Frasi su gesto
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“Va bene. Lasciamo perdere i limiti temporali. Se vuoi che sia io a compiere il gesto… lo farò ma a una condizione».
Mi sentii mancare la voce. «Quale?».
Il suo sguardo era prudente. Parlò lentamente: «Prima sposami». […]
«E dai», risposi con un velo di isteria nella mia voce. «Ho soltanto diciotto anni.”

«Be', io quasi centodieci. È ora che metta la testa a posto».
New Moon
Variante: «Va bene. Lasciamo perdere i limiti temporali. Se vuoi che sia io a compiere il gesto... lo farò ma a una condizione». Mi sentii mancare la voce. «Quale?». Il suo sguardo era prudente. Parlò lentamente: «Prima sposami». [... ] «E dai», risposi con un velo di isteria nella mia voce. «Ho soltanto diciotto anni». «Be', io quasi centodieci. È ora che metta la testa a posto».

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“Le figure del mito vivono molte vite e molte morti, a differenza dei personaggi del romanzo, vincolati ogni volta a un solo gesto.”

Roberto Calasso (1941) scrittore italiano

Le nozze di Cadmo e Armonia
Le nozze di Cadmo e Armonia

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“Per capire una città bisogna conoscerne l'anima. Imbevuta del passato e in costante trasformazione, l'anima di una città rimane strettamente legata alla sua fisicità e alle azioni di quanti la amministrano. A volte ci si innamora o si ha disgusto di un posto dal primo momento : in un caso come nell'altro, è raro che questa prima impressione porti alla scoperta dell'anima. Le anime sono pudiche, rifuggono la ribalta e perfino la conversazione. Bisogna scovarle. Comunicano attraverso uno sguardo, un gesto, una parola. Quelle delle città comunicano attraverso le pietre, le piante, le strutture urbane, la folla e i singoli abitanti. La conoscenza di una città può avvenire per mezzo di libri, giornali, televisione, oltre che con l'osservazione diretta. Raramente, comunque, l'anima di una città si rivela per caso. Le città che si presentano al visitatore frontalmente, nella propria nudità, sono spesso false : costituiscono la difesa della città che sta sotto. Ciò non toglie che in certi casi la loro anima possa essere talmente forte e imperiosa da manifestarsi come tale al primo impatto.
In una città nuova, mi lascio andare ai sensi e al caso. Senza pensare a niente, cammino, mi guardo intorno, mi unisco a una piccola folla curiosa, prendo i mezzi pubblici, compro il cibo di strada e mangio nei posti meno frequentati. Faccio una sosta, seduta su una panchina in un parco, bevendo una bibita in un caffè o appoggiata alla facciata di un edificio, come una mosca su un muro : e da lì osservo, odoro, ascolto. Se sono fortunata, piano piano l'anima del luogo mi si rivela.”

Simonetta Agnello Hornby (1945) scrittrice italiana

La mia Londra

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“È il piccolo gesto costante a farti sentire importante.”

Maria lo Monaco

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“Non è necessario che abbia molto da dire chi può comandare con un gesto.”

Stanisław Jerzy Lec (1909–1966) scrittore, poeta e aforista polacco

Pensieri spettinati

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“Entriamo nella Basilica, e ci troviamo in mezzo a una folla di donne e di bambini, davanti ad un altare che è tutto un racconto fiabesco di ori e di luci, mentre un organo suona. Dopo un mese di vita in ambienti dove ogni cosa trasuda sporcizia e disperazione, dove ogni parola è un urlo, ogni comando è una minaccia, trovarsi d'improvviso in quell'aria serena, in mezzo a quel barbaglio d'oro, a quella calda onda di musica!…
Mi arresto perplesso sull'entrata, poi riprendo ad avanzare, e mi sembra d'essermi sfilato dal mio corpo coperto di stracci e d'averlo lasciato lì sulla porta, tanto mi sento leggero.
La targa d'oro della nicchia sopra l'altare si alza lentamente, e appare l'immagine miracolosa che – così nera in mezzo a quello scintillìo – è ancora più misteriosa e ancora più affascinante.
Si leva un canto dalla folla, e pare la voce stessa della Polonia: un dolore dignitoso di gente usa da secoli ad essere schiacciata e a risorgere. Di gente che viene uccisa sempre e che non muore mai.
Quando la targa d'oro si riabbassa, suona una fanfara che ha note piene di passione disperata e turba profondamente. "La fanfara ha stonato parecchio, oggi, perché mancavano i migliori elementi", spiega la guida.
Ed è così, ed erano soltanto stonature quelle note piene di passione disperata. D'accordo. Ma chi ci crede?
Ogni cosa in Polonia, ogni gesto, ogni accento, parla della passione polacca.”

Giovannino Guareschi (1908–1968) scrittore italiano

Origine: Diario clandestino, p. 17

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“Di cosa siamo capaci, pensò. Crescere, amare, fare figli, invecchiare – e tutto questo mentre anche siamo altrove, nel tempo lungo di una risposta non arrivata, o di un gesto non finito. Quanti sentieri, e a che passo differente li risaliamo, in quello che sembra un unico viaggio.”

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Variante: Di cosa siamo capaci, pensò. Crescere, amare, fare figli, invecchiare - e tutto questo mentre anche siamo altrove, nel tempo lungo di una risposta non arrivata, o di un gesto non finito. Quanti sentieri, e a che passo differente risaliamo, in quello che se sembra un unico viaggio.

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“[A proposito di Marilyn Monroe] Ogni sua mossa, ogni suo gesto può essere irresistibilmente allusivo.”

Henry Hathaway (1898–1985) regista e produttore cinematografico statunitense

citato in Marilyn, p. 151

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“Donare i propri organi, perciò, è un gesto sacro. È trasformare la propria morte in vita per la salvezza degli altri. E, per chi ha ricevuto questo dono, è portare con sé, nel corpo e nella mente, il suo salvatore, con amore e riconoscenza.”

Francesco Alberoni (1929) sociologo, giornalista e scrittore italiano

Origine: Da Donazione degli organi, dedicato ai tanti che sono ancora incerti https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2000/agosto/28/Donazione_degli_organi_dedicato_tanti_co_0_0008285002.shtml, Corriere della Sera, 28 agosto 2000, p. 1

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“Mariottide: Mio figlio Fernandello diventerà un ottimo ballerina!
Fernandello: Papà! Io voglio fare l'usciere!”

Marcello Macchia (1978) comico italiano

Mima il gesto dell'indicare la porta, e tutti gli ospiti in sala escono
L'uomo che usciva la gente

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“[Sulle donazioni "samaritane"] In modo specifico possiamo ricordare l'importanza dell'anonimato tra donatore e ricevente e la necessità che il donatore ben comprenda i rischi potenziali e le conseguenze psicofisiche dell'intervento e l'irreversibilità della scelta. […] Fondamentale l'accertamento delle condizioni cliniche e psichiche del donatore e le motivazioni del gesto attraverso una "parte terza" estranea all'organizzazione medica che effettuerà il prelievo e il trapianto del rene.”

Lorenzo d'Avack (1943) giurista italiano

Origine: La cosiddetta donazione "samaritana" rappresenta la donazione da parte di una persona vivente di un proprio organo (in genere il rene) a persone sconosciute. Il nome deriva dalla parabola del buon samaritano e dal significato che il termine ha poi assunto nella cultura occidentale.
Origine: Citato in Fazio: sì alla donazione d'organi da parte di «samaritani» http://www.corriere.it/salute/10_maggio_25/trapianti-donazione_c62aa1f0-67e3-11df-b83f-00144f02aabe.shtml, Corriere.it, 25 maggio 2010.

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“Forse vi domanderete come sia possibile che una nazione [la Germania] di sessantasei milioni di esseri intelligenti si voglia sottomettere ad uno straniero, un tappezziere austriaco [Adolf Hitler], e nemmeno molto in gamba a quanto mi dicono, e a pochi suoi simili come Goebbels e Göring che dettano ogni singolo gesto della vita del popolo germanico.”

George William Mundelein (1872–1939) cardinale statunitense

Origine: Dal discorso tenuto il 18 maggio 1937 al Seminario Arcivescovile James Edwar Quigley di Chicago; citato in Andrea Tornielli, Pio XII, Piemme editore, Casale Monferrato, 2001, p. 114. ISBN 88-384-6403-0

“E questo è un gesto sconsiderato!”

Marco Civoli (1957) giornalista e conduttore televisivo italiano

Dopo essere andata in onda la testata di Zidane su Materazzi nella finale Italia – Francia

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“Raccogliere la sua eredità è impensabile in questo momento, però sicuramente qualcuno in futuro la vorrà prendere. Sicuramente c'è da apprezzare il gesto di Alessandro di metterla a disposizione; ha detto una cosa giusta, perché tutti devono poter sognare di indossare la maglia numero dieci della Juventus, che è una bella cosa.”

Andrea Pirlo (1979) calciatore italiano

Origine: Citato in Pirlo: "La maglia n.° 10 resta libera, lo ha chiesto Del Piero alla Juve" http://www.gazzetta.it/Calcio/Squadre/Juventus/15-05-2012/pirlo-la-maglia-n-10-resta-libera-ha-chiesto-piero-juve-911233295500.shtml, Gazzetta.it, 15 maggio 2012

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“Il sonno non ti vizia e non puoi farne senza | non è un gesto di pigrizia ma una scelta | d'esperienza.”

Simone Cristicchi (1977) cantautore italiano

da Senza, n. 1
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“Gesto simbolico di Mosley dopo il ritiro Honda. Per la disperazione si è fatto dare 40 frustate.”

Gene Gnocchi (1955) comico, conduttore televisivo e ex calciatore italiano

7 dicembre 2008 http://archiviostorico.gazzetta.it/2008/dicembre/07/ROMPI_PALLONE_ga_10_081207011.shtml