Frasi sulla realtà
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“Colui che ritiene che la pre-eternità sia una cosa da cercare in direzione del passato commette un errore imperdonabile. Si tratta però di un errore che la maggioranza delle persone commette. Dico che è un errore perché, nel campo in cui la pre-eternità si attualizza realmente, non esiste né passato né futuro. La pre-eternità ricopre senza distinzioni sia il passato che il futuro. Coloro che non possono fare a meno di immaginare una distinzione tra i due sono portati a farlo per il semplice fatto che la loro ragione è ancora nelle maglie dell'abitudine di affidarsi all'immaginazione visiva. In realtà, il tempo di Adamo ci è altrettanto vicino del tempo presente, poiché dinanzi alla pre-eternità tutti i diversi tempi si trasformano in un solo ed unico tempo. Forse il rapporto di pre-eternità con le diverse epoche può paragonarsi meglio al rapporto della conoscenza con i diversi luoghi. In realtà le conoscenze che si possono avere (di diverse cose) non differiscono in funzione della vicinanza o della lontananza da cui ci si può trovare rispetto a un luogo. La conoscenza si trova in un solo ed unico rapporto rispetto a qualsiasi luogo. La conoscenza è «con» ogni luogo, mentre ogni luogo non è «con» la conoscenza […] Si deve concepire il rapporto della pre-eternità con il tempo esattamente nello stesso modo. Infatti, non solo la pre-eternità è «con» ogni unità di tempo, e «in» ogni unità di tempo, ma essa include in se stessa ogni unità di tempo e, nell'esistenza, essa precede ogni unità di tempo, mentre il tempo non può comprendere la pre-eternità, proprio come nessun luogo può contenere la conoscenza. Allorché avrete capito quel che ho appena detto, capirete facilmente che non esiste alcuna differenza tra pre-eternità e post-eternità dal punto di vista della loro realtà. Ma, quando si considera questa stessa realtà in rapporto al passato, la si chiama provvisoriamente pre-eternità. È solo per l'eternità dei due rapporti che si ricorre a queste due parole.”

'Ayn al-Qudat al-Hamadani (1098–1131) poeta, filosofo e mistico iraniano

LIV, 59
Citazioni di Hamadani, Zubdat al-Haqā'iq
Origine: Citato in Izutsu, pag. 104-105

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“Certe campagne, che si vorrebbero moralizzatrici, in realtà si rivelano nel loro fanatismo negatrici e distruttive della politica.”

Giorgio Napolitano (1925) 11º Presidente della Repubblica Italiana

Origine: Dall' intervento http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/04/08/napolitano-campagne-moralizzatrici-distruttive-ed-evoca-larghe-intese/ al Senato l'8 aprile 2013 in commemorazione di Gerardo Chiaromonte.

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“[Su proprio padre] La collera e lo sdegno che gli conoscevo da sempre gli venivano dal suo disprezzo per i regnanti e per la carriera alla quale non s'era mai adattato e l'aveva indubbiamente fatto soffrire; ma la sua ribellione, le sue critiche non si legavano — come dovetti giudicare più tardi — alla realtà d'un fermento sociale che gli era invece estraneo e del quale non riusciva a cogliere i bagliori. L'avevo, sì, udito condannare aspramente l'infamia del Bava Beccaris di tanti anni prima, ma anche quell'episodio, per lui vergognoso, l'aveva messo sul conto dell'ottusità e del cinismo dei regnanti e della viltà d'un governo che giudicava incapace o irresponsabile — mai reazionario e classista. Sembrava anzi ignorare non solo il significato di questi termini, che del resto non adoperava, ma anche la crescente potenza d'una classe dirigente borghese, quindi non poté allora capire quel che la storia c'insegnò poco dopo, a noi che non avevamo ancora vent'anni: e cioè che la guerra del '15 non era stata affatto una continuazione del Risorgimento (oh, le frasi romantiche e patetiche che come zucchero caramellato filavano nell'aria scintillante del giardino di via dell'Istria!) bensì la grossa manovra d'una borghesia paurosa e irritata che voleva sopra tutto ostacolare l'avanzata del socialismo. Anche i reazionari triestini irredentisti avevano dimostrato, al tempo loro, come il Venezian, un congenito disprezzo per i lavoratori ("date il superfluo ai poveri!") e un loro miope, livido antisocialismo. La conseguenza che ai nostri occhi diveniva sempre più chiara ed evidente era che la borghesia nazionale aveva senz'alcuno scrupolo gettato in guerra una massa composta quasi unicamente di contadini, e di contadini del sud, i più ignoranti e i più miseri, quindi i più adatti a esser precipitati in un conflitto di cui non avrebbero capito nulla e avrebbero sopportato come una delle tante sciagure che piovevano sulla loro vita faticosa e primitiva — un diluvio o un terremoto, per l'appunto — con quella pazienza e quella rassegnazione che insegnava loro una chiesa tanto dolce e mite per i ricchi e tanto severa per i poveri.”

parte III, cap. II, p. 175
Le quattro ragazze Wieselberger

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“pregava Metafrasto, e in realtà chiunque abbia avuto la ventura di incontrare un santo non gli sarà facile, per tutto il resto della sua vita, pronunciare senza un'estrema cautela la parola bellezza.”

Cristina Campo (1923–1977) scrittrice, poetessa e traduttrice italiana

"Abbelliscimi"
Gli imperdonabili
Origine: Da Sensi soprannaturali, p. 243; citato altresì in La Civiltà Cattolica, ed. 3565-3570, 1999, p. 37 http://books.google.it/books?id=aQw5AQAAMAAJ&pg=PA37.

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“Salvini e Landini, in modo molto diverso, sono due fenomeni televisivi. Ma se la politica non ha attinenza con la realtà e smette di essere vita quotidiana produce personaggi che sono solamente soprammobili da talk tv.”

Matteo Renzi (1975) politico italiano

Origine: Citato in Renzi: "Landini come Salvini: sono fenomeni tv, soprammobili da talk show" http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03/30/legge-elettorale-renzi-chiedo-voto-per-futuro-dignita-governo/1550492/, Il Fatto Quotidiano.it, 30 marzo 2015.

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“La lotta per il potere è essenziale nella dinamica politica. Vedremo che l'elemento ideologico è solo la copertura di quella che è la realtà e cioè questa lotta.”

Gianfranco Miglio (1918–2001) giurista, politologo e politico italiano

Origine: Da lezioni di politica, editore Il Mulino, 1994

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“[Su Lupo Alberto] Mi piace pensare di aver creato qualcosa che da trent'anni tiene compagnia alla gente e aiuta qualcuno a sdrammatizzare la realtà o magari a segare le sbarre di un'esistenza grigia, con un sorriso.”

Silver (1952) fumettista italiano

Origine: Citato in Luca Raffaelli, Il mondo di Silver in Lupo Alberto, I Classici del Fumetto di Repubblica n. 47, ed. Gruppo Editoriale L'Espresso/Panini Comics, Roma, 2004, p. 10.

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“Ah l'umorismo, che splendido modo per neutralizzare la realtà quando essa ci cade addosso.”

Marc Levy (1961) scrittore francese

da Quel che non ci siamo detti

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“Religione a Roma non vuol dire divisione com'è a Gerusalemme, non vuol dire esclusione degli altri com'è a La Mecca. Questa è una realtà non solo di pluralismo religioso (destinato ad accentuarsi con le comunità immigrate), ma di confronto tra religione e laicità o pensiero laico e democrazia.”

Andrea Riccardi (1950) storico, accademico e pacifista italiano

Con data
Origine: Da [cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/150000/145520.xml?key=Andrea+Riccardi%2A&first=1&orderby=1&f=fir Un futuro da capitale], l'Unità, 20 gennaio 2005, p. 3.

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“Canaletto, mettendo in scena aspetti della Venezia monumentale e di quella minore, scopre una nuova concezione della realtà, poeticamente ottimistica, sganciandosi da ogni decorativismo scenografico e barocco. Da questa posizione dell'artista di fronte alla realtà, non più mitizzata ma in sintonia col pensiero illuminista del suo tempo, scaturisce una nuova volontà di espressione poetica. Non si può dimenticare che a metà Settecento Diderot, nel discorso preliminare dell'Enciclopedia, tendeva a "dare il nome di arte a ogni sistema di conoscenza che si può ridurre a regole positive, invariabili ed indipendenti dal capriccio e dall'opinione". Canaletto si avvale persino della camera ottica, per fissare i punti di fuga di un determinato taglio vedutistico. Il telaio prospettico diviene per lui un docile mezzo per creare valori spaziali vibranti di contrappunti pittorici. Come è stato osservato, in questa dimensione spaziale ottenuta per passaggi e gradazioni cromatiche, figure e oggetti acquistano una loro evidenza stereometrica. L'ombra in Canaletto è sempre di una trasparenza cristallina, che non incide mai come macchia, ma come cesura di esaltanti effetti di luce. […] Nella sua tematica vedutistica Canaletto diviene al tempo stesso poeta e storico di Venezia. Dietro quei monumenti e quei siti, rappresentati con tanta evidenza visiva, avverti l'orgoglio di chi intende che cosa sia stato il miracolo d'una città, padrona nei secoli del suo destino. Passeranno poche decine d'anni e Francesco Guardi non avrà più la stessa fede: è imminente la caduta della Repubblica.”

Rodolfo Pallucchini (1908–1989) storico dell'arte italiano

da I vedutisti veneziani del Settecento, 1967
Origine: Citato in Canaletto, I Classici dell'arte, a cura di Cinzia Manco, pagg. 181 - 188, Milano, Rizzoli/Skira, 2003. IT\ICCU\CAG\0608462 http://opac.sbn.it/opacsbn/opaclib?db=solr_iccu&rpnquery=%2540attrset%2Bbib-1%2B%2540and%2B%2540and%2B%2B%2540attr%2B1%253D13%2B%2540attr%2B4%253D1%2B%2522759.5%2522%2B%2B%2540attr%2B1%253D4005%2B%2540attr%2B4%253D1%2B%2522classici%2Bdell%2527arte%2522%2B%2B%2540attr%2B1%253D4018%2B%2540attr%2B4%253D1%2B%2522rizzoli%252Fskira%2522&totalResult=13&select_db=solr_iccu&nentries=1&rpnlabel=+Codice+Classificazione+Dewey+%3D+759.5+&format=xml&resultForward=opac%2Ficcu%2Ffull.jsp&searchForm=opac%2Ficcu%2Ferror.jsp&do_cmd=search_show_cmd&refine=4005%7C%7C%7Cclassici+dell%27arte%7C%7C%7Cclassici+dell%27arte%7C%7C%7CCollezione%404018%7C%7C%7Crizzoli%2Fskira%7C%7C%7Crizzoli%2Fskira%7C%7C%7CEditore&saveparams=false&&fname=none&from=11

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“Quelli che mi hanno insultata credevano di offendere me; in realtà hanno offeso l'umanità intera.”

Cécile Kyenge (1964) politica ed ex-ministro Italiano

Origine: Dall'intervista di Aldo Cazzullo, Kyenge: l'Italia non è un Paese razzista http://www.corriere.it/politica/13_giugno_22/kyenge-italia-non-e-un-paese-razzista_16019200-db14-11e2-99af-699e293a37b1.shtml, Corriere della Sera, 22 giugno 2013.

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“Il cervello che non vuole accettare la realtà produrrà sempre mille alibi per continuare a non scorgerla.”

Massimo Gramellini (1960) giornalista e scrittore italiano

L'ora di smettere, pos. 814
Cuori allo specchio

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“Si può dire che le due grandi composizioni che Velázquez dipinse verso la fine della carriera, Le damine di corte e Le filatrici, offrono un esempio evidentissimo del senso spaziale che il grande spagnolo possedeva, e dell'arte con cui sapeva utilizzare e realizzare gli insegnamenti tratti a suo tempo dalle opere del Tintoretto. Velázquez comunica realmente allo spettatore la nozione delle dimensioni, in primo luogo giovandosi degli esseri animati, degli oggetti, delle scale, degli ordigni per tessere, dei soffitti a volta e delle pareti, e in secondo luogo con la vita che infonde nei personaggi, coi loro gesti professionali, con una genuflessione, con una mano tesa. Ma è soprattutto il modo armonioso con cui sfrutta ombre e luci che costringe l'occhio ad abbracciare l'intera visione e a cogliere la distanza tra l'uno e l'altro piano. Con queste variazioni animate, Velázquez ci trasporta nello spazio che egli stesso ha creato, ci fa vivere direttamente in esso; e attinge così le vette della realtà artistica e vivente.”

August Liebmann Mayer (1885–1944)

da Velázquez, 1936
Origine: Citato in Velázquez, I Classici dell'arte, a cura di Elena Ragusa, pagg. 183 - 188, Milano, Rizzoli/Skira, 2003. IT\ICCU\TO0\1279609 http://opac.sbn.it/opacsbn/opaclib?select_db=solr_iccu&searchForm=opac%2Ficcu%2Favanzata.jsp&do_cmd=search_show_cmd&db=solr_iccu&Invia=Avvia+la+ricerca&saveparams=false&resultForward=opac%2Ficcu%2Ffull.jsp&nentries=1&rpnlabel=+Identificativo+SBN+%3D+IT%5CICCU%5CTO0%5C1279609+%28parole+in+AND%29+&rpnquery=%2540attrset%2Bbib-1%2B%2B%2540attr%2B1%253D1032%2B%2540attr%2B4%253D6%2B%2522IT%255C%255CICCU%255C%255CTO0%255C%255C1279609%2522&&fname=none&from=1

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“Il cancro alla gola può essere causato dal sesso orale. Senza essere troppo specifici, questo tipo particolare di cancro è causato dal papilloma virus umano (HPV) che in realtà si trasmette tramite il cunnilingus. […] se hai questa malattia il cunnilingus è anche la cura migliore.”

Michael Douglas (1944) attore e produttore cinematografico statunitense

Origine: Da un'intervista rilasciata a The Guardian; citato in Michael Douglas, cancro a gola causato da sesso orale http://www.ansa.it/web/notizie/specializzati/saluteebenessere/2013/06/03/Michael-Douglas-cancro-gola-causato-sesso-orale_8811575.html, Ansa.it, 3 giugno 2013.

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“Ma in realtà passeggiando per le strade di Firenze mi rendo conto che non solo i capolavori universali, ma ogni luogo della città mi dice qualcosa: un campo sportivo dove ho giocato, un giardino dove ho pianto, persino una fermata dell'autobus dove ho aspettato qualcosa o forse qualcuno. Ogni angolo della città deve scatenare un sentimento in chi vuol fare il sindaco. Altrimenti ha sbagliato mestiere. Potrà ragionare di culture politiche, discutere sulle grandi riforme. Magari sarà il più colto dei deputati o il più elegante tra i senatori. Ma non potrà mai fare il sindaco. Può provare a fare il primo cittadino solo chi crede che amministrare sia davvero un'estensione del verbo amare. L'etimologia della parola ci porterebbe altrove. Dovremmo dire infatti che amministrare significa servire. E il tema del servizio civico, della cosa pubblica è uno degli aspetti più intriganti della politica fatta con passione. Nell'abisso di solitudini che caratterizza il nostro tempo, c'è proprio bisogno di costruire una comunità, di incrociare sogni, di stabilire legami. Evitare l'individualismo dedicando del tempo al servizio del bene comune è già una suggestiva scelta controcorrente. Ma questo vale per ogni tipo di impegno politico. La peculiarità dell'esperienza come sindaco – o come candidato sindaco – sta proprio nel legame intimo e inebriante con la propria città.”

Matteo Renzi (1975) politico italiano

Origine: Fuori!, pp. 26

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“La poesia, essendo una manifestazione della lingua, e perciò per sua essenza dialogica, può essere un messaggio nella bottiglia, lanciato nella fiducia, certo non sorretta da ferma speranza, che la corrente la spinga comunque in qualche luogo, ad una terra; terra del cuore forse. Le poesie si dirigono verso qualcosa. Che cosa? Qualcosa di aperto, occupabile, il tu a cui si può parlare, forse una realtà a cui si può rivolgersi.”

Paul Celan (1920–1970) poeta rumeno

dal discorso pronunciato per il conferimento del Premio di Letteratura di Brema
Origine: Citato in Poesia tedesca contemporanea, a cura di Giacomo Cacciapaglia, Newton Compton Editori, Roma, 1980, p. 69.
Origine: Con diversa traduzione a pp. 35-36 de La verità della poesia.

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“Los Angeles mi ha incantato quando ero bambino con la sua energia, e penso che lo faccia anche alla gente. C'è qualcosa del deserto, l'elettricità, le palme, che promette che tutto è possibile. Mi colpì come fosse una tonnellata di mattoni e nel 1973 mi trasferii a L. A., che era un animale completamente diverso rispetto al 2015. Ma c'è quel filo che non ha perso, ovvero, qui è dove vieni ad esplorare il tuo sogno: che tu lo voglia o no, il sogno diventa realtà, fallisci miseramente o qualcosa del genere, oppure trovi un altro sogno che non pensavi nemmeno ti stesse aspettando, questo filo è rimasto. Do merito all'incantevole atmosfera di questo posto, la natura intrinseca di Los Angeles e della sua valle, le sue montagne, il suo deserto e i suoi coyoti. È una specie di magico inganno.”

Anthony Kiedis (1962) cantante statunitense

Los Angeles put a spell on me as a kid with its energy, and I think it does that to people. There's something about the desert, the electricity, the palm trees, just the promise that anything is possible. That hit me like a ton of bricks, and by 1973 I made my way to L.A., which was a completely different animal at that time relative to 2015. But there is that thread that it hasn't lost, which is, this is where you come to explore your dream; whether or not the dream comes true, you fail miserably or somewhere in between, or you find another dream you didn't even know was waiting for you, that thread maintains. I give credit to the enchanting vibe of this place, the inherent nature of Los Angeles and its valley, its mountains, its desert and its coyotes. It's kind of a magical trickery.

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“Anche tu stai ascoltando quella tirata?", chiese l'ingegnere. "Non prenderla troppo sul serio. Sono solo teorie. Gli esseri umani non possono fare a meno di elaborarle, ma la verità è che sono solo fantasie. E mutano in continuazione. Una volta, quando l'America era un paese giovane, la gente credeva in una cosa chiamata flogisto. Sai cos'è? No? Be', non importa, perché in realtà non è mai esistita. Un tempo si credeva anche che il comportamento fosse determinato da quattro umori. E si riteneva che la Terra avesse solo poche migliaia di anni. Ora crediamo che la Terra abbia almeno quattro miliardi di anni, crediamo nei fotoni e negli elettroni, e siamo convinti che il comportamento umano sia controllato da cose come l'Io e l'autostima. A noi queste convinzioni sembrano più scientifiche e superiori a quelle del passato". "E non è così?" Thorne si strinse nelle spalle. "Sono solo fantasie. Non sono realtà. Hai mai visto un'autostima? Me la potresti mettere su un piatto? E un fotone? Me ne puoi portare uno?" Kelly scosse il capo. "No, ma…". "E non ci riuscirai mai, perché queste cose non esistono. Per quanto seriamente le prenda la gente. Tra cent'anni rideranno di noi. Diranno: "Ma pensa che allora credevano nei fotoni e negli elettroni. Come potevano essere così stupidi?". E rideranno, perché avranno a disposizione fantasie più aggiornate e e migliori.”

Origine: Il mondo perduto, p. 433

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“Il pensiero e l'idea vincono sempre il fatto e sorpassano la realtà.”

Pietro Siciliani (1832–1885) pedagogista e filosofo italiano

Origine: Da Della legge storica e dell'odierno momento filosofico e politico del pensiero italiano, discorso critico del Dr. Pietro Siciliani, Fratelli Cammelli, Firenze 1862, p. 25.

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“Oggi andare in carcere significa, soprattutto per un giovane, affrontare un problema con i delinquenti e maturare nella capacità criminale. Il carcere è diventato una scuola di delinquenza, questa è la verità. Se vogliamo negare pure questo, allora vuol dire che neghiamo la realtà e possiamo comportarci come crediamo. Ma tutti in coscienza sappiamo che se quella è una scuola di delinquenza, fino a quando abbiamo la possibilità di cambiarla e farla diventare qualcos'altro, così come prevede la carta costituzionale, allora dobbiamo cercare veramente di evitare che quel delinquente, che delinque la prima volta e che si trova in una situazione soggettiva sicuramente favorevole alla possibilità di reinserimento nella società, non abbia il trauma del carcere. E non perché io voglio difendere chi delinque. Assolutamente.”

Antonio Marotta (1947) politico italiano

Origine: Citato in Camera dei deputati della Repubblica Italiani – XVII Leglislatura – Resoconto stenografico dell'Assemblea – Seduta n. 46 del 4 luglio 2013 http://documenti.camera.it/apps/commonServices/getDocumento.ashx?idLegislatura=17&sezione=assemblea&tipoDoc=pdf&idseduta=046 – Seguito della discussione del testo unificato delle proposte di legge: Ferranti ed altri; Costa: Delega al Governo in materia di pene detentive non carcerarie e disposizioni in materia di sospensione del procedimento con messa alla prova e nei confronti degli irreperibili (A.C. 331-927-A).. Roma, 4 luglio 2013.

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“Il vero cambiamento è il cambiamento non voluto. Affrontate la realtà e il cambiamento non voluto si verificherà.”

Anthony de Mello (1931–1987) gesuita e scrittore indiano

Un minuto di saggezza nelle grandi religioni

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“L'arte non è imitazione della realtà, ma interpretazione individuale di essa.”

Roberto Longhi (1890–1970) storico dell'arte italiano

da Breve ma veridica storia della pittura italiana, Sansoni Editore, 1988

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“Balthasar fu accusato di sudditanza nei confronti della dottoressa, e quindi di essere succube delle sue visioni mistiche […]. Lei era giudicata malevolmente superba, eccentrica, piuttosto visionaria […]. Le chiacchiere non mancarono e anzi durarono non poco, nella totale (o apparente?) indifferenza però di Balthasar, lei invece in qualche passaggio dei suoi commenti al Vangelo di Giovanni si lascia sfuggire qualche critica velata nei confronti di quanti ipocritamente seminavano zizzania nella Chiesa a causa del distorto giudizio sul loro rapporto. Ma la sofferenza silenziosa e umile di entrambi per queste incomprensioni è abbastanza nota. Non c'è una riga […] in cui Balthasar faccia riferimento agli anni difficili […]; ha attraversato gli ultimi vent'anni della sua esistenza senza cercare improbabili rivendicazioni o riabilitazioni, salvo l'insistenza, quando richiesto, dell'importanza dell'opera di lei per comprendere la sua stessa opera, quasi per una sorta di riconoscimento oggettivo del valore di Adrienne e per non riservare solo a sé meriti culturali ed ecclesiali che da più parti cominciarono ad arrivare. Certo, lo ritroviamo ancora come un cavaliere solitario, nemmeno molto impegnato per la vita e lo sviluppo della Comunità di Giovanni che restò una realtà abbastanza esigua e forse elitaria.”

Marcello Paradiso (1953) presbitero e teologo italiano

Origine: Il blu e il giallo, p. 210

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“Arte è scoprire nella realtà certi segni e rapporti, logicamente inspiegabili, ed evocarli comunicandoli; così che per mezzo di quelli il mondo reale ci si presenti.”

Massimo Bontempelli (1878–1960) scrittore, saggista e giornalista italiano

Origine: da Panorama delle attività umane, La Nuova Europa, 25 marzo 1945

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“Anche le potenze demoniache, ostili all'uomo, si arrestano impotenti di fronte all'intima unione d'amore tra Gesù e chi lo accoglie con fede. Questa realtà dell'amore fedele che Dio ha per ciascuno di noi ci aiuta ad affrontare con serenità e forza il cammino di ogni giorno, che a volte è spedito, a volte invece è lento e faticoso.”

Papa Francesco (1936) 266° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Origine: Dall' omelia nella Santa Messa in suffragio dei cardinali e dei vescovi defunti nel corso dell'anno http://www.vatican.va/holy_father/francesco/homilies/2013/documents/papa-francesco_20131104_omelia-suffragio-defunti_it.html, Basilica Vaticana, 4 novembre 2013.

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