Frasi su sguardo
pagina 10
Origine: Da Epoca, 30 dicembre 1978.
Origine: Uomini e lupi, pp. 11-12

Origine: Citato in Mike Evans, Marilyn (Marilyn Handbook, MQ Publications Limited, 2004), traduzione di Michele Lauro, Giunti Editore, 2006, p. 163. ISBN 88-09-04634-X

da Il primo incontro
Origine: In Il sorriso di Hiroshima, brano pubblicato nella rivista L'Europa letteraria del dicembre 1961, traduzione di Dragos Vranceanu e Franco Costabile; citato in Giuseppe Passarello, Voci del tempo nostro, antologia di letture moderne e contemporanee, Società editrice internazionale, Torino, 1968, p. 904.

“Il salice piange, e i miei sguardi gli asciugano le lacrime.”
Origine: Aforismi, p. 82

Citazioni tratte da interviste, l'Unità

O ragazzotto delle praterie, p. 403
Foglie d'erba, Rulli di tamburo
Origine: Recitata nel film Amori in città... e tradimenti in campagna (2001).

La dimensione eterna dell'arte
Notazioni estemporanee e varietà, Volume II

Origine: La mia autobiografia, pp. 155-156
da Le leggi del destino, p. 26

da Manzoni, Verdi, e l'Albo Rossiniano
Origine: Erroneamente attribuita anche a Paolo Mantegazza.
Origine: La beata riva, p. 28; in 1976, p. 140

Era un silenzio orribile. Un silenzio immenso, gelido, morto, un silenzio di neve. Il medico mi si avvicinò con una siringa in mano: "Prima di operarli", disse, "gli tagliamo le corde vocali".
La pelle, Il vento nero
Origine: Notti e nebbie, p. 70-71
V, 131
Origine: In Antologia Palatina, Epigrammi erotici, Libro V e libro XII, introduzione, traduzione e note di Guido Paduano, Fabbri Editori, collana I grandi classici della poesia, RCS libri, Milano, 1997, p. 119.

da Virgilio, orazione, pp. 99-100
Scritti italiani e italici

da Dove il mondo racconta segreti, n. 10
Liberosentire
Origine: Da La letteratura francese dal tramonto del Medioevo al Rinascimento, 1970, p. 268; citato in Agrippa d'Aubigné, Poema tragico, introduzione di Marguerite Yourcenar, traduzione, cronologia, antologia critica e note di Basilio Luoni, 1979, Rizzoli Editore, Milano, 1979, p. 42.
Dal blog Monty Brogan, Lastampa.it

da Le fauci del Sahara. 24 gennaio 1905; p. 96
Tripolitania

dalla nota di diario del 14 agosto 1940, p. 23
Diario 1940 – 1943

“… altro non resta che alzare lo sguardo al cielo | la mente assorta a riguardar le stelle.”
da Forse i fiori mi sogneranno, vv. 18-19
Il deserto e il cactus

Origine: Da Il cecchino paziente, pag. 192.

Origine: Da Schopenhauer come educatore; citato in Ditadi 1994, pp. 875-876.
Origine: Il suicidio di Angela B., p. 121
Origine: Citato in http://www.progettobabele.it/interviste/ralajimo.php, 7 aprile 2008

“Uno sguardo vergine sulla realtà: ecco ciò ch'io chiamo poesia.”
The Days of Abandonment
The Shadows
The English Assassin

The Shadow of the Wind
Variante: «Benvenuto nel Cimitero dei Libri Dimenticati, Daniel.
...
«Questo luogo è un mistero, Daniel, un santuario. Ogni libro, ogni volume che vedi possiede un'anima, l'anima di chi lo ha scritto e di coloro che lo hanno letto, di chi ha vissuto e di chi ha sognato grazie a esso. Ogni volta che un libro cambia proprietario, ogni volta che un nuovo sguardo ne sfiora le pagine, il suo spirito acquista forza. Molti anni fa, quando mio padre mi portò qui per la prima volta, questo luogo era già vecchio, quasi come la città. Nessuno sa con certezza da quanto tempo esista o chi l'abbia creato. Ti posso solo ripetere quello che mi disse mio padre: quando una biblioteca scompare, quando una libreria chiude i battenti, quando un libro viene cancellato dall'oblio, noi, i custodi di questo luogo, facciamo in modo che arrivi qui. E qui i libri che più nessuno ricorda, i libri perduti nel tempo, vivono per sempre, in attesa del giorno in cui potranno tornare nelle mani di un nuovo lettore, di un nuovo spirito. Noi li vendiamo e li compriamo, ma in realtà i libri non ci appartengono mai. Ognuno di questi libri è stato il miglior amico di qualcuno. Adesso hanno soltanto noi, Daniel. Pensi di poter mantenere il segreto?»
The Shadows
Variante: Se qualcun altro avesse voluto percepire il senso di infinito del tempo e dell’esistenza, quello che doveva fare era guardare il cielo notturno e sentire i propri cari che ricambiavano lo sguardo. Era la grande dualità dell’unione e della separazione.
Driving Over Lemons: An Optimist in Andalucía
Of Wolves and Men
Keep Me Safe

Memoirs of a Dutiful Daughter
Kitchen