Frasi su povero
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“Le grandi città come Parigi o New York […] non sono popolate solo da grandi vincitori della globalizzazione ma da tutti, classi medie, poveri, senza casa, migranti. Abbiamo il dovere di occuparci di tutti. E il riscaldamento globale minaccia tutti. Dobbiamo cercare di rendere le nostre città inclusive, anche se questo termine può suonare come una parolaccia per Trump.”

Anne Hidalgo (1959) politica spagnola

Origine: Citato in Stefano Montefiori, La sindaca di Parigi rilancia «Il leader Usa uomo del passato Non abbiamo un Pianeta B» «Le città del mondo unite hanno più potere di lui: l’intesa vivrà», Corriere della Sera, 3 giugno 2017, p.2.

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“Una croce nera sul petto dell'italiano, | senza intaglio, rabesco, splendore, | conservata da una famiglia povera | e portata dall'unico figlio…| Giovane nativo di Napoli! | Cos'hai lasciato sui campi di Russia? | Perché non hai potuto esser felice, | circondato dal celebre golfo? | Io che ti ho ucciso vicino a Mozdòk | sognavo tanto il vulcano lontano! | O, come sognavo nelle distese del Volga | almeno una volta di andare in gondola! | Ma io non son venuto con la pistola | a portarti via l'estate italiana | e le mie pallottole non hanno fischiato | sulla santa terra di Raffaello! | Qui ho sparato! Qui dove sono nato, | dov'ero orgoglioso di me e degli amici, | dove gli epici canti dei nostri popoli | non risuonano mai in traduzioni. | Forse che l'ansa del medio Don | è studiata da uno scienziato straniero? | La nostra terra, la Russia, la Rus, | l'ha seminata una camicia nera? | T'hanno portato qui in una tradotta | per conquistare lontane colonie, | perché la croce del cofanetto familiare | crescesse alle dimensioni d'una croce di tomba… | Non permetterò che la mia patria sia portata | oltre le distese di mari stranieri! | Io sparo. E non c'è giustizia | più giusta della mia pallottola! | Non sei mai stato né vissuto qui!… | Ma è sparso sui campi nevosi | l'azzurro cielo italiano, | sotto il vetro degli occhi morti.”

Michail Arkad´evič Svetlov (1903–1964) poeta russo

L'Italiano
Origine: Traduzione di Vittorio Strada, citato in Salvatore Giujusa, Uomini e tempi, [Corso di Storia per il triennio degli Istituti Tecnici, vol. 3, Dai combattenti delle barricate quarantottesche ai pedoni dello spazio], Morano Editore, Napoli, 1970, pp. 419-420.

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“Vi siete mai trovata, dopo una pioggia di autunno, a sbaragliare un esercito di formiche, tracciando sbadatamente il nome del vostro ultimo ballerino sulla sabbia del viale? Qualcuna di quelle povere bestioline sarà rimasta attaccata alla ghiera del vostro ombrellino, torcendosi di spasimo; ma tutte le altre, dopo cinque minuti di pànico e di viavai, saranno tornate ad aggrapparsi disperatamente al loro monticello bruno.”

Voi non ci tornereste davvero, e nemmen io; – ma per poter comprendere siffatta caparbietà, che è per certi aspetti eroica, bisogna farci piccini anche noi, chiudere tutto l'orizzonte fra due zolle, e guardare col microscopio le piccole cause che fanno battere i piccoli cuori.
Origine: Da Vita dei campi, 1880, Fantasticheria.

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“Sarebbe bello se avessimo, come Cuba, abbastanza medici anche per esportarli in altri paesi! È meglio di quello che fanno i paesi ricchi, come esportare soldati o lanciare bombe contro le comunità povere. Da parte sua, Cuba esporta vita, amore, salute.”

Luiz Inácio Lula da Silva (1945) politico brasiliano

Origine: Citato in Lula Pens Thank You Letter to Cuban People For Their Generosity https://www.telesurenglish.net/news/Lula-Pens-Thank-You-Letter-to-Cuban-People-For-Their-Generosity-20181215-0021.html, telesurenglish.net.

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“L'indù povero chiede meno l'elemosina dell'egiziano povero. Chiede l'elemosina con minor bassezza. È uno stile più ipocrita, più pericoloso.”

Jean Cocteau (1889–1963) poeta, saggista e drammaturgo francese

Origine: Il mio primo viaggio, p. 67

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“Dio è la cosa più povera, che implora tutta nuda e sola.”

Angelus Silesius (1624–1677) poeta e mistico tedesco

citato in S. Quinzio, Un commento alla Bibbia, vol IV, Adelphi, Milano 1972, p. 255

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“Tra il forte e il debole, tra il ricco e il povero, tra il padrone e il servitore è la libertà che opprime, è la legge che affranca.”

Jean-Baptiste Henri Lacordaire (1802–1861) religioso, giornalista e politico francese

1848; citato in Lorenzo Milani, lettera 29/50 del 30 ottobre 1950, in Progetto Lorenzo

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“Perché non colui che ha poco, ma quello che molto desidera è veramente povero.”

Giordano Bruno (1548–1600) filosofo e scrittore italiano

Sofia: II dialogo

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“Povero o ricco, lavora.”

Paolo Mantegazza (1831–1910) fisiologo, antropologo e patriota italiano

cap. Il codice dell'uomo onesto, massima 65
Il bene ed il male

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“Vale per l'amore ciò che vale per l'arte: chi sa amare soltanto l'immenso è più povero e meschino di chi sa entusiasmarsi per il minimo.”

Hermann Hesse (1877–1962) scrittore, poeta e aforista tedesco

da Expressionismus in der Dichtung – L'espressionismo nella poesia

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“Per ben governare vale di più un ricco votato ai poveri, che un povero votato ai ricchi.”

Jacques Deval (1890–1972) commediografo, regista e scrittore francese

Taccuino di un autore drammatico

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“Ah! Non insultate mai la donna che cade! Chissà sotto quale fardello quella povera anima soccombe!”

Victor Hugo (1802–1885) scrittore francese

Ah! N'insultez jamais une femme qui tombe! Qui sait sous quel fardeau la pauvre âme succombe!
Origine: Da Chants du crépuscule, XIV.

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“Le donne sono sempre povere di parole precise.”

Italo Svevo (1861–1928) poeta, scrittore

da Umbertino

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“Non dovrebbe essere consentito fare certe cose a un povero strumento musicale indifeso.”

Terry Pratchett (1948–2015) scrittore e glottoteta britannico

Serie del Mondo Disco, 15. All'anima della musica (1994)

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“Il ricco è un cattivo povero, uno straccione troppo puzzolente di cui le stelle hanno paura.”

Léon Bloy (1846–1917) scrittore, saggista e poeta francese

La tristezza di non essere santi

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“Quasi tutti i desideri del povero sono puniti con la prigione.”

1992, p. 226
Viaggio al termine della notte

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“La difficile primavera del 1988. Con il pretesto del controllo delle droghe stati polizieschi oppressivi sono stati messi su in tutto il mondo occidentale. La programmazione precisa del pensiero emozione e impressioni sensoriali apparenti secondo la tecnologia descritta nel bollettino 2332 mette gli stati polizieschi in grado di mantenere una facciata democratica dietro la quale denunciano a gran voce come criminali, pervertiti e drogati tutti quelli che si oppongono alla macchina di controllo. Eserciti underground operano nelle grandi città disturbando la polizia con informazioni false attraverso telefonate e lettere anonime. […] Malgrado i diversi scopi e formazioni dei suoi membri costituenti l'underground è d'accordo sugli obiettivi base. Intendiamo marciare contro la macchina della polizia dappertutto. Intendiamo distruggere la macchina della polizia e tutti i suoi archivi. Intendiamo distruggere tutti i sistemi verbali dogmatici. La cellula familiare e le sue cancerose espansioni in tribù, paesi, nazioni noi la sradicheremo alle sue radici vegetali. Non vogliamo più sentire nessuna storia di famiglie, storia di madre, storia di padre, storia di poliziotto, storia di prete, storia di paese o storia di partito. Per dirla in parole povere noi abbiamo sentite abbastanza stronzate.”

«Mamma ed io si vorrebbe sapere»; 1979, pp. 130-131
Ragazzi selvaggi

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“Siamo tanto poveri di occasioni favorevoli che quando una si mostra conviene in verità approfittarne, visto che purtroppo non c'è nessuna arte nel sedurre una fanciulla, ma è solo questione di fortuna trovarne una degna d'essere sedotta.”

Søren Kierkegaard (1813–1855) filosofo, teologo e scrittore danese

Origine: Da Diario di un seduttore, traduzione di Attilio Veraldi, Rizzoli, Milano, 1983. ISBN 978-88-17-00614-9

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“Non vi ripugna questa congiura del mondo? C'è un solo sentimento che esso non condanni? Gli istinti più nobili, le simpatie più pure sono perseguitati, calunniati, e se si trovano due povere anime, tutto è organizzato perché non possano incontrarsi. Eppure esse tenteranno, sbatteranno le ali, si lanceranno richiami. Facciano pure!
Presto o tardi, fra sei mesi o dieci anni potranno riunirsi, amarsi, perché lo esige la fatalità, perché sono nate l'una per l'altra.”

Gustave Flaubert (1821–1880) scrittore francese

La signora Bovary
Variante: "Non vi ripugna questa congiura del mondo? C'è un solo sentimento che esso non condanni? Gli istinti più nobili, le simpatie più pure sono perseguitati, calunniati, e se si trovano due povere anime, tutto è organizzato perché non possano incontrarsi. Eppure esse tenteranno, sbatteranno le ali, si lanceranno richiami. Facciano pure!
Presto o tardi, fra sei mesi o dieci anni potranno riunirsi, amarsi, perché lo esige la fatalità, perché sono nate l'una per l'altra".

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“Senza il purgatorio e l'inferno, il buon Dio non sarebbe che un povero re.”

Anatole France (1844–1924) scrittore francese

Gli dei hanno sete

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“Chi ruba al povero presta al signore.”

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