Frasi su ozio

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema ozio, lavorio, lavoro, essere.

Frasi su ozio

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“L'amicizia è Amore senza le sue ali.”

George Gordon Byron (1788–1824) poeta e politico inglese

Origine: Da Ore d'ozio

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“Uno Statuto del suo primo anno di regno, del 1547, stabilisce che qualora una persona, si rifiuti di lavorare deve essere data come schiavo a colui che ne ha denunciato l'accattonaggio. Il padrone deve nutrire il suo schiavo con pane e acqua, con bevande leggere e con i resti della carne che riterrà opportuno dargli. Ha il diritto di obbligarlo a qualsiasi lavoro, anche il più ripugnante, con la frusta e con la catena. Qualora lo schiavo s'assenti per 14 giorni, è condannato alla schiavitù perpetua e marchiato a fuoco sulla fronte o sulla guancia con la lettera S; se fugge per la terza volta, lo si deve giustiziare in quanto traditore dello Stato. Il padrone ha facoltà di venderlo, lasciarlo in eredità, affittarlo a terzi come schiavo, al pari di ogni altro bene mobile o animale. Se gli schiavi si rivoltano al padrone, anche in questo caso saranno giustiziati. I giudici di pace debbono, dietro denuncia, far cercare i farabutti. Se si trova che un vagabondo se ne è stato in ozio per tre giorni, sarà portato alla sua città natale, marchiato a fuoco con la lettera V sul petto e, dopo essere stato incatenato, sarà impiegato nella pulizia delle strade o in altri servizi. Qualora il vagabondo fornisca un luogo di nascita falso, sarà punito con la schiavitù perpetua in quel luogo, proprietà dei suoi abitanti o della sua corporazione, e sarà bollato con il segno S. Tutte le persone hanno il diritto di portar via ai vagabondi i loro figli e di tenerli come apprendisti, i maschi fino ai 24 anni, le femmine fino ai 20. Se cercano di fuggire, diverranno schiavi fino a questa età dei maestri artigiani, che hanno facoltà di incatenarli, frustarli, ecc. a piacere. Ogni padrone è libero di mettere al collo, alle braccia o alle gambe del suo schiavo un anello di ferro per poterlo riconoscere e per non correre rischi. L'ultima parte di questo statuto contempla che certi poveri debbano essere impiegati da persone o da località che siano disposti a dar loro da mangiare e da bere e a farli lavorare. Questa sorta di "schiavitù della parrocchia" s'è perpetuata in Inghilterra fino al XIX secolo avanzato con il nome di roundsmen.”

Libro I, settima sezione, cap. 24, p. 529
Il Capitale
Origine: Edoardo VI (1537-1553) Re d'Inghilterra, salì al trono nel 1547 dopo il padre Enrico VIII noto per aver voluto lo scisma dal papato romano.

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“Chi vive nell'ozio senza il conforto delle belle lettere, è come morto, è un sepolto vivo.”

Lucio Anneo Seneca (-4–65 a.C.) filosofo, poeta, politico e drammaturgo romano

82, 3

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“L'ozio è uno de' maggiori consumamenti che possa avere uno spirito attivo.”

Annibal Caro (1507–1566) traduttore, drammaturgo, poeta e numismatico italiano

da Lettere familiari

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“È impossibile godere a fondo dell'ozio se non si ha una quantità di lavoro da fare.”

Cap. La pigrizia, p. 47
Variante: È impossibile godere la pigrizia fino in fondo se non si ha parecchio lavoro da compiere.

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“La morte sopravverrà a metterci in riposo, a toglierci dalle mani il compito a cui attendevamo; ma essa non può fare altro che così interromperci, come noi non possiamo fare altro che lasciarci interrompere, perché in ozio stupido essa non ci può trovare.”

Benedetto Croce (1866–1952) filosofo, storico e politico italiano

Origine: Da Quaderni della critica; citato in Giovanni Casoli, Novecento letterario italiano ed europeo: autori e testi scelti, vol. 1, Città Nuova, 2002, p. 120 https://books.google.it/books?id=pZW2cd1Te-AC&pg=PA120.

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“L'ozio inaspriva i tormenti.”

Emile Zola (1840–1902) giornalista e scrittore francese

libro Thérèse Raquin

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“Per vedere la maga figlia del gran sole, | spingendoti fuori da questi rifugi, | senza ostacoli verrai nel dominio Circeo, | che non è affatto racchiuso entro angusti confini. | Per vedere le belanti pecore e i muggenti buoi, | per vedere i saltellanti padri dei capretti, | tu verrai, e per vedere tutti quanti gli animali del campo, | e tutte le belve della selva. | Con vario ed armonioso canto si leveranno qua e là i volatili nel cielo, | aggirandosi per la terra, sull'onda e nell'aere. | Mentre lasceranno che tu passi indisturbato i pesci del mare, | mantenendosi nel loro naturale silenzio. | Bada però che quando ti accosterai alla dimora, | per ritrovare gli animali domestici: | allora infatti proprio di fronte alle porte ed all'ingresso dell'atrio | facendosi avanti tutto fangoso, | ti correrà incontro il porco, e se per caso gli andrai troppo accosto, | col fango, colle zanne e con gli zoccoli | quello ti morderà, ti sporcherà, ti calpesterà, | e col suo grugnito t'importunerà. | Sulla soglia poi, e nello stesso ingresso dell'atrio, | il genere di bestie latranti che là se ne sta in ozio, | ti sarà molesto per il gran abbaiare, | e terribile per le fauci. | Se per questo non smarrirai il senso, e se neanche i cani si infurieranno, | per timore tu delle loro zanne, quelli del tuo bastone, | quelli non ti morderanno, tu non li picchierai: | sarai libero di passare, né quelli ti saranno di ostacolo. | Superate con solerte industria tutte queste prove, | mentre ti addentri nei luoghi più celati, | ti verrà incontro il solare volatile, il gallo, | per condurti in presenza della figlia del sole.”

Giordano Bruno (1548–1600) filosofo e scrittore italiano

da Giordano al libro; 2008

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“L'ozio è il padre di tutti i vizi, ed è il coronamento di tutte le virtù.”

da III quaderno; 1988
Quaderni in ottavo

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“Condusse le truppe nei quartieri d'inverno…”
Exercitum in hiberna deduxit…

Gesualdo Bufalino (1920–1996) scrittore

Così Cesare termina ciascuno dei commentari gallici. È probabile che aspettasse quei giorni d'ozio e quella luce di neve per dettare le sue gesta a uno scriba. Altrettanto dovrebbe ciascuno di noi, serbando all'azione le rimanenti stagioni.

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“Il vero ozio dev'essere una scelta.”

Roberto Gervaso (1937) storico, scrittore, giornalista

La volpe e l'uva

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“[Su Ippolito d'Este] S'io l'ho con laude ne' miei versi messo, | Dice, ch'io l'ho fatto a piacere, e in ozio: | Più grato fora essergli stato appresso.”

Ludovico Ariosto (1474–1533) poeta e commediografo italiano, autore dell'Orlando furioso

citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 744

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“Lo scrivere è un ozio affaccendato.”

Johann Wolfgang von Goethe (1749–1832) drammaturgo, poeta, saggista, scrittore, pittore, teologo, filosofo, umanista, scienziato, critico d'arte e…
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“L'ozio è il padre della filosofia. – Di conseguenza – la filosofia è un vizio?…”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

107; 1989

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“L'ozio è il padre di ogni psicologia. E che? La psicologia sarebbe un – vizio?”

Friedrich Nietzsche (1844–1900) filosofo, poeta, saggista, compositore e filologo tedesco

Detti e frecce, 1, 1989

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“Convento (s. m.). Luogo di ritiro per signore che desiderano poter meditare a loro agio sugli effetti letali dell'ozio.”

Ambrose Bierce (1842–1914) scrittore, giornalista e aforista statunitense

1988, p. 54
Dizionario del diavolo

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“Ozio (s. m.). Intervalli di lucidità nei disordini della vita.”

Ambrose Bierce (1842–1914) scrittore, giornalista e aforista statunitense

1988, p. 132
Dizionario del diavolo

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“Diamoci all'ozio in tutto, tranne che nell'amore e nel bere, tranne che nell'ozio.”

Gotthold Ephraim Lessing (1729–1781) scrittore, filosofo e drammaturgo tedesco

Origine: Citato in Paul Lafargue, Il diritto all'ozio, 1883.

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“La solitudine e l'ozio rovinano i giovani.”

Alexander Sergejevič Puškin (1799–1837) poeta, saggista, scrittore e drammaturgo russo

scena III
Il Cavaliere Avaro

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“L'ozio è un'appendice della nobiltà.”

citato in Focus, n. 49, p. 120
L'anatomia della malinconia

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“Perché l'imitazione del male supera sempre l'esempio, come, per il contrario, quella del bene è sempre inferiore, figli ancor più turpi di questa dottrina sono i Misteri di Parigi, i quali non si arrossi di qualificare per libro morale, benché l'autore di esso, Eugenio Sue, fosse dai Francesi chiamato a gran ragione il Cristoforo Colombo dei bordelli. L'eroine del suo romanzo sono Rigolette e Fleur de Marie, leggiadrissime sartine di sedici anni e senza genitori, le quali coll'esercizio dell'arte loro reggono sottilmente la vita, e non hanno in fondo della loro borsa altro capitale che dugento franchi. La prima vive in una soffitta lietamente, né dimentica di Dio, ch'ella prega ogni giorno. La seconda, a cui rincresce la fatica, frequenta i passeggi e le taverne, dissipa il suo meschino peculio, e si risolve a far mercimonio del suo corpo pei suggerimenti d'una infame creatura. Ella si lascia persuadere così presto, che non può chiamarsi sedotta: non amore, non sensualità, ma solamente la promessa che prezzo di vergogna avrà ozio e un poco di pane, la conducono nell'orrido e crudelissimo lupanare dove si ruba, si assassina, si avvelena, e non paghi di vivere di delitto, si scherza pur col delitto.”

Giovanni Battista Niccolini (1782–1861) drammaturgo italiano

Origine: Cfr. Francesco Guicciardini, Storia d'Italia: «L'imitazione del male supera sempre l'esempio, come per il contrario l'imitazione del bene è sempre inferiore.»
Origine: Discorso sulla tragedia greca, p. XV-XVI

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“[Numa Pompilio], poiché l'indole dei Romani (da sempre tenuta a freno dal timore dei nemici) una volta venuti meno essi, non si corrompesse nell'ozio, pensò bene di introdurre un grande timore verso gli dèi: era il metodo più efficace per gente ignorante e, dati i tempi, rozza.”

I, 19; 1997
Clauso eo cum omnium circa finitimorum societate ac foederibus iunxisset animos, positis externorum periculorum curis, ne luxuriarent otio animi quos metus hostium disciplinaque militaris continuerat, omnium primum, rem ad multitudinem imperitam et illis saeculis rudem efficacissimam, deorum metum iniciendum ratus est.
Ab urbe condita, Proemio – Libro X

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“Rival possente ei d'ozio | E di lascivia nacque: | Nome d'Amor gli diedero | Le cieche genti, e piacque.”

Vincenzo Monti (1754–1828) poeta italiano

Origine: Amor peregrino, p. 25

“Un giorno d'ozio è più deprimente che una settimana di lavoro.”

Percy Lubbock (1879–1965)

Origine: Citato in G. B. Garassini e e Carla Morini, Gemme, classe 5 maschile, Sandron, Milano [post. 1911].

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“Le quali cose ragunare, e alla scrittura commettere, non è opera di chi ama l'ozio, né di picciola industria.”

Pietro Bembo (1470–1547) cardinale, scrittore e grammatico italiano

da Istoria viniziana

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“Un buon servo non dee mai avere ozio.”

Bernardo Dovizi da Bibbiena (1470–1520) cardinale e drammaturgo italiano

Fessenio: atto I, scena I
La Calandria (c. 1507)

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“Quando la mole del lavoro che ci aspetta eccede il limite massimo del ragionevole, ci si sente autorizzati a scegliere l'ozio.”

Paolo Milano (1904–1988) critico letterario e giornalista italiano

Note in margine a una vita assente

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“Vendo libro "Tutto sull'Ozio". Astenersi perditempo.”

Alfredo Accatino (1960) autore televisivo e sceneggiatore italiano

Giuro che dico il falso

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“Ozio con dignità.”

da Pro P. Sextio, cap. 45; De Oratore, 1; Epistolae ad familiares, I, 9, 21

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“[…] è la fatica dell'uomo che nutre l'ozio alle donne.”

Eschilo (-525–-456 a.C.) tragediografo ateniese

2004, p. 103
Coefore

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“L'ozio è somite del vizio, e della virtute negozio.”

Raimondo Montecuccoli (1609–1680) militare, politico e scrittore italiano

libro III, XXIV
Memorie
Origine: Citato in Harbottle, p. 337.

“L'ozio è il padre dei miei cùgini.”

Origine: Citato in Gino e Michele, Matteo Molinari, Le Formiche: anno terzo, Zelig Editore, 1995, § 1913.

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“È stato molto meglio aver scelto l'Alfa Romeo; se fossi andato al Milano avrei percepito lo stipendio, allora assai notevole, di 100 lire mensili e non avrei lavorato. Meglio assai lavorare: con l'ozio c'era il pericolo di rovinare la mia passione, veramente sana, per il calcio e per la mia carriera.”

Valentino Mazzola (1919–1949) calciatore italiano

Origine: Da un estratto del suo diario, 1938; citato in Giulio Crosti, Valentino racconta... un libro di memorie di Mazzola raccolte da Giusi Cutrona http://archiviostorico.unita.it/cgi-bin/highlightPdf.cgi?t=ebook&file=/archivio/uni_1950_05/19500517_0006_04.pdf, l'Unità, 17 maggio 1950, p. 6.

“L'attività del cretino è molto più dannosa dell'ozio dell'intelligente.”

Mino Maccari (1898–1989) scrittore, pittore e editore italiano

Asterischi

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“[Sedendosi] […] è opportuno mutare la condizione delle nostre membra affinché traggano giovamento da una condizione di ozio.”

Maurizio Crozza (1959) comico, imitatore e conduttore televisivo italiano

da Crozza nel Paese delle Meraviglie, 4 marzo 2016
Imitazioni, Nichi Vendola
Origine: Visibile al minuto 00:38:00 di Crozza nel Paese delle Meraviglie - Puntata 04/03/2016 https://www.youtube.com/watch?v=2O6HJa3FEP8, YouTube.com, 6 marzo 2016.

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“È 'l sonno, ozio de l'alme, oblio de' mali.”

Gerusalemme liberata

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“L'ozio è il padre di quei vizi che ce lo fanno amare.”

Roberto Gervaso (1937) storico, scrittore, giornalista

Origine: Aforismi, p. 14

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“L'ozio non ci fa fare quelle cose che non avremmo comunque fatto.”

Roberto Gervaso (1937) storico, scrittore, giornalista

Origine: Aforismi, p. 15

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