Frasi su ora
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“[Sull'armistizio del 1917] Abbiamo alzato ora la bandiera bianca della resa; innalzeremo più tardi, su tutto il mondo, la bandiera rossa della nostra rivoluzione.”

Lenin (1870–1924) rivoluzionario e politico russo

Origine: Citato in Antonio Pugliese, Alta marea, Editrice Sud, Napoli, 1955.

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“Come se una luce nuova ora me lo facesse vedere in tutta la sua pochezza.”

Fabio Volo (1972) attore, scrittore e conduttore radiofonico italiano

La mia vita

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“Il nostro mondo è stato lacerato ed ha ora bisogno di essere ricostruito.”

Maria Montessori (1870–1952) pedagogista, filosofa e medico italiana

Origine: Da Educazione per un mondo nuovo.

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“Ora che le tue labbra riflettono il mondo intero io lo esploro bevendo una cosa con te.”

Dargen D'Amico (1980) rapper e cantautore italiano

da Bere una cosa, n. 1
D' Parte Prima

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“Si vive per amore di qualcosa che sta accadendo ora.”

Luigi Giussani (1922–2005) sacerdote e teologo italiano

titolo degli Esercizi Spirituali della fraternità di Comunione e Liberazione http://www.itacalibri.it/Template/detailArticoli.asp?LN=IT&IDFolder=144&IDOggetto=26852, Rimini, 2006

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“Eravamo quattro amici al bar | Che sognavano di uccidere le rockstar | E ora che non esistono più rockstar cosa ci resta?”

Fabri Fibra (1976) rapper, produttore discografico e scrittore italiano

da Festa Festa

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“Resta solo un discorso della via:
che "è". Su questa via ci segni indicatori
assai numerosi: che l'essere è ingenerato e imperituro,
infatti è un intero nel suo insieme, immobile e senza fine.
Né una volta era, né sarà, perché è ora insieme tutto quanto,
uno, continuo. Quale origine, infatti, cercherai di esso?
Come e da dove sarebbe cresciuto? Dal non-essere non ti concedo
né di dirlo né di pensarlo, perché non è possibile né dire né pensare
che non è. Quale necessità lo avrebbe mai costretto
a nascere, dopo o prima, se derivasse dal nulla?
Perciò è necessario che sia per intero, o che non sia per nulla.
E neppure dall'essere concederà la forza di una certezza
che nasca qualcosa che sia accanto ad esso. Per questa ragione né il nascere
né il perire concesse a lui la Giustizia, sciogliendolo dalle catene,
ma saldamente lo tiene. La decisione intorno a tali cose sta in questo:
"è" o "non è". Si è quindi deciso, come è necessario,
che una via si deve lasciare, in quanto è impensabile e inesprimibile, perché non del vero
è la via, e invece che l'altra è, ed è vera.
E come l'essere potrebbe esistere nel futuro? E come potrebbe essere nato?
Infatti, se nacque, non è; e neppure esso è, se mai dovrà essere in futuro.
Così la nascita si spegne e la morte rimane ignorata.
E neppure è divisibile, perché tutto intero è uguale;
né c'è da qualche parte un di più che possa impedirgli di essere unito,
né c'è un di meno, ma tutto intero è pieno di essere.
Perciò è tutto intero continuo: l'essere, infatti, si stringe con l'essere.
Ma immobile, nei limiti dei grandi legami
è senza un principio e senza una fine, poiché nascita e morte
sono state cacciate lontane e le respinse una vera certezza.
E rimanendo identico e nell'identico, in sé medesimo giace,
e in questo modo rimane là saldo. Infatti, Necessità inflessibile
lo tiene nei legami del limite, che lo rinserra tutt'intorno,
poiché è stabilito che l'essere non sia senza un compimento:
infatti non manca di nulla; se, invece, lo fosse, mancherebbe di tutto.
Lo stesso è il pensare e ciò a causa del quale è il pensiero,
perché senza l'essere nel quale è espresso,
non troverai il pensare. Infatti, nient'altro o è o sarà
all'infuori dell'essere, poiché la Sorte lo ha vincolato
ad essere un intero ed immobile. Per esso saranno nomi tutte
quelle cose che hanno stabilito i mortali, convinti che fossero vere:
nascere e perire, essere e non-essere,
cambiare luogo e mutare luminoso colore.
Inoltre, poiché c'è un limite estremo, esso è compiuto
da ogni parte, simile a massa di ben rotonda sfera,
a partire dal centro uguale in ogni parte: infatti, né in qualche modo più grande
né in qualche modo più piccolo è necessario che sia, da una parte o da un'altra.
Né, infatti, c'è un non-essere che gli possa impedire di giungere
all'uguale, ne è possibile che l'essere sia dell'essere
più da una parte e meno dall'altra, perché è un tutto inviolabile.
Infatti, uguale da ogni parte, in modo uguale sta nei suoi confini.”

Parmenide (-501–-470 a.C.) filosofo greco antico
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“Credimi, non c'è motivo | Di ricordare gli errori | Ora che siamo più grandi | E che non siamo migliori.”

Nesli (1980) rapper, beatmaker e cantautore italiano

da Credimi, n. 3

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“[Da vescovo, citando Gregorio magno] Lo si voglia o non lo si voglia, io giustizia e verità impongo. Ben venga lo scandalo; non temiate che nello scandalo sia sommersa l'autorità dello stato: anzi, nello scandalo si erge sempre più solida l'autorità stessa. […] [Spiegando alla giornalista] È la catarsi liberatoria di ogni tensione. E voi giornalisti cosiddetti indipendenti ne siete, come dire, i sacerdoti benemeriti. […] smania e corre a tamponare il nostro di governo che, mi permetta di dirlo, è borbonico e precapitalista: ma lei guardi i governi del nord, gli stati del nord, veramente socialdemocratici evoluti, avanzati… l'Inghilterra. Lo scandalo Profumo, vi ricordate? profumo: addirittura coinvolto in un giro di prostitute, di droga e anche di spionaggio: crollò in seguito a questo scandalo lo stato, la borsa? Niente: stato, borsa e anche il governo non furono mai così saldi, sostenuti dall'opinione pubblica, perché la gente diceva: «Per Dio, lo scandalo c'è, ma ogni tanto il bubbone scoppia, e che gioia viene a galla» [… lo scandalo] è lo sterco concimante della socialdemocrazia: le dirò di più, è addirittura l'antidoto contro il peggiore dei veleni, che è la presa di coscienza per la gente. […] [Da matto semina scandali] E io voglio vedere arrivare fra diciotto, vent'anni, nel 1987, anche l'88, scoppiare uno scandalo al giorno, all'ora: ministri, gente di direzione, industriali, gente incriminata in tangenti, in furti, una schifezza; tanto che sui giornali fanno più presto a fare la lista dei ministri che quel giorno non hanno rubato.
Perché finalmente si arriverà al punto che anche noi italiani potremo gridare: Per Dio, siamo immersi nella merda fino al collo, ma è per questo che camminiamo a testa alta!”

Dario Fo (1926–2016) drammaturgo, attore, scrittore, paroliere e scenografo italiano

da Morte accidentale di un anarchico, registrazione al Teatro Cristallo di Milano nel 1987, RCS Libri, 2006

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“[…] mi dicevano che il Torino era diverso da qualsiasi altra squadra, si respirano pagine di storia, belle, drammatiche e intense. Anima, cuore, orgoglio, lacrime e sudore come piace a me, non vedevo l'ora di tornare a lavorare in una società che mi somigliasse. Il Toro è abituato a stare nell'arena, a combattere e lottare […].”

Siniša Mihajlović (1969) allenatore di calcio e ex calciatore serbo

Origine: Durante la presentazione ufficiale come nuovo allenatore del Torino; citato in Alberto Mauro, Mihajlovic: "Sarà un Toro affamato con orgoglio, lacrime e sudore" http://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Torino/13-06-2016/mihajlovic-sara-toro-affamato-orgoglio-lacrime-sudore-1501051659016.shtml, Gazzetta.it, 13 giugno 2016.

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“Rivivo la mia vita come guardando un lungo film. La giovinezza difficile in un'isola deserta. L'evasione verso il Nord, Ca' Foscari, l'antifascismo e il fascismo a Venezia. L'incontro a Roma con Giovanni Amendola. L'Enciclopedia Treccani e il gruppo degli antifascisti. L'amicizia con Cattani, Fenoaltea, Gallo Granchelli, la casa di Ruini e gli incontri con de Ruggiero, Luigi Russo, Valgimigli. Il trasferimento a Milano e casa Mattioli, la fraterna amicizia con Adolfo Tino e poi, nella Comit, con Enrico Cuccia e Corrado Franzi. L'amicizia e la frequentazione continua di Ferruccio Parri, dei Damiani, di Bruno Quarta e di Morandi, della famiglia Bauer, di Ada Rossi. I viaggi a Roma, Napoli e Parrella. Uno straordinario viaggio con Mattioli, da Milano attraverso Torino distrutta dai bombardamenti fino a Dogliani per vedere Einaudi. La costituzione del Partito d'Azione, l'uscita clandestina del primo numero dell'"Italia libera" a Milano, Albertelli alle Fosse ardeatine. La lotta contro la monarchia nel CLN. Il governo Parri e la scissione del Partito d'Azione. La milizia nel Partito Repubblicano. I governi De Gasperi e le visite al "Mondo", il ricordo di Mario Pannunzio, la battaglia per il centro-sinistra e le delusioni. La crisi, i comunisti e il compromesso storico. Alla fine una grande amarezza. Ora osservo che non c'è quell'Italia che avevamo in mente.”

Ugo La Malfa (1903–1979) politico italiano

Origine: Intervista sul non – governo, p. 124

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“Se pensi a tutto quello che è successo fino ad ora | Viviamo poco più di una farfalla.”

Tha Supreme (2001) produttore musicale e rapper italiano

da no14, n. 14
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“Il coronavirus, il virus che solo nel mese di marzo 2020 ha devastato e ucciso intere generazioni di tutta Italia. Un mostro invisibile ed aberrante che ha messo in ginocchio il mondo intero. Ogni giorno un bollettino di guerra, in ogni paese e in ogni città si piangono morti di ogni ceto sociale dal più povero al più abbiente. Dal più giovane al più anziano senza nessuna distinzione di sesso. Un virus orribile e cruento che ha fatto chiudere i battenti a milioni di esercizi pubblici, fabbriche, piccoli e grandi imprenditori, dando lavoro in modo continuativo ed esasperante ma instancabilmente e sempre col cuore ai medici, paramedici, infermieri, personale dei supermercati, autotrasportatori, addetti alle pulizie e operatori ecologici, senza dimenticare le Forze dell'ordine così efficienti e umani in questo periodo così delicato e drammatico, che sta attraversando il nostro Paese. Un Paese irriconoscibile e deserto di cui possono uscire poche persone solo per il fabbisogno famigliare muniti di guanti e mascherine. Siamo tutti sottoposti alla quarantena ordinata dal Governo. Ora la nostra casa non è solo un rifugio ma è la nostra salvezza. Purtroppo non per tutti in quanto l'obbligo di vivere insieme costantemente tra le mura domestiche fanno emergere i lati peggiori degli esseri umani dando sfogo all'aggressività, l'intolleranza, l'esasperazione rendendo la convivenza forzata difficoltosa e ingestibile con la preoccupazione costante di ammalarsi anche a livello psicologico e mentale, danneggiando inevitabilmente e drasticamente i rapporti con la famiglia. In futuro ci saranno strascichi di persone che ne usciranno fragili e vulnerabili psicologicamente e fisicamente. Ma. Andrà tutto bene.”

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“Il male ha la sua ora ma Dio ha il suo giorno.”

Fulton J. Sheen (1895–1979) arcivescovo cattolico statunitense

Sette parole

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“Rio. Fin dall'alba avevo vagabondato in questa residenza del dio solare, il cui portale di roccia accoglie il forestiero apparendogli come le nuove colonne d'Ercole, varcate le quali egli dimentica il Vecchio Mondo. […]Solo nel tardo pomeriggio mi destai come da un sogno nel quale avevo dimenticato di mangiare e di bere, e sentivo che lo spirito cominciava ad affaticarsi sotto la profusione delle immagini. Eppure non riuscivo a separarmene, e mi comportavo da spilorcio col mio tempo. Senza concedermi sosta svoltai in strade e piazze sempre nuove.
Ma presto mi parve che i miei passi divenissero più leggeri e che la città mutasse aspetto, stranamente. Nello stesso tempo, mutò il mio modo di vedere: mentre fino a quel momento avevo dissipato gli sguardi nella visione del nuovo e dell'ignoto, ora le immagini penetrarono in me senza sforzo. Ora poi mi erano note; mi sembrarono ricordi, composizioni di me stesso. Strumentai il mio umore a piacere, come uno che vada a passeggio con la sua bacchetta direttoriale e, gesticolando con essa in questa o in quella direzione, faccia musica col mondo. […] La sera, in un caffé presso Copacabana, meditavo su queste relazioni. Pensai che esiste un'eco non soltanto per l'orecchio, ma anche per l'occhio: anche le immagini che osserviamo richiamano una rima, e come per ogni eco esistono relazioni sonore particolarmente favorevoli, così qui è la bellezza che risuona con maggior forza.
Ma in formula più semplice e precisa, le cose si presentano in questo modo: con lo sguardo profondo e gioioso che rivolgiamo alle immagini, noi offriamo un sacrificio, e ogni volta siamo esauditi secondo il valore della nostra offerta.”

Ernst Jünger (1895–1998) filosofo e scrittore tedesco

da L'eco delle immagini, pp. 174-175
Il cuore avventuroso. Figurazioni e capricci

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“Era ora che facessi il ciucciotto.”

Francesco Totti (1976) calciatore italiano

da un'intervista RAI, dopo la partita Italia-Australia in cui segna il suo primo gol dopo 3 partite

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“Vi perdono con tutto il mio cuore, perché ora io spero che porrete fine a tutte le mie angustie.”

Maria Stuarda (1542–1587) regina di Scozia, Francia e d'Inghilterra

Parole rivolte al boia, prima di essere decapitata, l'8 febbraio 1587
Origine: Citato in Antonia Fraser, Maria Stuart: La tragedia di una regina, p. 590.

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“Di respirare la stessa aria | d'un secondino non mi va | perciò ho deciso di rinunciare | alla mia ora di libertà.”

Fabrizio De André (1940–1999) cantautore italiano

da Nella mia ora di libertà, n.° 9

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“Nel silenzio ripenso a te | Che sei l'unica immagine | l'unica che, io vorrei proprio ora.”

Maxi B (1974) rapper italiano

da Amoressia, n. 7
Tangram, Invidia

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“Pregate per me, povera peccatrice, soprattutto nell'ora della mia morte.”

Bernadetta Soubirous (1844–1879) religiosa e mistica francese

Le parole di Bernadette

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“Rosie, domani torno a Boston, ma prima di partire volevo scriverti questa lettera. Tutti i pensieri e i sentimenti che mi ribollivano dentro traboccano finalmente dalla penna; ti lascio queste poche righe perché tu non abbia la sensazione che io ti voglia in qualche modo fare pressione. Mi rendo conto che avrai bisogno di tempo per valutare quello che sto per dirti. So bene che cosa ti sta succedendo, Rosie. Tu sei la mia cara amica e io vedo chiaramente la tristezza nei tuoi occhi. So che Greg non è via per lavoro, questo fine settimana. Tu non sei mai riuscita a mentirmi. Sei negata. I tuoi occhi ti tradiscono sempre. Non fingere che tutto vada benissimo, perché io vedo che non è così. Vedo che Greg è un egosita che non ha la minima idea della fortuna che ha, e questo mi fa stare male. È l'uomo più fortunato al mondo ad avere te, Rosie, ma non ti merita e tu meriti molto di più. Ti meriti qualcuno che ti ami con tutto il cuore, qualcuno che pensi a te costantemente, qualcuno che passi ogni minuto di ogni giorno a domandarsi che cosa stai facendo, dove sei, con chi sei, se stai bene. Hai bisogno di qualcuno che ti possa aiutare a realizzare i tuoi sogni e che sia in grado di proteggerti dalle tue paure. Hai bisogno di qualcuno che ti tratti con rispetto, che ami tutto di te, soprattutto i tuoi difetti. Dovresti avere accanto qualcuno che ti possa rendere felice, davvero felice, spensieratamente felice. Qualcuno che avrebbe dovuto cogliere l'occasione di stare con te tanti anni fa invece di lasciarsi prendere dal panico e sentirsi troppo spaventato per tentare. Io non ho più paura, Rosie. Non ho paura di tentare. Ora sono certo di sapere che cosa ho provato al tuo matrimonio: gelosia. Mi sono sentito il cuore andare a pezzi nel vedere la donna che amo voltarmi le spalle e avviarsi lungo la navata al fianco di un altro uomo, un uomo con il quale lei contava di trascorrere il resto della vita. Per me è stata come una sentenza di condanna a vita: gli anni mi si stendevano davanti e io ero riuscito a dirti i miei sentimenti o a stringerti tra le braccia come avrei desiderato. Per ben due volte siamo stati l'uno accanto all'altra sull'altare, Rosie. Per ben due volte. E per ben due volte abbiamo sbagliato. Avevo bisogno che tu fossi presente il giorno del mio matrimonio, ma ero troppo stupido per capire che avevo bisogno che tu fossi la ragione del mio matrimonio. Non avrei mai dovuto permettere che le tue labbra si staccassero dalle mie, tanti anni fa a Boston. Non avrei mai dovuto allontanarmi. Non avrei dovuto lasciarmi prendere dal panico. Non avrei dovuto sprecare tutti questi anni senza di te. Dammi la possibilità di recuperare il tempo perduto. Ti amo, Rosie, e voglio stare con te, con Katie e con Josh. Per sempre. Ti prego, pensaci. Non perdere tempo con Greg. Ora tocca a noi. Smettiamola di avere paura e cogliano questa occasione. Ti prometto che ti renderò felice.
Con tutto il mio amore, Alex”

Scrivimi ancora

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“Ora conosco […] la principale causa del tuo male; hai cessato di sapere quel che tu stesso sei.”

Severino Boezio (480) filosofo romano

I, 6; 1996, p. 61
Consolazione della filosofia

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