Frasi su bianco
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“Correrò come un negro per guadagnare come un bianco.”

Samuel Eto'o (1981) calciatore camerunese

Origine: Dalla conferenza di presentazione al Barcellona; citato in Il giorno di Eto'o, orgoglio nero e una vita di lusso http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/calciomercato/200907articoli/21681girata.asp, La Stampa, 24 luglio 2009.

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“Ma il corpo giovane, una volta vecchio, ormai ha preso i capelli bianchi invece di scuri. […] Di questo io mi lamento, ma cosa fare?”

Saffo (-630–-570 a.C.) poetessa greca antica

[fr. 58, Numerazione LP. Vedi discussione voce.]
Frammenti

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“Siamo figli delle stelle e pronipoti di sua maestà il denaro.”

Franco Battiato (1945) musicista, cantautore e regista italiano

da Bandiera bianca, n. 2
La voce del padrone

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“Forse tutti i dubbi che pone questa relazione sono già stati risolti e riformulati migliaia di volte nei bianchi labirinti di Moxoxomoc.”

Luis Sepúlveda (1949) scrittore, giornalista e sceneggiatore cileno

Origine: Da Incontro d'amore in un paese in guerra.

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“Ci morirei, su quel tuo corpo bianco e bello morirei…”

Biagio Antonacci (1963) cantautore italiano

da Lascia stare
Vicky Love

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“È stata un'avventura stupenda, lavorare con la "serie A" della comicità italiana. Cochi e Renato sono dei colossi della comicità, quelli che l'hanno cambiata totalmente, quelli che vedevo in bianco e nero ne "Il poeta e il contadino", figurati la gioia che provo in questo momento.”

Andrea Poltronieri (1965) comico, polistrumentista e cantante italiano

dall'intervista di Vincenzo Iannuzzo, Sax Poltronieri: «Sono in serie A con Cochi e Renato», La Nuova Ferrara, 11 gennaio 2007
Origine: Riguardo alla sua partecipazione nel cast di Stiamo Lavorando per Noi, programma di Cochi e Renato andato in onda nel gennaio 2007 su Rai 2.

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“Il castello di Nocera è posto in una terra assai fertile e dall'aria salubre: infatti, il suolo di essa produce un ottimo vino bianco e rosso, grano, segale e altri ottimi frutti in grande abbondanza. C'è una bella pianura con intorno alti monti e sorgenti abbondanti ed amene, e gli abitanti di questa valle amena seminano quattro volte all'anno; i campi producono svariati raccolti, dalle viti stese sopra gli olmi si ricava il vino in abbondanza e così l'olio dagli olivi. Le montagne sono coperte d'alberi, soprattutto enormi castagni, su cui crescono le castagne più grandi che io abbia mai visto. Dalla base dei monti dal lato verso la città di Amalfi, fino alla strada che dal castello va a Salerno, vi è una piantagione di noci o noccioli della lunghezza di 3-4 miglia e della larghezza di un miglio, e questi alberi di noci danno ogni anno tanta copia di frutti che basterebbero a molte regioni, se le raccogliessero: ma se ne nutrono i maiali, le cui carni, sia salate che fresche, si mantengono a lungo e sono ottime e saporite e non ho mai visto capponi più grandi e grassi e a buon mercato di quelli che si trovano in questa piana. Perciò i Curiali, finché furono sicuri, vi soggiornarono più volentieri che in qualsiasi altra parte del Regno di Sicilia. Dall'altro lato, verso il castello di Torre, sorge quel fertilissimo monte che chiamano volgarmente Somma, estremamente fruttifero, assai alto e dalla circonferenza assai ampia. Dista otto miglia dal castello di Nocera alla quale somiglia per ubertosità… Vi si producono ottimi vini greci, di almeno tre qualità, grande, mediocre e minore, che vengono portati nei vari luoghi e paesi. Ho sentito ripetere che i loro dazi ammontano ogni anno a più di 200 fiorini. Ogni anno, al tempo della vendemmia, si possono vedere oltre centomila recipienti costruiti dagli abitanti di questa zona con legno dei castagni di quei monti: ognuno di essi ha la capacità di otto barili secondo la misura romana; vi sono inoltre infiniti altri recipienti detti caratelli, che contengono di solito ognuno quattro barili. Il mosto raccolto dalle vigne di questo monte viene riposto in tali recipienti, e poi trasportato nei luoghi di mare, a Napoli, e nei vari paesi del mondo dai mercanti, attraverso il mare che dista dal monte tre miglia italiche. In molte località esso vien venduto come malvasia o altro vino di pregio.”

Teodorico di Nieheim (1340–1418) storico tedesco

libro I, cap. XXXVIII
De schismate libri III

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“Non ti lascerò sola in questo bianco e nero.”

XXVII; p. 140
Il paradiso degli orchi

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“Quando si parla di rivoluzione, la maggior parte della gente pensa alla violenza, senza rendersi conto che il contenuto reale di qualsiasi spinta rivoluzionaria risiede nei principi e negli obiettivi per cui si sta lottando e non nel modo in cui li si raggiunge.
D'altra parte, per come è organizzata la società, per il fatto che la violenza è presente ovunque, devi aspettarti delle esplosioni di violenza. Devi aspettarti cose del genere come reazione… se sei un nero che vive in una comunità di neri per tutta la vita e passeggi ogni giorno per la strada circondato da poliziotti bianchi… Per esempio, quando vivevo a Los Angeles […] venivo continuamente fermata. La polizia non sapeva chi fossi. Ma ero una donna nera con la pettinatura afro e loro pensavano, suppongo, che fossi una "militante."”

Angela Davis (1944) attivista statunitense

When you talk about revolution, most people think violence, without realizing that the real content of any kind of revolutionary thrust lies in the principles and the goals that you're striving for, not in the way you reach them.
On the other hand, because of the way this society is organized, because of the violence that exists on the surface everywhere, you have to expect that there are going to be such explosions. You have to expect things like that as reactions... if you are a black person and live in the black community all your life and walk out on the street everyday seeing white policemen surrounding you... when I was living in Los Angeles, for instance (long before the situation in L.A. ever occurred) I was constantly stopped. No, the police didn't know who I was. But I was a black women and I had a natural and they, I suppose thought I might be "militant."
Origine: Da un'intervista condotta da Bo Holmström nel 1972, California State Prison, visibile nel documentario The Black Power Mixtape 1967-1975
Origine: Citato in Giulia Siviero, Angela Davis e la violenza di Baltimora http://www.ilpost.it/giuliasiviero/2015/04/29/angela-davis-ci-aiuta-spiegare-la-violenza-baltimora/, IlPost.it, 29 aprile 2015.

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“Quando nella vita hai vissuto certi periodi, impari a riconoscere anche negli altri quelle sfumature in bianco e nero che appaiono tra i colori e che ti fanno capire che c'è qualcosa che non funziona. Movimenti diversi, sguardi un po' persi e la mente che si trova altrove.”

Carlo Zannetti (1960) chitarrista, cantautore e scrittore italiano

Origine: Da George Michael, la voce stupenda che sussurrava parole tristi http://www.ilpopoloveneto.it/notizie/musica/2017/01/13/25080-george-michael-la-voce-stupenda-sussurrava-parole-tristi, Il Popolo Veneto.it, 13 gennaio 2017.

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“A braccetto attraversano la strada | il ragazzo nero e il bianco, | il dorato splendore del giorno, | l'orgoglio tenebroso della notte. || Da persiane abbassate il popolo nero guarda, | e qui parlano le genti di pelle chiara, | indignati che quei due osino | camminare all'unisono. || Dimentichi di sguardi e di parole | essi passano, e non trovano prodigio | che un lampo lucente come spada | solchi luminoso il sentiero del tuono.”

Countee Cullen (1903–1946) poeta statunitense

Tableau
Origine: Per i due amici rientra nell'ordine naturale delle cose che il sentiero del tuono, cioè il cielo scuro, sia solcato dal lampo chiaro e quindi che si accompagnino. La nuova antologia Garzanti, vol. III, nota a p. 326.
Origine: Da Poesia americana, Guanda, traduzione di Carlo Izzo; in La nuova antologia Garzanti, volume III, Garzanti, 1981, p. 326.

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“Ultimo giro! Gli ripassa vicino vicino! Gli ripassa vicino vicino, Valentino stavolta non la fa all'esterno, rischia la riga bianca! Attenzione, addosso! Dentro, rischiano la sportellata! Ultimo giro, con Lorenzo davanti e Rossi dietro! Attenzione! Attenzione, insieme tutta la gara! Staccata spaventosa al penultimo giro! E adesso Lorenzo si è rimesso davanti, Valentino cerca un posto, e trova un posto! Ed è dentro! Largo all'esterno, si ributta dentro Lorenzo! Attenzione, le due Yamaha! A casa di Lorenzo ci prova Valentino! Questa staccata passa indenne, con Lorenzo davanti, e Rossi dietro sta più stretto! Dà gas, c'è ancora una staccata che è cruciale, in fondo al rettilinetto! Aspetta un attimo! Salita, poi destra e in fondo al prossimo rettilinetto! Devi marcargli la coda! Dai Valentino, addosso! Addosso! Qua in fondo! Addosso, allunga Lorenzo! Addosso, è stato bravo a proteggere la staccata Lorenzo! Oh mamma mia, mamma mia, mamma mia… esterno! E adesso è dura, adesso è dura, vediamo dove si può inventare qualcosa… adesso è durissima, quasi impossibile, durissima, durissima! Sono insieme, è durissima! È durissima adesso! È durissima, Lorenzo davanti e Rossi dietro! Non c'è spazio qui, bravi! Ce la fa! È entrato, non ci credo! Non ci posso credere… cos'ha fatto, non ci posso credere, grande! Bravo! Rossi c'è! Che gara, che sorpasso! Rossi c'è! Che cavolo gli volete dire, bravo!”

Guido Meda (1966) giornalista e conduttore televisivo italiano

Ultimo giro del GP di Catalogna 2009, sorpasso decisivo di Rossi all'ultima curva
Tratte da alcune gare

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“Bisognerebbe saper attendere, raccogliere, per una vita intera e possibilmente lunga, senso e dolcezza, e poi, proprio alla fine, si potrebbero forse scrivere dieci righe valide. Perché i versi non sono, come crede la gente, sentimenti (che si acquistano precocemente), sono esperienze. Per scrivere un verso bisogna vedere molte città, uomini e cose, bisogna conoscere gli animali, bisogna capire il volo degli uccelli e comprendere il gesto con cui i piccoli fiori si aprono al mattino. Bisogna saper ripensare a itinerari in regioni sconosciute, a incontri inaspettati e congedi previsti da tempo, a giorni dell'infanzia ancora indecifrati, ai genitori che eravamo costretti a ferire quando portavano una gioia e non la comprendevamo (era una gioia per qualcun altro), a malattie infantili che cominciavano in modo così strano con tante profonde e grevi trasformazioni, a giorni in stanze silenziose e raccolte e a mattine sul mare, al mare sopratutto, a mari, a notti di viaggio che passavano con un alto fruscio e volavano assieme alle stelle - e ancora non è sufficiente poter pensare a tutto questo. Bisogna avere ricordi di molte notti d'amore, nessuna uguale all'altra, di grida di partorienti e di lievi, bianche puerpere addormentate che si rimarginano. Ma bisogna anche essere stati accanto ad agonizzanti, bisogna essere rimasti vicino ai morti nella stanza con la finestra aperta e i rumori intermittenti. E non basta ancora avere ricordi. Bisogna saperli dimenticare, quando sono troppi, e avere la grande pazienza di attendere che ritornino. Perché i ricordi in sé ancora non sono. Solo quando diventano sangue in noi, sguardo e gesto, anonimi e non più distinguibili da noi stessi, soltanto allora può accadere che in un momento eccezionale si levi dal loro centro e sgorghi la prima parola di un verso.”

The Notebooks of Malte Laurids Brigge

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Questa traduzione è in attesa di revisione. È corretto?
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“Figlia di una numerosa famiglia di umili origini, cresciuta in un quartiere della periferia di Mantova. Che dopo aver vissuto dolorose vicissitudini, decisi di fuggire dalla famiglia d'origine per costruirne una propria. Ma per questa decisione affrettata ebbi una vita solitaria e disagevole. L'unico e autentico amore che diede un senso alla mia vita la nascita dei miei due figli che mi diedero la forza e il coraggio di vivere. Una vita che nonostante il peso di un onere che ha segnato la mia esistenza e ormai rassegnata ed arresa ad un cognome che non mi appartiene in quanto mio padre biologico me lo ha negato. Una donna con un bagaglio di esperienze di vita inique che mi hanno indotto ha mettere fine al mio matrimonio. Ed una convivenza di undici anni con un uomo da un finale di una storia deprecabile, da depennare. Non sono certo fiera ne orgogliosa del mio vissuto, spinta dall' immenso amore per la vita è dal desiderio intenso di emergere dal l'indigenza che regnava nella mia famiglia. Ho fallito in tutti i sensi condannandomi all'autoisolamento distaccandomi dalla società e dal resto del mondo. La mia amata e bramata solitudine mi ha trasformata in una donna consapevole e decisa ad un isolamento di meditazione e di riflessione che mi ha indotto alla passione per la scrittura. Una biro e un foglio ed il desiderio di scrivere nero su bianco, per esprimere, narrare ed esporre i miei pensieri, desideri e speranze. Scrivendo racconti, frasi, poesie, partecipando a numerosi concorsi. A passo lento e cautamente sto uscendo dall'anonimato. Il mio impegno quotidiano, la perseveranza e la tenacia mi ha premiata. Il mio operato è stato inserito in Internet a disposizione di tutte le persone interessate a conoscermi anche se solo virtualmente. Orgogliosa e appagata di poter lasciare nel mondo la mia orma e una traccia della mia esistenza.”

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“Io trovo molto bello questo maltrattarci insaziabile […] siamo una bellissima coppia discorde.”

Cesare Pavese (1908–1950) scrittore, poeta, saggista e traduttore italiano

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Dal carteggio tra Cesare Pavese e Bianca Garufi

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“Vidi il serpente nero salire, strisciando, lungo il legno della croce. Penetrò nel corpo del Crocifisso, per uscir poi, trasformato, dalla sua bocca. Era diventato bianco.”

Carl Gustav Jung (1875–1961) psichiatra, psicoanalista e antropologo svizzero

Origine: Il libro rosso. Liber novus (2009), p. 310-a; 2010

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“In questi vent'anni ci sono pure degli errori. Ma il vestito che indosso, nel mio animo, è bianco. Ne sono felice.”

Michael Schumacher (1969) pilota automobilistico tedesco

Origine: Citato in Flavio Vanetti, Vent'anni di Schumi tra ricordi e gaffe La F1 lucida il mito https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2011/agosto/26/Vent_anni_Schumi_tra_ricordi_co_9_110826072.shtml, Corriere della Sera, 26 agosto 2011.

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“[Su Ray Allen] Commovente… il suo tiro è più pulito della Casa Bianca. Guardate cosa esce da quella mano… un sonetto!”

Federico Buffa (1959) giornalista italiano

Los Angeles Lakers vs Boston Celtics, Nba Playoffs 2011
Citazioni tratte da telecronache

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“La prima cosa è il mio nome, la seconda quegli occhi, la terza un pensiero, la quarta la notte che viene, la quinta quei corpi straziati, la sesta è fame, la settima orrore, l'ottava i fantasmi della follia, la nona è la carne e la decima è un uomo che mi guarda e non uccide. L'ultima è una vela. Bianca. All'orizzonte.”

Ocean Sea
Oceano mare
Variante: La prima cosa è il mio nome, la seconda quegli occhi, la terza un pensiero, la quarta la notte che viene, la quinta quei corpi straziati, la sesta è la fame, la settima orrore, l'ottava i fantasmi della follia, la nona è carne e la decima è un uomo che mi guarda e non mi uccide.

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“Prima di Elvis il mondo era in bianco e nero. Poi è arrivato… ed ecco un grandioso technicolor.”

Keith Richards (1943) chitarrista, compositore e attore britannico

citazione necessaria, Se sai qual è la fonte di questa citazione, inseriscila, grazie.
Before Elvis, everything was in black and white. Then came Elvis. Zoom, glorious Technicolor.

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“Il tennis è uno sport prevalentemente bianco e io provo che i neri lo possono fare altrettanto bene!”

Arthur Ashe (1943–1993) tennista statunitense

Origine: Citato in Roberto Perrone, Classe e impegno, dal tennis ai diritti umani https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1993/febbraio/08/partita_impossibile_Ashe_co_0_9302085420.shtml, Corriere della sera, 8 febbraio 1993.

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“Il cosiddetto latte d'uccello è il bianco dell'uovo.”

Anassagora (-500–-428 a.C.) filosofo greco antico

frammento 22
Frammenti di Sulla natura (titolo convenzionale)

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