Frasi su scomparsa

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema scomparsa, vita, grande, essere.

Frasi su scomparsa

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“Il Mondo, me scomparso, avrà bisogno ancora dell'Idea che è stata e sarà la più audace, la più originale e la più mediterranea ed europea delle idee.”

Benito Mussolini (1883–1945) politico, giornalista e dittatore italiano

da Testamento politico di Mussolini: Dettato, corretto, siglato da lui il 22 aprile 1945, a cura di Gian Gaetano Cabella, Arti Grafiche Pedanesi, 1972

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“A scuola la signora Forbes mi disse che quando mia madre era morta era volata in cielo. Mi aveva raccontato questa cosa perché la signora Forbes è molto vecchia e crede nell’aldilà. Porta sempre i pantaloni della tuta perché sostiene che sono molto più comodi dei pantaloni normali. E ha una gamba leggermente più corta dell’altra a causa di un incidente in moto.
Quando mia madre è morta, però, non è andata in cielo perché il cielo non esiste.

Il marito della signora Peters è un prete che tutti chiamano il Reverendo Peters, e ogni tanto viene a trovarci a scuola per parlare un po’ con noi; un giorni gli chiesi dove fosse il cielo. - Non è nella nostra galassia. È un luogo a sè, - rispose.

Qualche volta il Reverendo Peters emette uno strano verso mentre pensa, una specie di ticchettio con la lingua. E fuma e si sente l’odore delle sigarette mentre tespira e a me dà fastidio.

Dissi che non c’era niente fuori dall’universo e che non poteva esistere un luogo a sè. A meno che non si attraversi un buco nero, ma un buco nero è ciò che si definisce una Singolarità, che significa che è impossibile scoprire cosa c’è dall’altra parte perché la forza di gravità di un buco nero è talmente potente che persino le onde elettromagnetiche come la luce non riescono a sfuggirle, e le onde elettromagnetiche sono il mezzo attraverso il quale riceviamo le informazioni su tutto ciò che è lontano da noi. Se il cielo si trovasse dall’altro lato di un buco nero i morti dovrebbero essere scaraventati nello spazio su dei razzi per arrivare fin lassù e così non è, altrimenti la gente se ne accorgerebbe.

Penso che le persone credano nell’aldilà perché detestano l’idea di morire, perché vogliono continuare a vivere e odiano pensare che altri loro simili possano trasferirsi in casa loro e buttare tutte le loro cose nel bidone della spazzatura.

Il Reverendo Peters spiegò: - Be’, quando dico che il cielo è fuori dall’universo è solo un modo di dire. Immagino che ciò che significa veramente è che i defunti sono con Dio.

- Ma Dio dov’è?

Allora il Reverendo Peters tagliò corto dicendo che avremmo fatto meglio a discuterne in un altro momento, quando avessimo avuto più tempo a disposizione.

Ciò che di fatto avviene quando una persona muore è che il cervello smette di funzionare e il corpo si decompone, come quando morí Coniglio e noi lo seppellimmo in fondo al giardino. E tutte le sue molecole si frantumarono in altre molecole e si sparsero nella terra e vennero mangiate dai vermi e defluirono nelle piante, e se tra 10 anni andremo a scavare nello stesso punto non troveremo altro che il suo scheletro. E tra 1000 anni anche il suo scheletro sarà scomparso. Ma va bene ugualmente perché adesso lui è parte dei fiori e del melo e del cespuglio di biancospino.

Quando una persona muore qualche volta viene messa in una bara, che significa che il suo corpo non si unirà alla terra per moltissimo tempo, finché anche il legno della bara non marcirà.

Mia madre però fu cremata. Questo vuol dire che è stata messa in una bara e bruciata e polverizzata per poi trasformarsi in cenere e fumo. Non so cosa capiti alla cenere e non potei fare domande al cimitero perché non andai al funerale. Però so che il fumo esce da lcamino e si disperde nell’aria e allora qualche volta guardo il cielo e penso che ci siano delle molecole di mia madre lassù, o nelle nuvole sopra l’Africa o l’Antartico, oppure che scendano sotto forma di pioggia nelle foreste pluviali del Brasile, o si trasformino in neve da qualche parte, nel mondo.”

The Curious Incident of the Dog in the Night-Time

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“Amare l'uomo quando meno lo merita è rimettere mano a strade scomparse dalle mappe.”

Marco Pozza (1979) presbitero, scrittore e giornalista italiano

Il pomeriggio della luna

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“Dopo la tragica scomparsa di quest'uomo [Aldo Moro], la Dc è divenuta oscillante e preoccupata e, via via, si è dimostrata sempre più irresponsabilmente propensa ad allungare i tempi all'infinito e, intanto, a profittarne.”

Enrico Berlinguer (1922–1984) politico italiano

dall'intervista di Gianfranco Piazzesi, Berlinguer: possibile un nuovo colloquio con la Dc, Corriere della sera, maggio 1979

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“È vero, il protagonista del libro [Il paradiso di Levon] si chiama così in onore al grande Levon Helm batterista e cantante purtroppo recentemente scomparso.”

Carlo Zannetti (1960) chitarrista, cantautore e scrittore italiano

Origine: Da Carlo Zannetti, il fascino delle parole http://www.musictraks.com/carlo-zannetti.html, Musitraks.com, 10 giugno 2015.

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“FAUST: Ah, Faust, hai solo un'ora di vita, poi sarai dannato per sempre.
Fermatevi sfere del cielo che eternamente ruotate, che il tempo finisca e mezzanotte non venga mai.
Occhio lieto della natura, sorgi, sorgi di nuovo e fai un giorno eterno, o fai che un'ora duri un anno, un mese, una settimana, un giorno, che Faust possa pentirsi e salvare l'anima.
"O lente lente currite noctis equi".
Le stelle ruotano, il tempo corre, l'orologio suonerà, verrà il demonio e Faust sarà dannato.
Salirò fino a Dio! Chi mi trascina in basso?
Guarda, il sangue di Cristo allaga il firmamento e una sola goccia mi salverebbe, metà d'una goccia. Ah, mio Cristo, non uncinarmi il cuore se nomino Cristo.
Lo dirò di nuovo. Risparmiami, Lucifero.
Dov'è? E' scomparso. Vedo Dio che stende il braccio e china la fronte minacciosa Montagne e colline, venite, franatemi addosso, nascondetemi all'ira terribile di Dio.
No, no?
Allora mi getto a capofitto nella terra:
apriti, terra. No, non mi dà riparo.
Stelle che regnavate alla mia nascita e che mi avete dato morte e inferno, risucchiatevi Faust come una nebbia nelle viscere di quelle nubi incinte, affinché, quando vomitate in aria, il corpo cada dalle bocche fumose ma l'anima salga al cielo.
(L'orologio suona)
Ah, mezz'ora è passata. Presto passerà tutta.
Dio, se non vuoi avere pietà di quest'anima almeno per amore di Cristo il cui sangue mi ha riscattato, assegna un termine alla mia pena incessante:
che Faust resti all'inferno mille anni, centomila, e alla fine sia salvato.
Ma non c'è fine alle anime dannate.
Perché non sei una creatura senz'anima?
Perché la tua dev'essere immortale?
Metempsicosi di Pitagora, fossi vera, l'anima mi lascerebbe, sarei mutato in una bestia bruta.
Felici le bestie che morendo cedono l'anima agli elementi, ma la mia vivrà torturata in eterno.
Maledetti i genitori che mi fecero!
No, Faust, maledici te stesso, maledici Lucifero che ti ha privato del cielo.
(L'orologio suona mezzanotte).
Suona, suona! Corpo, trasformati in aria, o Lucifero ti porterà all'inferno.
Anima, mùtati in piccole gocce d'acqua e cadi nell'oceano, nessuno ti trovi.
(Tuono, ed entrano i diavoli)
Mio Dio, mio Dio, non guardarmi così feroce!
Serpi e vipere, lasciatemi vivere ancora un poco.
Inferno orribile, non aprirti. Non venire, Lucifero.
Brucerò i miei libri. Ah, Mefistofele.
(Escono con Faust. [Escono in alto Lucifero e i diavoli])

Christopher Marlowe, La tragica storia del Dottor Faust [Atto V, Scena II]”

Dr. Faustus

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“Un popolo è come un uomo; quando è scomparso non ne rimane nulla, a meno che non abbia avuto la precauzione di lasciare la sua orma sulle pietre della strada.”

Élie Faure (1873–1937) storico dell'arte e medico francese

Origine: Citato in Victor W. von Hagen Gli imperi del deserto nel Perù precolombiano, Archeologia, tradizioni e riti sessuali delle più importanti civiltà precolombiane, traduzione di Pietro Negri, illustrazioni di Alberto Beltrán, Newton Compton, Roma, 1993, p. 7. ISBN 88-7983-186-0

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“… c'è un'idea di Patrick Bateman, una sorta di astrazione, ma non esiste un vero e proprio "me". C'è soltanto qualcosa di illusorio, al mio posto, un'entità che è anche possibile toccare con mano, sennonché io non ci sono. Puoi pure sentire la mia carne a contatto con la tua, e credere che i nostri stili di vita siano comparabili, ma io semplicemente non ci sono. Per me, è difficile avere un senso, a qualsiasi livello. Io sono un'invenzione, un'aberrazione. Sono un essere umano incoerente. La mia personalità è appena abbozzata, informe; solo la mia crudeltà è persistente e alligna nel profondo. La mia coscienza, la mia pietà, le mie speranze, sono scomparse molto tempo fa (probabilmente ad Harvard), se mai sono esistite. Non esistono più frontiere da varcare. Sono ormai al di là di ogni cosa. Sono assolutamente indifferente al male che ho fatto. Non me ne importa niente di ciò che ho in comune con i pazzi e gli energumeni, con i viziosi e i maligni. Tuttavia mi tengo ancora saldo a una singola, squallida verità: nessuno è al sicuro, nessuno si salva, non c'è redenzione per nessuno. Comunque, non mi si può biasimare. Si presume che qualsiasi modello di comportamento umano abbia una sua validità. Il male sta in quello che sei? O in quello che fai? La mia pena è costante, acuta, e io non spero in un mondo migliore, per alcuno. Anzi, voglio che la mia pena sia inflitta anche ad altri. Ma anche dopo aver ammesso questo (e io l'ho ammesso innumerevoli volte, pressoché in ogni atto che ho commesso), anche dopo essermi trovato a faccia a faccia con queste verità, non avviene la catarsi. Non acquisto una conoscenza più profonda di me stesso. Nessuna nuova comprensione si ricava da ciò che racconto. Non avevo, non ho nessun motivo per raccontarvi tutto questo. Questa mia confessione non significa assolutamente nulla…”

Bret Easton Ellis (1964) scrittore statunitense

Fine di un decennio; p. 412
American Psycho

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“Pochi mesi fa nel febbraio di quest'anno (2017), ancora per una volta, Adele batte Adele. La cantautrice inglese vince 5 Grammy e decide a sorpresa di aprire la cerimonia di premiazione con una straziante interpretazione di "Fastlove" la meravigliosa canzone di George Michael. È un suo emozionante tributo al celeberrimo cantante purtroppo scomparso un anno fa. Adele commuove e si commuove. Quando un grande talento arriva al successo e riesce ancora a commuoversi con reale sincerità davanti al suo pubblico vince il più importante premio, quello del cuore. Così anche in questa occasione, Adele batte Adele.”

Carlo Zannetti (1960) chitarrista, cantautore e scrittore italiano

Variante: Pochi mesi fa nel febbraio di quest’anno (2017), ancora per una volta, Adele batte Adele. La cantautrice inglese vince 5 Grammy e decide a sorpresa di aprire la cerimonia di premiazione con una straziante interpretazione di “Fastlove” la meravigliosa canzone di George Michael. È un suo emozionante tributo al celeberrimo cantante purtroppo scomparso un anno fa. Adele commuove e si commuove. Quando un grande talento arriva al successo e riesce ancora a commuoversi con reale sincerità davanti al suo pubblico vince il più importante premio, quello del cuore. Così anche in questa occasione, Adele batte Adele.
Origine: Da Adele batte Adele http://www.ilpopoloveneto.it/notizie/musica/2017/06/11/43251-adele-batte-adele, Il Popolo Veneto.it, 11giugno 2017.

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“Una Biografia ci convince in primo luogo della scomparsa del Biografato.”

Emily Dickinson (1830–1886) scrittrice e poetessa inglese

a T. W. Higginson, febbraio 1885, 972
Lettere

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“Faust: "O lentamente, lentamente correte, o cavalli della notte!"
Le stelle ruotano, il tempo corre, l'orologio suonerà,
verrà il demonio e Faust sarà dannato.
Salirò fino a Dio! Chi mi trascina in basso?
Guarda, guarda, il sangue di Cristo allaga il firmamento!
Una sola goccia mi salverebbe, metà d'una goccia. Ah, mio Cristo,
non uncinarmi il cuore se nomino Cristo.
Lo dirò di nuovo. Risparmiami, Lucifero.
Dov'è ora? È scomparso. Vedo Dio
che stende il braccio e china la fronte minacciosa!”

'Faustus: "O lente, lente currite, noctis equi!"<br ></ref> The stars move still, time runs, the clock will strike,
The devil will come, and Faustus must be damn'd.
O, I'll leap up to my God! — Who pulls me down? —
See, see, where Christ's blood streams in the firmament!
One drop would save my soul, half a drop: ah, my Christ! —
Ah, rend not my heart for naming of my Christ!
Yet will I call on him: O, spare me, Lucifer! —
Where is it now? 'tis gone: and see, where God
Stretcheth out his arm, and bends his ireful brows!
La tragica storia del Dottor Faust, Atto V, Scena II
Origine: Verso ripreso da: Ovidio (Amores, I, 13, 40) (1994)

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“Un brivido mi afferra; le lacrime si sciolgono ed il duro cuore si sente dolcemente intenerire; vedo come lontano quanto posseggo e ciò che era scomparso riprende, per me, concreta realtà.”

parte I, Dedica
Faust
Origine: Faust e Urfaust. Testo tedesco a fronte, Volume 1, traduzione di Giovanni V. Amoretti, Feltrinelli, 2002, p. 3 https://books.google.it/books?id=NUVsC2ybtroC&pg=PA3. ISBN 88-07-82018-8

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“Solo ciò che è trascorso o mutato o scomparso ci rivela il suo volto reale.”

Cesare Pavese (1908–1950) scrittore, poeta, saggista e traduttore italiano

da Terra d'esilio
Racconti

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“[…] si può dire ancora che vi siano delle 'donne'? Certo la teoria dell'eterno femminino conta numerosi adepti […]; altri sospirano: 'La donna si perde, la donna è perduta.'. Non è più chiaro se vi siano ancora donne, se ve ne saranno sempre, se bisogna augurarselo o no, che posto occupano nel mondo, che posto dovrebbero occuparvi. 'Dove sono le donne?' […]. Ma innanzi tutto: cos'è una donna? 'Tota mulier in utero: è una matrice', dice qualcuno. Tuttavia parlando di certe donne, gli esperti decretano 'non sono donne', benché abbiano un utero come le altre. Tutti sono d'accordo nel riconoscere che nella specie umana sono comprese le femmine, le quali costituiscono oggi come in passato circa mezza umanità del genere umano; e tuttavia ci dicono 'la femminilità è in pericolo'; ci esortano: 'siate donne, restate donne, divenite donne'. Dunque non è detto che ogni essere umano di genere femminile sia una donna; bisogna che partecipi di quell'essenza velata dal mistero e dal dubbio che è la femminilità. La femminilità è una secrezione delle ovaie o sta congelata sullo sfondo di un cielo platonico? Basta una sottana per farla scendere in terra? Benché certe donne si sforzino con zelo di incarnarla, ci fa difetto un esemplare sicuro, un marchio depositato. Perciò essa viene descritta volentieri in termini vaghi e abbaglianti, che sembrano presi in prestito dal vocabolario delle veggenti. […] le scienze biologiche e sociali non credono nell'esistenza di entità fisse e immutabili che definiscano dati caratteri, come quelli della donna, dell'Ebreo o del Negro; esse considerano il carattere una reazione secondaria a una situazione. Se oggi la femminilità è scomparsa è perché non è mai esistita. […] il fatto è che ogni essere umano concreto ha sempre la sua particolare situazione. Respingere le nozioni di eterno femminino, di anima negra, di carattere giudaico non significa negare che vi siano, oggi Ebrei, Negri e donne: questa negazione non ha per gli interessati un significato di libertà ma una fuga dall'autenticità.”

dall'introduzione; Il saggiatore, 1949, p. 13
Il secondo sesso

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“Quando la città che celebro sarà distrutta, quando gli uomini che canto saranno scomparsi nell'oblio, le mie parole perdureranno.”

Píndaro (-517–-437 a.C.) poeta

Origine: Citato in George Steiner, Una lettura ben fatta, in Nessuna passione spenta, p. 9.

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“Se tutte le cose rimangono quali erano, è perché sono sempre cose eroiche; se tutte le cose rimangono quali erano, è perché sono sempre nuove. Un anime sola è data ad ogni uomo, e a ogni anima, una sola piccola potenza, – la potenza di superarsi in certi momenti e di assorbir le stelle. Se, di età in età, gli uomini sono dotati di questa potenza, tutto ciò che dà loro è grande. Tutto quello che fa credere loro di essere vecchi, è basso – sia un impero o una bottega in rovina. Tutto ciò che fa creder loro di essere giovani è grande, – sia una grande guerra, o una storia d'amore. E nel più oscuro libro di Dio, c'è una verità ch'è anche un enigma: gli uomini si affaticano per delle novità, siano mode, disegni, riforme, mutamenti; ma sono le cose vecchie quelle che stupiscono e colpiscono profondamente; sono le cose vecchie veramente giovani. Non v'è scettico che non sappia che molti hanno dubitato prima di lui; non v'è ricco o frivolo che non senta che tutte le novità sono vecchiumi; non c'è fanatico del mutamento che non senta la sua nuca curva sotto il peso della stanchezza dell'universo; ma a noi che ci dedichiamo alle cose antiche, la natura dà una giovinezza eterna. Nessun innamorato pensa che prima di lui vi sono stati altri innamorati; nessun padre pensa che vi son altri figliuoli prima del suo; e il popolo che lotta per la sua patria, non è preoccupato della solita storia degli Imperi scomparsi. Sì, voce tenebrosa, il mondo è sempre lo stesso, giacché tutto in esso è sempre imprevisto!”

Origine: Il Napoleone di Notting Hill, pp. 279-280

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“Bisogna, quaggiù, che i fiori muoiano ed il loro profumo svanisca perché diventino frutto e nutrimento. Lassù, respireremo un fiore eterno. Ed il suo profumo ci nutrirà. Solo ciò che muore si riproduce. La fecondità è un perpetuo compromesso tra l'essere ed il nulla. L'eternità è sterile: dove i fiori non appassiscono, i semi sono inutili. L'inflessione unica della tua voce, la luce fuggitiva del tuo sguardo, la freschezza delle tue mani sulla mia fronte, l'ora eletta in cui la preghiera aveva il sapore del pane terreno spezzato dopo la rude fatica d'un giorno d'estate: questo, questo solo, ritroverò in Dio. Ma senza limiti, ed al di là del filtro avaro del momento e del luogo. Qui, ho vissuto solo di queste briciole, ho camminato solo alla luce rapida di questi lampi. Ma queste briciole saranno lassù un pane inesauribile, questi lampi un'alba senza tramonto. L'abitudine sarà scomparsa: tutto sarà stupefacente sorpresa. L'uniformità, la separazione — il triste destino dei granelli di sabbia tutti eguali e tutti solitari — non getteranno più la loro ombra: niente sarà simile a niente, e tutto sarà immerso nell'unità. La resurrezione sarà più vergine di una nascita; la certezza e l'imprevisto fioriranno insieme. «Amate quel che non potrà mai essere visto due volte». Tutto ciò che merita di essere contemplato non si lascia guardare impunemente due volte. Bisogna desiderare vederlo eternamente. L'inferno è ripetizione; il cielo, rinnovamento.”

Gustave Thibon (1903–2001) filosofo e scrittore francese

Origine: L'uomo maschera di Dio, p. 80

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“Sentirete, nella vita, non l'abbandono, ma l'assistenza arcana dell'essere amato scomparso!”

Giuseppe Moscati (1880–1927) medico italiano

volume 2, p. 64
Marranzini, Volume 2

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“Diffidavo di qualunque politico, ma Jackie mi faceva scrivere quel che voleva.”

Theodore White (1915–1986) storico, scrittore, giornalista

da È scomparsa la regina di ghiaccio https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1994/maggio/21/scomparsa_regina_ghiaccio_co_0_94052111502.shtml, Corriere della sera, 21 maggio 1994

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