Frasi sul suicidio

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema suicidio, dio, vita, morte.

Migliori frasi sul suicidio

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“La vita umana è breve, ma io vorrei vivere sempre.”

Yukio Mishima (1925–1970) scrittore, drammaturgo e saggista giapponese

biglietto d'addio lasciato prima del suicidio rituale, il 25 novembre 1970

Evgenij Aleksandrovič Evtušenko photo

“Ricorda, al mondo c'è solo omicidio. Non esiste suicidio.”

Evgenij Aleksandrovič Evtušenko (1932–2017) poeta e romanziere russo

da Le betulle nane

Gesualdo Bufalino photo

“I suicidi sono solo degli impazienti.”

Gesualdo Bufalino (1920–1996) scrittore

Origine: Il malpensante, Maggio, p. 52

“S'io prendessi moglie? – Oh suicidio!”

Ambrogio Bazzero (1851–1882) scrittore e poeta italiano

Storia di un'anima, Anima

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“Si tratta di suicidio!”

Marcello Macchia (1978) comico italiano

Ispettore Catiponda
Padre Maronno – L'ispettore Catiponda – L'Ispettore Santo Maroponda, Quinta puntata

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“[Su Top Gun] Una specie di rock'n'roll nei cieli.”

Tony Scott (1944–2012) regista e produttore cinematografico britannico

Origine: Citato in Carlotta De Leo, Il regista Tony Scott si suicida gettandosi da un ponte: «Aveva un tumore al cervello» http://www.corriere.it/esteri/12_agosto_20/tony-scott-morte_45426a24-ea80-11e1-844e-2ddbe2183fb0.shtml, Corriere.it, 20 agosto 2012.

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“Molte morti sono suicidii truccati.”

Gesualdo Bufalino (1920–1996) scrittore

Origine: Il malpensante, Marzo, p. 30

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“Il gusto del suicidio è un dono.”

cap. III
Diario di un curato di campagna

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“Il suicidio non è che una scorciatoia.”

Cesare Mori (1871–1942) prefetto e politico italiano

Frasi sul suicidio

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“Credere che si debba essere felici per il solo fatto di vivere, pur conducendo un'esistenza orrenda, è un modo di pensare da schiavi; pensare che sia piacevole avere una vita ordinaria e confortevole, è il modo di provare emozioni degli animali; gli uomini, però, diventano ciechi pur di non vedere che non vivono e non pensano da esseri umani. La gente si agita davanti a un muro buio e sogna di comprare lavatrici elettriche e televisori, aspetta con ansia il domani anche se esso non porterà a niente. Ed è lì che compaio io, e per il solo fatto che mostro la realtà nella sua crudezza, si scatena un gran trambusto, tutti si terrorizzano, si ammazzano o compiono un doppio suicidio. Io mostro la forma esatta del tempo, come le vendite rateali o le assicurazioni, soltanto che di sicuro sono più gentile; e poi metto in evidenza il tempo che rotola, quello obliquo, quello accelerato, vale a dire il tempo reale; invece gli addetti alle vendite rateali mostrano il tempo del finto perbenismo, quello piatto, quello edulcorato.”

Variante: "Credere che si debba essere felici per il solo fatto di vivere, pur conducendo un'esistenza orrenda, è un modo di pensare da schiavi; pensare che sia piacevole avere una vita ordinaria e confortevole, è il modo di provare emozioni degli animali; gli uomini, però, diventano ciechi pur di non vedere che non vivono e non pensano da esseri umani. La gente si agita davanti a un muro buio e sogna di comprare lavatrici elettriche e televisori, aspetta con ansia il domani anche se esso non porterà a niente. Ed è lì che compaio io, e per il solo fatto che mostro la realtà nella sua crudezza, si scatena un gran trambusto, tutti si terrorizzano, si ammazzano o compiono un doppio suicidio. Io mostro la forma esatta del tempo, come le vendite rateali o le assicurazioni, soltanto che di sicuro sono più gentile; e poi metto in evidenza il tempo che rotola, quello obliquo, quello accelerato, vale a dire il tempo reale; invece gli addetti alle vendite rateali mostrano il tempo del finto perbenismo, quello piatto, quello edulcorato."
Origine: La casa di Kyōko, p. 1444

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“Quando attraverserà | l'ultimo vecchio ponte | ai suicidi dirà | baciandoli alla fronte: | «Venite in Paradiso | là dove vado anch'io | perché non c'è l'inferno | nel mondo del buon Dio.»”

Fabrizio De André (1940–1999) cantautore italiano

da Preghiera in gennaio, n. 1
Volume I
Variante: Quando attraverserà | l'ultimo vecchio ponte | ai suicidi dirà | baciandoli alla fronte: | «Venite in Paradiso | là dove vado anch'io | perché non c'è l'inferno | nel mondo del buon Dio». (da Preghiera in gennaio

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“Tentai il suicidio 2 o 3 volte ma fallii per una ragione o l'altra: semplicemente, non ero un buon suicida professionista.”

Charles Bukowski (1920–1994) poeta e scrittore statunitense

Shakespeare non l'avrebbe mai fatto

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“La difficoltà di commettere suicidio sta in questo: è un atto di ambizione che si può commettere solo quando si sia superata ogni ambizione.”

Cesare Pavese (1908–1950) scrittore, poeta, saggista e traduttore italiano

16 gennaio 1938
This Business of Living (1935-1950)

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“Azionava il suo accendino come uno che si suicida elegantemente.”

Ramón Gómez De La Serna (1888–1963) scrittore e aforista spagnolo

Origine: Mille e una greguería, Greguería‎s‎, p. 56

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“Va bene, hai ragione, | se ti vuoi ammazzare. | Vivere è un'offesa, | che desta indignazione… | ma per ora rimanda… | è solo un breve invito, rinvialo.”

Franco Battiato (1945) musicista, cantautore e regista italiano

da Breve Invito a Rinviare il Suicidio, n. 2
L'ombrello e la macchina da cucire

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“Il suicidio è l'estremo tentativo di migliorare la propria vita.”

Michelangelo Buonarroti (1475–1564) scultore, pittore, architetto e poeta italiano del XV - XVI secolo
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“Il cielo stellato è piatto, senza vita né profondità. Non è più ordine, vibrazione, la nota unica che sottende il concerto universale. Forse il cielo è morto. Ma se è morto, non l'ha ucciso la guerra. Lo uccide questa società edonistica che - per bruciare la vita nel consumo del presente - occulta i conflitti, li contrabbanda come evento pulito.
Un sistema che cancella meticolosamente i segni della morte non può sopportare ciò che dura e rammenta l'eterno, universo incluso. Così, privati dell'orizzonte, ci ritroviamo a cercare le nostre luci primordiali senza più avere l'alfabeto per leggerle, a cercare stelle di plastica e soli da supermercato, frugando alla rinfusa sotto le voci superstizione, creme abbronzanti, oroscopo, estasi mistica, canzonette, esoterismo. A viaggiare nel delirio cosmico, tra svastiche e soli alpini, guru, orge equinoziali e ossessioni suicide di gruppo.

La regolarità degli astri, che ha orientato gli uomini per millenni, non mi rassicura più. Il cielo è diventato patrimonio di pochi. Ai berberi e ai tuareg le stelle sono ancora essenziali per navigare nel grande mare di sabbia chiamato Sahara. In un libro sull'Afghanistan di Niccolò Rinaldi, un piccolo profugo di guerra così racconta la fuga della sua gente verso il Pakistan attraverso il Passo Kyber: "Quando la luna e le stelle scomparvero dietro le montagne ci dicemmo: chissà magari non torneranno. Invece la notte successiva rieccole di nuovo sopra la nostra testa; eppure eravamo in un posto diverso e lontano. Allora non abbiamo più avuto paura di scappare.”

Paolo Rumiz (1947) giornalista e scrittore italiano
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“Gli inganni qualche volta riescono, ma vanno sempre incontro al suicidio.”

Khalil Gibran (1883–1931) poeta, pittore e filosofo libanese

2006
Sabbia e spuma

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“Non voglio farla troppo lunga sulla mia traiettoria politica. Da elettore radicale, ho simpatizzato una prima volta per Berlusconi nel '94; da dirigente radicale, negli anni successivi, ho ripetutamente cercato – senza riuscirvi – di contribuire a un'intesa politica tra Forza Italia e il mio partito di allora; molto spesso, negli anni passati, ho considerato Berlusconi un avversario, e mi è capitato di indirizzargli non poche critiche; se in Italia ci fosse stata un'operazione davvero blairiana nel centrosinistra, molto probabilmente avrebbe visto una mia entusiastica adesione; ma la mia valutazione è che nello schieramento alternativo al Pdl non ci sia oggi spazio per una politica liberale. Per questo (fatto decisamente raro nel nostro Paese…), ho scelto nel novembre 2007 di dimettermi dalla Presidenza della Commissione attività produttive della Camera, dopo aver lasciato il mio partito. Sono state le due finanziarie del Governo Prodi a indirizzarmi verso quella scelta: mi sono espresso contro la prima manovra, e alla seconda ho ritenuto giusto lasciare la poltrona, come si dice. Le mie dimissioni – cosa che racconterò ai miei nipotini, se ne avrò – caddero proprio nel periodo in cui sembrava che l'Esecutivo Prodi potesse reggere a lungo: quelle che la stampa aveva definito "spallate" erano infatti fallite, e ho ancora nelle orecchie l'affettuoso "ma sei matto?" con cui amici autorevoli commentarono la mia decisione, tecnicamente suicida, almeno secondo i parametri della politica romana. La mia valutazione – invece – è che sia tuttora addirittura incalcolabile il danno arrecato al centrosinistra, oltre che all'Italia, dalle decisioni economiche del Governo Prodi-Visco-Padoa Schioppa. Va ricordato che il Governo Prodi ebbe la fortuna di lavorare in un momento positivo dell'economia mondiale: e invece bruciò questa grande opportunità rinunciando alle riforme, aumentando le tasse a tutti, gettando acqua gelida sulla crescita, e infine – per sovrammercato – ingannando il Paese con la telenovela del "tesoretto". Così, in quei mesi, si è prodotta una frattura difficilmente ricomponibile tra il centrosinistra e i cinque milioni di piccole imprese industriali, artigianali, commerciali, dei servizi, che rappresentano la spina dorsale economica del Paese. E non poteva bastare, come ha fatto Veltroni, "far sparire" Visco. Serviva, invece, molto più coraggio: occorreva un'autocritica pubblica e definitiva rispetto a una scellerata politica anti-imprese, con l'impegno solenne, per il futuro, a incamminarsi nella direzione opposta. Neppure questo, forse, sarebbe stato sufficiente a vincere: ma – almeno – sarebbe servito a dare al Pd un profilo nuovo, e a metterlo in condizione di tornare competitivo in futuro, almeno in tempi medi. Per queste ragioni, quando la legislatura si è successivamente interrotta, come tanti altri italiani ho trovato molto più convincente (citavo nelle pagine precedenti il rapporto Itanes) la proposta politica complessiva dello schieramento di centrodestra; infine, dopo le elezioni del 2008 (alle quali non mi sono candidato, pur sostenendo pienamente il Pdl), Silvio Berlusconi ha ritenuto di propormi un incarico di prestigio e responsabilità, quello di portavoce di Forza Italia, che ho molto volentieri accettato. Questa mia vicenda, questa mia condizione di libertà, di persona che vive con la lettera di dimissioni in tasca, mi permette di esprimere un giudizio sereno ed in qualche misura perfino freddo, quello – cioè – che emerge chiaramente dalle pagine di questo piccolo libro.”

Daniele Capezzone (1972) politico italiano

Democrazia istantanea

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“Non ci fa paura la bestemmia, perché anche nella maledizione di Dio riconosciamo l'immagine stranita dell'ira di Geova che maledice gli angeli ribelli. Non ci fa paura la violenza di chi uccide i pastori in nome di qualche fantasia di rinnovamento, perché è la stessa violenza dei principi che cercarono di distruggere il popolo di Israele. Non ci fa paura il rigore del donatista, la follia suicida del circoncellione, la lussuria del bogomilo, l'orgogliosa purezza dell'albigese, il bisogno di sangue del flagellante, la vertigine del male del fratello del libero spirito: li conosciamo tutti e conosciamo la radice dei loro peccati che è la radice stessa della nostra santità. Non ci fanno paura e soprattutto sappiamo come distruggerli, meglio, come lasciare che si distruggano da soli portando protervamente allo zenit la volontà di morte che nasce dagli abissi stessi del loro nadir. Anzi, vorrei dire, la loro presenza ci è preziosa, si iscrive nel disegno di Dio, perché il loro peccato incita la nostra virtù, la loro bestemmia incoraggia il nostro canto di lode, la loro sregolata penitenza regola il nostro gusto del sacrificio, la loro empietà fa risplendere la nostra pietà, così come il principe delle tenebre è stato necessario, con la sua ribellione e la sua disperazione, a far meglio rifulgere la gloria di Dio, principio e fine di ogni speranza.”

Il nome della rosa

“Il suicidio dimostra che ci sono nella vita mali più grandi della morte.”

Francesco Orestano (1873–1945) filosofo italiano

da Pensieri, XXIII; citato in Dizionario delle citazioni

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“Bisogna essere prudenti quando ci si ammazza. Sennò si fanno delle figure!”

Giorgio Gaber (1939–2003) cantautore, commediografo e regista teatrale italiano

da Il suicidio

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“C'è una fine per tutto… E non è detto che sia sempre la morte.”

Giorgio Gaber (1939–2003) cantautore, commediografo e regista teatrale italiano

da Il suicidio, disco 2, n. 10
Polli d'allevamento

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“Avevamo la sensazione che la vita sarebbe stata una gran cosa.”

Charles Bukowski (1920–1994) poeta e scrittore statunitense

da Appunti di un suicida potenziale
Compagno di sbronze

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“Non voglio che la Formula 1 sia meno sicura ma voglio circuiti impegnativi dove un pilota debba superare se stesso, dove di possano calcolare i rischi. Ognuno dovrebbe poter decidere dove correre e dove no, sapendo che se commette qualche errore dovra pagarlo con la macchina distrutta e con un paio di contusioni. Non sono ne un pazzo ne un suicida, ma se un pilota non può guidare al limite la Formula 1 perde ogni attrattiva.”

Jacques Villeneuve (1971) pilota automobilistico canadese

Citazioni di Jacques Villenueve
Origine: Citato in Formula 1: Villeneuve critica rivali e nuovo regolamento http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1997/05/24/Sport/FORMULA-1-VILLENEUVE-CRITICA-RIVALI-E-NUOVO-REGOLAMENTO_152600.php///, Adnkronos.com, 24 maggio 1997.

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“William James pare dicesse ai candidati al suicidio: "Aspettate il giornale di domani."”

Vladimir Jankélévitch (1903–1985) filosofo francese

Pensare la morte?

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“Non sprecate il vostro suicidio, ammazzate prima qualcuno che vi è odioso.”

Marcello Marchesi (1912–1978) comico, sceneggiatore e regista italiano

Origine: Il malloppo, p. 7

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“Soltanto una cosa è più lugubre dell'uomo che mangia solo; ed è […] l'uomo che beve solo. Un uomo solo che mangia somiglia a un animale alla mangiatoia. Ma un uomo solo che beve, somiglia a un suicida.”

Emilio Cecchi (1884–1966) critico letterario e critico d'arte italiano

Origine: Da Lo scrittojo, ne L'osteria del cattivo tempo, Corbaccio.

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“[Sul suicidio di "Davide", omosessuale di 15 anni che amava vestire di rosa, vittima del bullismo] C'è un'età in cui la derisione si trasforma e perde ingenuità per acquisire il carattere della violenza. È l'età in cui le sovrastrutture ideologiche cominciano a bacare i pensieri di ex bambini profumati di neutralità. È sempre avvenuto che, con l'inizio della voglia di diventare grandi, ciascuno cominciasse ad abbuffarsi di preferenze, di convinzioni, di polemica, di tentativi di confronto. Prima del difficile parto di pensieri liberi e autonomi, l'essere "a favore" o "contro" è la prima attività in cui si misura il progredire del tempo dell'uomo. Fino alla generazione scorsa tutti i ragazzi erano obbligati al coraggio e alla vergogna della posizione presa. Oggi, l'accozzaglia casuale del "gruppo", spesso virtuale e telecomandato, fa sfogare la appartenenza nell'irrealtà dei social network. Sociale? Non si cerca uno schieramento, lo si trova. Non c'è più l'incognita del rossore delle guance e l'omofobia è facile come il maoismo, il nazismo, l'horror, il terrorismo, la destra e la sinistra. La responsabilità della scelta è talmente diluita da risultare alibi. La cattiveria moltiplicata per un numero ics di cattiverie senza faccia diventa miele. Gli effetti, anche quando sono raccapriccianti, vengono sminuiti facilmente. Non so cosa fare più che maledire i bulli, le sette dell'ignoranza, i pavidi, quelli che si spacciano per uomini veri, gli amanti dell'omologazione.”

Mina (1940) pagina di disambiguazione di un progetto Wikimedia

dalla rubrica "Mina per voi" http://minapervoi.vanityfair.it/2012/12/03/eravamo-piu-civili-40-anni-fa/, 3 dicembre 2012
Citazioni di Mina

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“Lo sai cos'è il suicidio? […] L'estremo vaffanculo di chi vuole avere sempre l'ultima parola.”

Origine: Kay Scarpetta: da Cadavere non identificato.

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“[Dopo il suicidio dell'On. Sergio Moroni] Hanno creato un clima infame.”

Bettino Craxi (1934–2000) politico italiano

Origine: Citato in Craxi e Martelli: un clima infame https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/1992/settembre/04/Craxi_Martelli_clima_infame_co_0_92090411449.shtml, Corriere della Sera, 4 settembre 1992.

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“[Sul suicidio di Mario Monicelli] Io non credo che l'abbia fatto per stanchezza, io credo che l'abbia fatto per paura. […] Però non bisogna aver paura. Non bisogna aver paura perché… perché se abbiamo paura in tanti poi la paura passa. L'importante è aver paura in compagnia.”

Adriano Celentano (1938) cantautore, ballerino e showman italiano

Origine: Citato in Adriano Celentano alla Ripamonti intervistato dagli studenti http://www.quicomo.it/12/08/adriano-celentano-alla-ripamonti-intervistato-dagli-studenti.html, QuiComo.it, 8 dicembre 2010.

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“Infatti nella vita tutto consiste nel poter digerire bene. Così l'artista trova l'ispirazione, i giovanotti la voglia d'amare, i pensatori le idee luminose e tutti quanti la gioia di stare al mondo.”

Guy de Maupassant (1850–1893) scrittore e drammaturgo francese

Origine: Da Suicidi; in Tutti i racconti neri, fantastici e crudeli, a cura di Lucio Chiavarelli, Newton Compton editori, 1994

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“[Sulla richiesta degli scudetti 2004-05 e 2005-06 da parte di Silvio Berlusconi nel 2006] Quanto agli scudetti da restituire, e quali, e a chi, segnaliamo un bel libro di Carlo Petrini: «Le corna del diavolo» (Kaos). Vi si racconta come il Milan ha vinto i suoi, di scudetti. A cominciare da quello del 1987-88, quando il Napoli di Maradona ormai sicuro vincitore si suicidò a fine stagione. Poi si scoprì che alcuni giocatori partenopei avevano rapporti con la camorra, terrorizzata dall'idea di restituire le alte quote promesse col totonero a chi scommetteva sul Napoli. Ma soprattutto c'è il caso di Gianluigi Lentini, il fantasista passato nel '92 dal Toro al Milan per 64 miliardi [di lire], di cui 10 versati in nero da Berlusconi e Galliani al presidente-bancarottiere Gianmauro Borsano. L'acquisto avvenne in periodo proibito: marzo '92. Borsano voleva i soldi subito, ma il Milan non si fidava e pretendeva garanzie: alla fine ottenne «in pegno» la maggioranza azionaria della società granata sino al termine della stagione. Così, per mesi, il Cavaliere controllò due società di serie A: un illecito sportivo clamoroso, sul quale ovviamente la giustizia sportiva sorvolò. Non però quella penale: la Procura di Milano fece rinviare a giudizio Berlusconi e Galliani per falso in bilancio. Ma niente paura. Il processo fu poi assassinato nella culla dalla legge Berlusconi sul falso in bilancio. Prescrizione garantita per tutti: per il Cavaliere, quello che rivuole indietro gli scudetti, e per Galliani, quello del codice etico.”

Marco Travaglio (1964) giornalista, saggista e scrittore italiano

da Il Codice da Perdi, l'Unità, 22 maggio 2006
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“Questa parvenza di vita | ha reso antiquato il suicidio (da Breve Invito a Rinviare il Suicidio, n. 2)”

Franco Battiato (1945) musicista, cantautore e regista italiano

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“Nutrire speranza a breve scadenza è illusione. Una rassegnazione a lungo termine equivarrebbe a un suicidio.”

Hans Magnus Enzensberger (1929) scrittore, poeta e traduttore tedesco

citato in Ester Dinacci, Realtà della Germania

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“[Carlo Michelstaedter] Egli, al pari di pochissimi e rarissimi pensatori che lo hanno preceduto, s'è ucciso per accettare fino all'ultimo, onestamente e virilmente, le conseguenze delle sue idee — s'è ucciso per ragioni metafisiche.”

Giovanni Papini (1881–1956) scrittore, poeta e aforista italiano

Origine: Da Un suicidio metafisico, Il Resto del Carlino, 5 novembre 1910; anche in 24 cervelli: saggi non critici, Facchi, 1919.

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“Con qualche notevole eccezione, gli uomini d'affare favoriscono la libera impresa in generale ma s'oppongono ad essa quando questa viene a riguardarli.”

Milton Friedman (1912–2006) economista statunitense

da L'impulso suicida nella comunità degli affari, 1983

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“Non che il suicidio sia sempre follia. Ma in genere non è in un accesso di ragione che ci si ammazza.”

Voltaire (1694–1778) filosofo, drammaturgo, storico, scrittore, poeta, aforista, enciclopedista, autore di fiabe, romanziere e s…

Origine: Da Lettera a Mariott.

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