121, 18; 2000
Lettere a Lucilio
Frasi sulla luce
pagina 20
“Sarebbe buona come quella luce | che gli lavò di bianco le pupille | nel suo ultimo istante.”
Anniversario
Parole
Moiraine Damodred: capitolo 5
La ruota del tempo. La grande caccia
Continuità, p. 643
Foglie d'erba, Foglie dei settant'anni (primo allegato)
Origine: Parte di questa poesia viene recitata da Duke (interpretato da James Garner) nel film Le pagine della nostra vita (2004): «Niente è mai perduto o può essere perduto. Il corpo lento, vecchio, freddo, ceneri rimaste dai fuochi del tempo, tornerà a splendere ancora.»
Bisogno di paura, p. 156
Ranocchi sulla luna e altri animali
Origine: La vita degli animali, Volume 1, Mammiferi, p. 499
di un'area storico-mondiale. Ha albergato il grande "grembo", che si assume la funzione veramente santa della "procreazione", "sublimandola", cingendola di "lampade". (da Da una remota antichità, pp. 110-111)
Da motivi orientali
da L'Agente Paolo, in Enrico De Angelis, Luigi Tenco. Io sono uno. Canzoni e racconti, p. 172
Citazioni tratte da racconti inediti
vol. I, p. 113
Letterine
Paesaggi e pittori siciliani dell'Ottocento, Villa Zito, Palermo, 9 ottobre 2014 - 9 gennaio 2015)
La gerarchia celeste
Origine: Citato in Le forme e il divino, p. 40.
Hardboiled & Hard Luck
Vampires in the Lemon Grove
The Aleph and Other Stories
Un altro giro di giostra
Manituana
Moshi moshi
The Last of the Wine
La camera di Baltus
Variante: Perchè il miracolo di illuminarlo lei non può compierlo.
Non ha alcun potere su di lui, perchè leui non crede a niente, nemmeno all'inferno.
Lui pensa che la vita non sia una punizione, ma una ricompensa. Fuggevole, ma sempre un premio che ciascunnuomo deve meritarsi.
Lui crede che l'uomo abbia un grande destino e un grande destino credeva che avrebbe avuto lui stesso.
Un'opera, un'opera che ancora non è scaturita da lui, ma che pure è dentro di lui come la perla in un'ostrica.
L'inferno è per lui l'assenza di futuro, è questo presente nebbioso e stagnanate, è l'indebolirsi delle convinzioni, delle idee, della fiducia nella vita e più ancora nel proprio talento.
L'inferno è sentir ribollire in sè un magma infuocato di ipotesi, di idee e della fiducia nella vita e non riuscire a esprimerne nessuno: vedere quelle ipotesi, idee e sentimenti oscurarsi, appassire, tramontare e dissoversi senza aver mai visto la luce.
L'inferno è lo sperpero dei propri giorni, è la mediocrità della propria anima votata alla dissoluzione.
L'inferno è questa inerziale assenza di tempo, è l'esilio dall'essere e dall'eternità.
Ciàula e altre novelle