Frasi su movimento
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“Abbiate fiducia nel progresso, che ha sempre ragione, anche quando ha torto, perché è il movimento, la vita, la lotta, la speranza.”

Filippo Tommaso Marinetti (1876–1944) poeta, scrittore e romanziere italiano

da Teoria e invenzione futurista, Mondadori, 1966

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“Questa laicità «nuova», che pretende di far convivere pluralismo e neutralità con privilegi, assomiglia a una pallida reincarnazione del passato, una sorta di «semi-laicità» che rappresenta ciò che rimane dell'antico sogno della «repubblica cristiana» che inconsapevolmente si appoggia sull'opposto del principio di Westfalia: cuius religio, eius et regio. Le chiese, le fedi religiose, i rispettivi dèi chiedono di disporre di territori su cui organizzarsi e imporsi. In questo tempo di paura e di ostilità crescenti nel mondo, anche le religioni, nelle loro espressioni istituzionali, si mobilitano per creare identità e coesione spirituale da gettare nel conflitto. L'epoca della neutralizzazione politica rispetto alle religioni sembra terminare la sua curva ascendente. Gli Stati laici vengono percepiti come ostacoli a una nuova confessionalizzazione degli spazi. Dove non è possibile imporre direttamente regimi teocratici o ierocratici, si parla almeno di «nuova» laicità. L'intensità è diversa; il movimento è lo stesso.
Che, poi, questa «nuova» laicità sia anche «sana», oltre che «giusta», sembra da escludere. Essa, contraddicendo l'equidistanza dello Stato dalle manifestazioni di fede, religiosa o laica che sia, contraddice il suo ruolo pacificatore, che è venuto a imporsi nelle società pluraliste e che oggi appare ancor più necessario e urgente nelle società interculturali odierne.”

Gustavo Zagrebelsky (1943) giurista italiano

cap. 2, p. 33
Contro l'etica della verità

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“Come sono contento, | fuori si sente il mare, | anche se è tutto scuro e non si può vedere.”

Francesco De Gregori (1951) cantautore italiano

da Falso movimento, n. 9
Sulla strada

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“[Raccontando di quando attraversò un campo di battaglia dal quale non erano stati ancora portati via i morti] Ad un tratto un cane sbuca di sotto il mantello di un cadavere, si slancia verso di noi, e ritorna subito nel suo nascondiglio emettendo dolorosi guaiti. La bestiola leccava, convulsamente la faccia del morto, e si dirigeva poi di nuovo verso di noi come per implorare soccorso, o per chiedere vendetta. Fosse lo stato d'animo, o il luogo o il tempo o il fatto stesso, o altro che non so spiegare, certo è che mai nulla, in nessun altro campo di battaglia, mi ha tanto commosso. Mi fermai un momento per apprezzare quella scena. Quest'uomo, mi dicevo, forse ha degli amici, ne ha forse in questo campo, nella sua compagnia, e giace qui, abbandonato da tutti meno che dal suo cane! Che lezione ci dà la natura tramite un animale!…
Che cosa è mai l'uomo e quale è il mistero delle sue impressioni! Avevo, senza commuovermi, ordinato battaglie che dovevano decidere della sorte dell'esercito, avevo veduto, con occhio distaccato, eseguire movimenti che portavano alla perdita di molti tra noi e ora mi sentivo toccato nel profondo dai gemiti e dal dolore di un cane… Quello che è certo è che in quel momento sarei stato più arrendevole verso un nemico supplichevole: capii meglio il gesto di Achille che restituisce il corpo di Ettore al pianto di Priamo.”

Origine: Citato in Las Cases, p. 203 https://books.google.it/books?id=bbtZAQAAQBAJ&pg=PT203.

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“Quando nella vita hai vissuto certi periodi, impari a riconoscere anche negli altri quelle sfumature in bianco e nero che appaiono tra i colori e che ti fanno capire che c'è qualcosa che non funziona. Movimenti diversi, sguardi un po' persi e la mente che si trova altrove.”

Carlo Zannetti (1960) chitarrista, cantautore e scrittore italiano

Origine: Da George Michael, la voce stupenda che sussurrava parole tristi http://www.ilpopoloveneto.it/notizie/musica/2017/01/13/25080-george-michael-la-voce-stupenda-sussurrava-parole-tristi, Il Popolo Veneto.it, 13 gennaio 2017.

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“I vitalizi, come il finanziamento pubblico dei partiti, sono norme conquistate grazie alle battaglie del movimento operaio per impedire che la politica fosse una questione riservata ai ricchi.”

Luciana Castellina (1929) politica, giornalista e scrittrice italiana

Origine: Da intervista di Maria Berlinguer, Vitalizi, Luciana Castellina: “Va difesa la dignità della politica” https://rep.repubblica.it/pwa/intervista/2018/07/10/news/costi_della_politica_vitalizi-201433935/, Rep.repubblica.it, 10 luglio 2018.

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“La dialettica del cervello è solo il riflesso del movimento del mondo reale, entrambi della natura e della storia.”

Friedrich Engels (1820–1895) economista, filosofo e politico tedesco

Origine: Da Dialettica della natura; citato in Nicholl 1956.

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“Vediamo dunque, qual è il processo da cui risulta quella particolar rappresentazione che si suol chiamare umoristica; se questa ha peculiari caratteri che la distinguono, e da che derivano; se vi è un particolar modo di considerare il mondo, che costituisce appunto la materia e la ragione dell'umorismo. […] Ho già detto altrove, e qui m'è forza ripetere– l'opera d'arte è creata dal libero movimento della vita interiore che organa le idee e le immagini in una forma armoniosa, di cui tutti gli elementi han corrispondenza tra loro e con l'idea madre che le coordina. […] Vedo una vecchia signora, coi capelli ritinti, tutti unti non si sa di qual orribile manteca, e poi tutta goffamente imbellettata e parata d'abiti giovanili. Mi metto a ridere. "Avverto" che quella vecchia signora è il contrario di ciò che una rispettabile signora dovrebbe essere. Posso così, a prima giunta e superficialmente, arrestarmi a questa espressione comica. Il comico è appunto un "avvertimento del contrario".
Ma se ora interviene in me la riflessione, e mi suggerisce che quella vecchia signora non prova forse piacere a pararsi così come un pappagallo, ma che forse ne soffre e lo fa soltanto perché pietosamente, s'inganna che, parata così, nascondendo le rughe e le canizie, riesca a trattenere a sé l'amore del marito molto più giovane di lei, ecco che io non posso più riderne come prima, perché appunto la riflessione, lavorando in me, mi ha fatto andar oltre a quel primo avvertimento, o piuttosto, più addentro: da quel primo avvertimento del contrario mi ha fatto passare a questo sentimento del contrario. Ed è tutta qui la differenza tra il comico e l'umoristico. […] non ci fermiamo alle apparenze, ciò che inizialmente ci faceva ridere adesso ci farà tutt'al più sorridere.”

Luigi Pirandello (1867–1936) drammaturgo, scrittore e poeta italiano premio Nobel per la Letteratura nel 1934

da L'umorismo
Citazioni di Jacopo marino

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“Che è un Bummel?", chiese George. "Come lo tradurreste?"
"Un Bummel", spiegai, "lo direi un viaggio, lungo o breve, senza uno scopo, regolato dalla sola necessità di ritornare entro un certo tempo al punto da cui si è partiti. A volte si va per strade piene di movimento, a volte per campi e sentieri; a volte soli per poche ore, a volte per un po' di giorni. Ma sia lungo o breve il viaggio, in questa o quella parte, si pensa sempre che il tempo vola. Si fanno dei cenni di saluto e si sorride a quelli che passano; con qualcuno ci si ferma a parlare un po', e con qualche altro si fa un tratto di strada insieme. Ci siamo interessati a tante cose, e spesso ci siamo sentiti un po' stanchi. Ma dopo tutto, ci siamo divertiti, e ci rincresce che il viaggio sia finito.”

Jerome Klapka Jerome (1859–1927) scrittore e giornalista britannico

da Tre uomini a zonzo)
Variante: "Che è un Bummel?", chiese George. "Come lo tradurreste?""Un Bummel", spiegai, "lo direi un viaggio, lungo o breve, senza uno scopo, regolato dalla sola necessità di ritornare entro un certo tempo al punto da cui si è partiti. A volte si va per strade piene di movimento, a volte per campi e sentieri; a volte soli per poche ore, a volte per un po' di giorni. Ma sia lungo o breve il viaggio, in questa o quella parte, si pensa sempre che il tempo vola. Si fanno dei cenni di saluto e si sorride a quelli che passano; con qualcuno ci si ferma a parlare un po', e con qualche altro si fa un tratto di strada insieme. Ci siamo interessati a tante cose, e spesso ci siamo sentiti un po' stanchi. Ma dopo tutto, ci siamo divertiti, e ci rincresce che il viaggio sia finito."

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“Per qual motivo l'astinenza dal cibo animale sarà appunto il primo atto del digiuno e della vita morale, è stato detto ottimamente: e non da un uomo soltanto, ma da tutta quanta l'umanità, nella persona dei suoi migliori rappresentanti, e ininterrottamente, fin da quando l'uomo ha cominciato ad affacciarsi alla consapevolezza. Ma allora perché, se l'illegittimità, ovverosia l'immoralità del cibo animale è nota all'umanità da così gran tempo, gli uomini non sono ancora pervenuti alla consapevolezza di questa legge? domanderanno gli uomini che per loro natura si lasciano guidare non tanto dalla loro ragione, quanto piuttosto dall'opinione comune. La risposta a questo interrogativo è che tutto il cammino percorso dagli uomini nella scoperta della morale, il quale cammino costituisce il fondamento d'ogni cammino umano, lo si è potuto percorrere e lo si percorre soltanto lentamente; ma che indizio certo d'un progredire autentico, e non accidentale, lungo questo cammino, è la sua continuità e la sua costante accelerazione.
Tale è appunto il progredire del vegetarianesimo. Esso ha trovato espressione in tutti i pensieri che gli scrittori vi hanno dedicato e nella vita stessa dell'umanità, che inconsapevolmente sta passando sempre più dal carnivorismo ai cibi vegetali, mentre consapevole espressione di ciò sono le dimensioni sempre maggiori e la particolare forza che va assumendo il movimento vegetariano.”

Lev Nikolajevič Tolstoj (1828–1910) scrittore, drammaturgo, filosofo, pedagogista, esegeta ed attivista sociale russo

“Non si possono isolare i fenomeni. Non si può dunque fare della fisica «astratta», come quella di Galileo. L'astrazione che trascura le complicazioni del caso concreto, reale, è completamente legittima nel mondo di Galileo: un mondo archimedeo. Essa gli permette di dedurre il caso semplice, il caso ideale, partendo dal quale è in condizione di spiegare il caso concreto e complesso. Ma Descartes non può fare che una fisica concreta. L'astrazione galileiana non lo condurrebbe al caso semplice: essa lo condurrebbe piuttosto al caso impensabile. Per fare qualcosa di analogo a ciò che fa Galileo, avrebbe dovuto prendere in esame non il caso semplice, ma il caso generale. E ciò, lo studio del movimento di un corpo all'interno di un liquido perfetto, è di gran lunga superiore ai suoi mezzi matematici. Descartes lo conferma affermando che oltrepassa le possibilità della conoscenza umana. Lo studio sperimentale è ugualmente impossibile. Come misurare, infatti, il dato principale del problema, la velocità del movimento della materia sottile?
In tal modo, cosa infinitamente curiosa, Descartes, che non era riuscito a dedurre l'esatta legge della caduta perché non aveva capito la nuova concezione del movimento che gli proponeva Beeckman, e che non aveva saputo far coincidere lo studio fisico (causale) del fenomeno della caduta con la sua analisi matematica, rinuncia proprio nel momento in cui, avendo chiarito appieno l'idea del movimento, arriva a formulare il principio fondamentale della scienza moderna, il principio d'inerzia! Il fatto è che, anche in questo caso, egli non ha saputo mantenersi nei giusti limiti: identificando l'estensione e la materia, ha sostituito alla fisica la geometria. Ancora una volta dunque, geometrizzazione a oltranza. Soppressione del tempo. È la ragione per cui la fisica delle idee evidenti, la fisica che costituí una rivincita di Platone, si conclude con una sconfitta. Una sconfitta analoga a quella di Platone.”

Alexandre Koyré (1892–1964) storico della scienza e filosofo francese

cap. II, 2, pp. 135 sg.
Studi galileiani

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“Giove è tutto quello che vedi ed ogni movimento che compi.”

IX, 580
Iuppiter est, quodcumque vides, quodcumque moveris.
Pharsalia

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“Rugby, gioco da psiche cubista – deliberatamente si scelsero un pallone ovale, cioè imprevedibile (rimbalza sull'erba come una frase di Joyce sulla sintassi) per immettere il caos nell'altrimenti geometrico scontro di due bande affamate di terreno – gioco elementare perché è primordiale lotta per portare avanti i confini, lo steccato, l' orlo della tua ambizione – guerra, dunque, in qualche modo, come qualsiasi sport, ma lì quasi letterale, con lo scontro fisico cercato, desiderato, programmato – guerra paradossale perché legata a una regola astuta che vuole le squadre avanzare sotto la clausola di far volare il pallone solo all'indietro, movimento e contromovimento, avanti e indietro, solo certi pesci, e nella fantasia, si muovono così. Una partita a scacchi giocata in velocità, dicono. Nata più di un secolo fa dalla follia estemporanea di un giocatore di calcio: prese la palla in mano, esasperato da quel titic titoc di piedi, e si fece tutto il campo correndo come un ossesso. Quando arrivò dall'altra parte del campo, posò la palla a terra: e intorno fu un'apoteosi, pubblico e colleghi, tutti a gridare, come colti da improvvisa illuminazione. Avevano inventato il rugby. Qualsiasi partita di rugby è una partita di calcio che va fuori di testa. Con ordinata, e feroce, follia.”

Alessandro Baricco (1958) scrittore e saggista italiano

Origine: Da La grande sfida del pallone ovale http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/03/23/la-grande-sfida-del-pallone-ovale-murrayfield.html, la Repubblica, 23 marzo 1998.

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“Ho bisogno di vedere un po' di movimento lì sotto.”

James Hetfield (1963) cantante e chitarrista statunitense

I need to see some action out there!
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“Ormoni in movimento fanno a pugni col mio ego
mi taglierei una mano per avere ciò che chiedo.”

Turi (1976) rapper italiano

da Cosa vuoi da me
L'amico degli amici

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“La Lega non è l'antipolitica. Noi siamo un movimento che vuole la liberazione del Nord e il federalismo.”

Umberto Bossi (1941) politico italiano

dal Corriere della sera, 24 maggio 2007

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“[L']arte, questo prolungamento della foresta delle vostre vene, che si effonde, fuori dal corpo, nell'infinito dello spazio e del tempo.”

Filippo Tommaso Marinetti (1876–1944) poeta, scrittore e romanziere italiano

da Manifesto tecnico della letteratura futurista, Direzione del movimento futurista, 11 maggio 1912

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“La prima volta che vidi tutti i movimenti che Mario eseguiva in Super Mario Bros., pensai che i videogiochi stavano facendo quello che l'iniziale industria dell'animazione stava dimenticando.”

Yōichi Kotabe (1936) fumettista e animatore giapponese

Origine: Dall'intervista di Satoru Iwata, Iwata Chiede: Volume 8 - Flipnote Studio: una lezione di animazione. http://www.nintendo.it/NOE/it_IT/systems/volume_8_14207.html, Nintendo.it, 26 luglio 2011.

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“[Sulle proteste al suo Governo, ritenuto non laico] Prima la Turchia, ora il Brasile, sono vittime di uno stesso complotto straniero teso a destabilizzare i loro governi attraverso presunti movimenti antigovernativi.”

Recep Tayyip Erdoğan (1954) politico turco

Origine: Citato in Istanbul, in migliaia tornano in piazza Taksim Garofani e slogan, la polizia carica e sgombra http://www.corriere.it/esteri/13_giugno_22/istanbul-in-migliaia-tornano-a-piazza-tasksim_f8fc3ee8-db64-11e2-99af-699e293a37b1.shtml, Corriere della Sera, 22 giugno 2013.

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“Ma cos'è il sospiro? È una sorta di ripensamento, che fa partire un secondo movimento di inspirazione prima che sia finito quello in atto; un doppio passo del processo respiratorio, un sincopato nel balletto della vita, un estenuato anelito di vita, proprio laddove l'anima si trova a questionare con il corpo.”

Edoardo Boncinelli (1941) genetista italiano

Origine: Dall'articolo, Il sospiro, estenuato anelito di vita, Corriere della Sera, 27 marzo 2016; riportato in Il dibattito delle idee http://www.corriere.it/la-lettura/il-dibattito-delle-idee/16_marzo_27/boncinelli-sospiro-meccanismi-f2398ab0-f3fe-11e5-b407-9f5ad35fe288.shtml, corriere.it.

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“L'artista più attaccato, più maltrattato, da quindici anni, dalla stampa e dal pubblico, è Cézanne. Non c'è epiteto offensivo che non venga accostato al suo nome, e le sue opere hanno ottenuto un successo d'ilarità che dura ancora. […] Cézanne appare come un greco della belle époque; le sue tele hanno la calma, la serenità eroica dei dipinti e delle terrecotte antiche, e gli ignoranti che ridono davanti ai Bagnanti, per esempio, mi fanno l'effetto di barbari che criticano il Partenone. Cézanne è un pittore, e un grande pittore. Quelli che non hanno mai preso in mano un pennello o una matita hanno detto che non sapeva disegnare, e gli hanno rimproverato "imperfezioni" che non sono che una raffinatezza ottenuta grazie a un'enorme abilità. So bene che, nonostante tutto, Cézanne non può avere il successo dei pittori alla moda […] ma la sua pittura ha l'inesprimibile fascino dell'antichità biblica e greca, i movimenti dei personaggi sono semplici e grandi come nelle sculture antiche, i paesaggi hanno una maestà imponente, e le sue nature morte così belle, così esatte nei rapporti tonali, hanno, nella loro verità, qualcosa di solenne. In tutti i suoi dipinti, l'artista commuove, perché egli stesso prova, davanti alla natura, un'emozione violenta che l'abilità trasmette alla tela.”

Georges Riviere (1855–1943)

da L'Impressionniste, 1 aprile 1877
Origine: Citato in Stefania Lapenta, Cézanne, I Classici dell'arte, Rizzoli - Skira, Milano, 2003, pp. 183-188 e frontespizio. ISBN 88-7624-186-8

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“In un mondo di inerzie contraddirsi rimane l'unico movimento.”

Gesualdo Bufalino (1920–1996) scrittore

Origine: Il malpensante, Agosto, p. 86

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