Frasi su diletto

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema diletto, mondo, vita, amore.

Frasi su diletto

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“Mangiamo, beviamo, godiamo: dopo la morte non vi è più diletto alcuno.”

Assurbanipal (-685–-627 a.C.) Sovrano assiro

citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli

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“Chi non ha uno scopo non prova quasi mai diletto in nessuna operazione.”

Giacomo Leopardi (1798–1837) poeta, filosofo e scrittore italiano

268, 10 ottobre 1820; 1898, Vol. I, p. 356

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“Popoli delle Due Sicilie […] si alza la voce del vostro Sovrano per consolarvi nelle vostre miserie […] quando veggo i sudditi miei, che tanto amo, in preda a tutti i mali della dominazione straniera, quando li vedo come popoli conquistati […] calpestati dal piede di straniero padrone, il mio cuore Napoletano batte indignato nel mio petto […] contro il trionfo della violenza e dell'astuzia. Io sono Napolitano; nato tra voi, non ho respirato altra aria […] i vostri costumi sono i miei costumi, la vostra lingua la mia lingua, le vostre ambizioni le mie ambizioni. […]ho preferito lasciare Napoli, la mia propria casa, la mia diletta capitale per non esporla agli orrori di un bombardamento […] Ho creduto di buona fede che il Re di Piemonte, che si diceva mio fratello, mio amico […] non avrebbe rotto tutti i patti e violate tutte le leggi per invadere i miei Stati in piena pace, senza motivi né dichiarazioni di guerra […] Le finanze un tempo così floride sono completamente rovinate: l'Amministrazione è un caos: la sicurezza individuale non esiste […] Le prigioni sono piene di sospetti […] in vece di libertà lo stato di assedio regna nelle province […] la legge marziale […] la fucilazione istantanea per tutti quelli fra i miei sudditi che non s'inchinino alla bandiera di Sardegna […] E se la Provvidenza nei suoi alti disegni permetta che cada sotto i colpi del nemico straniero […] mi ritirerò con la coscienza sana […] farò i più fervidi voti per la prosperità della mia patria, per le felicità di questi Popoli che formano la più grande e più diletta parte della mia famiglia.”

Francesco II delle Due Sicilie (1836–1894) Quarto ed ultimo sovrano del Regno delle Due Sicilie (1859-1861)
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“Forse gli angeli, quando sono intenti a rendere lode a Dio, suonano musica di Bach, ma non ne sono sicuro; sono certo invece, che quando si trovano tra di loro suonano Mozart ed allora anche il Signore trova diletto nell'ascoltarli.”

Karl Barth (1886–1968) teologo svizzero

Origine: Da Lettera al musicista (Wolfgang Amadeus Mozart, 1956); citato in Rosino Gibellini, La teologia del XX secolo: quarta edizione, Editrice Queriniana, Brescia, 1999, p. 28. ISBN 88-399-0369-0

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“Per chi trae diletto da una lingua viva e bella, leggere il Decamerone non è dissimile dal vagare tra alberi in fiore e bagnarsi in acque purissime.”

Giovanni Boccaccio (1313–1375) scrittore e poeta italiano

Hermann Hesse
Decameron, Citazioni sul Decameron

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“Egle: Di ciò che vive | Il diletto sia fine, e tra i diletti | Quel di Venere e Bacco il maggior sia.”

Giambattista Giraldi Cinzio (1504–1574) letterato, poeta e drammaturgo italiano

Atto II, Scena I
Egle

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“Anche se da fantasma | me ne andrò per diletto | sui prati d'estate.”

Katsushika Hokusai (1760–1849) pittore e incisore giapponese

da Hokusai. Il vecchio pazzo per la pittura, p. 124
Citato in Gian Carlo Calza, Stile Giappone
Origine: Haiku di commiato composto, com'era antica tradizione, all'avvicinarsi della morte. Stile Giappone, p. 124.

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“O divina Sicilia! Quanti Italiani, che hanno corso il mondo per diletto, morirono o moriranno senza averti veduta!”

Edmondo De Amicis (1846–1908) scrittore italiano

da Ricordi d'un viaggio in Sicilia, Niccolò Giannotta, 1908, p. 105

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“Nascono alcuni al soave diletto, | Nascono alcuni ad infinita notte.”

William Blake (1757–1827) poeta, incisore e pittore inglese

da Presagi di innocenza; citato in Nadine Gordimer, Il salto, traduzione di Franca Cavagnoli, Feltrinelli, 1992, p. 50
Versi e Canti

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“Una Religione rivelata deve essere particolarmente poetica e così è infatti. Mentre le sue proposizioni presentano una originalità capace di avvincere l'intelletto, esprimono anche una bellezza capace di soddisfare la natura morale. Essa ci offre quelle forme ideali di eccellenza di cui si diletta la natura poetica e con le quali si associano ogni grazia e ogni armonia. Ci conduce in un mondo nuovo, un mondo di straordinario interesse, dotato delle più sublimi visioni, dei più teneri e puri sentimenti. La peculiare grazia mentale degli scrittori del Nuovo Testamento impressiona non meno del tangibile effetto che essi producono sui cuori di coloro che ne hanno assorbito lo spirito. Ora non vogliamo occuparci della natura pratica, bensì del lato poetico della verità rivelata. Per i cristiani, una visione poetica delle cose è un dovere: siamo tenuti a colorire tutte le cose con le tinte della fede, a riconoscere in ogni evento un divino significato e una tendenza soprannaturale. Anche gli amici che ci circondano sono investiti di uno splendore ultraterreno: non sono più semplici uomini imperfetti, ma esseri che godono del favore divino, sui quali è impresso il sigillo di Dio, e che si addestrano per la felicità futura. Si può aggiungere che le virtù particolarmente cristiane sono anche particolarmente poetiche – mansuetudine e gentilezza, compassione, gioia e modestia, per non parlare delle virtù devote – mentre i sentimenti più rozzi e ordinari sono gli strumenti della retorica, più che della poesia, come la collera e l'indignazione, l'emulazione, lo spirito combattivo e l'amore dell'indipendenza.”

John Henry Newman (1801–1890) teologo e filosofo inglese

Origine: Citato in J.H.Newman, La mente e il cuore di un grande, Edizioni Paoline; pagine scelte dalle opere di John Henry Newman con saggio introduttivo di Malachy Gerard Carroll, versione dall'inglese di Frida Ballini.

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“Oh, mia diletta, questo lungo bacio, lungo come l'esilio, un bacio dolce come la mia vendetta!”

Coriolano: atto V, scena III; traduzione di Goffredo Raponi, LiberLiber

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“L'autocrate si distrae e si diletta con il piombo e con la forca.”

Vladimir Vladimirovič Majakovskij (1893–1930) poeta e drammaturgo sovietico

Origine: Mosca arde, p. 124

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“Il comporsi delle dissonanze in un determinato carattere non è cosa per la sola riflessione, né per il vuoto diletto.”

Friedrich Hölderlin (1770–1843) poeta tedesco

Origine: Citato in prefazione a Iperione, a cura di Giovanni Angelo Alfero, UTET, Torino, 1931.

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“Diceopoli: Dunque i denti converrà che anch'io vi mostri!
A mia volta i più diletti porrò a morte amici vostri.
Degli ostaggi ho in mio potere: or li prendo, ora li scanno. (p. 113)”

Aristofane (-448–-386 a.C.) commediografo greco antico

L'ostaggio è una cesta di carbone e i minacciati in questione sono il coro dei vecchi Acarnesi, adirati con Diceopoli per la sua iniziativa pacifista nei confronti degli Spartani
Gli Acarnesi

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“Così chi d'oltraggiar diletto prende, | Spesso con l'armi sue se stesso offende.”

Leonardo Salviati (1539–1589) umanista, filologo e scrittore italiano

da Canto degli Ermafroditi, vv. 7-8

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“[Michelangelo Merisi da Caravaggio] Si esercitò da giovine nell'arte di murare e portò lo schifo della calce nelle fabbriche […] s'incontrò a far le colle ad alcuni pittori che dipingevano a fresco, e tirato dalla voglia di usare i colori accompagnossi con loro, applicandosi tutto alla pittura. […] Dopo, essendo egli d'ingegno torbido e contenzioso, per alcune discordie fuggitosene da Milano giunse in Venezia, ove si compiacque tanto del colorito di Giorgione che se lo propose per iscorta nell'imitazione. […] Condottosi a Roma vi dimorò senza ricapito e senza provvedimento […] sichè dalla necessità costretto, andò a servire il cavaliere Giuseppe d'Arpino, da cui fu applicato a dipinger fiori e frutti sì bene contrafatti che da lui vennero a frequentarsi a quella maggior vaghezza che tanto oggi diletta. […] Ma esercitandosi egli di mala voglia in queste cose, e sentendo gran rammarico di vedersi tolto alle figure, incontrò l'occasione di Prospero, pittore di grottesche, e uscì di casa di Giuseppe per contrastargli la gloria del pennello. […] …era solito usare drappi e velluti nobili per adornarsi; ma quando poi si era messo un abito, mai lo tralasciava finché non gli cadeva in cenci […] …era negligentissimo nel pulirsi; mangiò molti anni sopra la tela di un ritratto, servendosene per tovaglio mattina e sera.”

Giovanni Pietro Bellori (1613–1696) scrittore italiano

da Le vite de' pittori, scultori et architetti moderni, parte prima, pp. 201-214

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“L'infermo è il figlio diletto che ha tutta la confidenza del Padre.”

Giacomo Gaglione (1896–1962) religioso italiano

Origine: La sofferenza vinta dall'amore, p. 74

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“Oggi i miei meccanismi non hanno funzionato: erano spenti. Chi si dedica al golf anche soltanto per diletto, sa che questo è uno sport dove non si può giocare bene tutte le settimane.”

Tiger Woods (1975) golfista statunitense

Origine: Citato in La frase https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2001/luglio/23/Tiger_Woods_co_0_010723251.shtml, Corriere della sera, 23 luglio 2001.

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“Se solo avessimo conosciuto che Cristo è venuto per "giustificare l'empio" Rm 4,5) e per chiamare "mia diletta quella che non era la diletta”

Matta El Meskin (1919–2006) monaco egiziano

Rm 9,25); se solo fossimo sicuri di questo, rinunceremmo immediatamente a tutta la nostra giustizia, a tutta la nostra falsa pietà, a ogni ostentazione forzata, e le deporremmo all'istante come cose empie e non giudicheremmo i nostri peccati come troppo gravi per essere lavati dal sangue di Cristo e la nostra impurità come un carico troppo pesante per il suo amore.

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“Quando suonarne il certo annunzio udrai, | non pianger tu, non piangere, o diletto | spirto d'amor, ché del mio ben migliore | Lacrimar ti disdice.”

Terenzio Mamiani (1799–1885) filosofo, politico e scrittore italiano

Antonio Oroboni alla sua fidanzata

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“Non c'è posto per la fantasia, ch'è la figlia diletta della libertà.”

Leo Longanesi (1905–1957) giornalista, pittore e disegnatore italiano

Napoli, 9 dicembre 1943
Parliamo dell'elefante

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“Per le anime è diletto diventare umide.”

Eraclito (-535) filosofo greco antico

frammento 77

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