Frasi su timore
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Origine: Citato in Maroni: «Niente diktat da Berlusconi. In Lombardia possiamo vincere anche da soli» http://www.corriere.it/politica/12_dicembre_20/maroni-videochat-corriere_98ec91cc-4a93-11e2-bd66-a2d11be54edf.shtml, Corriere.it, 12 dicembre 2012.
“Si dice timor di Dio ma non si dice timor della Ragione.”
Il nespolo

“Un'idea comincia a essere interessante quando hai timore di portarla alla sua logica conseguenza.”
Il letto di Procuste

Gru; 1979, p. 72
Bestiario o Le allegorie

Origine: Da Apologia di Origene, prefazione; citato in Jacques Liébaert, Michel Spanneut, Antonio Zani, Introduzione generale allo studio dei Padri della Chiesa, traduzione di Pietro Crespi, Queriniana, Brescia, 1998, p. 103. ISBN 88-399-0101-9

“Il mio timore era di essere un giorno nient'altro che un innocuo Flaubert da salotto.”
7 maggio 1891; Vergani, p. 46
Diario 1887-1910

dall'enciclica Pascendi Dominici Gregis, 8 settembre 1907; disponibile su Vatican.va http://w2.vatican.va/content/pius-x/it/encyclicals/documents/hf_p-x_enc_19070908_pascendi-dominici-gregis.html

Origine: Ciato in Maurizio Di Fazio, Indimenticabile "Ultimo tango a Parigi", 40 anni fa la condanna al rogo http://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2016/01/29/news/_ultimo_tango_a_parigi_-131876146/, Repubblica.it, 29 gennaio 2016.
Origine: Da Etruschi, i canòpi, testi di Mario Torelli, Anna Rastrelli, Letture di Ranuccio Bianchi Bandinelli, George Dennis. In FMR, mensile di Franco Maria Ricci, giugno-luglio 1985, n. 34, p. 115.

Citazioni tratte da interviste, l'Unità

dal prologo https://books.google.it/books?id=z7fFBQAAQBAJ&pg=PT4#v=onepage&q&f=false
Nove saggi danteschi

Origine: Da un'intervista rilasciata a As Roma Membership; citato in Delvecchio: "Noi non eravamo un gruppo unito, Garcia ha carattere" http://www.pagineromaniste.com/delvecchio-intervista/, Pagineromaniste.com, 1° aprile 2014.
Origine: Uomini e lupi, pp. 11-12

citato in Vladimiro Cajoli, Imparare il futuro, La Fiera Letteraria, 23 febbraio 1967
“I timori di parlare del presidente del Consiglio Berlusconi erano e sono tanti.”
Origine: Citato in Antonio Socci, Il (vero) Dante che non sentite da Benigni http://www.antoniosocci.com/il-vero-dante-che-non-sentite-da-benigni/, Lo Straniero, 10 marzo 2015.

Citato in Le petit philosophe de poche, Textes réunis par Gabriel Pomerand

Dalla pagina ufficiale Facebook.com
Origine: Da un post https://www.facebook.com/enricomentanaLa7/posts/10153845507327545 su Facebook, 2 luglio 2016.

Origine: La penna e la clessidra, p. 181

cap. IX, pp. 238 sg
I cento giorni
Origine: Varianti da un naufragio. Il viaggio marino dai simbolisti ai post-ermetici, p. 41
Origine: Notti e nebbie, p. 70-71

Bisogno di paura, p. 156
Ranocchi sulla luna e altri animali

Origine: Citato in Così inventai il comico dentro di lui, la Repubblica, 30 giugno 2000.
1971)
Citazioni di Miltos Sachturis
Origine: In Quando vi parlo (Poesie 1945–1990), a cura di Paola Maria Minucci, Fondazione Piazzolla, Roma, 1993, p. 167.

The Aleph and Other Stories
My Brilliant Friend

“Non è un vero scienziato chi ha timore che la gente lo ritenga pazzo.”
So Long, and Thanks for All the Fish

XVI. L'Europa minore arcaica, p. 277
Atlante ideologico

Habemus Capa
Variante: Parla, la verità è là non devi negarla. | Parla, chi tappa la falla non resta a galla. | Parla, dalla tua bocca libera la favella | come una farfalla che si libra dalla calla. | Parla, i mutismi sono inascoltabili. | Parla, i timori hanno timoni deboli. | Parla, usa termini interminabili. | Parla, perché il silenzio è dei colpevoli. (da Il silenzio dei colpevoli, n. 7)

Senza piume (Without Feathers), Considerazioni sulle donne di Lovborg
Variante: Dopo essere stata una colonia tedesca, il Ruanda è diventato nel 1918, in seguito alla sconfitta della Germania nella prima guerra mondiale, una colonia belga, vale a dire un paese francofono. Qualità che più tardi, ottenuta l'indipendenza, gli ha consentito di entrare nel privilegiato club dei paesi africani protetti dalla Francia. In quel club conta senz'altro il fascino per la cultura francese. Conta altresì la preferenza per i prodotti e la tecnica francesi ben inteso, anche se gli scambi con l'Africa francofona rappresentano soltanto il 3 per cento del commercio con l'estero di Parigi. In compenso i vari regimi hanno la garanzia di essere assistiti dall'Armée. Così quello ruandese, dominato dalla maggioranza hutu (85 per cento della popolazione) ha avuto un appoggio militare quando è cominciato il conflitto con la minoranza tutsi. La quale aveva tra l'altro un difetto, quello di essere per lo più anglofona, per via degli stretti rapporti con la vicina Uganda, ex colonia britannica. È dunque con armi e istruttori forniti dai francesi, che è cominciato il genocidio dei tutsi compiuto dalle milizie hutu. Ed ora che i primi, i tutsi, hanno vinto, e che gli hutu fuggono per timore di essere a loro volta massacrati, i francesi intervenuti per ragioni umanitarie sono costretti a proteggerli, e con loro proteggono gli autori del genocidio.
Variante: A San Vittore ci sono entrata con la testa della criminologa. Ho visto una massa indistinta di gente, ma non riuscivo a capire quali fossero i detenuti e quali le guardie. Per me il carcere deve essere un carcere e i detenuti devono saper fare il loro mestiere. Mi sento più sola oggi, qui a Sulmona, in mezzo a queste montagne dove il vento soffia sempre, l'aria è gelida e i detenuti sanno solo lamentarsi e scrivere alle Procure. La mia unica compagnia sono i miei cani, Leon e Luna. Io mi identifico spesso con gli uomini; quando cammino, dicono, incuto timore, fumo Super senza filtro, metto la mimetica militare. Ho 41 anni, sono sempre stata così, e morirò così, e non chiamatemi direttrice che mi manda su tutte le furie, io sono il direttore e basta.
Origine: Da un'intervista a Io Donna del 1997; citato in Simona Mammano, I motivi del suicidio di una "servitrice dello Stato" http://www.poliziaedemocrazia.it/live/index.php?domain=rubriche&action=articolo&idArticolo=1345, Polizia e Democrazia, gennaio 2007
Ed anche "senza storia", perché, appunto, la si tramandava per via orale. Partendo da questo principio, coloni e (spesso) missionari hanno creato una storia africana con un calco occidentale e hanno imposto la loro cultura come se prima ci fosse stato il vuoto. Ne sono uscite delle mostruosità.
Variante: La posta in gioco sono centinaia di migliaia di profughi hutu, fuggiti dal Ruanda nel timore di una rappresaglia, dopo il genocidio dei '94. Una massa umana in bilico sul confine, respinta dai tutsi: e di cui si servono invece, come di un ariete, i superstiti dell'ex regime di Kigali, autore del massacro, ora alla ricerca di una rivincita, con l'aiuto dello Zaire. Là il dramma ruandese può essere il detonatore che fa saltare quell'autentica polveriera tribale che è l'ex Congo belga. Un paese disegnato sulle frontiere coloniali, senza tener conto della storia – non scritta – di quelle regioni: e che adesso rischia, come già accadde al momento dell'indipendenza, di andare in frantumi e di destabilizzare l'intera Africa centrale. È al tempo stesso allucinante ed esemplare. A conclusione di un secolo che ha conosciuto la morte del colonialismo, e che ora, arrivato alla fine, assiste alla non tanto lenta rovina del continente nero, questo dramma ruandese è in definitiva il risultato di quello che gli scrittori africani riuniti a Roma, nella primavera del '59, denunciarono come uno dei più gravi peccati occidentali: l'avere accettato, senza discutere, e diffuso, la nozione di un popolo, quello africano, "senza cultura". Ed anche "senza storia", perché, appunto, la si tramandava per via orale. Partendo da questo principio, coloni e (spesso) missionari hanno creato una storia africana con un calco occidentale e hanno imposto la loro cultura come se prima ci fosse stato il vuoto. Ne sono uscite delle mostruosità.

L'ombra della vita
Variante: Quand'io mi avvicino al Trentacoste, mi par d'entrare in un cerchio dove bisogna parlar piano. Ed egli, piccolo e fino, in mezzo a quel cerchio parla piano e sommesso, come chi ha in casa qualche ospite che riposa, e teme di svegliarlo. Come se i suoi ospiti siano le immagini delle sue creazioni da cui si è un po' discostato or ora. È in lui quel timore del mondo esterno che hanno certe anime le quali vivono nella meditazione dei loro sogni. Il mondo è troppo rude per la loro sensibilità delicata. (Arte, p. 233)
Origine: Da Arte, p. 233.

“Il fondamentalismo in Iran fu guardato con occhi benevoli per timore del comunismo. Ora è diverso.”