Frasi su tempo
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“È il tempo la nostra prigione. Il troppo presto, il troppo tardi, il troppo breve e troppo poco.”

Concita De Gregorio (1963) giornalista e scrittrice italiana

Origine: Mi sa che fuori è primavera, p. 95

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“Domanda: "Cosa c'è fuori dal bar?". Risposta: "Fuori dal bar c'è fuori dal bar". Non ci sono più bottiglie allineate sotto la specchiera. C'è il disordine e, se ti vuoi specchiare, devi farlo in una vetrina di un negozio. Le auto vanno chissà dove. Rallentano come belve domate da un semaforo… poi ripartono. I bambini escono dalle scuole dove li aspettano le mamme e i maniaci. Tra qualche anno li aspetteranno le fidanzate e gli spacciatori di droga. Meglio così. È bello avere qualcuno che ti aspetta. Fuori del bar c'è il resto del mondo con la sua colonna sonora di clacson e di "stronzo, io venivo da destra". Fuori dal bar sei più basso. Nel bar eri più alto del juke-box, fuori sei più basso del grattacielo di fronte. Fuori dal bar ci sono i mendicanti sciolti sugli angoli come pupù di cani dopo la pioggia. Fuori del bar c'è il sole o la luna, a seconda di a che ora esci dal bar, a testimoniarti che il tempo è passato mentre tu finivi la birra, e che diventerai vecchio, vecchio, coi capelli bianchi come la schiuma della birra che hai bevuto per non pensarci. Fuori dal bar ci sono i cani randagi, quelli che vorrebbero avere un collare e al momento, purtroppo, hanno solo le pulci. Fuori dal bar ci sono gli ubriachi: quelli che sono stati buttati fuori dal bar. Fuori dal bar c'è un deserto pieno di gente. Meglio stare nel bar.”

Andrea G. Pinketts (1961–2018) scrittore, giornalista e drammaturgo italiano

da Spara pure, è un papero, in Sangue di yogurt

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“Ho l'esperienza sufficiente per non essere pazzo di gioia perché abbiamo vinto una partita di Champions o perché abbiamo 4 punti in campionato. Io voglio migliorare sempre, il risultato, il modo di giocare. Non cambio la mia filosofia e metodologia di calcio, ho bisogno di tempo per vedere la squadra giocare come voglio io.”

José Mourinho (1963) allenatore di calcio e calciatore portoghese

Inter (2008-2010)
Origine: Da un'intervista a Sky Sport 24; citato in Mourinho il perfezionista "Voglio migliorare tutto" http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Squadre/Inter/Primo_Piano/2008/09/18/mourinho.shtml, Gazzetta.it, 18 settembre 2008.

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“La verità esiste, ma non possiamo mai sapere se è quella che stiamo dicendo noi.”

Giovanni Floris (1967) giornalista e scrittore italiano

Origine: Dall'intervista a Che tempo che fa, 5 marzo 2011.

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“A odiare perdi tempo e salute. A disprezzare guadagni l'uno e l'altro.”

Ugo Ojetti (1871–1946) scrittore, critico d'arte e giornalista italiano

CLVIII
Sessanta

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“Un'opera d'arte è superiore soltanto se è, nello stesso tempo, un simbolo e l'espressione esatta di una realtà.”

Guy de Maupassant (1850–1893) scrittore e drammaturgo francese

da Vita errante
La vita errante

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“Si dice sempre che il tempo cambia le cose, ma in effetti devi essere tu stesso a cambiarle.”

Andy Warhol (1928–1987) pittore, scultore, regista, produttore cinematografico, direttore della fotografia, attore, sceneggiatore e…

libro La filosofia di Andy Warhol da A a B e viceversa

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“Prenditi tutto il tempo, ma non lasciare che il tempo si prenda tutto.”

Massimo Gramellini (1960) giornalista e scrittore italiano

libro Avrò cura di te

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“C'è un tempo giusto per andarsene dalla vita di una persona anche quando non si ha un posto dove andare!”

Will Smith (1968) attore, rapper e produttore cinematografico statunitense

Film Sette anime

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“Soltanto la nostra ignoranza e la nostra indolenza chiamano fatale ciò che la nostra energia e la nostra intelligenza debbono chiamare naturale ed umano.”

Federico De Roberto (1861–1927) scrittore italiano

libro Il colore del tempo
Il colore del tempo, La filosofia di un poeta

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“Non esiste difetto che, alla lunga, in una società corrotta, non diventi pregio, né vizio che la convenzione non riesca ad elevare a virtù.”

Corrado Alvaro (1895–1956) scrittore, giornalista e poeta italiano

libro Il nostro tempo e la speranza

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“Una vera maturazione non può tener conto del tempo.”

Etty Hillesum (1914–1943) scrittrice olandese

libro Lettere 1941-1943

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“Se io avessi torto, ne sarebbe bastato uno solo!”

libro La grande storia del tempo: Guida ai misteri del cosmo

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“Il tempo è un'invenzione, o è niente del tutto.”

Henri Bergson (1859–1941) filosofo francese

libro L'evoluzione creatrice

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“Quel ch’è più arduo ad accettarsi, riguardo al passare del tempo, è che le persone che un tempo contavano tanto per noi siano adesso chiuse fra due parentesi.”

libro Le regole della casa del sidro
Variante: Quel ch'è più arduo ad accettarsi, riguardo al passare del tempo, è che le persone che un tempo contavano tanto per noi siano adesso chiuse fra due parentesi.

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“Davanti alla crisi e ai cambiamenti della nostra società, chi si attrezza per tempo continua a vincere.”

Matteo Renzi (1975) politico italiano

libro Oltre la rottamazione: Nessun giorno è sbagliato per provare a cambiare

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“Non passa mai, per gli uomini e le nazioni, il tempo di rendersi ridicoli e venire alle mani.”

Lucy Maud Montgomery (1874–1942) scrittrice canadese

Anna dai Capelli Rossi: La valle dell'arcobaleno

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“La morte di una persona cara è una strana cosa. Noi tutti sappiamo che il nostro tempo in questo mondo è limitato, e che alla fine ci ritroveremo tutti sotto un lenzuolo per non rialzarci più. E tuttavia è sempre una sorpresa quando succede a qualcuno che conosciamo. È come quando saliamo le scale al buio per andare a casa e pensiamo che ci sia un altro gradino, e invece non c'è. Il piede ricade pesantemente nell'aria, e c'è un momento di spiacevole sorpresa in cui cerchiamo di modificare la nostra idea delle cose.”

Lemony Snicket (1970) pseudonimo dello scrittore Daniel Handler e personaggio immaginario del suo universo narrativo

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Variante: La morte di una persona casa è una strana cosa. Noi tutti sappiamo che il nostro tempo in questo mondo è limitato, e che alla fine ci ritroveremo tutti sotto un lenzuolo per non rialzarci più. E tuttavia è sempre una sorpresa quando succede a qualcuno che conosciamo. È come quando saliamo le scale al buio per andare a casa e pensiamo che ci sia un altro gradino, e invece non c'è. Il piede ricade pesantemente nell'aria, e c'è un momento di spiacevole sorpresa in cui cerchiamo di modificare la nostra idea delle cose.

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“La casa dove tua bis-bis-bisnonna e io andammo a stare appena sposati dava sulle cascatelle […] Aveva pavimenti di legno e finestre magnifiche e spazio sufficiente per una famiglia numerosa. Era una bella casa. Una buona casa.
Ma l'acqua… diceva la tua bis-bis-bisnonna… non riesco a sentirmi quando penso.
Tempo, io la incalzavo. Datti tempo.
E, lascia che te lo dica: anche se la casa era spaventosamente umida, e il prato davanti una fangaia perenne a causa degli spruzzi; anche se i muri ogni sei mesi necessitavano di riparazioni, e scaglie di pittura cadevano dal soffitto in tutte le stagioni come neve… ciò che si dice di chi abita vicino a una cascata è vero.
Che cosa, chiese mio nonno, cosa si dice?
Si dice che chi abita vicino a una cascata non senta l'acqua.
Questo, si dice?
Esatto. Naturalmente la tua bis-bis-bisnonna aveva ragione.
All'inizio fu terribile. Non sopportavamo di rimanere in casa per più di poche ore di fila. Le prime due settimane furono caratterizzate da notti di sonno intermittente, litigi soltanto per il gusto di farci sentiore sopra lo scroscio. Litigavamo al solo scopo di ricordarci a vicenda che eravamo innamorati e non in preda all'odio.
Però le settimane successive andò un po' meglio: era possibile dormire qualche buona oretta per notte e mangiare con un disagio sopportabile. la tua bis-bis-bisnonna ancora malediceva l'acqua […], ma meno di frequente, e con minore furia. […]
La vita continuò perchè la vita continua, e il tempo passò, perchè il tempo passa, e dopo poco più di due mesi: Hai sentito? le domandai, una delle rare mattine in cui eravamo seduti insieme a tavola. Hai sentito? Deposi il mio caffè e mi alazi dalla sedia. La senti quella cosa?
Quale? mi chiese lei.
Esatto! risposi, correndo fuori per salutare a pugno teso la cascata. Esattamente!
Ballammo, lanciando in aria manciate d'acqua, senza sentire proprio neinte. Alternavamo abbracci di perdono e urla di umano trionfo all'indirizzo dell'acqua. Chi vince la battaglia? Chi vince la battaglia, cascata? Noi! La vinciamo noi!
E questo vivere vicino a una cascata, Safran. [.. ] Il timbro si sbiadisce. La lama si smussa. Il dolore si affievolisce. Ogni amore è scolpito nella perdita. […]
Ma questa non è tutta la storia, continuò la Meridiana. L'ho capito la prima volta che ho tentato di bisbigliare un segreto senza riuscirvi, o fischiettare una canzone senza insinuare la paura nei cuori di chi era nel raggio di centro metri, quando i miei colleghi della conceria mi hanno supplicato di abbassare la voce perché chi riesce a pensare se gridi in quel modo? Al che io ho domandato: STO DAVVERO GRIDANDO? * La storia della casa sulla cascata, la Meridiana”

Jonathan Safran Foer (1977) scrittore statunitense

Everything is Illuminated & Extremely Loud and Incredibly Close