Frasi su golfo
Una raccolta di frasi e citazioni sul tema golfo, guerra, città, prima.
Frasi su golfo

da La canzone del Sacramento, vv. 127-132

citato in Viaggiatori stranieri nel Sud, a cura di Atanasio Mozzillo, Saggi di cultura contemporanea, 1982, Edizioni di Comunità, Milano, p. 288
Origine: Dall'intervista 1991, Prima Guerra del Golfo - Il parere di Norberto Bobbio e David Maria Turoldo http://www.youtube.com/watch?v=bn1Aighlif4, TG3, 0:48, 15 gennaio 1991.

citato in Viaggiatori stranieri nel Sud, p. 502
da Colonna mobile in Calabria , pp. 205 sgg.

Il corsaro nero
Variante: Un uomo era sceso allora dal ponte di comando e si dirigeva verso di loro, con una mano appoggiata al calcio d'una pistola che pendevagli dalla cintola.
Era vestito completamente di nero e con una eleganza che non era abituale fra i filibustieri del grande Golfo del Messico, [... ].
Anche l'aspetto di quell'uomo aveva, come il vestito, qualche cosa di funebre, con quel volto pallido, quasi marmoreo, che spiccava stranamente fra le nere trine del colletto e le larghe tese del cappello, adorno d'una barba corta, nera, tagliata alla nazzarena e un po' arricciata.
Aveva però i lineamenti bellissimi: un naso regolare, due labbra piccole e rosse come il corallo, una fronte ampia solcata da una leggera ruga che dava a quel volto un non so che di malinconico, due occhi poi neri come carbonchi, d'un taglio perfetto, dalle ciglia lunghe, vivide e animate da un lampo tale che in certi momenti doveva sgomentare anche i più intrepidi filibustieri di tutto il golfo.
La sua statura alta, slanciata, il suo portamento elegante, le sue mani aristocratiche, lo faceva conoscere, anche a prima vista, per un uomo d'alta condizione sociale e soprattutto per un uomo abituato al comando.

dall'intervista di Carlo Franco, Il premio Nobel Watson: «Nell'istituto Dohrn compresi il fascino del Dna» http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/arte_e_cultura/2009/8-maggio-2009/premio-nobel-watson-nell-istituto-dohrn-compresi-fascino-dna--1501335077613.shtml, Corriere del mezzogiorno, 8 maggio 2009

Origine: I discorsi del tempo in un viaggio in Italia, p. 14
Origine: Calabria grande e amara, p. 303

Origine: Da Il Mediterraneo dimenticato http://www.corriere.it/editoriali/13_giugno_30/il-mediterraneo-dimenticato-sergio-romano_a6fa2238-e13e-11e2-a879-533dfc673450.shtml, Corriere.it, 30 giugno 2013.

n.° 5
Manifesto tecnico della letteratura futurista

Variante: Il Vesuvio è il core, è l'anima, è il sunto di tutti gli splendori del Golfo; è il rubino gigantesco che sta come il fermaglio in questa collana di perle composta nel cielo, forse per adornarne il seno di Venere, e smarrita fra le alghe dal Genio della spensieratezza.
Origine: Napoli a occhio nudo, [Lettere a un amico], p. 122

Variante: Secondo le stime della maggior parte degli studiosi, l’invasione dell’Iraq da parte di Bush e Blair nel 2003 ha causato almeno 700.000 vittime – in un paese che non aveva alcuna storia di jihadismo. I curdi avevano ottenuto concessioni politiche e territoriali; sunniti e sciiti avevano classi e differenze settarie, ma erano in pace; i matrimoni misti erano comuni. Tre anni prima dell’invasione, ho guidato lungo tutto l'Iraq senza paura. Nel tragitto ho incontrato gente fiera, soprattutto di essere irachena, erede di una civiltà che a loro pareva una presenza fisica.Bush e Blair hanno fatto a pezzi tutto questo. L’Iraq odierno è un covo di jihadisti. Al Qaeda – come i “jihadisti” di Pol Pot – ha colto l’opportunità fornita dall’assalto di ‘Shock and Awe’ e dalla guerra civile che ne seguì. La “ribelle” Siria ha offerto loro benefici ancora maggiori, insieme alla CIA e agli stati del Golfo che offrono logistica e denaro per il traffico d’armi attraverso la Turchia. L’arrivo di reclute straniere era inevitabile.

2004
Senza piume (Without Feathers), I papiri
L'Italiano
Origine: Traduzione di Vittorio Strada, citato in Salvatore Giujusa, Uomini e tempi, [Corso di Storia per il triennio degli Istituti Tecnici, vol. 3, Dai combattenti delle barricate quarantottesche ai pedoni dello spazio], Morano Editore, Napoli, 1970, pp. 419-420.



Origine: Biografie per corredo alla Storia universale, p. 521

Origine: Dall'intervista rilasciata a TG3, 15 gennaio 1991. Video http://www.youtube.com/watch?v=bn1Aighlif4 disponibile su Youtube.com.

Origine: R. Susskind, Faith, certainity and the presidency of George W. Bush http://www.nytimes.com/2004/10/17/magazine/17BUSH.html?_r=2&, New York Times magazine, 17 ottobre 2004.
Origine: Manifesto del nuovo realismo, p. 23
Origine: Napoli siamo noi, p. 6
Origine: Citato in È faziosa l'informazione di Rai Tre?, L'Espresso, 18 febbraio 1991.
citato in Luigi Guercio umanista – Nel centenario della nascita

da Da Palermo al Volturno: memorie di un garibaldino, traduzione Lillia de Rosa, introduzione e cura di Marsilio Bacci, Cappelli, Bologna 1974

“[Adolf Hitler] Riassunto di baffi e visiera.”
da Aeropoema del Golfo della Spezia; p. 235
Citato in Giordano Bruno Guerri, Filippo Tommaso Marinetti

Origine: Decima Flottiglia Mas, p. 36

Origine: Decima Flottiglia Mas, p. 37
“Il poeta del Golfo di Napoli? Eduardo Dalbono.”
Origine: Don Liberato si spassa, p. 25

citato in Piero Nardi, La vita di D. H. Lawrence, Mondadori, 1947, p. 406

Napoli, da Il campanellino, SEI, Torino
Origine: Il Vesuvio.
Origine: Citato in Cosimo Argentina, Ernesto Costa e Ugo Roma, Domani, Antologia italiana per la scuola media, vol. I, Luigi Loffredo Editore, Napoli, stampa 1976<sup>4</sup>, p. 532.
Incipit
L'Italia nello specchio del Grand Tour
Origine: Storia e descrizione della città di Napoli, p. 70
Origine: Avventura nel primo secolo, p. 137

da De Paris à Sybaris, études artistiques et littéraires sur Rome et l'Italie méridionale, 1866-1867, Parigi, Lemerre 1868 pag. 413.
Incipit
Origine: Da Massimo Fini è Cyrano, Marsilio, 2005.

1º marzo 1991
il Giornale, Controcorrente – rubrica
Origine: Citato in Giulio Meotti, L'eurabia è dentro di noi http://www.ilfoglio.it/articoli/2009/07/26/leurabia-e-dentro-di-noi___1-v-114624-rubriche_c154.htm, Il Foglio.it, 26 luglio 2009.
Il vulcano più famoso del mondo

da Hitchens, vita contro di un uomo libero http://www.lastampa.it/2011/12/17/cultura/opinioni/editoriali/hitchens-vita-contro-di-un-uomo-libero-1lDA7V706bBpn7fQCaN3GO/pagina.html, La Stampa, 17 dicembre 2011
The Curious Incident of the Dog in the Night-Time

da La Sirena, in I Racconti, Feltrinelli, 2004

Does the Arab Ba'th Socialist Party seek expansionism into Iran? We leave the answer to you and all the others. [...] Then we ask a similar question: Have the Iranians, from major official positions, declared before and during the war that they have ambitions in Iraq, the Gulf states, the Arab Peninsula and the entire Islamic states? The answer is yes. [...] It follows then that Iran started the war to carry out Iranian designs. We had to fight in defence of our country.
Variante: Il Partito Ba'th Socialista Arabo desidera espandersi in Iran? Lasceremo la risposta a voi e gli altri. [... ] Poi chiediamo una domanda simile: Gli iraniani, quelli delle posizioni ufficiali maggiori, non hanno dichiarato prima e durante la guerra che hanno ambizioni in Iraq, gli stati del Golfo, la penisola araba e tutti glistati islamici? La risposta è sì. [... ] È ovvio quindi che Iran sparò il primo colpo per far avverare un progetto iraniano. Dovevamo combattere per difendere il nostro paese.
Variante: Ci fu un tempo, non tanto lontano, in Occidente, in cui il carattere laico e moderno del presidente iracheno era apprezzato, se non proprio esaltato. Il confronto con Khomeini concedeva un notevole vantaggio a Saddam Hussein. Di fronte alla rivoluzione islamica di Teheran, esportatrice di un oscurantismo inquietante, la classica dittatura di Bagdad, senza propositi missionari, sembrava un argine non solo accettabile ma provvidenziale. E' capitato a molti di noi di scrivere o di pensare qualcosa del genere durante la guerra Iran-Iraq. L'Iraq non era proprio una diga democratica, questo no, questo nessuno ha osato dirlo: ma un utile sbarramento laico e moderno, ossia efficiente, sì: un argine, appunto, in grado di contenere un fanatismo come quello iraniano ansioso di ricondurre le società musulmane ai secoli più bui della loro storia, e di aggredire attraverso il terrorismo gli infedeli dell' Occidente europeo e americano. Al contrario degli ayatollah iraniani, i dirigenti del partito Baas iracheno non erano considerati una minaccia alla stabilità del Golfo, vale a dire del mercato del petrolio. Khomeini costruiva moschee, Saddam Hussein scuole e ospedali e caserme. Egli dedicava, è vero, una particolare attenzione a quest' ultime ed anche alle prigioni, come del resto faceva Khomeini, ma, al contrario di Khomeini, era al tempo stesso favorevole all'emancipazione delle donne, alle quali a Bagdad non veniva imposto il ciador. Quando negli acquitrini della Mesopotamia meridionale, dove si incontrano il Tigri e l'Eufrate, furono scoperti nel 1984 migliaia di giovani iraniani uccisi dai gas iracheni, la nostra morale non fu affatto scossa. L' utilità di Saddam Hussein, in quanto diga del fondamentalismo musulmano, placava le nostre coscienze. Soltanto quattro anni dopo, quando i gas furono usati per mattare la città curda di Halabja, ci furono alcune reazioni.
Variante: Non che quest'ultimo ispirasse eccessiva fiducia, ma come dittatore classico era senz'altro preferibile a una rivoluzione islamica che avrebbe potuto sconvolgere ampie e decisive regioni del pianeta. Tanto preferibile che nel settembre '80 la tentata invasione irachena dell'Iran, da cui scaturì la guerra del Golfo, non suscitò uno scandalo adeguato alla gravità dell' aggressione. Quella complice indulgenza, allora comprensibile se non proprio inevitabile, ha partorito un monster, secondo la brutale espressione di un senatore americano, o un nuovo voleur de Bagdad, secondo quella più poetica di un quotidiano francese. Un mostro o un ladro di Bagdad che dispone della forza militare più importante del Golfo e del mondo arabo, tra l' altro dotata di gas nervini come ben sanno le popolazioni civili curde, e in possesso di un arsenale atomico per fortuna ancora incompleto, ma non tanto lontano dall'esserlo. Una potenza costruita grazie agli aiuti paralleli se non congiunti o concertati di Mosca e di Washington, di Parigi e di Londra, e di tante altre capitali ansiose di vendere armi, tra le quali Roma, Varsavia, Praga, Il Cairo... Nella lista non manca il Kuwait che, per proteggersi da Khomeini, finanziò lautamente Saddam Hussein, sapendo benissimo che sotto le spoglie del protettore si nascondeva un lupo ansioso di fare dell'emirato un solo boccone. Ma tra lui e Khomeini non c'erano scelte.
Origine: Da Il ladro di Bagdad http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/08/03/il-ladro-di-bagdad.html?ref=search, la Repubblica, 3 agosto 1990.
Variante: L'invasione del regno degli emiri Sabah è il più recente capitolo del sanguinoso romanzo del Golfo, che dal ritiro britannico al di qua del Canale di Suez non ha ancora trovato una potenza militare capace di imporsi. Lo scià Reza Pahlevi c'era quasi riuscito. Con l'avvento di Khomeini e l'indebolimento dell' Iran rivoluzionario l' Iraq si è preso la rivincita. Adesso Saddam Hussein gioca tutte le sue carte, che non sono poche.
Origine: Da Anche per i leader arabi Saddam va eliminato http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/08/12/anche-per-leader-arabi-saddam-va-eliminato.html?ref=search, la Repubblica, 12 agosto 1990.