Frasi su eccesso

Una raccolta di frasi e citazioni sul tema eccesso, essere, mondo, vita.

Frasi su eccesso

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“Ho commesso le solite colpe | da carenza o da eccesso d'affetto.”

Jovanotti (1966) cantautore, rapper e disc jockey italiano

da La porta è aperta, n. 14
Ora

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“Gli occorreva – come a chiunque venga a trovarsi nel vicolo cieco di un Io eccessivo – qualcosa che gli si opponesse da fuori, e lo disarmasse, rendendo di colpo insufficiente quel suo Io, e superflui e confusi i suoi eccessi e il suo nichilismo. Non che gli servisse una fede, qualcosa in cui poter credere. No, molto di più: gli serviva una rivelazione, una folgorazione – che non richiedesse nemmeno di venir creduta, ma gli stesse dinanzi più grande, più semplice di lui, ed esigesse da lui più di ciò che il suo Io esigeva da sé stesso e dagli altri.
Viene per tutti il momento in cui si ha bisogno di venir «disarmati» in questo modo. E ciò di cui si ha bisogno allora è sempre e per tutti la stessa cosa: è l'essere: lo stare dinanzi alla semplice verità – non la verità di qualcuno o qualcosa, ma la verità di per sé, quella che si mostra infinita ad ogni istante agli occhi dei bambini, e che è uguale nel contempo alla vita di chi guarda e alla vita dell'universo intero. Lì ci si salva – senza che importi poi più di tanto quale forma riesca a dare a ciò chi ne è andato in cerca e vi si è salvato: sarà sempre e comunque una forma intensissima, radiosa. Mentre se non si è capaci di trovarla, al momento in cui ne è maturato il bisogno, avverrà immancabilmente che la personalità si esaurisca e si irrigidisca, nevrotica.”

Igor Sibaldi (1957) traduttore, saggista e scrittore italiano

pp. XXXIII-XXXIV

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“Per definizione, la passione è eccesso.”

Origine: L'ignoranza, p. 103

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“Non vi è paese che più sia stato provato da rivolgimenti politici. I Fenici furono i primi stranieri che dominarono in Sicilia, vi fondarono delle colonie; i Greci vi si stabilirono poco tempo dopo l'assedio di Troia, i Cartaginesi ne contesero il dominio ai Greci per molti secoli; i Romani cacciarono i Cartaginesi e riunirono tutti i diversi governi dell'isola sotto il loro potere unico e assoluto. Durante il periodo della decadenza dell'Impero, i Vandali la saccheggiarono e l'asservirono; Bellisario la fece tornare per breve tempo sotto la dominazione degli Imperatori di Costantinopoli. Presto essa divenne preda dei Saraceni; i Normanni la tolsero a questi e vi fondarono un regno che acquisì forza e qualche splendore. Ma gli Svevi dovevano a loro volta regnarvi per lasciare il posto ai Francesi; questi vi perirono nel famoso massacro conosciuto con il nome di «Vespri Siciliani». Gli Aragonesi vi furono accolti come signori, e da quest'ultima rivolta, la Sicilia è sotto il dominio del ramo di Spagna che regna a Napoli. E fra tutti questi mutamenti mai si ravvisa un'epoca in cui il popolo siciliano abbia avuto soltanto l'idea di governarsi da solo; sembra che tutti i popoli abbiano il diritto di governarsi da soli; e invece pare che tutti i popoli abbiano il diritto di governare questo bel paese tranne quello che lo abita. E tuttavia questo popolo, degradato dalla costante schiavitù, ha un carattere tutto proprio, che lo ha spesso reso temibile ai suoi dominatori, che lo ha spinto a grandi eccessi e che lo ha talvolta reso degno della genialità delle arti che altri gli avevano fatto conoscere.”

Jean Pierre Louis Laurent Hoüel (1735–1813) incisore, pittore e architetto francese

Origine: Il viaggio in Sicilia, p. 20

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“Ci sono delitti che diventano innocenti per il loro clamore, il loro numero e il loro eccesso.”

François de La Rochefoucauld (1613–1680) scrittore, filosofo e aforista francese

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Massime, Massime soppresse

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“[Su Pietro Mennea] Aveva un eccesso di senso della responsabilità; secondo me questa era addirittura una sua debolezza, che lo spingeva ad andare oltre.”

Carlo Vittori (1931–2015) atleta e allenatore di atletica leggera italiano

Origine: Citato in Morte Mennea, Berruti: "Asceta dello sport". Simeoni: "Un pezzo della mia vita" http://www.gazzetta.it/Atletica/21-03-2013/morte-mennea-berruti-asceta-sport-pescante-il-piu-grande-92593450722.shtml, Gazzetta.it, 21 marzo 2013.

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“Vi è nella natura, e continua a sussistere nell'uomo, una tendenza perenne all'eccesso.”

Georges Bataille (1897–1962) scrittore, antropologo e filosofo francese

libro L'erotismo

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“La strada dell'eccesso porta al palazzo della saggezza.”

William Blake (1757–1827) poeta, incisore e pittore inglese

Il Matrimonio del Cielo e dell'Inferno, Proverbi dell'inferno

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“L'eccesso e l'esagerazione sono dannosi anche nel bene.”

Paolo Mantegazza (1831–1910) fisiologo, antropologo e patriota italiano

Il bene ed il male

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“Lionello: Affé mia, avete perduto la ferula, perché lo «spettegolatoio» pubblico è già occupato!
Barrildo: Come vi è andata a Salamanca?
Lionello: Storia lunga da raccontare.
Barrildo: Sarete diventato un Bartolo!
Lionello: Nemmeno un barbiere! Come vi dicevo, è cosa ben nota in questa facoltà quello che vi riferisco.
Barrildo: Mi sembra che abbiate tratto molto profitto dagli studi.
Lionello: Ho cercato di imparare quello che più importa.
Barrildo: Da quando escono tanti libri per le stampe, non c'è nessuno che non presuma di saper tutto.
Lionello: È appunto per questo, a mio parere, si sa ancor meno, poiché l'eccesso di nozioni genera confusione e risolve in vana schiuma i tentativi di sapere, sicché persino chi è più avvezzo a leggere si sente confondere a vedere tante pagine stampate. Io certamente non nego che l'arte della stampa abbia permesso a mille ingegni di distinguersi dalla massa dei ciarloni, e che custodisce quasi in luogo sacro le sue opere, poesie al riparo dalle offese del tempo, il quale poi le distribuisce e le classifica. Questa invenzione si deve a Gutemberg, um famoso tedesco di Magonza, la cui fama supera ogni altro valore. Tuttavia molti che ebbero idee degne di considerazione, le persero proprio per aver dato alle stampe le loro opere, senza contare che molti stamparono sciocchezze dandosi arie di sapienti, mentre altri, vittime di bassa invidia, scrissero indegne insulsaggini e le mandarono in giro per il mondo, stampate, sotto il nome di coloro che essi odiavano.
Barrildo: Non sono di codesta opinione.
Lionello: È fatale che l'ignorante si vendichi del letterato.
Barrildo: La stampa è una cosa molto importante, Lionello!
Lionello: Il mondo è rimasto per molti secoli privo di essa! Né vediamo nel secolo presente personalità eccelse come quelle di un san Gerolamo o di un sant'Agostino…
Barrildo: Lasciamo codesto discorso, e accomodatevi, ché mi parete stanco.”

Atto II, scena II, p. 30-31.
Fuenteovejuna

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“I difetti dei grandi autori non sono in genere che la loro grandezza portata all'eccesso.”

Samuel Taylor Coleridge (1772–1834) poeta

Origine: Da Miscellanies.

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“Il saggio è reso uno sciocco dall'eccesso della propria saggezza.”

Ralph Waldo Emerson (1803–1882) filosofo, scrittore e saggista statunitense

Esperienza, p. 309
Saggi, Seconda serie

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“Sono avaro di quella libertà che sparisce non appena comincia l'eccesso dei beni.”

Albert Camus (1913–1960) filosofo, saggista e scrittore francese

Saggi letterari

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“Tutte le passioni sono eccessi; anzi sono passioni soltanto perché eccedono.”

Nicolas Chamfort (1741–1794) scrittore e aforista francese

I, 72
Massime e pensieri

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“Quanto agli eccessi, se n'era sempre astenuto, un po' per pusillanimità, un po' per delicatezza.”

Gustave Flaubert (1821–1880) scrittore francese

La signora Bovary

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“Il diritto spinto all'eccesso diviene torto, e l'arancia troppo strizzata sprizza umore amaro.”

Baltasar Gracián (1601–1658) gesuita, scrittore e filosofo spagnolo

Non spingere mai all'estremo né il male né il bene, p. 70
Oracolo manuale e arte di prudenza

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“L'ammirazione sfrenata con cui troppe persone circondano Voltaire è il segno infallibile d'un animo corrotto. Che non ci s'illuda: se qualcuno, percorrendo la propria biblioteca, si sente attratto verso le Œuvres de Ferney, Dio non lo ama affatto. Spesso ci si è presi gioco dell'autorità ecclesiastica che condanna i libri in odium auctoris; in verità niente è più giusto di ciò: rifiutate gli onori a colui che abusa del suo genio. Se questa legge fosse severamente osservata, si vedrebbero rapidamente sparire i libri avvelenati; ma poiché non dipende da noi promulgarla, guardiamoci almeno dal piombare nell'eccesso ben più reprensibile dell'esaltare senza misura scrittori colpevoli, e, tra questi, soprattutto Voltaire. Egli ha pronunciato contro se stesso, senza accorgersene, una sentenza terribile, affermando che uno spirito corrotto non fu mai sublime. Non c'è nulla di più vero, giacché Voltaire, con i suoi cento volumi, non fu mai più che spiritoso; faccio eccezione delle tragedie, dove la natura dell'opera lo costrinse ad esprimere dei nobili sentimenti estranei al suo carattere; ma anche sul palco, su cui trionfa, egli non riesce ad ingannare gli spettatori più sagaci. Nei suoi pezzi migliori, egli rassomiglia ai suoi due grandi rivali, come il più abile ipocrita rassomiglia ad un santo.”

Joseph De Maistre (1753–1821) filosofo, politico e diplomatico italiano

Les Soirées de Saint-Pétersbourg, in Œuvres complètes, Lyon, 1891<sup>3</sup>, tomo IV, pp. 206-210
Le serate di San Pietroburgo

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“Il riso castiga certi difetti pressappoco come la malattia castiga certi eccessi.”

Henri Bergson (1859–1941) filosofo francese

Origine: Da Il riso. Saggio insignificante del comico.

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“Tutto in eccesso. Per godere il sapore della vita, dacci dentro a grandi morsi. La moderazione va bene per i monaci.”

Robert Anson Heinlein (1907–1988) autore di fantascienza statunitense

Lazarus Long l'Immortale

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“I napoletani sono vivi, ciarlieri e gesticolosi all'eccesso, e non è meraviglia che non abbiano potuto soffrire l'Inquisizione. Sono avidi di feste e di spettacoli, e si sviluppa questo carattere in tutti i modi.”

Giuseppe Maria Galanti (1743–1806) economista, storico e politico italiano

Origine: Breve descrizione della città di Napoli e del suo contorno, p. 254

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