Frasi su linea

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema linea, essere, prima, fatto.

Frasi su linea

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“Bisogna che non appena questa gente tenterà di sbarcare, sia congelata su questa linea che i marinai chiamano del bagnasciuga.”

Benito Mussolini (1883–1945) politico, giornalista e dittatore italiano

Discorso del 24 giugno 1943 al Direttorio del Partito nazionale fascista
Citazioni tratte dai discorsi

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“Traguardi che sono partenze ed un tramonto che è come un mattino.”

Luciano Ligabue (1960) cantautore italiano

da La Linea Sottile, n. 2
Arrivederci, mostro!

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“Segesta. Il tempio si incastra nel paesaggio in una compatta unità di forza selvaggia e di armonia. Era una giornata nuvolosa e tirava vento; il moto delle nubi e l'equilibrio dei monti sembravano subire il dominio del santuario. Se non ci fosse il tempio a concedere una dilazione, le forze della natura si scaglierebbero titanicamente l'una sull'altra. Il rapporto ideale tra potenza e ordine è raggiunto nella distribuzione in linea orizzontale e verticale: con la contemplazione lo spirito acquista sicurezza e quietudine.
Simili edifici sono installazioni di ordine superiore, nella cui sfera d'influenza la vita artistica ed eroica si nutre per secoli. Vi si esterna in una volta sola l'intera forza terrestre; in questo senso è il suolo a sospingerli, come per effetto di un processo di cristallizzazione. Si sente che tra questi edifici e il suolo c'è un'affinità; eppure sono composizioni dello spirito – perciò si tratta al tempo stesso di formazioni della potenza incosciente e di quella cosciente.
Durante la salita verso il teatro mi voltavo spesso verso il santuario, constatando che il prodigio cresce con la distanza. Torna a onore dei greci la cognizione del rango della riduzione e del suo rapporto con la grandezza; similmente, anche il cristallo appare come il modello ridotto ma insieme intellegibile della terra.”

Ernst Jünger (1895–1998) filosofo e scrittore tedesco

da La Conca d'oro, Mondello 23 aprile 1929, pp. 31-32
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“Nella parrocchia tutta la pastorale dovrebbe essere attraversata dalla linea vocazionale insieme alla linea missionaria: "tutti chiamati, tutti mandati."”

Pino Puglisi (1937–1993) presbitero italiano

Origine: Citato in AA.VV., Don Pino Puglisi. Prete e martire. Atti del Convegno, Il pozzo di Giacobbe, 2000.

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“La linea di confine tra conscio e inconscio è in gran parte determinata dalla nostra concezione del mondo.”

Carl Gustav Jung (1875–1961) psichiatra, psicoanalista e antropologo svizzero

Origine: L'inconscio (1918), p. 160; 1997

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“Io sono uno dei tanti dializzati in attesa di trapianto, Celentano dovrebbe provare a dipendere da una macchina tre volte la settimana, sapendo che con un'operazione e con un nuovo organo la vita potrebbe cambiare e tornare normale. Quello che ha detto è proprio in linea con il titolo del programma. Mi chiedo perché non continui a cantare invece che parlare di argomenti che non conosce.”

Alberto Castagna (1945–2005) giornalista e conduttore televisivo italiano

Origine: Il monologo di Celentano sui trapianti d'organo e sulla legge italiana del "silenzio-assenso" pronunciato in diretta televisiva nel corso della trasmissione 125 milioni di caz..te è stato oggetto di numerose critiche nei giorni successivi. In particolare Castagna si riferisce ad una parte del monologo di Celentano: «In Italia c'è una legge che sono sicuro che è sbagliata. La legge che ci obbliga a donare gli organi. [...] Come fa lo stato a obbligarci a donare gli organi? Sulla legge è scritto che lo stato deve aspettare che l'encefalogramma è piatto. Così un bel giorno io mi posso svegliare in ospedale senza un braccio. "Avevi l'encefalogramma piatto", mi verrebbe comunicato. Adesso uno non può avere più neppure l'encefalogramma piatto.»
Origine: Citato in Maria Volpe, Castagna indignato: aspetto un trapianto. La Mori: Adriano frainteso https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2001/aprile/28/Castagna_indignato_aspetto_trapianto_Mori_co_0_0104282165.shtml, Corriere della Sera, 28 aprile 2001, p. 33.

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“Ma guarda la gente che salti mortali che fa | e quanti nani sui trampoli […].”

Francesco De Gregori (1951) cantautore italiano

da La linea della vita, n. 2
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“Che grandioso e terribile spettacolo," disse. "Certo, vedendo tutto ciò anche a un laico quale sono io viene da pensare alla regia di una mente giusta e superiore."
In quel momento, proprio nel nuvolone sovrastante Memorino, due sottonuvole rissose, spintonandosi, crearono quella situazione di malessere elettrico che spesso prelude a improvvisi fenomeni quali saette o fulmini ramificati.
Contemporaneamente in una modesta casa della periferia di Banessa, la signora Ovolina, donna di generosità e mitezza senza eguali, era riuscita dopo anni di vani tentativi a prendere la linea per partecipare al gioco televisivo Indovina il sorriso che consisteva nell'indovinare a quale personaggio famoso appartenesse l'impronta dentaria telemostrata. L'Ovolina sapeva la risposta e stava per vincere il primo premio della sua vita, nella fattispecie una cucina da otto milioni con forno autopulente e spiedo a cinque marce.
"Allora, signora Ovolina, sa dirci a chi appartiene questo sorriso?" disse il presentatore Mazzapone.
"Sì, il sorriso è quello di Mussola…"
In quell'istante un fulmine, nato nelle condizioni dinanzi scritte, segnò il grigio del cielo con un graffio rosso corallo e dopo aver un istante esitato sul'obiettivo da colpire, scelse una casina rosa con gerani alle finestre e una piccola antenna televisiva, scivolò giù per l'antenna, traforò la televisione e incenerì la signora Ovolina, lasciando sul tappeto solo tre etti di scorie.
"Mi dispiace, ma lei doveva dirci il nome completo," disse Mazzapone, e passò a un altro concorrente, un pluriomicida agli arresti domiciliari che vinse la cucina.
Questa manifestazione di una mente giusta e superiore non venne però avvertita dai nostri eroi, che dall'altro della montagna accompagnarono il fulmine con un "oooh" di stupore e ammirazione.”

Stefano Benni (1947) scrittore, giornalista e sceneggiatore italiano
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Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“È il ritorno del guaglione sulla traccia, | il tipico stile del mistico chico sul ritmico boomcha.”

Neffa (1967) cantautore e rapper italiano

da In linea, n. 2
Neffa & i messaggeri della dopa

“[Sulla battaglia di Maida] I dintorni di Maida furono nel 1806 teatro d'una lotta tra francesi e inglesi, allora alleati della corte di re Ferdinando a Palermo. Il generale Stuart, con lo scopo di fomentare l'insurrezione delle Calabrie contro i francesi, sbarcò nel golfo di Sant'Eufemia alla fine del mese di agosto 1806, con 4200 inglesi. […] Lo scopo immediato dello sbarco era di tagliare le comunicazioni tra le province citeriori e quelle ulteriori, il che sarebbe stato facile da realizzare in questa parte dell'istmo. Il generale Stuart avendo indugiato troppo ad eseguire i suoi piani fu obbligato a dare battaglia sulle rive paludose del Lamato, dove Reynier venne a tappe forzate ad offrirgli il combattimento. Le truppe francesi erano appoggiate a sinistra sulle montagne di Maida e a destra sul fiume. Il generale inglese aveva piazzato la sua linea di battaglia parallelamente alla riva del mare, appoggiandosi a sinistra sulle colline di Sant'Eufemia, a destra sulla foce del Lamato e coprendosi in questo punto con un nugolo di volteggiatori.
Il generale Compère alla testa dell'avanguardia cominciò l'attacco attraversando il fiume, ma fu ricevuto da un fuoco nutrito che lo fermò di botto e gli causò perdite notevoli. Lui stesso ebbe un braccio fracassato. Stuart completò la sua disfatta con un attacco frontale sostenuto dall'artiglieria. Reynier restato troppo indietro dal combattimento non poté sostenere l'avanguardia che fu sbaragliata e, considerate le sue perdite, dovette ordinare la ritirata su Catanzaro, abbandonando il campo di battaglia agli inglesi.”

Horace de Rilliet (1824–1854) viaggiatore, scrittore e chirurgo svizzero

da Colonna mobile in Calabria , pp. 205 sgg.

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“Il nucleo dell'interventismo cattolico non è in linea di principio troppo diverso dal cosiddetto fondamentalismo islamico (anche se personalmente non amo questa locuzione). In entrambi i casi, la nostra risposta dev'essere una sola: non passeranno!”

Giulio Giorello (1945) filosofo e matematico italiano

Origine: Dall'intervista di Gabriele Barone, Senza Dio né padrone http://temi.repubblica.it/micromega-online/senza-dio-ne-padrone-intervista-a-giulio-giorello/, gennaio 2011.

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“Certamente non siamo gli unici animali che vivono l'esperienza del dolore e della sofferenza. In altre parole, non c'è una linea netta tra l'animale uomo e il resto del regno animale. È una linea indistinta e lo sarà sempre…
La paura in una scimmia, un cane, un maiale, viene vissuta verosimilmente alla stessa maniera della specie umana. Giovani animali, umani o di altre specie, mostrano, difatti, comportamenti simili quando sono ben nutriti e sicuri – sono vivaci, saltellano, fanno piroette, rimbalzano, fanno capriole – tanto che è difficile non credere che non provino sentimenti molto simili. Essi sono, in altre parole, pieni di gioia di vivere – sono felici… un giovane scimpanzé, dopo la morte della sua mamma, mostra un comportamento simile alla depressione che affligge i bambini – postura incurvata, dondolio, occhi offuscati fissi nel vuoto, perdita di interesse per quanto accade attorno a sé. Se un piccolo d'uomo può soffrire di dolore, così può soffrire un giovane scimpanzé…
…stare a chiedersi se scimpanzé, elefanti, cani e così via, sperimentino felicità, tristezza, disperazione, rabbia, è uno spreco di tempo – poiché queste cose sono evidenti a chiunque abbia… sperimentato nella sua vita una conoscenza degli animali.”

Jane Goodall (1934) etologa e antropologa britannica

Origine: Da Premessa, in Marc Bekoff, La vita emozionale degli animali; citato in Marini, [//books.google.it/books?id=fDaVAwAAQBAJ&pg=PA185 p. 185].

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“Forse tutta l'Italia va diventando Sicilia… A me è venuta una fantasia, leggendo sui giornali gli scandali di quel governo regionale: gli scienziati dicono che la linea della palma, cioè il clima che è propizio alla vegetazione della palma, viene su, verso nord, di cinquecento metri, mi pare, ogni anno… La linea della palma… Io invece dico: la linea del caffè ristretto, del caffè concentrato… E sale come l'ago di mercurio di un termometro, questa linea della palma, del caffè forte, degli scandali: su su per l'Italia, ed è già oltre Roma…”

Opere – 1956.1971, p. 479
Il giorno della civetta
Variante: "Forse tutta l'Italia va diventando Sicilia… A me è venuta una fantasia, leggendo sui giornali gli scandali di quel governo regionale: gli scienziati dicono che la linea della palma, cioè il clima che è propizio alla vegetazione della palma, viene su, verso nord, di cinquecento metri, mi pare, ogni anno… La linea della palma… Io invece dico: la linea del caffè ristretto, del caffè concentrato… E sale come l'ago di mercurio di un termometro, questa linea della palma, del caffè forte, degli scandali: su su per l'Italia, ed è già oltre Roma…"

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“La linea orizzontale | ci spinge verso la materia, | quella verticale verso lo spirito.”

Franco Battiato (1945) musicista, cantautore e regista italiano

da Inneres Auge, n. 1
Inneres Auge – Il tutto è più della somma delle sue parti

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“Prendiamo l'agricoltura come fattore fondamentale e ci serviamo dei capitali accumulati attraverso l'agricoltura per edificare progressivamente l'industria e trasformare in breve tempo il Kampuchea in un paese agricolo moderno, poi in un paese industriale, attenendoci fermamente alla linea di indipendenza, di sovranità e di contare fondamentalmente sulle nostre forze. […] Il nostro obiettivo è di mettere in campo, consolidare e sviluppare progressivamente i complessi industriali e artigianali di grandi, medie e piccole dimensioni, a Phnom Penh, nelle altre zone, regioni, distretti e nelle cooperative. […] Nell'immediato il nostro obiettivo principale (nell'educazione, ndr) è l'eliminazione dell'analfabetismo. Nella vecchia società vi erano delle scuole e licei e un certo numero di facoltà ma in campagna il 75% della popolazione, in particolare i contadini poveri e medio poveri non sapevano né leggere né scrivere, e anche in città il 60% dei lavoratori erano analfabeti. Attualmente, appena due anni dopo la liberazione, solo il 10% della popolazione è analfabeta (oggi è di nuovo il 50%, ndr). […] Abbiamo sviluppato e svilupperemo delle reti sanitarie creando dei centri ospedalieri e dei centri di fabbricazione dei medicinali in tutte le cooperative e nella capitale. […] La salute del nostro popolo ha conosciuto un miglioramento considerevole. Abbiamo eliminato definitivamente le malattie sociali e la tossicomania.”

Pol Pot (1925–1998) politico e rivoluzionario cambogiano

da un discorso del 1977

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“Nessuno di noi, nemmeno quelli più vicini alla linea di confine, farà da stampella a una maggioranza che traballa. Il problema è non far traballare il Paese.”

Marco Follini (1954) politico e giornalista italiano

citato in Francesco Verderami, «Romano e Silvio? Due sconfitti Servirà una Grande coalizione» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2006/aprile/18/Romano_Silvio_Due_sconfitti_Servira_co_9_060418023.shtml, Corriere della sera, 18 aprile 2006, p. 10

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