Frasi su ora
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“La signorina Julie è un carattere moderno e non perché in ogni epoca non ci siano state è un tipo che si spiana la strada, che oggi si vende per il potere, le onorificenze, distinzioni e diplomi, come in passato per i soldi, ed è un sintomo di degenerazione. Non è un buon elemento perché non ha resistenza, anche se purtroppo si perpetua con la sua pochezza; pare, infatti, che i degenerati sovente la preferiscano a livello inconscio, permettendole di riprodursi, generando esseri incerti che penano a sopravvivere e fortunatamente infine periscono, ora incapaci di adeguarsi alla realtà ora a causa dell'ineluttabile affioramento degli istinti repressi ora per la disperazione di non poter raggiungere il maschio. Il tipo è tragico, offre il quadro di un atroce conflitto contro la natura, è tragico come retaggio romantico, ormai indebitamente carpito dal naturalismo che persegue soltanto la felicità, quella felicità che solo le razze sane e vigorose possono attingere. Ma la signorina Julie è anche un resto di antica aristocrazia guerriera che oggi viene soppiantata dalla nuova aristocrazia dei nervi e del cervello; una vittima delle disarmonie familiari create dalla «colpa» di una madre, una vittima dei traviamenti di un'epoca, delle contingenze, nonché della sua costituzione debole, ciò che nel suo complesso corrisponde all'arcaico concetto di Destino ovvero di Legge Universale. Certo il naturalista ha eliminato, insieme a Dio, la colpa, tuttavia le conseguenze di un atto, pena, prigione o paura della galera, non possono essere rimosse”

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La signorina Julie, Prefazione

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“Le donne si trovano dovunque a vivere in questa deplorevole condizione: per difendere la loro innocenza, eufemismo per ignoranza, le si tiene ben lontane dalla verità e si impone loro un carattere artificioso, prima ancora che le loro facoltà intellettive si siano fortificate. Fin dall'infanzia si insegna loro che la bellezza è lo scettro della donna e la mente quindi si modella sul corpo e si aggira nella sua gabbia dorata, contenta di adorarne la prigione. Gli uomini possono scegliere attività e occupazioni diverse che li tengono impegnati e concorrono inoltre a dare un carattere alla mente in formazione. Le donne invece costrette come sono di occuparsi di una cosa sola e a concentrarsi costantemente sulla parte più insignificante di se stesse, raramente riescono a guardare al di là di un successo di un'ora. Ma se il loro intelletto si emancipasse dalla schiavitù a cui le hanno ridotte l'orgoglio e la sensualità degli uomini, insieme al loro miope desiderio di potere immediato, simile a quello di dominio da parte dei tiranni, allora ci dovremmo sorprendere delle loro debolezze.”

Rivendicazione dei diritti della donna
Origine: Da A Vindication of the Rights of Woman (1792), pubblicato a cura di Eileen Hunt Botting, Yale University Press, 2014, pp. 70-71; traduzione di F. Ruggeri in I diritti delle donne, Editori Riuniti, Roma, 1977.

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“Comunque adesso ho un po' paura, | ora che quest'avventura | sta diventando una storia vera, | spero tanto tu sia sincera!”

Lucio Battisti (1943–1998) compositore, cantautore e produttore discografico italiano

da Con il nastro rosa, lato B, n. 5
Una giornata uggiosa

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“Ciascuna ora è unica, la sola concessa in quel momento, esclusiva ed infinitamente preziosa.”

Abraham Joshua Heschel (1907–1972) rabbino e filosofo polacco

Il Sabato: Il suo significato per l'uomo moderno

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“[Raccontando di quando attraversò un campo di battaglia dal quale non erano stati ancora portati via i morti] Ad un tratto un cane sbuca di sotto il mantello di un cadavere, si slancia verso di noi, e ritorna subito nel suo nascondiglio emettendo dolorosi guaiti. La bestiola leccava, convulsamente la faccia del morto, e si dirigeva poi di nuovo verso di noi come per implorare soccorso, o per chiedere vendetta. Fosse lo stato d'animo, o il luogo o il tempo o il fatto stesso, o altro che non so spiegare, certo è che mai nulla, in nessun altro campo di battaglia, mi ha tanto commosso. Mi fermai un momento per apprezzare quella scena. Quest'uomo, mi dicevo, forse ha degli amici, ne ha forse in questo campo, nella sua compagnia, e giace qui, abbandonato da tutti meno che dal suo cane! Che lezione ci dà la natura tramite un animale!…
Che cosa è mai l'uomo e quale è il mistero delle sue impressioni! Avevo, senza commuovermi, ordinato battaglie che dovevano decidere della sorte dell'esercito, avevo veduto, con occhio distaccato, eseguire movimenti che portavano alla perdita di molti tra noi e ora mi sentivo toccato nel profondo dai gemiti e dal dolore di un cane… Quello che è certo è che in quel momento sarei stato più arrendevole verso un nemico supplichevole: capii meglio il gesto di Achille che restituisce il corpo di Ettore al pianto di Priamo.”

Origine: Citato in Las Cases, p. 203 https://books.google.it/books?id=bbtZAQAAQBAJ&pg=PT203.

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“Ahimè, i produttori dei prodotti commerciali dei dinosauri continuano a rigurgitare materiali di bassa qualità che sono o obsoleti o inappropriatamente derivativi. I documentari e i libri sui dinosauri sono diventati così numerosi che non hanno più fascino e non provo più nemmeno ad aggiornarmi. Ci sono anche dei seri problemi con la qualità e l'affidabilità, che spesso non soddisfano le aspettative degli scienziati. Ecco un esempio; ho quasi sferrato un calcio allo schermo della tv quando un documentario ha affermato che il cervello di Tyrannosaurus fosse grande quanto quello di un gorilla, nonostante il suo quoziente intellettivo fosse di poco superiore rispetto a quello di un coccodrillo. E perché i teropodi vengono spesso raffigurati immobili, pronti a sfidare le proprie prede prima di attaccarle, quando il vero scopo dei predatori è quello di colpire e sopraffare le proprie vittime prima che esse si accorgano di quello che sta accadendo? Questi standard bassi non mi sorprendono, siccome i media e la stampa spesso promuovono la credenza nel paranormale. Ma questi sono cavilli. La scienza dei dinosauri è quasi completamente cambiata nel mezzo secolo in cui sono stato cosciente. Vecchie star come Allosaurus e il sempre bizzarro Stegosaurus hanno ancora il loro fascino, ma ora sappiamo dell'esistenza dei sauropodi corazzati, dei terizinosauri panciuti e dei dromaeosauri dalle ali multiple simili a quelle degli uccelli. Il modello rettiliano è superato e quello uccello-mammifero è dominante.”

Gregory Scott Paul (1954) paleontologo, sociologo e illustratore statunitense

Alas, producers of commercial dinosaur products continue to churn out low quality product that is either obsolete or improperly derivative. Dino documentaries and books have become so plentiful that they are no longer special and I do not try to keep up with them. There are also serious problems with quality and accuracy which often fail to meet the expectations of scientists. More about those problems here. I about kicked in the TV screen when one dino doc claimed that the brain of Tyrannosaurus was as large as that of a gorilla when its IQ was not all that much better than a croc’s. And why are the theropods shown pausing to challenge their prey before they charge, when the actual focus of predators is to hit and overwhelm the victim before it knows what is happening? The low standards are not surprising considering how the media and press frequently carry product that promotes belief in the paranormal. But these are quibbles. Dinosaur science has almost completely transformed over the half century that my neural network has been aware of it. The old stand-bys from Allosaurus to the always strange Stegosaurus are still fascinating, but we now know about armored sauropods, fat-bellied therizinosaurs and multi-winged, near avian, sickle claws. The reptile model is out and the avian-mammalian is dominant.
Autobiography

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“In campo 11 per squadra sono troppi, è ora di giocare 9 contro 9.”

Socrate (-470–-399 a.C.) filosofo ateniese

Origine: Citato in Sebastiano Vernazza, Ditelo a Socrates http://www.gazzetta.it/Calcio/Altro_Calcio/Primo_Piano/2007/04_Aprile/06/socrates.shtml, Gazzetta.it, 6 aprile 2007.

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“Fino a ieri ero espulso. Ora invece sono ospite!”

Benito Mussolini (1883–1945) politico, giornalista e dittatore italiano
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“Napoli non è una città violenta, semmai la capitale del crimine ora è Roma. Certo, in momenti come questi chi gira con auto e orologi di lusso dimostra di non essere diventato abbastanza napoletano.”

Aurelio De Laurentiis (1949) produttore cinematografico, dirigente sportivo e imprenditore italiano

Origine: Citato in Tancredi Palmeri Il blob del 2011.Le migliori frasi http://www.gazzetta.it/Sport_Vari/Altri_Sport/Altri/30-dicembre-2011/blob-2011-migliori-frasi-804163295835.shtml, Gazzetta.it, 31 dicembre 2011.

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“Dimenticami ora, ma ricordami poi, quando l'amaro si sarà sciolto.”

Vladimir Vladimirovič Nabokov (1899–1977) scrittore, saggista e critico letterario russo

La vera vita di Sebastiano Knight

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“Nella solitudine il solitario divora se stesso. Nella moltitudine lo divorano i molti. Ora scegli.”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

Origine: Da la Repubblica, Gabriele Romagnoli, La scomparsa della solitudine, 2 giugno 2014.

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“Allora… io un tempo assai lunge | felice fui molto; non ora: | ma quanta dolcezza mi giunge | da tanta dolcezza d'allora!”

Giovanni Pascoli (1855–1912) poeta italiano

frammento dalla poesia Allora, da Dall'alba al tramonto
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“Vi amo tutti, ma dovete perdonarmi se ho perso la voce urlando e lamentandomi questa settimana e ho perso la testa un po’ di tempo prima quest’anno per cui dovrò leggere. Grazie Hollywood Foreign Press, giusto per sottolineare quello che ha già detto Hugh Laurie, voi e tutti noi apparteniamo alla categoria più diffamata in America. Pensateci: Hollywood, foreigners (stranieri), press (stampa). Ma chi siamo noi e che cosa è Hollywood? Siamo solo persone provenienti da altri luoghi. Sono nata e cresciuta e ho studiato nelle scuole pubbliche del New Jersey. Viola è nata nella cabina di un mezzadro in South Carolina ed è cresciuta a Central Falls, Rhode Island; Sarah Paulson è nata in Florida, allevata da una madre single a Brooklyn. Sarah Jessica Parker è una di sette o otto fratelli dell’Ohio. Amy Adams è nata a Vicenza, in Italia. E Natalie Portman è nata a Gerusalemme. Dove sono i loro certificati di nascita? E la bella Ruth Negga è nata ad Addis Abeba, in Etiopia, cresciuta a Londra – o forse in Irlanda ed è qui nominata per aver interpretato una ragazza proveniente da una piccola città della Virginia. Ryan Gosling, come tutte le persone migliori, è canadese, e Dev Patel è nato in Kenya, cresciuto a Londra, e qui ha interpretato un indiano cresciuto in Tasmania. Hollywood è dunque infestata da stranieri e da gente che viene da fuori. E se li cacciassimo tutti a calci non ci rimarrebbe nulla da guardare se non il football e le arti marziali. Che non sono arti. Mi hanno dato tre secondi per dire queste parole: il lavoro di un attore è quello di infilarsi nella vita delle persone diverse da noi, e far sentire come ci si sente. E nell’anno passato ci sono state molte, molte, molte prove di attore potenti in questo senso. Mozzafiato. Ma ce n’è stata una quest’anno che mi ha stordito. Colpito al cuore. Non perché fosse particolarmente buona; non c’era niente di buono. Ma è stata efficace e ha fatto il suo dovere. Ha fatto ridere l’audience a cui era destinata. È stato il momento in cui la persona che chiedeva di sedersi sulla poltrona più rispettata nel nostro Paese ha imitato un giornalista disabile che superava per privilegi, potere e per capacità di reagire. Vedere quella scena mi ha spezzato il cuore e ancora non riesco a togliermela dalla testa. Perché non era un film. Era vita reale. E questo istinto di umiliare gli altri, quando è usato da qualcuno che ha una grande visibilità, da parte di qualcuno potente, si trasmette nella vita di tutti, perché dà un pò il permesso agli altri di fare la stesse cose. La mancanza di rispetto incoraggia altra mancanza di rispetto, la violenza incita alla violenza. E quando i potenti usano la loro posizione di prevaricare gli altri tutti noi perdiamo. O. K., andare avanti con lui. E questo mi porta alla stampa. Abbiamo bisogno di una stampa capace di esercitare il controllo sui potenti, e farli rispondere per ogni gesto oltraggioso. È per questo che i nostri fondatori hanno inserito la libertà di stampa ed espressione nella Costituzione. Quindi chiedo alla facoltosa Hollywood Foreign Press e a tutti i presenti di unirsi a me nel sostenere il Comitato per la protezione dei giornalisti, perché ne avremo bisogno nell’immediato futuro, ne avremo bisogno per salvaguardare la verità. Ancora una cosa: una volta me ne stavo sul set a lamentarmi per qualcosa – del tipo che stavamo lavorando troppo o all’ora di cena o qualcosa di simile – e Tommy Lee Jones mi disse: «Non è un già un enorme privilegio, Meryl, essere solo un'attrice?». In effetti è proprio così, e dobbiamo ricordarci a vicenda il privilegio e la responsabilità di questo mestiere. Dovremmo essere tutti orgogliosi del lavoro di Hollywood che si onora qui stasera. Come la mia amica, la Principessa Leia, mi ha detto una volta, prendete il vostro cuore spezzato, e fatene arte."”

Meryl Streep (1949) attrice, doppiatrice e produttrice cinematografica statunitense

Golden Globe 2017, Meryl Streep riceve il Golden Globe alla carriera

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“Rendere illegale la marijuana è come dire che Dio ha commesso un errore. Capite cosa intendo? È come se Dio il settimo giorno avesse guardato giù verso la sua creazione: "Eccola, la mia creazione. Perfetta e sacra in tutti i sensi. Ora posso riposare. [imita Dio che si accorge della marijuana] Oh mio Io, ho lasciato della fottuta erba ovunque! Non mi sarei dovuto fare quella canna al terzo giorno, merda! Quello è stato il giorno in cui ho creato gli opossum. Mi fa ancora ridere! Se lascio erba ovunque, gli uomini penseranno che gli è permesso usarla. Ora devo creare i repubblicani!"”

Bill Hicks (1961–1994) comico statunitense

To make marijuana against the law is like saying to God made a mistake. You know what I mean? It's like God on the seventh day looked down on his creation: "There it is, my creation, perfect and holy in all ways. Now, I can rest. Oh my Me, I left fucking pot everywhere! I should never have smoked that joint on the third day, shit! That was the day I created possums. Still gives me a chuckle! If I leave pot everywhere that's gonna to give humans the impression they're supposed to use it. Now I have to create Republicans!".
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“Hai preso la tua decisione… ora vediamo se riesci ad imporla.”

Brandon Lee (1965–1993) attore e artista marziale statunitense

Film Il corvo

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“Sovente è nell’ora in cui l’artista e il poeta sembrano meno occupati nella loro opera che vi sono immersi più in profondità.”

Walter Benjamin (1892–1940) filosofo e scrittore tedesco

libro I “passages” di Parigi

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“E fuggendo Napoli, per inseguire un Nord mitico, che quasi sempre non oltrepassava Roma, [i giovani intellettuali napoletani] venivano a loro volta inseguiti da Napoli, come da una segreta ossessione. Ché Napoli usa seguire i suoi concittadini dovunque, come un'ombra, se si trasferiscono altrove…. Così Napoli, dove è così difficile vivere e che invoglia tanto a partire, che è così difficile abbandonare e che costringe sempre a tornare, diventa, più di molti altri, il luogo emblematico di una generale condizione umana nel nostro tempo: trovarsi su un inabitabile pianeta, ma sapere che è l'unico dove per ora possiamo star di casa.”

Fabrizia Ramondino (1936–2008) scrittrice italiana

da Star di casa, Garzanti, Milano, 1991, pp. 59-60
Origine: Citato in Maria Ornella Marotti, Ethnic Matriarchy: Fabrizia Ramondino's Neapolitan Word, in Italian Women Writers from the Renaissance to The Present, [Revising the Canon], Edited with an Introduction by Maria Ornella Marotti, The Pennsylvania State University Press, University Park, Pennsylvania, 1996, p. 184 https://books.google.it/books?id=-jj5TNYvakMC&lpg=PA184&dq=&pg=PA184#v=onepage&q&f=false

Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“La quarantena
Capitolo lll

Il Coronavirus, il virus
che solo nel mese
di marzo 2020 ha devastato
e ucciso intere generazioni
di tutta Italia.
Un mostro invisibile
ed aberrante che ha messo
in ginocchio il mondo intero.
Ogni giorno un bollettino
di guerra, in ogni paese
e in ogni città si piangono
morti di ogni ceto sociale
dal più povero al più abbiente.
Dal più giovane
al più anziano senza nessuna
distinzione di sesso.
Un virus orribile e cruento
che ha fatto chiudere i battenti
a milioni di esercizi pubblici,
fabbriche, piccoli e grandi
imprenditori, dando lavoro
in modo continuativo
ed esasperante ma instancabilmente
e sempre con il cuore ai medici,
paramedici, infermieri, personale
dei supermercati, autotrasportatori,
addetti alle pulizie e operatori
ecologici senza dimenticare
le Forze dell'ordine così efficenti
e umani in questo periodo
così delicato e drammatico
che sta attraversando il nostro paese.
Un paese irriconoscibile e deserto
di cui possono uscire poche persone
solo per il fabbisogno famigliare
muniti di guanti e mascherine.
Siamo tutti sottoposti alla quarantena
Ordinata dal Governo, ora la nostra casa
non è solo un rifugio è anche la nostra
salvezza.
Purtroppo non per tutti in quanto
l'obbligo di vivere insieme
costantemente tra le mura
domestiche fanno emergere
i lati peggiori degli esseri umani
dando sfogo all'aggressività,
l'intolleranza, l'esasperazione
rendendo la convivenza forzata
difficoltosa e ingestibile
con la preoccupazione costante
di ammalarsi anche a livello
psicologico e mentale danneggiando
inevitabilmente e drasticamente
i rapporti familiari.
In futuro ci saranno strascichi
di persone che ne usciranno
fragili e vulnerabili
psicologicamente
e fisicamente.
Ma. Andrà tutto bene.”

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“Ora posso morire. Questo era ciò che desideravo: che si sappia per che cosa lottiamo, che si conosca la causa che vogliamo difendere, che vengano a vederci, ci studino e poi raccontino la verità: siamo uomini d'onore e non banditi.”

Emiliano Zapata (1879–1919) rivoluzionario, politico e guerrigliero messicano

Origine: Citato in Dizionario mondiale di Storia, Rizzoli Larousse, Milano, 2003, p. 1364. ISBN 88-525-0077-4

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“Verrà il tempo in cui gli uomini aborriranno il consumo di carne come noi ora aborriamo i cannibali.”

Alphonse De Lamartine (1790–1869) poeta, scrittore e storico francese

citato in Franco Libero Manco, Biocentrismo. L'alba della nuova civiltà, Nuova Impronta Edizioni, Roma 1999, p. 204

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“Credevo che Disneyland fosse unica al mondo, invece ora ho visto l'originale.”

Walt Disney (1901–1966) imprenditore, fumettista (creatore di cartoni animati)

in visita al Tivoli di Copenaghen; citato in James Stewart-Gordon, La Danimarca, Paese felice

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“Io non sono vecchio! Non vogliono dir nulla settantaquattro anni! Cinquant'anni non sono nulla, non mi separano affatto dalla giovinezza. Se mi volto, dietro le mie spalle c'è la giovinezza chiara, nitida, e dietro c'è la fanciullezza, ancora più chiara e nitida di quando avevo vent'anni. I pensieri sono con me, li devo ancora sviluppare, e così i sentimenti, i desideri: li devo ancora appagare! Io non sono affatto sazio di vita, comincio appena ora ad assaporarla! Perché mi mettete addosso questi dolori artritici, queste rughe che mi fanno ghignare mentre non ghigno affatto, queste borse di pelle? Perché m'impastoiate come un mulo e mi accecate? Perché mi otturate le orecchie? E perché mi guardate con quegli occhi che trovano maturale che io muoia? C'è un errore, ve lo giuro! Arrivate alla mia età e ve ne accorgerete! Ma allora avrete anche voi un bel gridare, e quelli che avranno i venti, i trenta, i quaranta, i cinquant'anni che adesso avete voi non vi crederanno, e vi conforteranno col tono bonario che si usa con i pazzi quando dicono d'essere sani!". Paolo uscì; tremava leggermente. Come poteva un uomo ridursi così? Era chiaro: niente mai meditazione, niente mai volontà, niente mai autocritica, e quindi niente coraggio, niente dignità, niente luce intellettuale, niente superiorità sulla morte. Lo spirito, relegato nella stiva del corpo, costretto a servirlo per renderne infiniti i godimenti, ora si limitava a sbattere le sue catene per annunziare che il padrone colava a picco.”

Vitaliano Brancati (1907–1954) scrittore, sceneggiatore
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“ORA VIENE ROLAND ALLA TORRE NERA! HO MANTENUTO FEDE ALLA MIA PAROLA E PORTO ANCORA LA PISTOLA DI MIO PADRE E TU TI APRIRAl ALLA MIA MANO!»
«Vengo nel nome di Steven Deschain, colui che è di Gilead!
«Vengo nel nome di Gabrielle Deschain, colei che è di Gilead!
«Vengo nel nome di Cortland Andrus, colui che è di Gilead!
«Vengo nel nome di Cuthbert Allgood, colui che è di Gilead!
«Vengo nel nome di Alain Johns, colui che è di Gilead!
«Vengo nel nome di Jamie DeCurry, colui che è di Gilead!
«Vengo nel nome di Vannay il Saggio, colui che è di Gilead!
«Vengo nel nome di Hax il Cuoco, colui che è di Gilead!
«Vengo nel nome di David il Falcone, colui che è di Gilead e del cielo!
«Vengo nel nome di Susan Delgado, colei che è di Mejis!
«Vengo nel nome di Sheemie Ruiz, colui che è di Mejis!
«Vengo nel nome di Père Callahan, colui che è di Jerusalem's Lot e delle strade!
«Vengo nel nome di Ted Brautigan, colui che è dell'America!
«Vengo nel nome di Dinky Earnshaw, colui che è dell'America!
«Vengo nel nome di zia Talitha, colei che è di Crocefiume, e qui poserò la sua croce, come ho giurato!
«Vengo nel nome di Stephen King, colui che è del Maine!
«Vengo nel nome di Oy, il coraggioso, colui che è del Medio-Mondo!
«Vengo nel nome di Eddie Dean, colui che è di New York!
«Vengo nel nome di Susannah Dean, colei che è di New York!
«Vengo nel nome di Jake Chambers, colui che è di New York, colui che chiamo mio vero figlio!
«Io sono Roland di Gilead, e vengo io stesso; tu ti aprirai per me.”

Stephen King (1947) scrittore e sceneggiatore statunitense