Frasi su diritto
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“Moro non è il santino immaginario della interessata iconografia ufficiale. […] Moro è quello che vien fuori dalle sue lettere, quelle lettere che scrisse quando era prigioniero delle Br e che sono quanto di più penoso ed umiliante sia mai uscito da una prigione. Lo «statista insigne» che, al momento del dunque, sconfessa tutti i principi dello Stato di diritto, sembra considerare lo Stato ed i suoi organismi come un proprio patrimonio privato, invita gli amici del suo partito ed i principali rappresentanti della Repubblica a fare altrettanto. L'uomo che chiede pietà per sé ma, in novanta lettere, non ha una parola per gli uomini della sua scorta, morti ammazzati per lui e, anzi, l'unico accenno che ne fa è gelidamente burocratico per definirli «amministrativamente non all'altezza». Il politico che conferma la tradizione della classe dirigente italiana pronta a chiedere tutto, anche la vita, agli umili, ma mai disposta, le poche volte che capita, a pagare di persona (si pensi a Mussolini in fuga sotto un pastrano tedesco, al modo con cui il re e Badoglio abbandonano Roma). Dire queste cose d'un uomo che è morto come è morto Moro può apparire, anzi è, crudele. Ma è la verità. E poiché ho scritto queste cose quando Moro era ancora vivo («Statista insigne o pover'uomo?»”

Massimo Fini (1943) giornalista, scrittore e drammaturgo italiano

Il Lavoro 4 aprile 1978) non ho alcuna remora a ripeterle ora che è morto e che altri tasselli vengono a completarne la figura.
Origine: Da E questo era lo «statista insigne»? http://www.massimofini.it/1986/blog/pagina-2, Massimofini.it, archivio 1986.

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“[Rivolgendosi a Silvio Berlusconi] Lei chiede per sé gli stessi diritti del cittadino comune. Ma lei non è un cittadino comune. E neanche un imprenditore comune. È il proprietario della più grande concentrazione privata di mezzi di comunicazione che ci sia in Europa. La libertà che chiede per sé, noi la chiediamo per tutti.”

Beniamino Andreatta (1928–2007) economista e politico italiano

Origine: Da un intervento alla Camera dei Deputati, 20 maggio 1994; citato in Ok della Camera al ddl sul conflitto d'interessi, ora il passaggio al Senato http://www.repubblica.it/politica/2016/02/25/news/ok_camera_ddl_conflitto_interessi-134237373/, Repubblica.it, 25 febbraio 2016.

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“In Lega Calcio hanno un problema enorme con le donne e con i diritti.”

Valeria Fedeli (1949) politica italiana, vice presidente del Senato

Origine: Citato in Le frasi omofobe di Belloli? «Le ho sentite con le mie orecchie» http://www.corriere.it/sport/15_maggio_15/frasi-omofobe-belloli-non-era-nemmeno-prima-volta-0479502e-fae1-11e4-92e0-2199ef8c8ae2.shtml, Corriere.it, 15 maggio 2015.

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“Ai laziali io riconosco a malapena i diritti civili.”

Giulio Andreotti (1919–2013) politico, scrittore e giornalista italiano

Attribuite
Origine: Citato in Cristaino Militello, SuperGiulietta 2004-2005, Kowalski Editore IT, 2005, p. 46 http://books.google.it/books?id=ofnhU8QgeyYC&pg=PT24. ISBN 8874967020

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“Noi vediamo che, quando l'uomo respinge Dio, diventa servo delle passioni, tiranneggiato dalla bestia interna, affumicato dall'ignoranza, pazzo. […] Noi dopo avere ansimato, in una notte afosa, per viottoli serpeggianti che sboccavan su precipizi e in paludi, abbiamo ritrovato la Via, la Verità e la Vita. Per questo ci arroghiamo il diritto di rampognare gli erranti.”

Federigo Tozzi (1883–1920) scrittore italiano

da La nostra fede, La Torre, 6 novembre 1913
Origine: Disponibile in Marco Testi In cerca di senso dove dominano le tenebre http://www.vatican.va/news_services/or/or_quo/cultura/162q04a1.html, L'Osservatore Romano, 17 luglio 2009.

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“Nell'analisi, nella valutazione di cosa significa gestire la Juventus nel 2016 o comunque nell'ultimo decennio […] e quello che invece significava gestire una squadra di calcio fino all'introduzione dei diritti televisivi, fino ai primi anni '90, erano delle necessità diverse […] Quando guardiamo oggi la dimensione della Juventus, […] abbiamo una dimensione oramai che non è più quella ludica, del divertimento e dell'hobby, ma è una vera grande azienda.”

Andrea Agnelli (1975) imprenditore e dirigente sportivo italiano

Origine: Dalla trasmissione 90 minuti con... #AgnelliRisponde (min. 0:15:46), SKY Sport; citato in Simone Ziggiotto, Sky Sport, 90 minuti con Andrea Agnelli http://www.movietele.it/post/sky-sport-90-minuti-con-andrea-agnelli, movietele.it, 31 maggio 2016

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“Dopo la sentenza di ieri, milioni di italiani hanno ben capito il disegno politico condotto da anni contro Silvio Berlusconi. Sono certo che, in queste ore, anche tanti cittadini che magari non hanno votato per lui si rendano perfettamente conto di come alla difesa dei diritti del cittadino Berlusconi sia legata la difesa dei diritti e delle libertà di tutti.”

Daniele Capezzone (1972) politico italiano

citato in Firmata (e sospesa) l'esecuzione della pena, Berlusconi: riforma della Giustizia o si torna al voto http://notizie.tiscali.it/articoli/politica/13/08/02/diretta_condanna_berlusconi.html, Tiscali. it, 2 agosto 2013

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“Di vederti come una cosa, sono capaci di vederti come una cosa. Lo sai che vuol dire? È spaventoso, noi sappiamo quant'è spaventosa come idea, e che è sbagliato, e ci crediamo di sapere tutte queste cose sui diritti umani e la dignità umana e quant'è terribile privare qualcuno della propria umanità di quella che noi chiamiamo umanità di qualcuno, ma metti che succede a te, allora sì che lo sai per davvero. Adesso non è più solo un'idea o una causa da reazioni sterotipate. Aspetta che succeda a te e allora sì che assapori il Lato Oscuro. Non lidea di oscurità, l'autentico Lato Oscuro. E adesso ne conosci il potere. Il potere assoluto. Perché se sei davvero capace di vedere un altro soltanto come una cosa allora sei capace di fargli qualsiasi cosa, non si accettano più scommesse, umanità e dignità e diritti e correttezza…non si accettano più scommesse. Io dico…e se lei dicesse che è come un rapido costoso giretto su un versante della condizione umana di cui tutti parlano come se lo conoscessero ma in realtà manco se lo immaginano, non per davvero, a meno di non esserci passati. E se tutto si riducesse al fatto che la sua visione del mondo si è ampliata, se ti dicessi questo? Che ne diresti? E di se stessa, di come considerava se stessa. Che adesso capiva di poter essere considerata come una cosa. Ti rendi conto di quanto questo le cambierebbe…strapperebbe, di quanto questo strapperebbe via? Di se stessa, di te, di quella che pensavi fosse te stessa? Strapperebbe via tutto quanto. E poi che resterebbe?”

Origine: Brevi interviste con uomini schifosi, Brevi interviste con uomini schifosi, p. 126

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“La crisi ha mostrato, ancora una volta, e forse per l'ultima volta, i limiti dell'Unione europea, la mancanza di una strategia comune e le risposte frammentarie. La governance dell'Europa funziona in modo ottimale quando si tratta di imporre dure misure di austerità o per salvare il sistema bancario, ma è quasi inesistente quando si affronta una catastrofe umana come questa. Insomma, i nostri alleati distruggono e poi chiudono le frontiere, lasciando nei guai Italia e la Grecia: complimenti! L'Unione europea è già morta, è rimasta solo una struttura finanziaria che si occupa di inflazione e tassi di interesse, un regime che impone povertà, disoccupazione e distruzione dei diritti alle popolazioni del continente, per gli interessi di potentati finanziari e commerciali. Questa è oggi l'Europa: un esperimento fallito e fallimentare, in cui Renzi, nonostante i teatrini di facciata e le finte risse con i vari leader europei, non conta assolutamente nulla. Lui può muoversi solamente entro i paletti che le lobby che lo sostengono gli hanno imposto: quando li tradirà, sarà fatto fuori anche lui. Al Consiglio europeo, Renzi parlerà come uno zombie e quello che si diranno non interessa più a nessuno, perché il popolo italiano non è più disposto a prendere ordini da chi ha definitivamente venduto la sua anima al diavolo. La vostra storia politica è già finita, rendetevene conto e fate spazio a chi difende gli interessi del popolo italiano: in fondo, lo sapete anche voi, è solo questione di tempo.”

Manlio Di Stefano (1981) politico italiano

Origine: Citato in XVII Legislatura – Camera dei deputati – Assemblea – Seduta n. 591 di mercoledì 16 marzo 2016 – Resoconto stenografico dell'Assemblea. Roma, 16 marzo maggio 2016.

“I poveri non hanno il diritto di essere caritatevoli.”

René Habachi (1915–2003)

Il momento dell'uomo

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“Se è vero che andiamo verso un mondo dominato da tre uomini – Donald Trump, Vladimir Putin e Xi Jinping – a farne le spese potrebbe essere l'idea stessa della difesa dei diritti umani, almeno per qualche tempo.”

Pierre Haski (1953)

Origine: Da L'Obs; tradotto in I tre uomini forti che vogliono cancellare i diritti umani http://www.internazionale.it/opinione/pierre-haski/2017/01/18/tre-uomini-forti-diritti-umani, Internazionale.it, 18 gennaio 2016.

“Labbra diritte, mandibole prominenti, mento quadrato, è il suo volto fisso, volontario, diciamo classico.”

Ugo Ojetti (1871–1946) scrittore, critico d'arte e giornalista italiano

v. I
Cose viste

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“Io essendo uno scrittore non posso fare altrimenti, e me ne frego della volgarità del candidato repubblicano: non sarà mai volgare quanto un censore, quanto uno di quelli che vogliono leggi contro l'omofobia o l'islamofobia per togliere alle persone anche il diritto di avere paura. Io li disprezzo gli scrittori, i giornalisti, gli artisti che votano per farsi applicare la museruola”

Camillo Langone (1962) giornalista e scrittore italiano

disprezzo quasi tutti, dunque
Origine: Da Clint Eastwood mi ha convinto, voterò Trump http://www.ilfoglio.it/preghiera/2016/08/05/clint-mi-hai-convinto-voter-donald___1-vr-145524-rubriche_c191.htm, Il Foglio.it, 5 agosto 2016.

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“Merito (s. m.). Le qualità che dimostrano il nostro buon diritto a ottenere ciò che qualcun altro si prende.”

Ambrose Bierce (1842–1914) scrittore, giornalista e aforista statunitense

1988, p. 118
Dizionario del diavolo

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“La croce non è un simbolo solo per i credenti è il simbolo del sacrificio per la promozione umana che viene riconosciuto anche per i non credenti. La parete bianca significa cercare di azzerare la nostra identità e le nostre radici. E l'identità è ancor più importante nel momento in cui giustamente ci apriamo ogni giorno di più al confronto e al dialogo con culture diverse.”

Maurizio Sacconi (1950) politico italiano

citato in La Corte europea dei diritti dell'uomo: «No al crocefisso nelle aule scolastiche» http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2009/3-novembre-2009/corte-europea-diritti-uomo-no-crocefisso-aule-scolastiche--1601949633889.shtml, Corriere della sera, 3 novembre 2009

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“Dunque," chiese, "tu non apprezzi proprio la fedeltà? La fedeltà alle proprie memorie?"
"Io credo che solo il presente abbia importanza, non il passato. Lasciamolo perdere il passato. Se cerchiamo di mantenerlo in vita, lo alteriamo, lo vediamo in una prospettiva sbagliata… esageriamo sempre."
"Ma io ricordo a perfezione ogni parola e ogni incidente di quei giorni!" esclamò David con passione.
"E non dovresti, caro: perché così rivivi quei giorni col sentimento di un ragazzo, mentre dovresti giudicarli con l'equilibrio e la maturità di un uomo."
"E che importa?"
Hilda esitò. Si rendeva conto che non era saggio proseguire, eppure desiderava troppo dire certe cose.
"Ecco… io credo che tu continui a veder tuo padre come un… mostro. Ne fai una specie di personificazione del male… Probabilmente invece, se lo vedessi oggi, ti renderesti conto che è un uomo qualunque, un uomo forse dominato dalle passioni, non esente da biasimo, ma sempre e soltanto un uomo, non una specie di mostro inumano."
"Non capisci… Il modo in cui ha trattato mia madre…"
"Vi è una certa forma di dolcezza, di sottomissione," disse Hilda gravemente, "che stimola i peggiori istinti di un uomo, mentre lo stesso uomo affrontato con spirito deciso diventerebbe una creatura tutta diversa."
"Dunque, secondo te, è colpa della mamma…"
"No, no," lo interruppe Hilda. "Sono certa che tuo padre deve averla trattata molto male, ma… ma il matrimonio è una cosa specialissima e non credo che un estraneo - sia pure un figlio - abbia il diritto di giudicare tra i coniugi. Comunque, il tuo risentimento attuale non può più aiutare in nulla tua madre… Tutto è finito, ormai: non rimane che un vecchio malandato in salute che desidera rivedere suo figlio per Natale."
"E tu vuoi che io vada?"
Ancora una volta Hilda esitò. Poi si decise.
"Sì," disse. "Desidero che tu vada, e la faccia finita una volta per tutte.”

Hercule Poirot's Christmas

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“Accanto a questi uomini di passione stavano i sognatori. L'utopia fioriva in tutte le sue forme, da quella bellicosa che giustificava il patibolo, a quella innocente che sosteneva l'abolizione della pena di morte. Spettri per i troni, angeli per il popolo. In faccia a uomini di lotta, spiriti che maturano sogni. Gli uni pensano alla guerra, gli altri invocano la pace; un cervello, Carnot, crea quattro armate; un altro, Jean Derby, medita una federazione democratica universale. […] altri si occupavano di questioni di minor conto e di maggior praticità. Gyuton-Morveau studiava misure per migliorare l'attrezzatura negli ospedali, Maire l'abolizione delle servitù reali, Jean-Bon-Saint-André la soppressione delle pene restrittive per debiti e la detenzione costrittiva. […] L'arte contava fanatici e anche monomaniaci; il 21 gennaio, mentre la testa di un re cadeva sulla piazza della Rivoluzione, Bézard correva ad ammirare una testa dipinta da Rubens, quadro scoperto in un solaio di rue Saint-Lazare. Artisti, orafi, profeti, colossi come Danton e fanciulli come Cloots, gladiatori e filosofi, tutti aspiravano a una sola conquista, quella del progresso. Nulla li intiepidiva. La vera grandezza della Convenzione fu di ricreare il reale nell'impossibile. Agli estremi, Robespierre, fanatico del Diritto e Condorcet, fanatico del dovere.”

Victor Hugo (1802–1885) scrittore francese

Ninety-Three

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“Libertà e uguglianza sono tra gli scopi primari perseguiti dagli esseri umani per secoli; ma libertà totale per i lupi significa morte per gli agnelli; una totale libertà dei potenti, dei capaci, non è compatibile col diritto che anche i deboli e i meno capaci hanno a una vita decente. Un artista che voglia creare un capolavoro è indifferente alla miseria e allo squallore a cui condanna col suo tipo di esistenza la propria famiglia: noi possiamo condannarlo e sostenere che il capolavoro dev'essere sacrificato ai bisogni umani, oppure possiamo schierarci dalla parte dell'artista; ma in entrambi i casi ci troviamo davanti a valori che per certi uomini e donne sono valori assoluti e che sono intelleggibili a tutti noi se abbiamo immaginazione o solidarietà o comprensione per gli esseri umani. L'uguaglianza può esigere la limitazione della libertà di coloro che vorrebbero dominare. Senza un minimo di libertà ogni scelta è esclusa e perciò non c'è possibilità di restare umani nel senso che attribuiamo a questa parola; ma può essere necessario mettere limiti alla libertà per fare spazio al benessere sociale, per sfamare gli affamati, per vestire gli ignudi, per dare un alloggio ai senza tetto, per consentire agli altri di essere liberi, per non ostacolare la giustizia e l'equità.”

Isaiah Berlin (1909–1997) filosofo, politologo e diplomatico britannico

The Crooked Timber of Humanity: Chapters in the History of Ideas

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“«Che bel quadretto,» commentò. «I tre evangelisti aggrappati gli uni agli altri si apprestano all'ascensione impossibile.»
«Accidenti,» disse Mathias sollevando Lucien, «perché gli abbiamo dato il terzo piano?»
«Mica sapevamo che beveva come una spugna,» disse Marc. «E poi ti ricordo che non si poteva fare diversamente. L'ordine cronologico prima di tutto: al piano terra l'ignoto, il mistero originale, il disordine generale, il magma primordiale, insomma, le stanze comuni. Al primo piano, vago superamento del caos, qualche modesto tentativo, l'uomo nudo si raddrizza in silenzio, insomma, tu, Mathias. Risalendo la scala del tempo…»
«Cosa c'è da gridare?» domandò Vandoosler il Vecchio.
«Sta declamando,» disse Mathias. «È pur sempre un suo diritto. Non ci sono orari per gli oratori.»
«Risalendo la scala del tempo,» continuò Marc, «scavalcata l'antichità, l'agevole ingresso nel glorioso secondo millennio, i contrasti, gli ardimenti e gli stenti medievali, insomma, io, al secondo piano. Dopodiché, al piano superiore, il degrado, la decadenza, il contemporaneo. Insomma, lui,» pro- seguì Marc scuotendo Lucien per un braccio. «Lui, al terzo piano, che con la sua vergognosa Grande Guerra chiude la stratigrafia della Storia e della Scala. Ancora più su il padrino, che in un modo tutto suo porta avanti lo scardinamento del presente.»
Marc si fermò e tirò un sospiro.
«Capisci che, anche se sarebbe più pratico sistemare questo qui al primo piano, non possiamo mica permetterci di sconvolgere la cronologia rovesciando la stratigrafia della scala. La scala del tempo è tutto quel che ci resta, Mathias! Vuoi buttare all'aria la tromba delle scale, che è l'unica cosa che abbiamo messo in ordine? L'unica, caro mio! Non possiamo permettercelo.»”

Fred Vargas (1957) scrittrice francese

I tre evangelisti: Chi è morto alzi la mano - Un po' più in là sulla destra - Io sono il Tenebroso

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“Il diritto internazionale esiste soltanto nei manuali di diritto internazionale.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

International law exists only in textbooks on international law.
La citazione, spesso attribuita ad Einstein, venne pronunciata in realtà da Ashley Montagu mentre intervistava lo scienziato.
Origine: Citato in Pensieri di un uomo curioso, p. 171.
Origine: Montagu, Conversations with Einstein, Science Digest, luglio 1985; Denis Brian, The Voice of Genius: Conversations with Nobel Scientists and Other Luminaries, Basic Books, 2008, p. 346 https://books.google.it/books?id=x1BYMA-8oq8C&pg=PA346 e The Ultimate Quotable Einstein, p. 473 https://books.google.it/books?id=G_iziBAPXtEC&pg=PA473

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“Sta diventando assiomatico che le potenze coloniali non rinunciano volontariamente al controllo politico di qualsiasi territorio. Prima di partire, fanno sforzi sovrumani per creare divisioni e rivalità che sperano di poter sfruttare quando se ne sono andati. L'India, con la sua divisione in due parti, lasciando la sua triste eredità di comunalismo e faide religiose, è il più lampante esempio. Ma gli scismi in Birmania, Ceylon, i Camerun, Vietnam, lo sgretolamento delle due federazioni nell'Africa Occidentale Francese e l'Africa equatoriale francese in stati separati della comunità francese, rappresentano tutti un'eloquente testimonianza di questa vasta politica di «dividi e domina». Lo è anche la divisione federale della Nigeria in tre regioni, dove l'amministrazione britannica aveva in precedenza meticolosamente eretto una forma di governo unitario da una conglomerazione vasta di popoli diversi. È difficile capire i metodi delle potenze coloniale se considerati superficialmente. Non lasciano l'Africa in pace anche quando sanno benissimo che si stanno arrampicando sugli specchi nei loro tentativi di impedire la liquidazione totale e definitiva del sistema coloniale. Agiscono come se avessero ancora il diritto di ingerirsi negli affari interni degli stati appena emersi. Presumono perfino di imporre quali dei nostri atti siano giusti e quali sbagliati. Se scrutate attentamente, queste manovre si possono considerare parte della strategia di «dividi e domina» esercitata da lontano.”

Kwame Nkrumah (1909–1972) rivoluzionario e politico ghanese

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