Frasi su ora
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“Vediamo dunque, qual è il processo da cui risulta quella particolar rappresentazione che si suol chiamare umoristica; se questa ha peculiari caratteri che la distinguono, e da che derivano; se vi è un particolar modo di considerare il mondo, che costituisce appunto la materia e la ragione dell'umorismo. […] Ho già detto altrove, e qui m'è forza ripetere– l'opera d'arte è creata dal libero movimento della vita interiore che organa le idee e le immagini in una forma armoniosa, di cui tutti gli elementi han corrispondenza tra loro e con l'idea madre che le coordina. […] Vedo una vecchia signora, coi capelli ritinti, tutti unti non si sa di qual orribile manteca, e poi tutta goffamente imbellettata e parata d'abiti giovanili. Mi metto a ridere. "Avverto" che quella vecchia signora è il contrario di ciò che una rispettabile signora dovrebbe essere. Posso così, a prima giunta e superficialmente, arrestarmi a questa espressione comica. Il comico è appunto un "avvertimento del contrario".
Ma se ora interviene in me la riflessione, e mi suggerisce che quella vecchia signora non prova forse piacere a pararsi così come un pappagallo, ma che forse ne soffre e lo fa soltanto perché pietosamente, s'inganna che, parata così, nascondendo le rughe e le canizie, riesca a trattenere a sé l'amore del marito molto più giovane di lei, ecco che io non posso più riderne come prima, perché appunto la riflessione, lavorando in me, mi ha fatto andar oltre a quel primo avvertimento, o piuttosto, più addentro: da quel primo avvertimento del contrario mi ha fatto passare a questo sentimento del contrario. Ed è tutta qui la differenza tra il comico e l'umoristico. […] non ci fermiamo alle apparenze, ciò che inizialmente ci faceva ridere adesso ci farà tutt'al più sorridere.”

Luigi Pirandello (1867–1936) drammaturgo, scrittore e poeta italiano premio Nobel per la Letteratura nel 1934

da L'umorismo
Citazioni di Jacopo marino

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“Noi non ci accontentiamo di vedere la bellezza, anche se il Cielo sa che gran dono sia questo. Noi vogliamo qualcos'altro, che è difficile descrivere a parole: vogliamo sentirci uniti alla bellezza che vediamo, trapassarla, riceverla dentro di noi, immergerci in essa, diventarne parte. Ecco perché abbiamo popolato l'aria, la terra e l'acqua di dei e dee, ninfe ed elfi che, dato che a noi non è possibile, possano almeno loro, queste proiezioni di noi stessi, godere ritrovando in se stessi quella bellezza, quella grazia, e quel potere di cui la Natura è immagine. Ecco perché i poeti ci narrano tante meravigliose menzogne. Essi parlano come se il Vento dell'Occidente potesse davvero soffiare dentro un'anima umana: ma non è vero. Ci dicono che "la Bellezza nata da un sussurro" passerà in un volto umano: ma non lo farà. Non per ora. E se prendiamo sul serio l'immagine della Scrittura, se crediamo che Dio un giorno ci darà davvero la Stella del Mattino e ci farà indossare lo splendore del sole, allora possiamo credere che gli antichi miti, come la poesia moderna, pur così falsi nel loro significato storico, siano tanto vicini alla verità quanto la profezia. In questo momento noi ci troviamo all'esterno del mondo, dalla parte sbagliata della porta. Possiamo percepire la freschezza e la purezza del mattino, senza però che queste ci possano rendere freschi puri come loro. Non possiamo penetrare lo splendore che vediamo. Ma tutte le foglie del Nuovo Testamento sussurrano frusciando che non sarà sempre così. Un giorno, a Dio piacendo, riusciremo ad entrare. Quando le anime umane saranno diventate così perfette nella loro obbedienza volontaria da uguagliare le creature inanimate nella loro obbedienza senza vita, allora potranno riscoprirsi della medesima gloria della natura, anzi, di quella Gloria ben più grande di cui la natura non è che un primo abbozzo. La Natura è mortale: noi le sopravviveremo. Quando tutti i soli e tutte le nebulose saranno tramontati, ognuno di voi sarà ancora vivo. La Natura non è che un'immagine, un simbolo, ma è il simbolo che la Scrittura mi invita ad usare. Siamo invitati ad entrare attraverso la Natura, oltrepassandola, fino a raggiungere quello splendore che essa è in grado di riflettere solo in parte. E una volta dentro, oltrepassata la Natura, potremo mangiare dell'albero della vita.”

Clive Staples Lewis (1898–1963) scrittore e filologo britannico

Origine: Citato in Gulisano, p. 182.

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“Batte un'ora… Non contiamo le ore se non dopo che sono perdute.”

Edward Young (1683–1765) poeta britannico

1819

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“Chi pensa che i regimi comunisti dell'Europa Centrale siano esclusivamente opera di criminali, si lascia sfuggire una verità fondamentale: i regimi criminali non furono creati da criminali ma da entusiasti, convinti di aver scoperto l'unica strada per il paradiso. Essi difesero con coraggio quella strada, giustiziando per questo molte persone. In seguito, fu chiaro che il paradiso non esisteva e che gli entusiasti erano quindi degli assassini. Allora tutti cominciarono a inveire contro i comunisti: Siete responsabili delle sventure del paese (è impoverito e ridotto in rovina), della perdita della sua indipendenza (è caduto in mano alla Russia), degli assassinii giudiziari Coloro che venivano accusati rispondevano: Noi non sapevamo! Siamo stati ingannati Noi ci credevamo! Nel profondo del cuore siamo innocenti! La discussione si riduceva a questa domanda: Davvero loro non sapevano? Oppure facevano solo finta di non aver saputo nulla? Tomas seguiva la discussione (così come la seguivano tutti i dieci milioni di cechi) e si diceva che tra i comunisti c'era sicuramente chi non era del tutto all'oscuro (dovevano pur sempre aver sentito parlare degli orrori che erano stati commessi e che venivano ancora commessi nella Russia postrivoluzionaria). Ma era probabile che la maggior parte di loro non ne sapesse davvero nulla. E si disse che la questione fondamentale non era: Sapevamo o non sapevamo?, bensì: Si è innocenti solo per il fatto che non si sa? Un imbecille seduto sul trono è sollevato da ogni responsabilità solo per il fatto che è un imbecille? Ammettiamo pure che un procuratore ceco che all'inizio degli Anni Cinquanta chiedeva la pena di morte per un innocente sia stato ingannato dalla polizia segreta russa e dal proprio governo. Ma ora che sappiamo tutti che le accuse erano assurde e i giustiziati innocenti, com'è possibile che quello stesso procuratore difenda la purezza della propria anima e si batta il petto: La mai coscienza è senza macchia, io non sapevo, io ci credevo. La sua irrimediabile colpa non risiede proprio in quel 'Io non sapevo! Io ci credevo!'? Fu allora che a Tomas tornò in mente la storia di Edipo: Edipo non sapeva di dormire con la propria madre ma, quando capì ciò che era accaduto, non si sentì innocente. Non poté sopportare la vista delle sventure che aveva causato con la propria ignoranza, si cavò gli occhi e, cieco, partì da Tebe. Tomas sentiva le grida dei comunisti che difendevano la loro purezza interiore e diceva tra sé: Per colpa della vostra incoscienza la nostra terra ha perso, forse per secoli, la sua libertà e voi gridate che vi sentite innocenti? Come potete ancora guardarvi intorno? Come potete non provare raccapriccio? Siete o non siete capaci di vedere? Se aveste gli occhi, dovreste trafiggerveli e andarvene da Tebe!”

L'insostenibile leggerezza dell'essere

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“Vi sono in ogni uomo, in ogni ora, due postulazioni simultanee, una verso Dio, l'altra verso Satana.”

Charles Baudelaire (1821–1867) poeta francese

da Il mio cuore messo a nudo
Origine: Citato in Elena Spagnol, Citazioni, Garzanti, 2003.

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“Sei orgoglioso di te stesso, Jeff? Sarei potuto essere seriamente ferito la settimana scorsa. E tu hai avuto molto fegato a lasciarmi combattere da solo con un infortunio all'occhio, specialmente considerando che tu sei quello che ha ferito il mio occhio per primo. Allo stesso modo in cui tu hai parlato di me precedentemente sul fatto di aver inventato tutto, uscendo fuori con la tua graziosa pittura facciale beffandoti di me, ora voglio mostrarti qualcosa, Jeff. [prende una medicina liquida per occhi] Questo, è polimixina B solfato. Devo applicarlo al mio occhio tre volte al giorno. L'unico modo per ottenere questo è con una prescrizione, da un dottore. Ora, io so che tu conosci una o due cose sulle prescrizioni per le medicine, ma io non penso che tu comprenda il fatto che tu debba andare da un dottore per ottenere legalmente alcune di queste. Diversamente da te, Jeff, questa è l'unica sostanza estranea che permetto nel mio corpo. Quindi, se vuoi imitarmi, perché non provi a vivere in un modo pulito? Perché non provi ad avere uno stile di vita come lo Straight Edge? Jeff … sei stato licenziato due volte. Sai quante volte sono stato licenziato io? Zero. Jeff, sai quante volte sono stato sospeso? Zero. Sai quante volte sono stato in riabilitazione? Esatto, zero. E sai quante possibilità hai di battermi a Night of Champions? [lunga pausa] Zero.”

Phil Brooks (1978) wrestler statunitense

Smackdown del 10 luglio 2009. Rivolto a Jeff Hardy prima del suo match contro Khali, per provare sia che il suo infortunio all'occhio era reale (nella storyline), sia per attaccare Jeff per i suo errori relativi alla sospensione di 16 mesi prima

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“La conoscenza di von Balthasar della tradizione (patristica, medioevale e moderna, sia sistematica che esistenziale, mistica e poetica) cattolica in un periodo in cui ci sono troppe novità dell'ultima ora in teologia, non può essere mai abbastanza ammirata o sovra stimata.”

Hans Küng (1928) teologo, sacerdote e scrittore svizzero

Origine: Da Incarnazione di Dio: Introduzione al pensiero teologico di Hegel, prolegomeni ad una futura cristologia, Queriniana, 1972.

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“Anche se è generalmente noto, penso che sia ora di annunciare che sono nato ad un'età molto precoce.”

Groucho Marx (1890–1977) comico

Origine: Dall'autobiografia Groucho ed io, 1959.

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“Questo momento è stato straordinario. Ero lì, immobile e gelato, immerso in un'estasi orribile. Ma nel seno stesso di quest'estasi era nato qualcosa di nuovo: comprendevo la Nausea, ora, la possedevo. A dire il vero, non mi formulavo la mia scoperta. Ma credo che ora mi sarebbe facile metterla in parole. L'essenziale è la contingenza. Voglio dire che, per definizione, l'esistenza non è la necessità. Esistere è esser lì, semplicemente; gli esistenti appaiono, si lasciano incontrare, ma non li si può mai dedurre. C'è qualcuno, credo, che ha compreso questo. Soltanto ha cercato di sormontare questa contingenza inventando un essere necessario e causa di sé. Orbene, non c'è alcun essere necessario che può spiegare l'esistenza: la contingenza non è una falsa sembianza, un'apparenza che si può dissipare; è l'assoluto, e per conseguenza la perfetta gratuità. Tutto è gratuito, questo giardino, questa città, io stesso. E quando vi capita di rendervene conto, vi si rivolta lo stomaco e tutto si mette a fluttuare, come l'altra sera al «Ritrovo dei ferrovieri»: ecco la Nausea; ecco quello che i Porcaccioni — quelli di Poggio Verde e gli altri — tentano di nascondersi con il loro concetto di diritto. Ma che meschina menzogna: nessuno ha diritto; essi sono completamente gratuiti, come gli altri uomini, non arrivano a non sentirsi di troppo. E nel loro intimo, segretamente, sono di troppo, cioè amorfi e vacui; tristi.”

2003, p. 164
La nausea

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“Qualche ora o qualche anno di attesa [della morte] è lo stesso, quando si è perduta l'illusione di essere eterno.”

Jean Paul Sartre (1905–1980) filosofo, scrittore, drammaturgo e critico letterario francese

Origine: Da il muro.

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“Avevano cominciato a considerare il governo degli Usa come una mera appendice dei loro affari. Ora sappiamo che il governo esercitato dalla finanza organizzata è altrettanto pericoloso del governo della malavita organizzata.”

Franklin Delano Roosevelt (1882–1945) 32º presidente degli Stati Uniti d'America

Origine: Al Madison Square Garden, 1936; citato in Marcello De Cecco, Roberta Carlini, Alla radice della crisi, il manifesto, 5 dicembre 2008.

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“Abbiamo battuto i tedeschi due volte e ora sono tornati!”

Margaret Thatcher (1925–2013) primo ministro del Regno Unito

dal Vertice CE, dicembre 1989

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“La rimonta inizia ora!”

Margaret Thatcher (1925–2013) primo ministro del Regno Unito

il giorno successivo alle elezioni del 1997
The fightback begins now!
Post-premiership
Origine: In una telefonata a Michael Portillo la mattina dopo le elezioni generali del 1997.

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“Le ore sono andate e le parole consumate attendon le parole che verranno. | Castelli e primavere che hai creduto di vedere non sai se son durante un'ora o un anno. | Son pronti i tuoi misteri: chiama ciò che non conosci, | già corri dove ho corso, verso nuove strade e voci, | ma se vorrai capire tutto questo che cos' è, | allora ti ricorderai, allora ti ricorderai, allora ti ricorderai di me.”

Francesco Guccini (1940) cantautore italiano

da Canzone delle ragazze che se ne vanno
Quei giorni spesi a parlare di niente | sdraiati al sole, inseguendo la vita | come l'avessimo sempre capita, | come qualcosa capito per sempre. (da Canzone per Piero)
Stanze di vita quotidiana

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“Mentre preparava le valigie e le carte, Nechljudov si soffermò sul suo diario, ne rilesse alcuni passi e le ultime cose scritte. Prima di partire per Pietroburgo aveva annotato: «Katiuša non vuole il mio sacrificio, ma il suo. Lei ha vinto, e io ho vinto. Mi riempie di gioia per il mutamento interiore che mi pare (non oso ancora crederci) stia avvenendo in lei. Non oso ancora crederci, ma mi pare che torni a vivere». Sulla stessa pagina, di seguito, era scritto: «Ho passato un momento molto difficile e molto gioioso. Ho saputo che si era comportata male in infermeria. E a un tratto ho provato un dolore terribile. Non mi aspettavo un dolore simile. Le ho parlato con ripugnanza e odio e poi mi sono ricordato di me, di quante volte anche ora, sia pure nei pensieri, sono stato colpevole di ciò per cui la odiavo, e a un tratto nello stesso momento ho trovato disgustoso me stesso e pietosa lei, e mi sono sentito molto bene. Se solo sapessimo vedere in tempo la trave nel nostro occhio, quanto saremmo più buoni». Alla data di quel giorno scrisse: «Sono stato da Nataša e proprio perché ero contento di me sono stato cattivo, aggressivo, e me ne è rimasta una sensazione penosa. Ebbene, che devo fare? Da domani comincia una nuova vita. Addio vecchia vita, per sempre. Molte impressioni si sono accumulate, ma non riesco ancora a ricondurle a unità.”

Lev Nikolajevič Tolstoj (1828–1910) scrittore, drammaturgo, filosofo, pedagogista, esegeta ed attivista sociale russo
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“Uno dei misteri del matrimonio, che deve essere un sacramento e uno dei più incredibili, è che un uomo inutile come me, può diventare indispensabile in certi momenti. Non mi sono mai sentito così piccolo come ora che so quanto sono necessario.”

Gilbert Keith Chesterton (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista inglese

Origine: Citato nella postfazione a Gilbert Keith Chesterton, La Ballata del Cavallo Bianco, Raffaelli Editore, Seconda Edizione 2011, a cura di Annalisa Teggi e Marco Antonellini, postfazione di Marica Ferri, p. 171.

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“Ora siamo in B e non possiamo fare altro che confrontarci con questa realtà, una realtà difficile.”

Alessandro Del Piero (1974) calciatore italiano

Origine: Citato in Del Piero e la A «Quest'anno tifo per il Palermo» http://archiviostorico.gazzetta.it/2006/settembre/11/Del_Piero_Quest_anno_tifo_ga_10_060911082.shtml, La Gazzetta dello Sport, 11 settembre 2006.

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“Anima mia all'erta sta': ora e qui è l'eternità.”

Michael Ende (1929–1995) scrittore tedesco

da Lo specchio nello specchio

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“Si fa più in un quarto d'ora dopo aver pregato, che in due ore senza preghiera.”

Giuseppe Allamano (1851–1926) presbitero italiano

La vita spirituale

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“Chi ha fame, ha fame subito, chi ha sete ha sete ora, chi soffre soffre adesso.”

Vittorio Pastori (1926–1994) presbitero e missionario italiano

Origine: Citato in Sandro Pasquali, Don Vittorione. Il bulldozer degli ultimi, Milano, Paoline, 1996. ISBN 9788831512275

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“Confesso di ritenere che sarebbe in una certa misura degradante sia nei miei confronti, sia nei confronti della [Royal] Institution il fatto che il salario, a mio avviso già in precedenza moderato, debba essere ora ridotto di un quarto, mentre l'impegno e la responsabilità dell'incarico risultano aumentati anziché diminuiti.”

Thomas Young (1773–1829) scienziato britannico

Origine: Citato in Richard J. Weiss, Breve storia della luce: arte e scienza dal Rinascimento a oggi, traduzione di Elisabetta Maurutto, edizioni Dedalo, Bari 2005.

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“Complimenti per lo stadio. La Juve, come sem­pre, arriva prima degli altri. È un grande van­taggio, era ora di vedere un impianto decente anche in Italia.”

Roberto Mancini (1964) allenatore di calcio ed ex calciatore italiano

Origine: Citato in Mancini: «Sento miei solo gli scudetti vinti sul campo» http://www.tuttosport.com/calcio/serie_a/juventus/2011/09/16-144606/Mancini%3A+%C2%ABSento+miei+solo+gli+scudetti+vinti+sul+campo%C2%BB, Tuttosport.com, 16 settembre 2011.

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“"No!" disse Thorin. "In te c'è più di quanto tu non sappia, figlio dell'Occidente cortese. Coraggio e saggezza, in giusta misura mischiati. Se un maggior numero di noi stimasse cibo, allegria e canzoni al di sopra dei tesori d'oro, questo sarebbe un mondo più lieto. Ma triste o lieto, ora debbo lasciarlo. Addio!"
Allora Bilbo si allontanò, e se ne andò in disparte; tutto solo si sedette avvolto in una coperta e, lo crediate o no, pianse finché i suoi occhi non furono rossi e roca la voce.”

2004, p. 362
Lo Hobbit
Variante: "No!" disse Thorin. "In te c'è più di quanto tu non sappia, figlio dell'Occidente cortese. Coraggio e saggezza, in giusta misura mischiati. Se un maggior numero di noi stimasse cibo, allegria e canzoni al di sopra dei tesori d'oro, questo sarebbe un mondo più lieto. Ma triste o lieto, ora debbo lasciarlo. Addio!" Allora Bilbo si allontanò, e se ne andò in disparte; tutto solo si sedette avvolto in una coperta e, lo crediate o no, pianse finché i suoi occhi non furono rossi e roca la voce.

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“Nella Contea diremmo che sono le nove. L'ora giusta per una deliziosa prima colazione presso una finestra aperta sul sole di primavera”

Pipino
Il Signore degli Anelli, Il ritorno del re
Variante: "Nella Contea diremmo che sono le nove. L'ora giusta per una deliziosa prima colazione presso una finestra aperta sul sole di primavera"

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“Capisco più ora, di quando avevo quarant' anni!”

Murray Perahia (1947) pianista e direttore d'orchestra statunitense

citato in Corriere della sera, 3 febbraio 2010

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“Ora che in tutto il mondo la gente comincia a sentire il gusto amaro dell'epoca postindustriale, il blues del delta ha trovato un pubblico mondiale.”

Alan Lomax (1915–2002) etnomusicologo, antropologo e produttore discografico statunitense

La terra del Blues

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“A che pro sventolare lo spauracchio dei camerati? Semplice, caduto Silvio e sepolto – almeno per ora – l'antiberlusconismo, è indispensabile costruire un nuovo nemico.”

da È sparito il nemico Berlusconi. Spuntano i fascisti immaginari http://www.liberoquotidiano.it/news/920291/E--sparito-il-nemico-Berlusconi-Spuntano-i-fascisti-immaginari.html, Libero, 27 gennaio 2012

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“Ora vedo che le parole agiscono in maniera imprevedibile, e che non bisogna credere a ciò che si vede.”

Roberto Vecchioni (1943) cantautore, paroliere e scrittore italiano

Scacco a Dio

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“Si comincia con quasi un'ora e mezza di ritardo sull'orario previsto. A lungo è rimasto incerto se questo incontro dovesse disputarsi o meno.”

Bruno Pizzul (1938) giornalista e ex calciatore italiano

Juventus-Liverpool, 29 maggio 1985, calcio d'inizio
Citazioni tratte da telecronache

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