Frasi sulla solitudine
pagina 4

Simone Weil photo
Truman Capote photo

“[Su Humphrey Bogart] Sperduto. Era il tratto dominante in lui – aveva un che di patetico, quasi. Mai avrebbe sollecitato l'altrui simpatia, naturalmente, tutt'al contrario. A me, però, dava l'impressione di un uomo che vive in una condizione permanente di solitudine.”

Truman Capote (1924–1984) scrittore, giornalista e drammaturgo statunitense

Origine: Citato in Peter Bogdanovich, Chi c'è in quel film? Ritratti e conversazioni con le stelle di Hollywood, Fandango Libri, 2008, p. 84.

Graham Greene photo
Galileo Galilei photo
Albert Einstein photo
Hermann Hesse photo
Hermann Hesse photo
Hermann Hesse photo
Hermann Hesse photo
Luc de Clapiers de Vauvenargues photo

“La solitudine mette a dura prova la castità.”

Luc de Clapiers de Vauvenargues (1715–1747) scrittore e saggista francese

1923
Riflessioni e massime

Carlo Dossi photo
Carlo Dossi photo
Carlo Dossi photo
Robert Musil photo
Jean Genet photo
Luigi Pirandello photo

“La vera solitudine è in un luogo che vive per sé e che per voi non ha traccia né voce, e dove dunque l'estraneo siete voi.”

Luigi Pirandello (1867–1936) drammaturgo, scrittore e poeta italiano premio Nobel per la Letteratura nel 1934

Uno, nessuno e centomila (eBook Supereconomici)
Variante: La vera solitudine è in un luogo che vive per sé e che per voi non ha traccia né voce, e dove dunque l’estraneo siete voi.

Luigi Pirandello photo
Luigi Pirandello photo
Luigi Pirandello photo
Matthew Arnold photo

“Dispersi per il vasto deserto delle acque
Noi mortali viviamo a milioni in solitudine.”

Matthew Arnold (1822–1888) poeta e critico letterario britannico

(da To Marguerite, in Returning a Volume of the Letters of Ortis (1852), stanza 1)
Dotting the shoreless watery wild, | We mortal millions live alone.

Milan Kundera photo

“Solitudine: dolce assenza di sguardi.”

L'immortalità

Milan Kundera photo
Milan Kundera photo
Théophile Gautier photo

“Quando si è tristi bisogna mescolarsi alla folla. La solitudine nutre i pensieri cupi.”

Théophile Gautier (1811–1872) scrittore, poeta e giornalista francese

Origine: Il romanzo della mummia, p. 53

Raymond Radiguet photo
Giosue Carducci photo
Federico García Lorca photo
Charles Bukowski photo
Allen Ginsberg photo
Louis-ferdinand Céline photo
Giovanni Papini photo

“L'ardente solitudine non annulla la possibilità degli amori.”

Origine: La spia del mondo, Il mondo visto dal poeta, p. 61

Cesare Pavese photo
Cesare Pavese photo

“Perché questo è l'ostacolo, la crosta da rompere: la solitudine dell'uomo – di noi e degli altri.”

Cesare Pavese (1908–1950) scrittore, poeta, saggista e traduttore italiano

da Ritorno all'uomo; p. 198
La letteratura americana
Origine: Articolo pubblicato su L'Unità di Torino, 20 maggio 1945.

Niccolò Tommaseo photo

“Io vivo una vita così solitaria, e la mia solitudine m'è sì dolce, che non cerco né soffro distrazioni.”

Niccolò Tommaseo (1802–1874) scrittore italiano

da una lettera del 20 dicembre 1820; citato in Giovanni Gambarin, Ateneo veneto, vol. 129, n.° 1-3, 1942, p. 9 http://www.archive.org/stream/ateneoveneto129veneuoft#page/8/mode/2up

Gabriel García Márquez photo
Gabriel García Márquez photo
Albert Camus photo
Albert Camus photo
Anatole France photo

“Perdere una persona amata è una solitudine terribile, ma non aver mai perduto nessuno è una solitudine ancora più terribile.”

Romain Gary (1914–1980) scrittore francese

Origine: L'angoscia del re Salomone, p. 26

Richard Bach photo

“L'opposto di solitudine […] non è stare insieme. È stare in intimità.”

Richard Bach (1936) scrittore

Un ponte sull'Eternità

Ernst Fischer photo
Ernst Jünger photo
Giambattista Vico photo
Italo Calvino photo
Otto Weininger photo

“Malattia e solitudine sono affini. Alla minima malattia, l'uomo si sente ancora più solo di prima.”

Otto Weininger (1880–1903) filosofo austriaco

da Letzte Aphorismen, in Über die letzten Dinge, Braumüller, Vienna 1907

Arthur Schopenhauer photo
Ernest Hemingway photo
Simone de Beauvoir photo
Karen Blixen photo
Arthur Schnitzler photo
William Somerset Maugham photo
Francis Scott Fitzgerald photo
Thomas Merton photo

“Ogni uomo chiamato alla contemplazione è chiamato ad un certo grado di solitudine.”

Thomas Merton (1915–1968) scrittore e religioso statunitense

Parte prima, Prologo, p. 13
Il segno di Giona

Thomas Merton photo
Thomas Merton photo
Alexander Sergejevič Puškin photo

“La solitudine e l'ozio rovinano i giovani.”

Alexander Sergejevič Puškin (1799–1837) poeta, saggista, scrittore e drammaturgo russo

scena III
Il Cavaliere Avaro

Alexandr Alexandrovič Blok photo
Nikolaj Vasiljevič Gogol photo

“Ma non questa è la sorte, e ben altro è il destino dello scrittore, che osa evocare alla luce tutto quello che abbiam sempre sott'occhi, e che gli occhi indifferenti non percepiscono: tutto il tremendo, irritante sedimento delle piccole cose che impastoiano la nostra vita, tutta la profondità dei gelidi, frammentari, banali caratteri di cui ribolle, amaro a tratti e tedioso, il nostro viaggio terreno; e colla salda forza dell'implacabile cesello osa prospettarli ben in rilievo e in limpida luce agli occhi del mondo! […] giacché non riconosce, il giudizio contemporaneo, che sono allo stesso titolo mirabili le lenti che contemplano i soli, e quelli che rendono i movimenti degl'invisibili microrganismi; non riconosce, il giudizio contemporaneo, che grande profondità di spirito occorre a illuminare una scena tolta dalla vita vile, ed elevarla a perla della creazione; non riconosce, il giudizio contemporaneo, che l'alto, ispirato riso è degno di stare a paro coll'alto impeto lirico, e che un abisso lo divide dalle smorfie del pagliaccio da fiera! Non riconosce questo, il giudizio contemporaneo, e tutto inscrive a carico e a rampogna del misconosciuto scrittore: senza consensi, senza echi, senza simpatie, egli, come il viaggiatore senza famiglia, si ritrova solo lungo la strada. Aspro è il corso della sua vita, e amaramente egli sente la sua solitudine.”

VII; 1977, pp. 131-132
Le anime morte, Parte prima

Nikolaj Vasiljevič Gogol photo

“È piú che dubbioso che l'eroe da noi scelto sia piaciuto ai lettori. Alle signore non piacerà, questo si può dir di sicuro, giacché le signore esigono che l'eroe sia una perfezione assoluta, e basta che abbia, nell'anima o nel corpo, una qualsiasi macchiolina – apriti cielo! Per quanto profondo sia sceso in lui lo sguardo dell'autore, per quanto abbia reso con piú nettezza d'uno specchio la sua immagine, non gliene riconosceranno il minimo pregio. La stessa complessione pienotta e la mezza età di Číčikov gli saranno di grave pregiudizio: la complessione pienotta non verrà a nessun patto perdonata al nostro eroe, e moltissime signore, torcendo il viso dall'altra parte, diranno: – Pfu! com'è detestabile! – Ahimè, son tutte cose che l'autore sa bene; e, nonostante tutto, egli non può scegliere per suo eroe un uomo virtuoso. Ma… chissà, nel corso di questa stessa narrazione, si faranno sentire altre corde, non tocche fin qui; verrà a risaltare la smisurata ricchezza dello spirito russo; apparrà un uomo dotato di virtú sovrumane, o una di quelle prodigiose giovinette russe, come altrove non se ne trovano al mondo, in tutta la stupenda bellezza della sua anima femminile, tutta aspirazioni magnanime e spirito di sacrificio. E morti sembreranno, di fronte a loro, tutti gl'individui virtuosi dell'altre stirpi, com'è morto un libro di fronte alla viva parola! Si solleveranno i moti propri dell'indole russa… e si vedrà quanto a fondo sia penetrato nella natura slava ciò che ha sfiorato appena la natura degli altri popoli… Ma a che scopo parlare di quello che è innanzi? Non si conviene all'autore, che è un uomo educato ormai da gran tempo alla severa vita interiore e alla fredda lucidità della solitudine, lasciarsi trasportare come un giovanotto. A ogni cosa il suo turno, e il suo luogo, e il suo tempo! Ma l'uomo virtuoso, no, non l'abbiamo scelto a nostro eroe. E possiamo anche dire perché non l'abbiamo scelto. Perché è tempo, una buona volta, di concedere un po' di riposo al povero uomo virtuoso; perché a vuoto gira su tutte le labbra la parola uomo virtuoso; perché hanno ridotto a un cavallo l'uomo virtuoso, e non c'è scrittore che non ci scarrozzi, incitandolo colla frusta, o qualunque altra cosa gli capiti; perché hanno talmente massacrato l'uomo virtuoso, che ormai non c'è piú in lui neppur l'ombra della virtú – gli sono restate le coste e la pelle, al posto del corpo; perché ipocritamente si fa venire in ballo l'uomo virtuoso; perché non si rispetta, l'uomo virtuoso. No, è tempo, una buona volta, d'attaccare alle stanghe anche un farabutto. Suvvia dunque, attacchiamo questo farabutto!”

Nikolaj Vasiljevič Gogol (1809–1852) scrittore e drammaturgo ucraino

I, 11; 1977, p. 223

Antoine François Prévost photo
Papa Giovanni XXIII photo
Lev Nikolajevič Tolstoj photo
Gilbert Keith Chesterton photo
Jackson Browne photo
Jackson Browne photo
Jonathan Safran Foer photo
Giuseppe Siri photo

“Gesù sapeva benissimo che sarebbe stato conservato nei Tabernacoli anche solitari, senza contorno nella notte, all'infuori di una fiammella che le leggi della Chiesa esigono. Sapeva benissimo che anche nel giorno, secondo il variare della densità di fede nei tempi, cristiani sarebbero andati e non andati a rendere adorazione alla sua ineffabile Presenza, lo sapeva. Forse qualcheduno di noi avrebbe potuto obbiettargli: "Signore, fa' in modo di essere presente quando c'è gente che Ti adora, altrimenti è inutile". Inutile? No. Le Chiese possono essere vuote, ma Cristo nel tabernacolo non è inutile, perché l'Eucarestia, sia attraverso il Sacrificio – del quale oggi non parlo – sia attraverso il Sacramento permanente, è una fonte di forza, di grazia, di benedizione, di salvezza incessante. Ricordiamoci che è di lì che si germinano i vergini e le vergini, è di lì che sorgono i fondatori, è di lì che resistono i combattenti, è di lì forse che attraverso una vita apparentemente lontana da Dio si prepara la finale di salvezza nella sua misericordia, ma la si prepara attraverso questa Presenza, che appare a noi silenziosa e inerte, e non è né silenziosa né inerte. Non dobbiamo compiangere la solitudine che spesso è intorno ai Tabernacoli e che è sempre da condannarsi. Dobbiamo rimpiangere, dico rimpiangere e a piena ragione, coloro che si dimenticano che Gesù Cristo sta lì ad attenderli, come Egli, narrando la parabola del figliol prodigo, pone per tanto tempo immobile sulla soglia di casa il padre che non si stanca di aspettare il figlio, il quale alla fine ritorna ed è accolto come figlio, non come servo.”

Giuseppe Siri (1906–1989) arcivescovo cattolico e cardinale italiano

citato in Il Settimanale di Padre Pio, n. 23, anno VIII

Francesco De Gregori photo

“Fa' che gli sia dolce anche la pioggia nelle scarpe, anche la solitudine.”

Francesco De Gregori (1951) cantautore italiano

da Santa Lucia

Marguerite Duras photo

“La solitudine è una cosa senza la quale non si fa niente, senza la quale non si guarda più niente.”

Marguerite Duras (1914–1996) scrittrice e regista francese

Scrivere

Vincenzo Monti photo
Alberto Savinio photo

“La nostra solitudine è la nostra nobiltà. La nostra solitudine è la nostra gioia.”

Alberto Savinio (1891–1952) scrittore, pittore e compositore italiano

da Nuova enciclopedia
Nuova enciclopedia

Antonio Machado photo

“Ho i miei amici nella mia solitudine; quando sto con essi, quanto sono lontani!”

Antonio Machado (1875–1939) poeta e scrittore spagnolo

1962
Poesie

“Cerca la solitudine: in essa troverai te stessa, e alla natura leverai l'immenso inno dell'amore.”

Ambrogio Bazzero (1851–1882) scrittore e poeta italiano

Storia di un'anima, Lagrime e sorrisi

“Le gioie intime che ti dà la religione saranno tanto più sante per te, quanto più cercate nella solitudine.”

Ambrogio Bazzero (1851–1882) scrittore e poeta italiano

Storia di un'anima, Lagrime e sorrisi

Giovanni Giraldi photo

“Nella solitudine scopri te essere il pianto di Dio.”

Giovanni Giraldi (1915–2014) filosofo, filologo e accademico italiano

da Elogio della Solitudine, in Sistematica NN. 120-121

Sergio Castellitto photo
Alessandro Baricco photo

“Aveva la bellezza di cui solo i vinti sono capaci. E la limpidezza delle cose deboli. E la solitudine, perfetta, di ciò che si è perduto.”

Ocean Sea
Oceano mare
Variante: Aveva quella bellezza di cui solo i vinti sono capaci. E la limpidezza delle cose deboli. E la solitudine, perfetta, di ciò che si è perduto.

Alessandro Baricco photo
Carlo Gnocchi photo
George Steiner photo
Tibor Fischer photo

“Nella famiglia l'individuo soddisfa il suo bisogno di comunità come risposta alla paura della solitudine che è nella storia della specie.”

Sabino Acquaviva (1927–2015) sociologo, giornalista e scrittore italiano

Origine: La famiglia nella società contemporanea, p. 19

Papa Benedetto XVI photo
Giuseppe De Santis photo
Auguste Blanqui photo
Lorenzo Cesa photo

“Si parla tanto di costi della politica, ma al parlamentare bisognerebbe dare di più e consentire il ricongiungimento familiare. Perché la vita del parlamentare è dura, la solitudine è una cosa molto seria.”

Lorenzo Cesa (1951) politico italiano

commentando le dimissioni dall'Udc dell'On. Cosimo Mele trovato in una suite dell'hotel Flora in via Veneto a Roma in compagnia di una squillo finita poi in ospedale a causa del consumo di droghe e alcol
Origine: Citato in Gian Antonio Stella, Un'indennità contro le tentazioni http://www.senato.it/notizie/RassUffStampa/070731/f5m5f.tif, Corriere della sera, 31 luglio 2007, p. 1.

“Cerca la solitudine se vuoi vivere puro.”
Solitudinem quaerat, qui vult cum innocentibus vivere.

Publilio Siro scrittore e drammaturgo romano

Sententiae

André Louf photo

“[Per i contemplativi] sposare la solitudine è sposare Dio.”

André Louf (1929–2010) monaco cattolico belga, eremita, scrittore di libri di spiritualità

Tradizioni esicastiche d'oriente ed occidente

André Louf photo

“L'immagine del sepolcro attraverserà le epoche in una forma spiritualizzata, e la solitudine dell'eremita finirà per essere paragonata al sepolcro pasquale di Cristo in attesa della resurrezione.”

André Louf (1929–2010) monaco cattolico belga, eremita, scrittore di libri di spiritualità

Tradizioni esicastiche d'oriente ed occidente