Frasi su indispensabile

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema indispensabile, essere, vita, proprio.

Frasi su indispensabile

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“Ancora sedicenne, li osservavo con cupa meraviglia; già allora mi stupivano la grettezza del loro pensiero, la stupidità delle occupazioni, dei giochi, dei discorsi loro. Non capivano certe cose cosí indispensabili, non s'interessavano di argomenti cosí suggestivi e impressionanti che per forza presi a considerarli inferiori a me. Non era la vanità offesa che mi ci spingeva, e, per amor di Dio, non venitemi avanti con le obiezioni convenzionali, rancide fino alla nausea, che io non facevo che sognare, mentre essi già allora capivano la vita reale. Nulla essi capivano, nessuna vita reale, e vi giuro che questo, appunto, era ciò che piú m'indignava in loro. Al contrario, la realtà piú evidente, piú abbagliante la percepivano in modo fantasticamente sciocco e già allora si abituavano ad inchinarsi nient'altro che al successo. Di tutto ciò che era giusto, ma umiliato e oppresso, ridevano crudelmente e vergognosamente. La posizione la consideravano ingegno; a sedici anni discorrevano già di comodi posticini. Naturalmente, in questo molto derivava dalla stupidità, dal cattivo esempio che aveva sempre circondato la loro infanzia e adolescenza. Erano depravati fino alla mostruosità. S'intende che anche qui c'era soprattutto esteriorità, soprattutto cinismo ostentato, s'intende che la giovinezza e una certa freschezza trasparivano anche in loro perfino attraverso la depravazione; ma in loro non era attraente nemmeno la freschezza e si manifestava come una specie di bricconeria. Io li odiavo tremendamente, sebbene fossi magari peggio di loro. Essi mi ripagavano della stessa moneta, e non nascondevano la propria ripugnanza per me. Ma io non desideravo piú il loro affetto; al contrario, avevo sempre sete della loro umiliazione.”

Fëdor Dostoevskij (1821–1881) scrittore e filosofo russo

A proposito della neve bagnata, III; 2002, p. 70

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“Ecco come bisogna essere! Bisogna essere come l'acqua.
Niente ostacoli – essa scorre.
Trova una diga, allora si ferma.
La diga si spezza, scorre di nuovo.
In un recipiente quadrato, è quadrata.
In uno tondo, è rotonda.
Ecco perché è più indispensabile di ogni altra cosa.
Niente esiste al mondo più adattabile dell'acqua.
E tuttavia quando cade sul suolo, persistendo, niente può essere più forte di lei.”

Laozi (-604) filosofo cinese

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Origine: Citato in Victor Lebrun, Devoto a Tolstoj, traduzione di Dino Naldini, Lerici Editori, Milano, 1963, p. 104. Citato anche in Pietro Citati, Tolstoj, Longanesi, Milano, 1983, p. 279: «Ecco come bisogna essere – come l'acqua. Niente ostacoli – l'acqua scorre: uno sbarramento, l'acqua si arresta. Lo sbarramento si rompe – l'acqua scorre: un recipiente quadrato – è quadrata; rotondo – essa è rotonda. Ed è per questo che essa è più importante di tutto e più forte di tutto».

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“Quando il governo viola i diritti del popolo, l'insurrezione, per il popolo e per ogni parte del popolo, è il più sacro di tutti i diritti e il più indispensabile di tutti i doveri.”

Gilbert du Motier de La Fayette (1757–1834) generale e politico francese

dal discorso all'Assemblea Costituente del 20 febbraio 1790 in Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino del 1793, art. 35

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“[La misericordia] è la dimensione indispensabile dell'amore, è come il suo secondo nome […].”

Papa Giovanni Paolo II (1920–2005) 264° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

Origine: Dall'enciclica Dives in Misericordia, V, 7; in La Civiltà Cattolica, ed. 3127-3132, 1980, p. 576 http://books.google.it/books?id=7dtNAAAAMAAJ&pg=PA576.

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“Per giocare a golf non è indispensabile essere stupidi, però aiuta.”

George Bernard Shaw (1856–1950) scrittore, drammaturgo e aforista irlandese

Origine: Citato in Marco Pastonesi e Giorgio Terruzzi, Palla lunga e pedalare, Dalai Editore, 1992, p. 71. ISBN 88-8598-826-2

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“La solitudine | non è mica una follia | è indispensabile | per star bene in compagnia.”

Giorgio Gaber (1939–2003) cantautore, commediografo e regista teatrale italiano

da La solitudine, disco 2, n. 1
Libertà obbligatoria

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“I cimiteri sono pieni di persone che si ritenevano indispensabili.”

Charles de Gaulle (1890–1970) generale e politico francese

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Origine: Citato in Alfio Bardolla, Lorenzo Ait, ‎Business revolution, Sperling & Kupfer, 2011, p. 32 http://books.google.it/books?id=1IprHnABT68C&pg=PT32. ISBN 9788873395072

“Se il Velo di Maya ci separa dal deserto del Reale, abbiamo tutto il diritto di desiderare di sapere che cosa c'è al di là del Velo di Maya; ma abbiamo anche il dovere di sapere che il Velo di Maya, un Velo di Maya, è indispensabile. Senza Velo di Maya, senza virgolette, saremmo esposti all'orrore del Reale.”

Giulio Mozzi (1960) scrittore e curatore editoriale italiano

Origine: Da (non) un corso di scrittura e narrazione https://vibrisse.files.wordpress.com/2009/03/non_un_corso_di_scrittura_e_narrazione.pdf, chiacchierata n. 45, p. 72.

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“Il massimo possibile della felicità è sapere che non è indispensabile essere felici.”

William Saroyan (1908–1981) scrittore statunitense

Il mio cuore negli altipiani

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“Oggi ti vorrei raccontare un poco di Cézanne. Per quanto riguarda il lavoro, così afferma, ha vissuto da bohémien fino a quarant'anni. Solo più tardi, con la conoscenza di Pissarro, ha preso gusto al lavoro. Ma, allora, fino al punto di passare gli ultimi trent'anni della sua vita non facendo altro che lavorare. Senza gioia invero, come sembra, con una rabbia incessante, in conflitto con ogni sua singola opera, perché nessuna di esse gli sembrava raggiungere ciò che egli riteneva essere la cosa più indispensabile. La chiamava la réalisation, e la trovava nei "veneziani" che aveva visto e rivisto al Louvre e apprezzava incodizionalmente. Il convincente, il farsi cosa. La realtà sublimata fino a divenire indistruttibile attraverso la propria esperienza dell'oggetto, era questo che gli pareva l'intento più intimo del suo lavoro; vecchio, malandato, ogni sera consunto fino allo spasimo dal regolare lavoro giornaliero (tanto che spesso andava a dormire alle sei, all'imbrunire, dopo una cena mandata giù distrattamente), arrabbiato, diffidente, deriso ogni qual volta si recava al suo atelier, schernito, maltrattato… sperava un giorno, di raggiungere quel compimento che egli sentiva come l'unico essenziale. In tal modo […] egli aveva esacerbato le difficoltà del suo lavoro nella maniera più ostinata… si muoveva avanti e indietro nel suo studio, che aveva la luce sbagliata, in quanto il capomastro non aveva ritenuto necessario dare ascolto a quel vecchio bizzarro che ad Aix erano tutti d'accordo nel non prendere sul serio […].”

Rainer Maria Rilke (1875–1926) scrittore, poeta e drammaturgo austriaco

Lettera a Clara, 9 ottobre 1907
Lettere su Cézanne

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“Il giuoco m'interessa moltissimo ma non sono in condizioni di sacrificare l'indispensabile nella speranza di procacciarmi il superfluo.”

Alexander Sergejevič Puškin (1799–1837) poeta, saggista, scrittore e drammaturgo russo

Origine: La donna di picche, p. 245

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“Uno dei misteri del matrimonio, che deve essere un sacramento e uno dei più incredibili, è che un uomo inutile come me, può diventare indispensabile in certi momenti. Non mi sono mai sentito così piccolo come ora che so quanto sono necessario.”

Gilbert Keith Chesterton (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista inglese

Origine: Citato nella postfazione a Gilbert Keith Chesterton, La Ballata del Cavallo Bianco, Raffaelli Editore, Seconda Edizione 2011, a cura di Annalisa Teggi e Marco Antonellini, postfazione di Marica Ferri, p. 171.

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“L'inutile e il superfluo sono più indispensabili all'uomo del necessario.”

René Barjavel (1911–1985) scrittore francese

da Se fossi Dio...

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“A che pro sventolare lo spauracchio dei camerati? Semplice, caduto Silvio e sepolto – almeno per ora – l'antiberlusconismo, è indispensabile costruire un nuovo nemico.”

da È sparito il nemico Berlusconi. Spuntano i fascisti immaginari http://www.liberoquotidiano.it/news/920291/E--sparito-il-nemico-Berlusconi-Spuntano-i-fascisti-immaginari.html, Libero, 27 gennaio 2012

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“Non esiste alcuna istituzione che possa permettere di far concorrere ogni persona all'esercizio del potere, dal momento che il potere è il comando, e non è possibile che tutti comandino. La sovranità del popolo non è altro che una finzione, e una finzione che, alla lunga, può essere soltanto distruttiva delle libertà individuali. Il medioevo non ha affatto conosciuto questo genere di difficoltà; per esso la legge era fissa, la legge era data. Solo dal momento che la legge divina verrà respinta come superstizione e la consuetudine come routine, sarà indispensabile fare la legge. Occorre allora una potenza legislativa. Autrice della regola suprema, essa sarà una potenza necessariamente suprema [quindi lesiva della libertà individuale].
Siamo abituati a considerare l'assolutismo monarchico con la sua organizzazione oppressiva, come l'opposto dello Stato moderno. Il sovrano è finalmente riuscito a sbarazzarsi di quanto di sacro e inviolabile gli stava sopra e ne arginava l'azione. Ma in origine valeva per esempio l'imprecazione dell'antica legge norvegese: "Se il re viola la dimora di un uomo libero, tutti andranno verso di lui per ucciderlo". Ci si chieda pure chi e quanti erano allora gli uomini liberi; resta il fatto che il concetto di libertà nacque associato alla fede nell'esistenza di diritti individuali intangibili, superiori a qualunque autorità. E gli uomini liberi facevano valere con energia questi loro diritti: la Rivoluzione d'Inghilterra incomincia, in nome del diritto di proprietà offeso, come resistenza a un'imposta territoriale lieve, la shipmoney.
Ci si aggrappa a quel grido di "libertà!" che risuona all'inizio di qualsiasi rivoluzione, e non ci si accorge che non è mai esistita rivoluzione che non sia sfociata in un pesante accrescimento del potere. Prima c'era l'autorità di Carlo I, di Luigi XVI, di Nicola II. Poi vi sarà quella di Cromwell, di Napoleone, di Stalin. Questi sono i padroni verso i quali si troveranno assoggettati i popoli che si erano sollevati contro la "tirannide" dello Stuart, del Borbone o del Romanov.”

Bertrand de Jouvenel (1903–1987) filosofo (futurista), economista

da Del potere: storia naturale della sua crescita

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“L'Asino è stato a noi accordato come l'istrumento più necessario, e come la guida indispensabile, per l'acquisto della virtù, e del sapere.”

Domenico Cirillo (1739–1799) medico e botanico italiano

Origine: Discorsi accademici, p. 164

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“Lo scrittore è un lusso in ogni società, ma si tratta di un lusso indispensabile.”

Victor Sawdon Pritchett (1900–1997) scrittore e critico letterario britannico

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“Innamorarsi fu inevitabile. Vivere insieme diventò indispensabile.”

Sergio Claudio Perroni (1956–2019)

Leonilde, storia speciale di una donna normale

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“Il libero mercato è indispensabile, ma non può essere il solo mercato a dettare le regole di un modello sociale. Il modello sociale europeo è fatto da diritti, da solidarietà. È evidente che questo va perseguito.”

Sergio Mattarella (1941) 12º Presidente della Repubblica Italiana

2017
Origine: Dall<nowiki>'</nowiki> Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della prima sessione di lavoro della XIII Riunione informale dei Capi di Stati del Gruppo Arraiolos http://www.quirinale.it/elementi/Continua.aspx?tipo=Discorso&key=709, Malta, La Valletta, 14 settembre 2017.

“I migliori studi e le ricerche che si possono fare, sono quelli fatti per seguire le proprie passioni e soddisfare la propria curiosità. Non è indispensabile avere basi pregresse, la cosa più importante è avere passioni e voglia di comprendere e imparare ciò che non conosciamo, La curiosità di cercare di capire è il vero motore della vita”

Frase tratta dal libro “Il lato oscuro della Luna” di Stefano Nasetti (Ed. 2015) ISBN: 9786051765679 e ISBN cartaceo: 9791220258418
e dal libro “Il lato oscuro di Marte – dal mito alla colonizzazione” di Stefano Nasetti (Ed.2018) ISBN: 9788828355809 e ISBN cartaceo: 9788829530335

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“L'Italia […] è retta da un governo che, sotto la sicura guida del signor Mussolini, non arretra di fronte alle logiche conseguenze della realtà economica e ha il coraggio di imporsi i correttivi finanziari indispensabili per stabilizzare la ripresa del paese.”

Winston Churchill (1874–1965) politico, storico e giornalista britannico

Su Mussolini ed il fascismo
Origine: Dal comunicato emesso dopo l'accordo conclusivo di Londra del 28 gennaio 1926, con il quale la Gran Bretagna riduceva in modo massiccio i debiti che l'Italia aveva contratto con lei nel corso della prima guerra mondiale. Allora Churchill era Cancelliere dello Scacchiere, carica equivalente al nostro Ministro delle finanze. Citato in Richard Lamb, Mussolini e gli inglesi, p. 125.

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“Il narcisismo è indispensabile alla bellezza e allo spirito.”

Karl Kraus (1874–1936) scrittore, giornalista e aforista austriaco

17 dicembre 1908
Aforismi in forma di diario

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“I lager come le Solovki sono indispensabili.”

Maksim Gor'kij (1868–1936) scrittore e drammaturgo russo

in visita alle Solovki, 20 giugno 1929

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“Ladro non è quello che prende ciò che gli è necessario, ma quello che trattiene, senza darlo agli altri, ciò che non gli è indispensabile e è invece necessario agli altri.”

Lev Nikolajevič Tolstoj (1828–1910) scrittore, drammaturgo, filosofo, pedagogista, esegeta ed attivista sociale russo

14 luglio 1891, p. 352

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