoregio, Vita di San Francesco d'Assisi, Edizioni Porziuncola, Assisi 1974.

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“L'uomo mangia a sazietà cibi macchiati delle stragi di animali rendendosi molto più feroce delle fiere selvagge. Il sangue e le carni sono cibi per il lupo ed il serpente, non per gli esseri umani.”

Plutarco (46–127) biografo, scrittore e filosofo greco antico

citato in Franco Libero Manco, Biocentrismo. L'alba della nuova civiltà, Nuova Impronta Edizioni, Roma 1999, p. 203

“La solitudine è una grande amica: non urla, non minaccia, non ricatta, non condiziona, non ruba, non uccide.”

Bianca Bianchi (1914–2000) insegnante e politica italiana

da Vivrò ancora, Firenze, Morgana edizioni, 1997, p. 86

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“L'Europa si è ridotta a portare le sue chiese senza Dio, i suoi palazzi senza re come gioielli scintillanti sul seno sfatto.”

Pierre Drieu La Rochelle (1893–1945) scrittore e saggista francese

Origine: Da Le jeune européen, Gallimard, 1927; citato in Ideario antiborghese, a cura di Mario Bozzi Sentieri, Edizioni Il Settimo Sigillo, 1989.

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“Verrà il tempo in cui gli uomini aborriranno il consumo di carne come noi ora aborriamo i cannibali.”

Alphonse De Lamartine (1790–1869) poeta, scrittore e storico francese

citato in Franco Libero Manco, Biocentrismo. L'alba della nuova civiltà, Nuova Impronta Edizioni, Roma 1999, p. 204

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“Le difficoltà son fatte per essere vinte e non per obbligarci a cedere.”

Josemaría Escrivá de Balaguer (1902–1975) presbitero spagnolo

citato in Natale Ginelli, La tua via, Edizioni Paoline, 1957

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“[Sullo Zibaldone] È una mole di 4526 facce lunghe e larghe mezzanamente, tutte vergate di man dell'autore, d'una scrittura spesso fitta, sempre compatta, eguale, accurata, corretta. Contengono un numero grandissimo di pensieri, appunti, ricordi, osservazioni, note, conversazioni e discussioni, per così dire, del giovine illustra con se stesso su l'animo suo, la sua vita, le circostanze; a proposito delle sue letture e cognizioni; di filosofia, di letteratura, di politica; su l'uomo, su le nazioni, su l'universo; materia di considerazioni più ampia e variata che non sia la solenne tristezza delle operette morali; considerazioni poi liberissime e senza preoccupazioni, come di tale che scriveva giorno per giorno per sé stesso e non per gli altri, intento, se non a perfezionarsi, ad ammaestrarsi, a compiangersi, a istoriarsi. Per sé stesso notava e ricordava il Leopardi, non per il pubblico: ciò non per tanto gran conto ei doveva fare di questo suo ponderoso manoscritto, se vi lavorò attorno un indice amplissimo e minutissimo, anzi più indici, a somiglianza di quelli che i commentatori olandesi e tedeschi solevano apporre alle edizioni dei classici. Quasi ogni articolo di quella organica enciclopedia è segnato dell'anno del mese e del giorno in cui fu scritto, e tutta insieme va dal luglio del 1817 al 4 dicembre del 1832; ma il più è tra il '17 e il '27, cioè dei dieci anni della gioventù più feconda e operosa, se anche trista e dolente.”

Giosue Carducci (1835–1907) poeta e scrittore italiano

Origine: Dall'introduzione ai Pensieri di varia filosofia e di bella letteratura.

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“E se un epitaffio dovesse esser la mia storia | ne avrei uno breve pronto per me. | Avrei voluto scrivere di me sulla mia lapide: | ebbi una lite d'innamorato col mondo.”

Robert Lee Frost (1874–1963) poeta statunitense

Origine: Da The Lesson for Today, citato in A.a. V.v., Antologia della critica americana del Novecento, a cura di Morton Dauwen Zabel, Roma, Edizioni di Storia e letteratura, 1962, p. 79 http://books.google.it/books?id=A9XEvLggfz8C&pg=PA79.
Origine: Citato nel film Una canzone per Bobby Long (2004): «Se un epitaffio dovesse raccontare la mia storia, | ne avrei uno breve già pronto | sulla mia lapide: | ho avuto una lite d'amore con il mondo.»

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“Mi maledicano pure di cuore, | storcano il naso! | L'impotente cercar di questi occhi | mai troverà la strada fino a me. (da A queste anime incerte)”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

nell'appendice dell'edizione edizione 1887 de La Gaia Scienza

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“Montesquieu, il maggior economista francese, quello che è giusto paragonare a Adam Smith, e che in perspicacia, chiarezza di idee e buon senso (doti che ogni economista dovrebbe possedere) supera di cento cubiti i fisiocratici.”

John Maynard Keynes (1883–1946) economista britannico

Origine: Dalla prefazione all'edizione francese di Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta; citato in Raymond Aron, Le tappe del pensiero sociologico, CDE, Milano, 1984, p. 35.

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“Il monopolio frequentemente […] trae origine dal supporto governativo o da accordi collusivi fra individui.”

Milton Friedman (1912–2006) economista statunitense

citato in American Heritage Dictionary of the English Language, IV Edizione

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“L'attore non recita le parole ma i sentimenti, ché la parte è fatta non di parole ma del sottofondo affettivo: è quella la parte nascosta da scoprire dell'attore.”

Konstantin Sergejevič Stanislavskij (1863–1938) attore, regista e scrittore russo

Origine: Citato in Giuseppe Lazzari, Non tutto ma di tutto, ERI – Edizioni Rai Radiotelevisione Italiana, Torino, 1964.

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“[Frank Zappa] Una colonna portante nel tempio della musica.”

Pierre Boulez (1925–2016) direttore d'orchestra, saggista e compositore francese

citato in Frank Zappa. For president!, a cura di Michele Pizzi, Arcana edizioni srl, Roma, 2011

Sant'Ambrogio photo

“Dove è Pietro, ivi è la Chiesa.”

Sant'Ambrogio (339–397) vescovo, scrittore e santo romano

da Expositio in Ps. XL, par. 30, nell'edizione Maurina delle Opere, tom. I, Parigi, 1686, col. 879

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“"Tu sei uno sciocco" diceva il Signore delle Mosche "nient'altro che uno sciocco, un ignorante." Simone mosse la lingua, ch'era tutta gonfia, ma non disse nulla. "Non ti pare?" disse il Signore delle Mosche "non sei uno sciocco e basta?" Simone gli rispose con la stessa voce senza suono. "E allora" disse il Signore delle Mosche "faresti meglio a correr via e a giocare con gli altri. Credono che tu sia un po' tocco. Tu non vuoi mica che Ralph creda che tu sia un po' tocco, no? Ti è simpatico Ralph, no? E anche Piggy, anche Jack, no?" La testa di Simone era alzata un po' in su. I suoi occhi non si potevano staccare dal Signore delle Mosche sospeso nel vuoto davanti a lui. "Che cosa stai a fare qui tutto solo? Non ti faccio paura?" Simone ebbe un sussulto. "Non c'è nessuno che ti possa dare aiuto. Solo io. E io sono la Bestia." La bocca di Simone si aprì a fatica e vennero fuori delle parole comprensibili: "Una testa di maiale su un palo." "Che idea pensare che la Bestia fosse qualcosa che si potesse cacciare e ucciddere!" disse la testa di maiale. Per un po' la foresta e tutti gli altri posti che si potevano appena vedere risuonarono della parodia di una risata. "Lo sapevi no?.. che io sono una parte di te? Vieni vicino, vicino, vicino. Che io sono la ragione per cui non c'è niente da fare? Per cui le cose vanno come vanno?" La risata echeggiò di nuovo. "Su" disse il Signore delle Mosche ".. torna dagli altri, e dimenticheremo tutto quanto." La testa di Simone girava, scoppiava. I suoi occhi erano semichiusi, come se imitassero quella cosa oscena sul palo. Egli sapeva che stava per venirgli uno dei suoi accessi. Il Signore delle Mosche si gonfiava come un pallone. "Questo è ridicolo. Tu sai benissimo che non mi incontrerai altro che lì.. dunque non cercare di fuggire." Il corpo di Simone era inarcato e rigido. Il Signore delle Mosche parlava con la voce d'un maestro di scuola. "Questo scherzo è durato abbastanza, davvero. Mio povero bambino traviato, credi di saperne più di me?" Ci fu una pausa. "Ti metto in guardia. Sto per perdere la pazienza. Non vedi? Non c'è posto, per te. Capito? Su quest'isola ci divertiremo. Capito? Su quest'isola ci divertiremo. Dunque non provarci nemmeno, mio povero ragazzo traviato, altrimenti.. " Simone si accorse che stava guardando dentro una gran bocca. Dentro c'era buio, un buio, che dilagava. "Altrimenti.." disse il Signore delle Mosche "ti faremo fuori. Capisci? Jack e Ruggero e Maurizio e Roberto e Guglielmo e Piggy e Ralph. Ti faremo fuori. Capisci?" Simone era dentro la bocca. Cadde e perse coscienza.”

Origine: Il Signore delle Mosche, p. 168 "Il signore delle mosche" edizione oscar mondadori

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“Ecco la più grande santa [Teresa di Lisieux] dei tempi moderni”

Papa Pio X (1835–1914) 257° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

citato in AA.VV., Teresa di Lisieux. Genio e santità. Edizioni del Teresianum, Roma, 1996

Giovanni della Croce photo

“In uno slancio d'amore, | sostenuto dalla speranza, | sono salito in alto, | in alto, | là dove è il sospirato bene.”

Giovanni della Croce (1542–1591) sacerdote e poeta spagnolo

citato in Innocenzo Alfredo Russo, San Pasquale Baylòn, Edizioni Apostolato Francescano, Napoli 1968

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“Lasciamo che un Santo scriva di un altro Santo!”

Tommaso d'Aquino (1225–1274) frate domenicano

Origine: Citato in Albino Luciani, Illustrissimi, premessa di Igino Giordani, commento di Giovanni Mocchetti, Edizioni APE Mursia, Milano, 1979.

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“Umiltà è la virtù che frena il desiderio innato dell'uomo di innalzarsi sopra il proprio merito.”

Tommaso d'Aquino (1225–1274) frate domenicano

Origine: Citato in Natale Ginelli, La tua via, Edizioni Paoline, Milano, 1957.

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“Non si riuscirà mai a credere e stimare fino a qual punto Gesù si compiaccia di far la volontà di coloro che compiono la Sua.”

Elisabetta della Trinità (1880–1906) monaca francese

citato in Natale Ginelli, La via tua, Edizioni Paoline, 1957

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“[…] Io crederei, Beatissimo Padre, che a rimunerare in qualche modo la fede ardente del sig. Duca, V. S. dovesse avere la benignità di conferire o a lui, o a suo fratello Don Rodrigo, canonico della cattedrale di Tolosa, la sacra porpora, la quale egli si ha già acquistato con le sue escursioni tingendola nel sangue maledetto di quegli sciagurati.
Basta che in questi paesi si senta il suo nome perché gli eretici Albigesi tremino da capo a piedi. Il suo costume è di andare per le corte spacciando in un sol colpo i più arrabbiati. Quanti gliene capitano nelle mani, costringe a professare la nostra fede con la formola ingiunta da V. S. Se ricusano, li fa battere ben bene mentre che si accende il rogo. Quindi interrogati se si sien pentiti ed ascoltato che no, conchiude: "O credi o muori". Li mettono ad ardere a fuoco lento per dare loro tempo di pentirsi, e di meritare l'eterno perdono.
Alcuno di questi miserabili, benché assai raramente, sullo spirare ha dato segni di ritrattazione e di orrore della morte che meritamente subiva; ed io mi consolavo nel Signore osservando quegli atti che potevano essere indizio di pentimento. Quando più essi si dibattevano tanto più noi godevamo nella speranza che quelle brevi pene fruttassero loro il gaudio eterno, dove speriamo di trovarli salvi nel santo paradiso quando al Signore piacerà di chiamarci agli eterni riposi.
Intorno poi agli altri che furono sedotti, e perciò meno rei, non si costuma di condannarli subito, ma per esercitare con essi quella carità che il nostro Salvatore comanda, da principio si risparmia loro la vita ed invece si adoprano alcuni tormenti i quali per quanto siano gravi alla carne, sono infinitamente più lievi degli altri riserbati allo spirito nelle fiamme eterne. Si adoprano rotelle, eculei, letti di ferro, stirature, tenaglie ed altre simili mortificazioni del corpo, che secondo la legge del nostro Signor G. Cristo dev'essere macerato in terra per averlo glorioso nella vita eterna.
In altra mia mi farò un dovere di rallegrare il cuore della Santità Vostra, con più minuta narrazione di questa opera che il Signore si compiace di fare per nostro mezzo. Intanto, prostrato al sacro piede della S. V., imploro per me e per questi miei collaboratori e compagni l'apostolica benedizione e mi dichiaro
della S. V. Re dei Re e Pastore dei Pastori
l'ultimo dei servi e figli
Domenico Guzman.”

Domenico di Guzmán (1170–1221) presbitero spagnolo

Citato in Giuseppe Garibaldi, Il governo dei preti, Kaos edizioni, 2006

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“Chi meglio dà, maggiormente riceve.”

Agostino d'Ippona (354–430) filosofo, vescovo, teologo e santo berbero con cittadinanza romana

citato in Natale Ginelli, La tua via, Edizioni Paoline, 1957

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“Quando il generale Championnet venne a Napoli, mi fece chiamare e mi designò come uno dei membri del Governo Provvisorio, ch'egli stava per stabilire. Il giorno dopo gl'inviai una lettera, e rassegnai formalmente l'impiego, e non lo vidi più. Durante tre mesi, io non feci altro che aiutare col mio proprio denaro e con quello di alcuni amici caritatevoli il gran numero di [poveri] esistenti nella città. Io indussi tutti i medici, chirurgi ed associazione ad andare in giro a visitare gl'infermi poveri, che non avevano modo di curare i loro malanni. Da questo periodo, Barial venne a stabilire il nuovo governo, ed insistette perché io accettassi un posto nella Commissione legislativa. Io ricusai due o tre volte; ed in fine fui minacciato e forzato. Che cosa potevo fare, e in che modo, e che cosa potevo opporre? Tuttavia, nel breve tempo di questa amministrazione, io non feci mai un giuramento contro il re, né scrissi né mai dissi una sola parola offensiva contro alcuno della Famiglia Reale, né comparsi in alcuna delle pubbliche cerimonie, né venni ad alcun pubblico banchetto, né vestii l'uniforme nazionale: non maneggiai danaro pubblico, e i soli cento ducati in carta che mi dettero, furono distribuiti ai poveri. Le poche leggi, votate in quel tempo, furono soltanto quelle che potevano riuscire benefiche al popolo…”

Domenico Cirillo (1739–1799) medico e botanico italiano

da Lettera a Lady Hamilton del 3 luglio 1799; citata in B. Croce, La Rivoluzione napoletana del 1799: biografie, racconti, ricerche, terza edizione aumentata, Bari, Laterza, 1912, pp. 252-53

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“Desideravo dire la verità, poiché verità infonde sempre la propria morale in colui che la sa recivere.”

dalla prefazione alla seconda edizione del libro; 2014
La signora di Wildfell Hall

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“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario.”

dall'appendice all'edizione scolastica, 1976
Se questo è un uomo

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“Non possiamo aiutare nessuno. Possiamo soltanto servire.”

Vivekananda (1863–1902) mistico indiano

citato in Sharon Gannon e David Life, Jivamukti Yoga, traduzione dall'inglese di Milvia Faccia, Edizioni Mediterranee, 2005, p. 109 http://books.google.it/books?id=8Fi7HLT0DNsC&pg=PA109

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“L'uomo quando vuole affermare una sua indipendenza da Dio, non è libero che per la morte, non è libero che per la distruzione e la rovina.”

Divo Barsotti (1914–2006) sacerdote e monaco italiano

da Ascesi di comunione, Edizioni San Paolo, 2007

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“Noi (scusa il noi) abbiamo dei diritti diversi dagli altri, perché abbiamo dei bisogni diversi che ci mettono al disopra — bisogna dirlo e crederlo — della loro morale.”

Amedeo Modigliani (1884–1920) pittore e scultore italiano

dalla lettera a Oscar Ghiglia, Venezia, 1905; citato in Ambrogio Ceroni, Modigliani, Edizioni del Milione, 1958

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“Non vi è oggetto del piacere bramoso o passivo che non possa, in via di principio, essere anche oggetto del piacere eroico o positivo, e viceversa.”

Julius Evola (1898–1974) filosofo, pittore e poeta italiano

da "Cavalcare la tigre", Edizioni Mediterranee, 1961
Cavalcare la tigre

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“Anche se dipingo una mela, c'è la Sicilia.”

Renato Guttuso (1911–1987) pittore e politico italiano

citato in Giovanna Jackson, Nel labirinto di Sciascia, Edizioni La Vita Felice, Milano 2004, p. 202

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“Paul Levi vuole conquistarsi le simpatie della borghesia – e, conseguentemente, dei suoi agenti, la Seconda Internazionale e l'Internazionale due e mezzo – pubblicando proprio le opere di Rosa Luxemburg in cui ella aveva torto. A ciò noi rispondiamo citando poche righe di una vecchia favola russa: a volte un'aquila può volare più in basso di una gallina, ma una gallina non può mai salire tanto in alto quanto un'aquila. Rosa Luxemburg errò nella questione dell'indipendenza polacca; errò nel 1903 nel valutare il menscevismo; errò nella teoria dell'accumulazione del capitale; errò quando nel luglio 1914 si batté con Plechanov, Vandervelde, Kautsky e altri per l'unificazione dei bolscevichi con i menscevichi; errò nei suoi scritti dal carcere nel 1918 (anche se in gran parte ella stessa corresse i propri errori dopo essere uscita dal carcere, alla fine del 1918 e al principio del 1919). Ma nonostante tutti questi errori era e rimane un'aquila: e non solo la sua memoria rimarrà sempre cara ai comunisti del mondo intero, ma anche la sua biografia e l'edizione integrale delle sue opere […] costituiranno una lezione molto utile nell'educazione di molte generazioni di comunisti del mondo intero.”

Lenin (1870–1924) rivoluzionario e politico russo

Origine: Da Appunti di un giornalista scritto nel febbraio 1922 e pubblicato per la prima volta su Pravda, 16 aprile 1924; citato in Peter J. Nettl, Rosa Luxemburg, Milano, Il Saggiatore, 1970, II, p. 370.

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“Mio Dio, abbiate ancora un po' di pazienza. Si prenderanno dei provvedimenti. D'altronde si parla di voi per la croce.”

Hector Berlioz (1803–1869) compositore francese

citato in Memorie a cura di Olga Visentini, Edizioni Studio Tesi, 1989

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“L'Arte è fatta per turbare, la Scienza rassicura.”

Georges Braque (1882–1963) pittore e scultore francese

da Il giorno e la notte, a cura di M. Revol Cappelletti, Robin Edizioni, 2002

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“[Ai giovani] Abbiate un'opinione e fatela valere!”

Jean-Baptiste Henri Lacordaire (1802–1861) religioso, giornalista e politico francese

citato in Albino Luciani, Illustrissimi, Edizioni APE Mursia, 1979, p. 67

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“Quando gli Italiani si saranno fatti più robusti avranno più morale e più sapienza; ed io aspiro ardentemente perché quel giorno venga presto e non tramonti mai.”

Paolo Mantegazza (1831–1910) fisiologo, antropologo e patriota italiano

dalla terza edizione, Pavia, 22 giugno 1868
Elementi d'igiene

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“Noi abbiamo cambiato tutto ciò.”

Molière (1622–1673) commediografo e attore teatrale francese

II, 4 o 6 secondo le edizioni

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“Vivo in una specie di sogno, cerco disperatamente il giusto modo di raccontare una storia che mi affascina per l'assoluta impossibilità di raccontarla bene… Tutto dovrebbe apparire come attraverso un velo di luce lunare…”

Christopher Morley (1890–1957) scrittore statunitense

da una lettera di Morley all'Editore mentre stava scrivendo Tuono a sinistra; citato in prefazione al libro da Hugh Walpole all'edizione inglese

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“Come ogni rosa, così ogni artista ha il suo insetto: io ho Tieck.”

Johann Wolfgang von Goethe (1749–1832) drammaturgo, poeta, saggista, scrittore, pittore, teologo, filosofo, umanista, scienziato, critico d'arte e…

Varie
Origine: Citato in Albino Luciani, Illustrissimi, Edizioni A.P.E. Mursia, Milano, 1979, p. 41.